• Trofeo Cerbai Allievi B
  • Scandicci
  • 2 - 1
  • Forcoli


SCANDICCI: Cersosimo, D. Bianchi (41' Ahmetaj), Renieri, Freschi (41' Pelli), Davitti, Belli, Corsinovi (56' Posarelli), Gurioli, Celentano, Asanovski (73' Genova), Gueye. A disp.: Cecchi, Delfino, Formigli. All.: Paolo Milanesi.
FORCOLI: Fiaschi, Battini, Chiriatti (47' Ambra), Tosi, Vaira, Quaglierini, Salusti (75' Mattii), Ciardelli, Marinari, Parentini, Mannucci. A disp.: Lazzerini, Ferro, Bracci, Tamberi, Lamberti. All.: Matteo Citi.

ARBITRO: Puvia di Carrara coad. da Curri del Valdarno e Pacini di Prato.

RETI: 29' Chiriatti, 60' Salusti aut., 64' Pelli.



LE PAGELLE
Scandicci
Cersosimo: 7 Chiamato al difficile compito di sostituire lo squalificato Guetta, intravisto trepidante in tribuna, supera la prova alla grande: incolpevole sulla rete di Chiriatti, tiene a galla lo Scandicci nel momento più difficile, respingendo in tuffo una botta dalla distanza di Marinari (47') e sbrogliando la situazione susseguente in uscita.
D. Bianchi: 6 Una chiusura importante su Chiriatti al quarto d'ora, quando pare in ritardo ma riesce a toccare il pallone in corner con una spizzata decisiva. È lo stesso Chiriatti, però, il suo uomo, a portare in vantaggio il Forcoli, in un'azione che lo vede lasciato solo dentro l'area, ma in probabile posizione di fuorigioco non rilevato dalla terna. O sbaglia il terzino, o sbaglia il secondo assistente Pacini a non alzare la paletta: in dubio, pro reo. 41' Ahmetaj: 6.5 Il suo ingresso, insieme a quello contemporaneo di Pelli e a quello susseguente di Posarelli, cambia la faccia dello Scandicci; è vero che il Forcoli nella ripresa si abbassa troppo nel tentare di difendere l'1-0, ma le sortite amaranto in avanti calano fino a toccare quota 0 anche per merito suo.
Renieri: 7 Il migliore dietro insieme a Belli, coglie un palo clamoroso a metà del secondo tempo dopo una grande respinta di Fiaschi.
Freschi: 6 Mezzo destro nel centrocampo a tre di Milanesi, soffre l'elastico sulla sinistra di Parentini. Nel primo tempo il centrocampo dello Scandicci è in grossa confusione, pressato alto da una squadra che sembra avere in dote una razione supplementare di fiato. Non rientra dagli spogliatoi dopo l'intervallo, per la delusione dei suoi supporter accorsi a Pelago in gran numero con trombette e striscioni. 41' Pelli: 8 Sin dal suo ingresso si capisce che, per il Forcoli, le cose si mettono male: da subito vivace, si rende protagonista dell'azione che porta al pareggio, mettendo pressione a Salusti che, in difficoltà, tocca il pallone nella propria porta. Cerca, nei quattro minuti successivi, il bersaglio dalla distanza, per portare poi a compimento il capolavoro e il sorpasso al 64', quando infila Fiaschi per il 2-1 che vale la gioia, l'entusiasmo e il successo azzurro.
Davitti: 6 Prestazione in linea generale ampiamente sufficiente, si rende però protagonista di una buca clamorosa che spalanca a Ciardelli la via del possibile 0-2 (52'); positivo quando tenta l'inserimento in avanti, sui calci da fermo.
Belli: 7 Tappa qualche falla nel vascello azzurro in un primo tempo che vede in difficoltà la squadra di Milanesi, è decisivo nell'anticipo su Ciardelli a pochi metri dalla linea di porta in una situazione di inferiorità numerica causata dallo sbilanciamento della squadra riversata in avanti alla ricerca del pari (52').
Corsinovi: 6 Non gioca una bella partita, patisce il primo tempo del Forcoli e il grande dinamismo del centrocampo avversario. La conquista della Coppa da parte della squadra, di cui è in ogni caso sicuro protagonista, lo aiuta a raggiungere la sufficienza. Gueye lo anticipa in avvio togliendogli il pallone del possibile 1-0 e calciando debolmente: fosse andata in modo diverso, sarebbe forse stata un'altra partita - se non per lo Scandicci, sicuramente per lui. 56' Posarelli: 7.5 Partono dai suoi piedi le azioni delle due reti azzurre, si trova a meraviglia con Pelli che, con lui al fianco, riesce a scardinare la difesa pisana. Dal suo ingresso al micidiale 1-2 dello Scandicci passano appena otto minuti: troppo (troppo poco) per essere soltanto una coincidenza. In mischia sembra essere per due volte lui l'ultimo a toccare il pallone prima che questo si infranga contro i legni.
