- Finali Allievi Naz.
- Empoli
-
0 - 1
- Milan
EMPOLI (4-3-3): Ricci, Bellavigna (84' Saccà), Hysaj, Bachini, Mattiello; Ghelardoni (36' Gatto), Altieri (72' Frugoli), Kabashi (36' Diarra); Rovini, Tempesti, Bencini (54' Kabangu). A disp.: Pacini, Risaliti, Iozzi, Montella. All.: Martino Melis.
MILAN (4-3-1-2): Narduzzo; Piacenza, Bosisio, Guzzo, Speranza; Pedone (50' De Feo), Bastone, Cristante; Bende (31' Bortoli); Boateng (77' Pacifico), Speziale (65' Petagna). A disp.: Brunelli, Dal Compare, Cosmai, Calvetti, Vita. All.: Cesare Beggi.
ARBITRO: Illuzzi di Molfetta, coad. da Sbrescia di Castellammare di Stabia e Agostini di Frosinone.
RETE: 23' Boateng.
NOTE: ammonito Narduzzo al 79'. Corner 5-5. Recupero 3'+6'.
LE PAGELLE
Empoli
Ricci: 6.5 Incolpevole sulla rete, per il resto è poco impegnato; bravo sul sinistro di Speziale nel primo tempo, si mostra concentrato anche sul destro dello stesso attaccante rossonero nella ripresa.
Mattiello: 6+ A sinistra soffre un po' la velocità di Boateng, ma non si tira mai indietro. Incisivo nelle occasioni in cui riesce ad inserirsi in avanti, col suo mancino serve al centro un paio di cross prelibati.
Bellavigna: 7 Mai messo in difficoltà, tiene la posizione e chiude sempre con precisione la diagonale. Braovo anche quando riesce a sovrapporsi, non rallenta affatto nella ripresa. 84' Saccà: sv.
Kabashi: 6.5 Il centrocampista agisce come interno sinistro ed è impegnato più nel tamponare il gioco rossonero che a costruire; bravo a liberarsi della sfera di prima, si fa apprezzare con alcune giocate che comunque non scardinano l'attenta retroguardia avversaria. Esce acciaccato e la sua mancanza si fa sentire. 36' Diarra: 6 Fisicità e forza a centrocampo, dove prova invano a prendere per mano i compagni.
Bachini: 7- Il giovane centrale si completa bene con Hysaj e non si fa mai sorprendere da Speziale, risultando prezioso in molte occasioni anche sulle palle inattive. Il meno , contro un avversario veloce come Boateng, è quasi fisiologico.
Hysaj: 7 Boateng manderebbe molti difensori al manicomio. Lui, che è spesso costretto a confrontarsi col pericoloso attaccante rossonero, non perde mai la calma e fronteggia bene l'avversario, mostrando giocate da difensore navigato ed eleganti recuperi.
Ghelardoni: 6 Gira un po' a vuoto a centrocampo; costretto sovente in inferiorità numerica, non trova la lucidità per proporsi in avanti, né per scovare il corridoio giusto per le punte. 36' Gatto: 6+ Dinamico e propositivo, prova invano a cambiare passo alla squadra.
Altieri: 6.5 Vertice basso del centrocampo, si fa soffiare da Pedone il pallone che poi Boateng spedisce alle spalle di Ricci. Nel complesso però non demerita, dando equilibrio alla squadra; pregevoli, come al solito, i suoi lanci precisi al millimetro per le punte. 72' Frugoli: sv Non trova il guizzo vincente partendo da sinistra nel finale.
Tempesti: 6/7 Costretto ad aggirarsi sempre lontano dall'area, partecipa alla manovra e corre molto. Dalle parti di Narduzzo lascia il segno in una sola occasione, quando procura un penalty che Illuzzi non concede.
Bencini: 6+ Sempre ben controllato, col suo mancino non riesce a lasciare tracce di sé dalle parti di Narduzzo; pregevoli alcune combinazioni nello stretto, che però non bastano a inceppare i rodati meccanismi difensivi avversari. 54' Kabangu: 6 Alcuni allunghi interessanti sulla destra, che però non trovano fortuna.
Rovini: 6+ Il golden boy, dopo aver fatto faville nel gironcino, in finale è marcato stretto in ogni zona del campo. E, anche quando riesce ad armare il sinistro, non inquadra lo specchio della porta.
