• Juniores Regionali GIR.C
  • Chiusi
  • 1 - 0
  • Audace Legnaia


N.S.CHIUSI: Raileanu, Borsetti, Mucciarelli, Scargiali, Nigi, Caiazzo, Cuicchi, Moretti, Rihani, Chierchini, Ravazzi. A disp.: Spadoni, Medi, Mencarini, Rigutini, Nurellari, Palasku, Dini, Castrini, Marchetti. All.: Gianni Buracchi.
AUDACE LEGNAIA: Volpi, Chiari, Biondi, Romei, Mori, Costagli, Sbuelz, Longosci, Cecchi, Bassi, Rossi. A disp.: Martini, Carnevale, Tizzanini, De Carlo, Nardi, Marzi, Ducci, Pallini. All.: Alessandro Rivi.

ARBITRO: Simone Bianchini di Siena.

RETE: Rihani.
NOTE: espulso Moretti.



Questo è il motivo per cui così tante persone amano il calcio: perché non conta quanti punti tu abbia conquistato, ogni partita inizia dal punteggio di 0 a 0 e ha una sua storia tutta da scrivere. Avranno pensato questo i ragazzi di Mister Buracchi, al termine della gara che li aveva visti imporsi ai danni della capolista Audace Legnaia, nonostante una stagione fino a questo momento piuttosto travagliata. I primi venti minuti, come piuttosto scontato, vengono combattuti nel cerchio di centrocampo, senza grandi chance e con molti contrasti. Le due mediane sono le assolute protagoniste, dato che vengono costrette all'ingrato compito di riconquistare palloni su palloni, ripulirli e giocarli sui piedi dei rispettivi reparti avanzati. Le difese, comunque, allo stesso modo, svolgono i loro compiti alla perfezione e non lasciano passare neppure gli spilli. Quando tutto sembra far pensare ad un noioso pareggio, però, ecco il colpo di scena. Anzi, i colpi di scena: Moretti protesta vivacemente per la ripetizione di un calcio di punizione a suo dire ingiusta, e viene per questo mandato a farsi la docci anzitempo lasciando i propri compagni in inferiorità numerico per oltre un tempo. Il secondo tentativo da calcio piazzato, ad ogni modo, consente a Rihani di disegnare una traiettoria che, nonostante il leggero tocco della barriera, supera i guanti di Volpi e si insacca beffarda. La reazione della capolista non si lascia attendere, e lascia presagire una lunga partita per il Chiusi: l'Audace Legnaia si riversa in avanti e causa anche molte mischia all'interno degli ultimi sedici metri avversari, ottenendo soltanto alcuni sussulti. Il secondo tempo, dopo i cambi effettuati durante l'intervallo, vede per ovvi motivi gli ospiti iniziare in maniera arrembante, mentre i padroni di casa si limitano (se così si può dire) a tentare di affondare il colpo in contropiede. È appunto il contropiede che pare poter essere un'arma micidiale: la squadra capitanata da Mister Buracchi si lancia soventemente negli spazi lasciati incustoditi dal pressing avversario, costruendo vari pericoli negli ultimi trenta metri ospiti e vedendosi anche annullare una rete per una presunta posizione irregolare di partenza. Col passare dei minuti, inoltre, aumenta anche il nervosismo e gli scontri di gioco: ciononostante l'orologio scorre in fretta e si giunge al triplice fischio senza ulteriori colpi di scena. Una menzione d'onore, dunque, è necessaria per tutta la squadra di casa, capace di ribaltare ogni pronostico con una prestazione solida e ben organizzata.

N.S.CHIUSI: Raileanu, Borsetti, Mucciarelli, Scargiali, Nigi, Caiazzo, Cuicchi, Moretti, Rihani, Chierchini, Ravazzi. A disp.: Spadoni, Medi, Mencarini, Rigutini, Nurellari, Palasku, Dini, Castrini, Marchetti. All.: Gianni Buracchi. <br >AUDACE LEGNAIA: Volpi, Chiari, Biondi, Romei, Mori, Costagli, Sbuelz, Longosci, Cecchi, Bassi, Rossi. A disp.: Martini, Carnevale, Tizzanini, De Carlo, Nardi, Marzi, Ducci, Pallini. All.: Alessandro Rivi. <br > ARBITRO: Simone Bianchini di Siena.<br > RETE: Rihani.<br >NOTE: espulso Moretti. Questo &egrave; il motivo per cui cos&igrave; tante persone amano il calcio: perch&eacute; non conta quanti punti tu abbia conquistato, ogni partita inizia dal punteggio di 0 a 0 e ha una sua storia tutta da scrivere. Avranno pensato questo i ragazzi di Mister Buracchi, al termine della gara che li aveva visti imporsi ai danni della capolista Audace Legnaia, nonostante una stagione fino a questo momento piuttosto travagliata. I primi venti minuti, come piuttosto scontato, vengono combattuti nel cerchio di centrocampo, senza grandi chance e con molti contrasti. Le due mediane sono le assolute protagoniste, dato che vengono costrette all'ingrato compito di riconquistare palloni su palloni, ripulirli e giocarli sui piedi dei rispettivi reparti avanzati. Le difese, comunque, allo stesso modo, svolgono i loro compiti alla perfezione e non lasciano passare neppure gli spilli. Quando tutto sembra far pensare ad un noioso pareggio, per&ograve;, ecco il colpo di scena. Anzi, i colpi di scena: Moretti protesta vivacemente per la ripetizione di un calcio di punizione a suo dire ingiusta, e viene per questo mandato a farsi la docci anzitempo lasciando i propri compagni in inferiorit&agrave; numerico per oltre un tempo. Il secondo tentativo da calcio piazzato, ad ogni modo, consente a Rihani di disegnare una traiettoria che, nonostante il leggero tocco della barriera, supera i guanti di Volpi e si insacca beffarda. La reazione della capolista non si lascia attendere, e lascia presagire una lunga partita per il Chiusi: l'Audace Legnaia si riversa in avanti e causa anche molte mischia all'interno degli ultimi sedici metri avversari, ottenendo soltanto alcuni sussulti. Il secondo tempo, dopo i cambi effettuati durante l'intervallo, vede per ovvi motivi gli ospiti iniziare in maniera arrembante, mentre i padroni di casa si limitano (se cos&igrave; si pu&ograve; dire) a tentare di affondare il colpo in contropiede. &Egrave; appunto il contropiede che pare poter essere un'arma micidiale: la squadra capitanata da Mister Buracchi si lancia soventemente negli spazi lasciati incustoditi dal pressing avversario, costruendo vari pericoli negli ultimi trenta metri ospiti e vedendosi anche annullare una rete per una presunta posizione irregolare di partenza. Col passare dei minuti, inoltre, aumenta anche il nervosismo e gli scontri di gioco: ciononostante l'orologio scorre in fretta e si giunge al triplice fischio senza ulteriori colpi di scena. Una menzione d'onore, dunque, &egrave; necessaria per tutta la squadra di casa, capace di ribaltare ogni pronostico con una prestazione solida e ben organizzata.




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