Gurioli: 6.5 Lotta in mezzo al campo, suona la carica per lo Scandicci nel momento di maggiore difficoltà. Encomiabile per l'impegno e per il carattere.
Celentano: 6.5 Un primo tempo evanescente, in cui non punge, calcia in maniera terribile una punizione - la sua specialità - da posizione più che invitante; comincia il suo riscatto in verità già prima del rientro dagli spogliatoi, con una conclusione dalla distanza che sorvola l'incrocio. Si mangia una rete clamorosa al 56', quando colpisce da pochi metri a colpo sicuro e manda sul fondo un pallone che dà l'illusione della rete ai numerosi tifosi azzurri presenti in tribuna; capisce allora che, in questa gara, è essenziale vincere, più che segnare e si mette al servizio della squadra, a cui dà profondità, impegnando sempre un paio di marcatori e liberando gli spazi sulle ali per Pelli e Posarelli.
Asanovski: 6.5 Una partita meno brillante di sempre, appare e scompare dal gioco, ma un paio di invenzioni, sul finire del primo tempo, lasciano gli occhi lucidi: un bel cross dal fondo dopo un'azione personale per Celentano anticipato all'ultimo dalla difesa, una botta terrificante dalla distanza parata a terra da Fiaschi. Cresce, come costruzione e volume di gioco, da metà gara in poi, seguendo (o trascinando) in questo tutta la squadra. 73' Genova: sv.
Gueye: 6 Non è forse la giornata più brillante per uno degli uomini più attesi della finale: la marcatura stretta del Forcoli lo innervosisce e non gli permette di sfruttare le lunghe leve di cui è dotato. Dopo aver mancato un'occasione clamorosa sullo 0-0, anticipando Corsinovi meglio posizionato, cerca di fare tutto da solo perdendo immancabilmente il pallone. Probabilmente Milanesi lo striglia nell'intervallo e l'attaccante, al rientro in campo, cerca con più convinzione e maggior altruismo la porta e il risultato: dal limite dell'area indirizza a rete un colpo di testa su cui Fiaschi compie il miracolo tuffandosi nell'angolo basso, è uno dei protagonisti, almeno con la presenza e con il fisico, della pressione con cui lo Scandicci incalza la retroguardia amaranto. Quando poi il sorpasso è cosa fatta e il Forcoli gli lascia maggiori spazi, dà il via alla corsa ma getta al vento un paio di occasioni per chiudere l'incontro.
Forcoli
Fiaschi: 7 Ottimo tra i pali, da rivedere nei rinvii - non calcia mai il pallone dove vorrebbe; regala in avvio un angolo allo Scandicci tentando di intercettare un tiro abbondantemente fuori di Gurioli, è buona però la parata a terra su Asanovski prima del rientro negli spogliatoi. Rischia in apertura di ripresa smanacciando in maniera sporca un cross da sinistra, sono tuttavia straordinari i due interventi in mischia, in rapida successione, che mantengono per qualche minuto ancora inviolata la porta del Forcoli. Incolpevole sulle reti.
Battini: 6.5 Centrale di sinistra nella difesa a tre di Citi, sradica una quantità industriale di palloni dai piedi degli avversari; rischia il rigore (44') per delle attenzioni eccessive su Celentano all'interno dell'area.
Chiriatti: 7 Dopo questa finale, si può dire di aver visto per la prima volta un'ala destra giocare con il 3 sulla schiena; in seguito a una serie di buoni spunti, porta in vantaggio il Forcoli con una rete (in probabile posizione di fuorigioco) che lo vede pronto all'inserimento, freddo nella finalizzazione e scatenato nell'arrampicarsi sulla rete di recinzione per andare a festeggiare sotto gli spalti. La sua uscita, difficilmente spiegabile, contribuisce ad abbassare il baricentro della squadra. 47' Ambra: sv.
Tosi: 6.5 Non fa sentire l'inferiorità numerica a centrocampo, solido insieme a Marinari dinanzi ai tre in maglia azzurra; salva di testa sulla linea di porta trenta secondi prima del 2-1 di Pelli.