All. Martino Melis: 8 Debutto niente male per il tecnico sardo che alla sua prima stagione in categoria ha subito mostrato le sue qualità. Fa giocare ai suoi ragazzi un buon calcio: nella straordinaria maturazione di questo gruppo c'è si vede la mano dell'ex centrocampista del Verona.
Milan
Narduzzo: 6 Travolge Tempesti in uscita al 47', per il resto nelle occasioni in cui l'Empoli inquadra lo specchio della porta, si fa sempre trovare ben piazzato.
Piacenza: 7+ Esterno destro di prospettiva, piace non solo in copertura, ma anche quando si sgancia in avanti: mostra di avere buoni tempi di inserimento ed è spesso una minaccia per Mattiello.
Speranza: 6.5 Controlla da vicino un cliente scomodo come Rovini, senza mai lasciargli nemmeno un metro.
Bosisio: 7 Mai distratto al centro della difesa, costringe Tempesti a girare a largo dalla porta di Narduzzo. Provvidenziale il suo salvataggio sulla linea contro Tempesti.
Bastone: 7 Nomen omen: sia come arma protettiva, sia come sostegno per la squadra, il mediano di Beggi è una pedina fondamentale per gli equilibri tattici.
Guzzo: 6 Nel quartetto offensivo è il tassello che più spesso va in difficoltà; soprattutto nel primo tempo si fa sorprendere da Tempesti nell'azione del possibile uno a uno.
Bende: 6- Non vede palla nella prima mezz'ora. 31' Bortoli: 6.5 Affianca Bastone a centrocampo e aiuta a far legna.
Pedone: 7+ Straripante nel primo tempo: aiuta in copertura, conquista palloni e si fa sentire con i suoi inserimenti. Decisivo nell'azione che porta al vantaggio di Boateng. 50' De Feo: 6+ Corre molto, ma servito male, non riesce ad incidere.
Speziale: 7 Centravanti completo, partecipa alla manovra, attacca la profondità e conclude spesso in porta. Non segna, ma risulta fondamentale per la vittoria. 69' Petagna: sv Fa a sportellate con i difensori azzurri nel finale. Classe '95, ma per struttura fisica proprio non si nota la differenza anagrafica.
Cristante: 6.5 Il bravo '95, già campione d'Italia lo scorso anno tra i Giovanissimi proprio a Montepulciano, è uno dei giocatori che ha ricevuto la consacrazione in queste fasi finali. In una gara nella quale gli sono chiesti grandi sacrifici, si fa apprezzare più per l'intelligenza tattica che per le qualità tecniche.
Boateng: 7+ Potrebbe fare concorrenza a Bolt sui cento metri. Ha una rapidità micidiale e, anche se a volte non riesce a metterla a frutto con la palla tra i piedi, è un cliente davvero scomodo per qualsiasi difesa. Decisivo con la rete al 23'. 77' Pacifico: sv Quinto difensore nel recupero.
All. Cesare Beggi: 8 Giovane timoniere di una squadra che gioca ad occhi chiusi e che sa stare molto bene in campo.
Arbitro
Illuzzi di Molfetta: 5.5 Una direzione di gara non molto brillante, sulla quale, tra alcuni errori non influenti, spicca il penalty non concesso all'Empoli.
