• Giovanissimi Provinciali GIR.C
  • San gimignanosport
  • 0 - 6
  • Pianese


SANGIMIGNANO: Terrosi, Chiru, Garosi, Mariani, Corsoni, Attuoni, Sirigu, Errico, Caravello, Fiaschi, Logi. A disp.: Corsoni, Spinelli, Latino, Martinucci. All.: Rossi. PIANESE: Mazzetti, Forti, Rossetti, Alberti, Tondi, Giglioni, Demuru, Franceschelli, Di Fiore, Cacciamo, Magrini. A disp.: Dionisi, Pellacci, Magini, Boffa. All.: Azzolini-Zoppi.

RETI: Di Fiore 2, Demuru 2, Caccamo, Forti.



La Pianese passeggia sul manto erboso del comunale di S. Lucia contro un Sangimignano che non è riuscito mai ad entrare in partita, sia per la superiorità fisica e tecnica degli avversari, che per problemi propri dovuti alle assenze, alle gite scolastiche e alle punizioni, che di fatto hanno finito per punire soprattutto chi non aveva colpe. Se la squadra amiatina ha confermato di essere una bella realtà del calcio senese, a livello giovanile, i ragazzi di Rossi hanno mostrato la brutta copia di se stessi, perché la squadra neroverde non sarà composta da fenomeni, ma sicuramente ha dimostrato nel corso del campionato di essere una squadra ostica da superare, riuscendo spesso a giocarsela alla pari anche contro le big del torneo. La partita odierna si commenta da sola con il risultato finale e anche se i gol sono stati tanti, e alcuni anche di buona fattura, più che le emozioni c'è stata tanta sofferenza prima di arrivare al fischio finale di un arbitro non all'altezza, nonostante che la partita sia stata poco più che un allenamento. I singoli hanno fatto la differenza e Di Fiore e Demuru sono stati i migliori in campo, ma gli ospiti si sono fatti ammirare soprattutto come collettivo, con una organizzazione di gioco che è frutto di un lavoro in profondità fatto da qualche anno. Il Sangimignano è chiamato ad un riscatto immediato per chiudere dignitosamente un'annata tribolata e questo sarà possibile soltanto se la società riuscirà a riportare un po' di entusiasmo nella squadra, senza ricorrere a provvedimenti punitivi tardivi e consentendo al mister di proseguire il suo lavoro senza troppe interferenze.

SANGIMIGNANO: Terrosi, Chiru, Garosi, Mariani, Corsoni, Attuoni, Sirigu, Errico, Caravello, Fiaschi, Logi. A disp.: Corsoni, Spinelli, Latino, Martinucci. All.: Rossi. PIANESE: Mazzetti, Forti, Rossetti, Alberti, Tondi, Giglioni, Demuru, Franceschelli, Di Fiore, Cacciamo, Magrini. A disp.: Dionisi, Pellacci, Magini, Boffa. All.: Azzolini-Zoppi. <br > RETI: Di Fiore 2, Demuru 2, Caccamo, Forti. La Pianese passeggia sul manto erboso del comunale di S. Lucia contro un Sangimignano che non &egrave; riuscito mai ad entrare in partita, sia per la superiorit&agrave; fisica e tecnica degli avversari, che per problemi propri dovuti alle assenze, alle gite scolastiche e alle punizioni, che di fatto hanno finito per punire soprattutto chi non aveva colpe. Se la squadra amiatina ha confermato di essere una bella realt&agrave; del calcio senese, a livello giovanile, i ragazzi di Rossi hanno mostrato la brutta copia di se stessi, perch&eacute; la squadra neroverde non sar&agrave; composta da fenomeni, ma sicuramente ha dimostrato nel corso del campionato di essere una squadra ostica da superare, riuscendo spesso a giocarsela alla pari anche contro le big del torneo. La partita odierna si commenta da sola con il risultato finale e anche se i gol sono stati tanti, e alcuni anche di buona fattura, pi&ugrave; che le emozioni c'&egrave; stata tanta sofferenza prima di arrivare al fischio finale di un arbitro non all'altezza, nonostante che la partita sia stata poco pi&ugrave; che un allenamento. I singoli hanno fatto la differenza e Di Fiore e Demuru sono stati i migliori in campo, ma gli ospiti si sono fatti ammirare soprattutto come collettivo, con una organizzazione di gioco che &egrave; frutto di un lavoro in profondit&agrave; fatto da qualche anno. Il Sangimignano &egrave; chiamato ad un riscatto immediato per chiudere dignitosamente un'annata tribolata e questo sar&agrave; possibile soltanto se la societ&agrave; riuscir&agrave; a riportare un po' di entusiasmo nella squadra, senza ricorrere a provvedimenti punitivi tardivi e consentendo al mister di proseguire il suo lavoro senza troppe interferenze.




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