Vaira: 6.5 Importante sui calci da fermo - fallisce solo la prima punizione, cogliendo la barriera dai venti metri dopo pochi minuti di gioco -, pennella un cross splendido per Ciardelli che non inquadra la porta per qualche centimetro; grande lo schema su punizione in avvio di ripresa, riesce a tenere vivo un pallone importante vanificato soltanto dal pronto intervento dell'onnipresente Belli (52').
Quaglierini: 6.5 Gueye agisce dalla sua parte e trova molte difficolta - segno che la cerniera funziona. Patisce un po' di più, come tutta la squadra, nella ripresa.
Salusti: 6 Il modulo dello Scandicci, che non prevede l'utilizzo di esterni di centrocampo, gli lascia libera la fascia destra su cui spinge quanto può; entra chiaramente in panne quando Milanesi comincia a tappare i lati del campo, è sfortunato nell'occasione dell'autorete. 75' Mattii: sv.
Ciardelli: 6.5 Valido nel controllo di palla e nell'impostazione di gioco, sfiora la rete di testa all'11' sugli sviluppi di una punizione di Vaira. Vicinissimo al raddoppio (52') quando sfrutta un mezzo errore di Davitti e, con un colpo da calcetto, accarezza il palo più lontano. È sempre presente nei sedici metri avversari, ma sembra che accusi un po' di difficoltà nel buttarla dentro.
Marinari: 6.5 Con Tosi crea grosse difficoltà al centrocampo azzurro nel primo tempo, chiama all'intervento plastico Cersosimo e, subito dopo, va di nuovo vicino alla marcatura. Si innervosisce dopo la rimonta dello Scandicci, viene ammonito per una trattenuta evitabile.
Parentini: 7 È una molla su tutta la fascia sinistra, il classico esterno di centrocampo in un 3-4-3 come quello del Forcoli; cala nella ripresa, quando deve agire esclusivamente da quarto della difesa e comincia a tirare qualche pedata di troppo. In ogni caso, una prova ampiamente positiva.
Mannucci: 7 Nonostante che sulle spalle porti l'11, è un 6 del calcio antico: il libero amaranto si rende protagonista di ottime chiusure e di una bella conclusione al volo che sorvola di poco la traversa qualche minuto prima del vantaggio.
Arbitro
Puvia di Carrara: 5.5 La rete del Forcoli sembra viziata da un evidente fuorigioco (anche se qui la responsabilità primaria è dell'assistente Pacini), lo Scandicci reclama un rigore che non sembra particolarmente evidente. Ma è la gestione generale della gara, a partire dalle eccessive perdite di tempo concesse in egual misura a entrambe le squadra, a non convincere pienamente.
Samuele Tofani
IL COMMENTO
Un tempo di grande sofferenza, poi la gioia. Lo Scandicci di Paolo Milanesi si laurea campione toscano della categoria Allievi B alzando al cielo di Pelago la Coppa Franco Cerbai . La società del Presidente Rorandelli iscrive dunque il proprio nome al quattordicesimo posto dell'Albo d'oro di questa competizione centrando un trionfo che dà lustro e risalto ai colori biancocelesti. Il Forcoli stupisce tutti per un tempo con un gioco ed un atteggiamento tattico che reca a chiare lettere il marchio di fabbrica della famiglia Citi, poi però deve inchinarsi ad uno Scandicci arrembante, capace di cambiar faccia nella ripresa dopo un primo tempo timido e contratto. Già, perchè per tutti i primi quaranta minuti sono gli amaranto a farsi preferire: Matteo Citi difatti ha preparato al meglio la gara e la scelta di schierare un reparto mediano molto elastico, efficace in copertura sui vari Gueye, Celentano e Asanovsky, asfissiante nel pressing alto sul portatore di palla avversario, dà i suoi frutti fin da subito. E così dopo le schermaglie iniziali nei primi minuti (tentativo da calcio piazzato di Vaira al 3', tiro di Gurioli al 5'), dal decimo minuto in poi i pisani cominciano a prendere decisamente in mano il gioco, ispirati da un Ciardelli in forma smagliante che si muove fra le linee dando respiro alla manovra. Non sorprende quindi che le prime due occasioni del match siano di marca forcolese: scocca l'11' difatti quando un altro calcio piazzato dello specialista Vaira imbecca in maniera perfetta proprio la testa di Ciardelli, che però non centra il bersaglio. Sei minuti dopo altro pericolo per la porta scandiccese, salvata in extremis da Bianchi in ripiegamento difensivo sullo scatenato Chiriatti, il cui