IL COMMENTO
Stesso luogo, Montepulciano, stessi colori, rossoneri. Cambia la categoria e cambiano i (in parte) protagonisti. In parte perché tra coloro che nel caldo (ma ventilato) pomeriggio al Bonelli festeggiano lo scudetto Allievi 2010/2011 ci sono anche alcuni dei ragazzi che un anno fa, sullo stesso campo, hanno vinto il tricolore Giovanissimi. Un super Milan, capace di eliminare dal girone la temibile Roma con una gara perfetta e di superare l'Empoli con una partita ordinata e concreta. Gli azzurri di Melis vedono infrangersi il loro sogno sul più bello: questo splendido gruppo '94 - che regalerà, c'è da scommetterlo, altre soddisfazioni alla società azzurra nella categoria Primavera nei prossimi anni - vede sfumare in finale per la seconda volta, due anni dopo la finali di Paganico tra i Giovanissimi il secondo scudetto. Ma, nel calcio giovanile, si sa, il risultato è soltanto uno dei fattori e, anche se ora per i ragazzi sarà complicato esserne consapevoli, aver centrato due finali, a conti fatti, significa molto di più che vincere un tricolore. L'avvio è molto equilibrato. Cesare Beggi, a protezione della sua difesa a quattro schiera come vertice basso del centrocampo Bastone, affiancato ai lati da Pedone e Cristante. Alle spalle delle due punte Boateng e Speziale agisce il '95 Bende. Mister Melis non rinuncia nemmeno in finale al tridente tutto mancino: il '95 Rovini e Bencini agiscono larghi in supporto a Tempesti, che svaria molto e favorisce gli accentramenti dei compagni; alle loro spalle i centrocampisti sono Ghelardoni e Kabashi (interni) e Altieri (vertice basso). La prima occasione giunge al 7': su un corner da destra battuto da Pedone, Boateng svetta sul primo palo in anticipo, ma Ricci, ben posizionato, blocca. Un minuto più tardi Bachini commette fallo su Boateng lateralmente rispetto alla porta. Cristante calcia basso e al centro Bellavigna allontana un pallone insidioso. Al 10' il primo acuto azzurro: Bencini appoggia all'indietro per Altieri che prende la mira e, da tiratore specializzato, fa partire un destro che non sorprende il ben piazzato Narduzzo. Il Milan ottiene un certo predominio territoriale: l'Empoli patisce un po' in mezzo al campo, dove il terzetto è spesso in inferiorità numerica e non riesce a trovare precisione nell'innescare il tridente per le ripartenze. Al 13' su un lancio di Bellavigna, Tempesti appoggia di prima intenzione a Rovini che da circa 35 metri tenta un mancino che esce di poco alto sopra la traversa. Un minuto più tardi Cristante intercetta palla a centrocampo e serve Speziale, il quale carica il sinistro ma non inquadra lo specchio della porta. Il mobile Tempesti prova ad infastidire la difesa rossonera: il centravanti da sinistra serve al centro un cross teso sul quale capitan Guzzo, in affanno, per anticipare Bencini rischia l'autorete: Narduzzo sfiora e la traversa salva la porta del Milan. Al 17' il Milan si rende pericoloso in contropiede, grazie alla velocità di Boateng: l'attaccante duella con Hysaj, che riesce a recuperare e a mettere in angolo. Al 19' Kabashi fa da trampolino per l'inserimento a sinistra di Mattiello; il mancino di Melis serve al centro un bel cross che viene raccolto di testa da Rovini ma Narduzzo blocca. Sul ribaltamento di fronte è ancora Hysaj a sventare un cross di Boateng che cercava Bende. L'Empoli sembra prendere coraggio: le tre punte si muovono molto e favoriscono gli inserimenti dei centrocampisti, che cominciano a prendere confidenza col manto erboso del Bonelli e mostrano una certa vulnerabilità della retroguardia rossonera. Al 20' però è ancora il Milan a puntare la porta di Ricci: Piacenza salta Mattiello a destra e serve al centro Boateng, il quale tenta il destro al volo ma viene chiuso in corner. Al 23' Pedone ruba palla ad Altieri a centrocampo, affonda in verticale e serve Boateng che sfugge al diretto avversario e col destro in diagonale batte Ricci in uscita. La risposta dell'Empoli arriva un minuto dopo con un corner da sinistra di Altieri sul quale Mattiello trova la deviazione di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Beggi, nonostante il vantaggio, non è contento del suo centrocampo e toglie l'invisibile (attenzione però: per quanto visto in questa annata questo '95 farà parlare di sé) Bende inserendo Bortoli: il neo entrato si posiziona a centrocampo, mentre Pedone è avanzato alle spalle delle due punte nelle vesti di rifinitore. Da qui all'intervallo l'unica occasione è ancora rossonera: al 33' Speziale lancia Boateng che supera Hysaj in velocità e calcia al volo, spedendo il pallone alto sopra la traversa. Prima della fine del primo tempo, Melis cambia volto al centrocampo: escono l'acciaccato Kabashi (dentro Diarra) e Ghelardoni (al suo posto Gatto) che sostituiscono i compagni nel ruolo di scudieri di Altieri.
Nel secondo tempo la partita cambia volto. Non si capisce se per paura o per stanchezza (o per entrambe), il Milan arretra il baricentro. L'Empoli conquista il centrocampo e prova ad attaccare, ma riesce solo di rado ad entrare nell'area di Narduzzo. Al 43' l'arbitro rileva un fallo su Bellavigna all'altezza del vertice destro dell'area di rigore. La punizione è affidata al sinistro di Rovini che, anche in questa fase finale, ha mostrato di amare quella posizione, ma stavolta il suo mancino è debole e centrale con Narduzzo che non ha problemi nel bloccare. Il Milan si difende bene e, nelle rare occasioni in cui tira fuori la testa dal guscio, prova a chiudere il conto: al 33' un cross di Speranza da sinistra viene respinto da Hysaj; Pedone tenta la ribattuta al volo ma calcia alto sopra la traversa. Al 46' Bencini serve Gatto, questi smarca Tempesti che prova la conclusione col sinistro ma Narduzzo è ben piazzato. Il 47' è il minuto cruciale per l'incontro: un lancio di Altieri è l'ideale per l'allungo di Tempesti che prende il tempo a Guzzo e supera Narduzzo in uscita; mentre il portiere rossonero travolge l'attaccante azzurro, il tentativo viene sventato sulla linea da Bosisio. Lo sguardo di tutta la tribuna va al direttore di gara, dal quale si attende il fischio, l'indicazione del dischetto e (perché no?) l'espulsione, ma il fischietto di Molfetta, come se niente fosse successo, lascia proseguire. L'occasione concessa dai suoi ragazzi suona come un campanello di allarme per Beggi che toglie Pedone ed inserisce De Feo, schierando l'agile esterno a destro e passando ad un prudente 4-5-1. Il cambio tattico offre un possesso di palla ancora più consistente all'Empoli, ma sempre meno spazi in avanti ai ragazzi di Melis, le cui manovre si infrangono sempre al limite dell'area di rigore. Al 58' è il Milan ad arrivare al tiro con Speziale che rientra sul destro e fa partire una conclusione che Ricci, distendendosi in tuffo sulla sua sinistra riesce a respingere a mano aperta. L'Empoli fa la partita con generosità e carattere, ma accusa le fatiche delle passate settimane e non trova la lucidità per impegnare severamente la retroguardia avversaria. Al 63' il solito Speziale scarica a De Feo che col sinistro non impensierisce Ricci. Al 76' Ricci riceve un fallo laterale da Bellavigna ma il suo sinistro termina alto sopra la traversa. Nel recupero, nonostante il tentativo di Melis di inserire forze fresche, il tema della partita non cambia: l'unica possibilità per calciare in porta capita a Tempesti che da sinistra tenta la conclusione ma si vede neutralizzare il tiro da Narduzzo. Al triplice fischio può iniziare la festa del Milan, che con questo alloro conferma l'ottimo lavoro che - come già dimostrano le presenze dei vari Strasser e Merkel in prima squadra - è stato svolto negli ultimi anni: un bravo al giovane tecnico Beggi che con un progetto biennale ha portato i suoi ragazzi sul trono d'Italia. E, malgrado la sconfitta, sul trono ci vanno anche gli azzurri di Melis: come detto, conquistare due finali nazionali in due anni è impresa da grande squadra. E, oltre al fatto che agli azzurri in questa finale manca un penalty netto, bisogna notare come sul piano del gioco, nel secondo tempo soprattutto, gli azzurri abbiamo dimostrato anche stavolta di non essere inferiori a nessuno. E scusate se è poco..
Cosimo Di Bari
L'intervista
Mister Melis, a qualche ora dalla fine del match, non riesce a togliere lo sguardo dal terreno di gioco. La partita è stata decisa da un episodio nel primo tempo - spiega il tecnico, ex giocatore dell'Hellas -. Peccato perché credo che abbiamo giocato un buon calcio, nonostante la stanchezza che è normale accusare in questo periodo della stagione. Abbiamo dimostrato di essere un'ottima squadra e di non essere inferiori al Milan: purtroppo nel calcio non sempre si può vincere, ma rimane la consapevolezza che abbiamo fatto un buon lavoro. Questo gruppo è ricco di qualità interessanti e vogliamo farli maturare ancora come è nei progetti della nostra società . Peccato anche perché il fallo su Tempesti dalla tribuna è parso netto. E' stata la stessa impressione che abbiamo avuto anche noi. Avremmo avuto l'occasione per pareggiare e sarebbe potuta essere un'altra partita. Comunque al di là dell'episodio, sono contento di come i ragazzi hanno giocato nel secondo tempo: non abbiamo concesso niente al Milan ed abbiamo espresso il nostro gioco . A livello personale questa prima esperienza ad Empoli è stata decisamente positiva: Sì. E' stato un anno di grandi soddisfazioni. Abbiamo vinto il torneo di Gradisca e siamo cresciuti settimana dopo settimana in tutta la stagione, fino ad arrivare a questa finale. Abbiamo eliminato avversarie di valore, peccato soltanto per come è andata questa fi
C.D.B.