piazzamento largo a destra del fronte d'attacco pisano mette spesso in difficoltà la diagonale difensiva biancoceleste. I ragazzi di Milanesi faticano a distendersi sul terreno di gioco ma sono in partita e lo dimostrano al 26', quando un tiro di Freschi, susseguente a un corner, diventa un assist al bacio per Corsinovi e Gueye, soli davanti a Fiaschi ma in posizione regolare: la mira dell'undici scandiccese è però da dimenticare e l'azione sfuma. Passano tre minuti e il Forcoli colpisce, con un gol confezionato proprio dal tandem di giocatori più pimpanti, ovvero Ciardelli nelle vesti di assist-man e il possente Chiriatti in quelle di realizzatore per l'uno a zero che fa esplodere la grande esultanza dei numerosi supporters forcolesi sugli spalti. Si materializza dunque il miglior scenario possibile per gli amaranto, che adesso possono gestire il vantaggio potendo contare su di una difesa granitica, fra le meno battute della regione. Lo Scandicci suo malgrado agevola i piani degli avversari perchè la reazione dei ragazzi di Milanesi è tutta in un'azione travolgente ma testarda del talentuoso Gueye e in un tiro dalla lunga distanza di Asanovsky, troppo poco per un Forcoli che punta deciso ad andare al riposo in vantaggio riuscendoci senza troppi affanni. Ma è proprio nell'intervallo che si decide la gara. Mister Milanesi difatti corregge in corsa la sua squadra che rientra in campo con due novità: Ahmetaj e soprattutto Pelli ai quali dopo pochi minuti si aggiunge il dinamico Posarelli. Ma la vera novità è il mutato atteggiamento dei biancocelesti, che alzano di una decina di metri il proprio baricentro e attaccano a pieno organico, cingendo d'assedio la porta di Fiaschi. Il Forcoli soffre ed arretra sotto i colpi degli avversari, che nel giro di pochi minuti battono tre pericolosi angoli di fila e portano al tiro Gurioli e Celentano. Placata momentaneamente la sfuriata dello Scandicci, il team di Matteo Citi si riaffaccia per la prima volta in avanti all'8', con un ingegnoso schema da calcio piazzato, battuto ancora una volta in maniera magistrale da Vaira, che sorprende la difesa avversaria pescando con un delizioso pallonetto Ciardelli, la cui conclusione manca però della necessaria forza per battere l'attento Cersosimo. La risposta del Forcoli alla fiammata iniziale dello Scandicci accende le polveri e il match decolla definitivamente, con le due squadre che cominciano ad affrontarsi senza esclusione di colpi: tantissime le emozioni nel giro di pochi minuti: clamorose quelle che arrivano fra il 12' ed il 14', quando prima è Marinari a concludere a rete ma la palla danza sulla linea della porta biancoceleste senza varcarla, occasione alla quale risponde subito dopo lo Scandicci con Celentano che tuttavia, solo a tu per tu con Fiaschi, spara incredibilmente a lato. La sensazione che il gol sia nella frizzante aria di Pelago la rafforza la seconda clamorosa palla gol che lo Scandicci confeziona nel giro di tre minuti. Un altro calcio d'angolo crea il panico in area amaranto, affollata di maglie: si accende una mischia davanti a Fiaschi, prodigioso a respingere un primo tentativo di Gueye, fortunato quando il palo prima ed il corpo di un compagno poi negano ai ragazzi di Milanesi la gioia del pari. Ma le crepe nella difesa pisana causate da questi ultimi attacchi degli avversari si fanno sentire ed al 20' è una sfortunata autorete di Salusti, pressato da Pelli sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, a ristabilire la parità in campo: 1-1. Il Forcoli accusa il colpo e, senza più Chiriatti come terminale offensivo, fatica a guadagnare metri in avanti mentre lo Scandicci, sulle ali dell'entusiasmo, ne approfitta per piazzare il colpo del ko. E' il 24', quattro minuti dopo la prima segnatura, quando Fiaschi, dopo aver compiuto un altro bell'intervento nell'azione precedente, deve arrendersi alla conclusione da distanza ravvicinata di Pelli, tanto abile nel liberarsi al tiro sul secondo palo quanto fortunato nel god