EMPOLI (4-3-3): Ricci, Bellavigna (84' Saccà), Hysaj, Bachini, Mattiello; Ghelardoni (36' Gatto), Altieri (72' Frugoli), Kabashi (36' Diarra); Rovini, Tempesti, Bencini (54' Kabangu). A disp.: Pacini, Risaliti, Iozzi, Montella. All.: Martino Melis.<br >MILAN (4-3-1-2): Narduzzo; Piacenza, Bosisio, Guzzo, Speranza; Pedone (50' De Feo), Bastone, Cristante; Bende (31' Bortoli); Boateng (77' Pacifico), Speziale (65' Petagna). A disp.: Brunelli, Dal Compare, Cosmai, Calvetti, Vita. All.: Cesare Beggi.<br >
ARBITRO: Illuzzi di Molfetta, coad. da Sbrescia di Castellammare di Stabia e Agostini di Frosinone.<br >
RETE: 23' Boateng.<br >NOTE: ammonito Narduzzo al 79'. Corner 5-5. Recupero 3'+6'.
LE PAGELLE<br >Empoli<br ><b>Ricci: 6.5</b> Incolpevole sulla rete, per il resto è poco impegnato; bravo sul sinistro di Speziale nel primo tempo, si mostra concentrato anche sul destro dello stesso attaccante rossonero nella ripresa.<br ><b>Mattiello: 6+</b> A sinistra soffre un po' la velocità di Boateng, ma non si tira mai indietro. Incisivo nelle occasioni in cui riesce ad inserirsi in avanti, col suo mancino serve al centro un paio di cross prelibati.<br ><b>Bellavigna: 7</b> Mai messo in difficoltà, tiene la posizione e chiude sempre con precisione la diagonale. Braovo anche quando riesce a sovrapporsi, non rallenta affatto nella ripresa. <b>84' Saccà: sv.</b><br ><b>Kabashi: 6.5</b> Il centrocampista agisce come interno sinistro ed è impegnato più nel tamponare il gioco rossonero che a costruire; bravo a liberarsi della sfera di prima, si fa apprezzare con alcune giocate che comunque non scardinano l'attenta retroguardia avversaria. Esce acciaccato e la sua mancanza si fa sentire. <b>36' Diarra: 6</b> Fisicità e forza a centrocampo, dove prova invano a prendere per mano i compagni.<br ><b>Bachini: 7-</b> Il giovane centrale si completa bene con Hysaj e non si fa mai sorprendere da Speziale, risultando prezioso in molte occasioni anche sulle palle inattive. Il meno , contro un avversario veloce come Boateng, è quasi fisiologico.<br ><b>Hysaj: 7</b> Boateng manderebbe molti difensori al manicomio. Lui, che è spesso costretto a confrontarsi col pericoloso attaccante rossonero, non perde mai la calma e fronteggia bene l'avversario, mostrando giocate da difensore navigato ed eleganti recuperi.<br ><b>Ghelardoni: 6</b> Gira un po' a vuoto a centrocampo; costretto sovente in inferiorità numerica, non trova la lucidità per proporsi in avanti, né per scovare il corridoio giusto per le punte. <b>36' Gatto: 6+</b> Dinamico e propositivo, prova invano a cambiare passo alla squadra.<br ><b>Altieri: 6.5</b> Vertice basso del centrocampo, si fa soffiare da Pedone il pallone che poi Boateng spedisce alle spalle di Ricci. Nel complesso però non demerita, dando equilibrio alla squadra; pregevoli, come al solito, i suoi lanci precisi al millimetro per le punte. <b>72' Frugoli: sv</b> Non trova il guizzo vincente partendo da sinistra nel finale.<br ><b>Tempesti: 6/7</b> Costretto ad aggirarsi sempre lontano dall'area, partecipa alla manovra e corre molto. Dalle parti di Narduzzo lascia il segno in una sola occasione, quando procura un penalty che Illuzzi non concede.<br ><b>Bencini: 6+</b> Sempre ben controllato, col suo mancino non riesce a lasciare tracce di sé dalle parti di Narduzzo; pregevoli alcune combinazioni nello stretto, che però non bastano a inceppare i rodati meccanismi difensivi avversari. <b>54' Kabangu: 6</b> Alcuni allunghi interessanti sulla destra, che però non trovano fortuna. <br ><b>Rovini: 6+</b> Il golden boy, dopo aver fatto faville nel gironcino, in finale è marcato stretto in ogni zona del campo. E, anche quando riesce ad armare il sinistro, non inquadra lo specchio della porta.<br ><b>All. Martino Melis: 8</b> Debutto niente male per il tecnico sardo che alla sua prima stagione in categoria ha subito mostrato le sue qualità. Fa giocare ai suoi ragazzi un buon calcio: nella straordinaria maturazione di questo gruppo c'è si vede la mano dell'ex centrocampista del Verona.<br >Milan<br ><b>Narduzzo: 6</b> Travolge Tempesti in uscita al 47', per il resto nelle occasioni in cui l'Empoli inquadra lo specchio della porta, si fa sempre trovare ben piazzato.<br ><b>Piacenza: 7+</b> Esterno destro di prospettiva, piace non solo in copertura, ma anche quando si sgancia in avanti: mostra di avere buoni tempi di inserimento ed è spesso una minaccia per Mattiello.<br ><b>Speranza: 6.5</b> Controlla da vicino un cliente scomodo come Rovini, senza mai lasciargli nemmeno un metro.<br ><b>Bosisio: 7</b> Mai distratto al centro della difesa, costringe Tempesti a girare a largo dalla porta di Narduzzo. Provvidenziale il suo salvataggio sulla linea contro Tempesti.<br ><b>Bastone: 7</b> Nomen omen: sia come arma protettiva, sia come sostegno per la squadra, il mediano di Beggi è una pedina fondamentale per gli equilibri tattici.<br ><b>Guzzo: 6</b> Nel quartetto offensivo è il tassello che più spesso va in difficoltà; soprattutto nel primo tempo si fa sorprendere da Tempesti nell'azione del possibile uno a uno.<br ><b>Bende: 6-</b> Non vede palla nella prima mezz'ora. <b>31' Bortoli: 6.5</b> Affianca Bastone a centrocampo e aiuta a far legna.<br ><b>Pedone: 7+</b> Straripante nel primo tempo: aiuta in copertura, conquista palloni e si fa sentire con i suoi inserimenti. Decisivo nell'azione che porta al vantaggio di Boateng. <b>50' De Feo: 6+</b> Corre molto, ma servito male, non riesce ad incidere.<br ><b>Speziale: 7</b> Centravanti completo, partecipa alla manovra, attacca la profondità e conclude spesso in porta. Non segna, ma risulta fondamentale per la vittoria. <b>69' Petagna: sv</b> Fa a sportellate con i difensori azzurri nel finale. Classe '95, ma per struttura fisica proprio non si nota la differenza anagrafica.<br ><b>Cristante: 6.5</b> Il bravo '95, già campione d'Italia lo scorso anno tra i Giovanissimi proprio a Montepulciano, è uno dei giocatori che ha ricevuto la consacrazione in queste fasi finali. In una gara nella quale gli sono chiesti grandi sacrifici, si fa apprezzare più per l'intelligenza tattica che per le qualità tecniche.<br ><b>Boateng: 7+</b> Potrebbe fare concorrenza a Bolt sui cento metri. Ha una rapidità micidiale e, anche se a volte non riesce a metterla a frutto con la palla tra i piedi, è un cliente davvero scomodo per qualsiasi difesa. Decisivo con la rete al 23'. 77' Pacifico: sv Quinto difensore nel recupero.<br ><b>All. Cesare Beggi: 8</b> Giovane timoniere di una squadra che gioca ad occhi chiusi e che sa stare molto bene in campo. <br >Arbitro<br ><b>Illuzzi di Molfetta: 5.5</b> Una direzione di gara non molto brillante, sulla quale, tra alcuni errori non influenti, spicca il penalty non concesso all'Empoli.<br >IL COMMENTO<br >Stesso luogo, Montepulciano, stessi colori, rossoneri. Cambia la categoria e cambiano i (in parte) protagonisti. In parte perché tra coloro che nel caldo (ma ventilato) pomeriggio al Bonelli festeggiano lo scudetto Allievi 2010/2011 ci sono anche alcuni dei ragazzi che un anno fa, sullo stesso campo, hanno vinto il tricolore Giovanissimi. Un super Milan, capace di eliminare dal girone la temibile Roma con una gara perfetta e di superare l'Empoli con una partita ordinata e concreta. Gli azzurri di Melis vedono infrangersi il loro sogno sul più bello: questo splendido gruppo '94 - che regalerà, c'è da scommetterlo, altre soddisfazioni alla