S.T. SCANDICCI: Cersosimo, D. Bianchi (41' Ahmetaj), Renieri, Freschi (41' Pelli), Davitti, Belli, Corsinovi (56' Posarelli), Gurioli, Celentano, Asanovski (73' Genova), Gueye. A disp.: Cecchi, Delfino, Formigli. All.: Paolo Milanesi.<br >FORCOLI: Fiaschi, Battini, Chiriatti (47' Ambra), Tosi, Vaira, Quaglierini, Salusti (75' Mattii), Ciardelli, Marinari, Parentini, Mannucci. A disp.: Lazzerini, Ferro, Bracci, Tamberi, Lamberti. All.: Matteo Citi.<br > ARBITRO: Puvia di Carrara coad. da Curri del Valdarno e Pacini di Prato.<br > RETI: 29' Chiriatti, 60' Salusti aut., 64' Pelli. LE PAGELLE<br >Scandicci<br ><b>Cersosimo: 7</b> Chiamato al difficile compito di sostituire lo squalificato Guetta, intravisto trepidante in tribuna, supera la prova alla grande: incolpevole sulla rete di Chiriatti, tiene a galla lo Scandicci nel momento pi&ugrave; difficile, respingendo in tuffo una botta dalla distanza di Marinari (47') e sbrogliando la situazione susseguente in uscita.<br ><b>D. Bianchi: 6</b> Una chiusura importante su Chiriatti al quarto d'ora, quando pare in ritardo ma riesce a toccare il pallone in corner con una spizzata decisiva. &Egrave; lo stesso Chiriatti, per&ograve;, il suo uomo, a portare in vantaggio il Forcoli, in un'azione che lo vede lasciato solo dentro l'area, ma in probabile posizione di fuorigioco non rilevato dalla terna. O sbaglia il terzino, o sbaglia il secondo assistente Pacini a non alzare la paletta: in dubio, pro reo. <b>41' Ahmetaj: 6.5</b> Il suo ingresso, insieme a quello contemporaneo di Pelli e a quello susseguente di Posarelli, cambia la faccia dello Scandicci; &egrave; vero che il Forcoli nella ripresa si abbassa troppo nel tentare di difendere l'1-0, ma le sortite amaranto in avanti calano fino a toccare quota 0 anche per merito suo.<br ><b>Renieri: 7</b> Il migliore dietro insieme a Belli, coglie un palo clamoroso a met&agrave; del secondo tempo dopo una grande respinta di Fiaschi.<br ><b>Freschi: 6</b> Mezzo destro nel centrocampo a tre di Milanesi, soffre l'elastico sulla sinistra di Parentini. Nel primo tempo il centrocampo dello Scandicci &egrave; in grossa confusione, pressato alto da una squadra che sembra avere in dote una razione supplementare di fiato. Non rientra dagli spogliatoi dopo l'intervallo, per la delusione dei suoi supporter accorsi a Pelago in gran numero con trombette e striscioni. <b>41' Pelli: 8</b> Sin dal suo ingresso si capisce che, per il Forcoli, le cose si mettono male: da subito vivace, si rende protagonista dell'azione che porta al pareggio, mettendo pressione a Salusti che, in difficolt&agrave;, tocca il pallone nella propria porta. Cerca, nei quattro minuti successivi, il bersaglio dalla distanza, per portare poi a compimento il capolavoro e il sorpasso al 64', quando infila Fiaschi per il 2-1 che vale la gioia, l'entusiasmo e il successo azzurro.<br ><b>Davitti: 6 </b>Prestazione in linea generale ampiamente sufficiente, si rende per&ograve; protagonista di una buca clamorosa che spalanca a Ciardelli la via del possibile 0-2 (52'); positivo quando tenta l'inserimento in avanti, sui calci da fermo.<br ><b>Belli: 7</b> Tappa qualche falla nel vascello azzurro in un primo tempo che vede in difficolt&agrave; la squadra di Milanesi, &egrave; decisivo nell'anticipo su Ciardelli a pochi metri dalla linea di porta in una situazione di inferiorit&agrave; numerica causata dallo sbilanciamento della squadra riversata in avanti alla ricerca del pari (52').<br ><b>Corsinovi: 6</b> Non gioca una bella partita, patisce il primo tempo del Forcoli e il grande dinamismo del centrocampo avversario. La conquista della Coppa da parte della squadra, di cui &egrave; in ogni caso sicuro protagonista, lo aiuta a raggiungere la sufficienza. Gueye lo anticipa in avvio togliendogli il pallone del possibile 1-0 e calciando debolmente: fosse andata in modo diverso, sarebbe forse stata un'altra partita - se non per lo Scandicci, sicuramente per lui. <b>56' Posarelli: 7.5 </b>Partono dai suoi piedi le azioni delle due reti azzurre, si trova a meraviglia con Pelli che, con lui al fianco, riesce a scardinare la difesa pisana. Dal suo ingresso al micidiale 1-2 dello Scandicci passano appena otto minuti: troppo (troppo poco) per essere soltanto una coincidenza. In mischia sembra essere per due volte lui l'ultimo a toccare il pallone prima che questo si infranga contro i legni.<br ><b>Gurioli: 6.5</b> Lotta in mezzo al campo, suona la carica per lo Scandicci nel momento di maggiore difficolt&agrave;. Encomiabile per l'impegno e per il carattere.<br ><b>Celentano: 6.5</b> Un primo tempo evanescente, in cui non punge, calcia in maniera terribile una punizione - la sua specialit&agrave; - da posizione pi&ugrave; che invitante; comincia il suo riscatto in verit&agrave; gi&agrave; prima del rientro dagli spogliatoi, con una conclusione dalla distanza che sorvola l'incrocio. Si mangia una rete clamorosa al 56', quando colpisce da pochi metri a colpo sicuro e manda sul fondo un pallone che d&agrave; l'illusione della rete ai numerosi tifosi azzurri presenti in tribuna; capisce allora che, in questa gara, &egrave; essenziale vincere, pi&ugrave; che segnare e si mette al servizio della squadra, a cui d&agrave; profondit&agrave;, impegnando sempre un paio di marcatori e liberando gli spazi sulle ali per Pelli e Posarelli.<br ><b>Asanovski: 6.5</b> Una partita meno brillante di sempre, appare e scompare dal gioco, ma un paio di invenzioni, sul finire del primo tempo, lasciano gli occhi lucidi: un bel cross dal fondo dopo un'azione personale per Celentano anticipato all'ultimo dalla difesa, una botta terrificante dalla distanza parata a terra da Fiaschi. Cresce, come costruzione e volume di gioco, da met&agrave; gara in poi, seguendo (o trascinando) in questo tutta la squadra. <b>73' Genova: sv.</b><br ><b>Gueye: 6</b> Non &egrave; forse la giornata pi&ugrave; brillante per uno degli uomini pi&ugrave; attesi della finale: la marcatura stretta del Forcoli lo innervosisce e non gli permette di sfruttare le lunghe leve di cui &egrave; dotato. Dopo aver mancato un'occasione clamorosa sullo 0-0, anticipando Corsinovi meglio posizionato, cerca di fare tutto da solo perdendo immancabilmente il pallone. Probabilmente Milanesi lo striglia nell'intervallo e l'attaccante, al rientro in campo, cerca con pi&ugrave; convinzione e maggior altruismo la porta e il risultato: dal limite dell'area indirizza a rete un colpo di testa su cui Fiaschi compie il miracolo tuffandosi nell'angolo basso, &egrave; uno dei protagonisti, almeno con la presenza e con il fisico, della pressione con cui lo Scandicci incalza la retroguardia amaranto. Quando poi il sorpasso &egrave; cosa fatta e il Forcoli gli lascia maggiori spazi, d&agrave; il via alla corsa ma getta al vento un paio di occasioni per chiudere l'incontro.<br >Forcoli<br ><b>Fiaschi: 7</b> Ottimo tra i pali, da rivedere nei rinvii - non calcia mai il pallone dove vorrebbe; regala in avvio un angolo allo Scandicci tentando di intercettare un tiro abbondantemente fuori di Gurioli, &egrave; buona per&ograve; la parata a terra su Asanovski prima del rientro negli spogliatoi. Rischia in apertura di ripresa smanacciando in maniera sporca un cross da sinistra, sono tuttavia straordinari i due interventi in mischia, in rapida successione, che mantengono per qualche minuto ancora inviolata la porta del Forcoli. Incolpevole sulle reti.<br ><b>Battini: 6.5</b> Centrale di sinistra nella difesa a tre di Citi, sradica una quantit&agrave; industriale di palloni dai piedi degli avversari; rischia il rigore (44') per delle attenzioni eccessive su Celentano all'interno dell'area.<br ><b>Chiriatti: 7</b> Dopo questa finale, si pu&ograve; dire di aver visto per la prima volta un'ala destra giocare con il 3 sulla schiena; in seguito a una serie di buoni spunti, porta in vantaggio il Forcoli con una rete (in probabile posizione di fuorigioco) che lo vede pronto all'inserimento, freddo nella finalizzazione e scatenato nell'arrampicarsi sulla rete di recinzione per andare a festeggiare sotto gli spalti. La sua uscita, difficilmente spiegabile, contribuisce ad abbassare il baricentro della squadra. <b>47' Ambra: sv.</b><br ><b>Tosi: 6.5</b> Non fa sentire l'inferiorit&agrave; numerica a centrocampo, solido insieme a Marinari dinanzi ai tre in maglia azzurra; salva di testa sulla linea di porta trenta secondi prima del 2-1 di Pelli.<br ><b>Vaira: 6.5</b> Importante sui calci da fermo - fallisce solo la prima punizione, cogliendo la barriera dai venti metri dopo pochi minuti di gioco -, pennella un cross splendido per Ciardelli che non inquadra la porta per qualche centimetro; grande lo schema su punizione in avvio di ripresa, riesce a tenere vivo un pallone importante vanificato soltanto dal pronto intervento dell'onnipresente Belli (52'). <br ><b>Quaglierini: 6.5</b> Gueye agisce dalla sua parte e trova molte difficolta - segno che la cerniera funziona. Patisce un po' di pi&ugrave;, come tutta la squadra, nella ripresa.<br ><b>Salusti: 6</b> Il modulo dello Scandicci, che non prevede l'utilizzo di esterni di centrocampo, gli lascia libera la fascia destra su cui spinge quanto pu&ograve;; entra chiaramente in panne quando Milanesi comincia a tappare i lati del campo, &egrave; sfortunato nell'occasione dell'autorete. <b>75' Mattii: sv.</b><br ><b>Ciardelli: 6.5</b> Valido nel controllo di palla e nell'impostazione di gioco, sfiora la rete di testa all'11' sugli sviluppi di una punizione di Vaira. Vicinissimo al raddoppio (52') quando sfrutta un mezzo errore di Davitti e, con un colpo da calcetto, accarezza il palo pi&ugrave; lontano. &Egrave; sempre presente nei sedici metri avversari, ma sembra che accusi un po' di difficolt&agrave; nel buttarla dentro.<br ><b>Marinari: 6.5</b> Con Tosi crea grosse difficolt&agrave; al centrocampo azzurro nel primo tempo, chiama all'intervento plastico Cersosimo e, subito dopo, va di nuovo vicino alla marcatura. Si innervosisce dopo la rimonta dello Scandicci, viene ammonito per una trattenuta evitabile. <br ><b>Parentini: 7</b> &Egrave; una molla su tutta la fascia sinistra, il classico esterno di centrocampo in un 3-4-3 come quello del Forcoli; cala nella ripresa, quando deve agire esclusivamente da quarto della difesa e comincia a tirare qualche pedata di troppo. In ogni caso, una prova ampiamente positiva.<br ><b>Mannucci: 7</b> Nonostante che sulle spalle porti l'11, &egrave; un 6 del calcio antico: il libero amaranto si rende protagonista di ottime chiusure e di una bella conclusione al volo che sorvola di poco la traversa qualche minuto prima del vantaggio.<br >Arbitro<br ><b>Puvia di Carrara: 5.5</b> La rete del Forcoli sembra viziata da un evidente fuorigioco (anche se qui la responsabilit&agrave; primaria &egrave; dell'assistente Pacini), lo Scandicci reclama un rigore che non sembra particolarmente evidente. Ma &egrave; la gestione generale della gara, a partire dalle eccessive perdite di tempo concesse in egual misura a entrambe le squadra, a non convincere pienamente.<br >Samuele Tofani<br >IL COMMENTO<br >Un tempo di grande sofferenza, poi la gioia. Lo Scandicci di Paolo Milanesi si laurea campione toscano della categoria Allievi B alzando al cielo di Pelago la Coppa Franco Cerbai . La societ&agrave; del Presidente Rorandelli iscrive dunque il proprio nome al quattordicesimo posto dell'Albo d'oro di questa competizione centrando un trionfo che d&agrave; lustro e risalto ai colori biancocelesti. Il Forcoli stupisce tutti per un tempo con un gioco ed un atteggiamento tattico che reca a chiare lettere il marchio di fabbrica della famiglia Citi, poi per&ograve; deve inchinarsi ad uno Scandicci arrembante, capace di cambiar faccia nella ripresa dopo un primo tempo timido e contratto. Gi&agrave;, perch&egrave; per tutti i primi quaranta minuti sono gli amaranto a farsi preferire: Matteo Citi difatti ha preparato al meglio la gara e la scelta di schierare un reparto mediano molto elastico, efficace in copertura sui vari Gueye, Celentano e Asanovsky, asfissiante nel pressing alto sul portatore di palla avversario, d&agrave; i suoi frutti fin da subito. E cos&igrave; dopo le schermaglie iniziali nei primi minuti (tentativo da calcio piazzato di Vaira al 3', tiro di Gurioli al 5'), dal decimo minuto in poi i pisani cominciano a prendere decisamente in mano il gioco, ispirati da un Ciardelli in forma smagliante che si muove fra le linee dando respiro alla manovra. Non sorprende quindi che le prime due occasioni del match siano di marca forcolese: scocca l'11' difatti quando un altro calcio piazzato dello specialista Vaira imbecca in maniera perfetta proprio la testa di Ciardelli, che per&ograve; non centra il bersaglio. Sei minuti dopo altro pericolo per la porta scandiccese, salvata in extremis da Bianchi in ripiegamento difensivo sullo scatenato Chiriatti, il cui piazzamento largo a destra del fronte d'attacco pisano mette spesso in difficolt&agrave; la diagonale difensiva biancoceleste. I ragazzi di Milanesi faticano a distendersi sul terreno di gioco ma sono in partita e lo dimostrano al 26', quando un tiro di Freschi, susseguente a un corner, diventa un assist al bacio per Corsinovi e Gueye, soli davanti a Fiaschi ma in posizione regolare: la mira dell'undici scandiccese &egrave; per&ograve; da dimenticare e l'azione sfuma. Passano tre minuti e il Forcoli colpisce, con un gol confezionato proprio dal tandem di giocatori pi&ugrave; pimpanti, ovvero Ciardelli nelle vesti di assist-man e il possente Chiriatti in quelle di realizzatore per l'uno a zero che fa esplodere la grande esultanza dei numerosi supporters forcolesi sugli spalti. Si materializza dunque il miglior scenario possibile per gli amaranto, che adesso possono gestire il vantaggio potendo contare su di una difesa granitica, fra le meno battute della regione. Lo Scandicci suo malgrado agevola i piani degli avversari perch&egrave; la reazione dei ragazzi di Milanesi &egrave; tutta in un'azione travolgente ma testarda del talentuoso Gueye e in un tiro dalla lunga distanza di Asanovsky, troppo poco per un Forcoli che punta deciso ad andare al riposo in vantaggio riuscendoci senza troppi affanni. Ma &egrave; proprio nell'intervallo che si decide la gara. Mister Milanesi difatti corregge in corsa la sua squadra che rientra in campo con due novit&agrave;: Ahmetaj e soprattutto Pelli ai quali dopo pochi minuti si aggiunge il dinamico Posarelli. Ma la vera novit&agrave; &egrave; il mutato atteggiamento dei biancocelesti, che alzano di una decina di metri il proprio baricentro e attaccano a pieno organico, cingendo d'assedio la porta di Fiaschi. Il Forcoli soffre ed arretra sotto i colpi degli avversari, che nel giro di pochi minuti battono tre pericolosi angoli di fila e portano al tiro Gurioli e Celentano. Placata momentaneamente la sfuriata dello Scandicci, il team di Matteo Citi si riaffaccia per la prima volta in avanti all'8', con un ingegnoso schema da calcio piazzato, battuto ancora una volta in maniera magistrale da Vaira, che sorprende la difesa avversaria pescando con un delizioso pallonetto Ciardelli, la cui conclusione manca per&ograve; della necessaria forza per battere l'attento Cersosimo. La risposta del Forcoli alla fiammata iniziale dello Scandicci accende le polveri e il match decolla definitivamente, con le due squadre che cominciano ad affrontarsi senza esclusione di colpi: tantissime le emozioni nel giro di pochi minuti: clamorose quelle che arrivano fra il 12' ed il 14', quando prima &egrave; Marinari a concludere a rete ma la palla danza sulla linea della porta biancoceleste senza varcarla, occasione alla quale risponde subito dopo lo Scandicci con Celentano che tuttavia, solo a tu per tu con Fiaschi, spara incredibilmente a lato. La sensazione che il gol sia nella frizzante aria di Pelago la rafforza la seconda clamorosa palla gol che lo Scandicci confeziona nel giro di tre minuti. Un altro calcio d'angolo crea il panico in area amaranto, affollata di maglie: si accende una mischia davanti a Fiaschi, prodigioso a respingere un primo tentativo di Gueye, fortunato quando il palo prima ed il corpo di un compagno poi negano ai ragazzi di Milanesi la gioia del pari. Ma le crepe nella difesa pisana causate da questi ultimi attacchi degli avversari si fanno sentire ed al 20' &egrave; una sfortunata autorete di Salusti, pressato da Pelli sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, a ristabilire la parit&agrave; in campo: 1-1. Il Forcoli accusa il colpo e, senza pi&ugrave; Chiriatti come terminale offensivo, fatica a guadagnare metri in avanti mentre lo Scandicci, sulle ali dell'entusiasmo, ne approfitta per piazzare il colpo del ko. E' il 24', quattro minuti dopo la prima segnatura, quando Fiaschi, dopo aver compiuto un altro bell'intervento nell'azione precedente, deve arrendersi alla conclusione da distanza ravvicinata di Pelli, tanto abile nel liberarsi al tiro sul secondo palo quanto fortunato nel god S.T.




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