società azzurra nella categoria Primavera nei prossimi anni - vede sfumare in finale per la seconda volta, due anni dopo la finali di Paganico tra i Giovanissimi il secondo scudetto. Ma, nel calcio giovanile, si sa, il risultato è soltanto uno dei fattori e, anche se ora per i ragazzi sarà complicato esserne consapevoli, aver centrato due finali, a conti fatti, significa molto di più che vincere un tricolore. L'avvio è molto equilibrato. Cesare Beggi, a protezione della sua difesa a quattro schiera come vertice basso del centrocampo Bastone, affiancato ai lati da Pedone e Cristante. Alle spalle delle due punte Boateng e Speziale agisce il '95 Bende. Mister Melis non rinuncia nemmeno in finale al tridente tutto mancino: il '95 Rovini e Bencini agiscono larghi in supporto a Tempesti, che svaria molto e favorisce gli accentramenti dei compagni; alle loro spalle i centrocampisti sono Ghelardoni e Kabashi (interni) e Altieri (vertice basso). La prima occasione giunge al 7': su un corner da destra battuto da Pedone, Boateng svetta sul primo palo in anticipo, ma Ricci, ben posizionato, blocca. Un minuto più tardi Bachini commette fallo su Boateng lateralmente rispetto alla porta. Cristante calcia basso e al centro Bellavigna allontana un pallone insidioso. Al 10' il primo acuto azzurro: Bencini appoggia all'indietro per Altieri che prende la mira e, da tiratore specializzato, fa partire un destro che non sorprende il ben piazzato Narduzzo. Il Milan ottiene un certo predominio territoriale: l'Empoli patisce un po' in mezzo al campo, dove il terzetto è spesso in inferiorità numerica e non riesce a trovare precisione nell'innescare il tridente per le ripartenze. Al 13' su un lancio di Bellavigna, Tempesti appoggia di prima intenzione a Rovini che da circa 35 metri tenta un mancino che esce di poco alto sopra la traversa. Un minuto più tardi Cristante intercetta palla a centrocampo e serve Speziale, il quale carica il sinistro ma non inquadra lo specchio della porta. Il mobile Tempesti prova ad infastidire la difesa rossonera: il centravanti da sinistra serve al centro un cross teso sul quale capitan Guzzo, in affanno, per anticipare Bencini rischia l'autorete: Narduzzo sfiora e la traversa salva la porta del Milan. Al 17' il Milan si rende pericoloso in contropiede, grazie alla velocità di Boateng: l'attaccante duella con Hysaj, che riesce a recuperare e a mettere in angolo. Al 19' Kabashi fa da trampolino per l'inserimento a sinistra di Mattiello; il mancino di Melis serve al centro un bel cross che viene raccolto di testa da Rovini ma Narduzzo blocca. Sul ribaltamento di fronte è ancora Hysaj a sventare un cross di Boateng che cercava Bende. L'Empoli sembra prendere coraggio: le tre punte si muovono molto e favoriscono gli inserimenti dei centrocampisti, che cominciano a prendere confidenza col manto erboso del Bonelli e mostrano una certa vulnerabilità della retroguardia rossonera. Al 20' però è ancora il Milan a puntare la porta di Ricci: Piacenza salta Mattiello a destra e serve al centro Boateng, il quale tenta il destro al volo ma viene chiuso in corner. Al 23' Pedone ruba palla ad Altieri a centrocampo, affonda in verticale e serve Boateng che sfugge al diretto avversario e col destro in diagonale batte Ricci in uscita. La risposta dell'Empoli arriva un minuto dopo con un corner da sinistra di Altieri sul quale Mattiello trova la deviazione di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Beggi, nonostante il vantaggio, non è contento del suo centrocampo e toglie l'invisibile (attenzione però: per quanto visto in questa annata questo '95 farà parlare di sé) Bende inserendo Bortoli: il neo entrato si posiziona a centrocampo, mentre Pedone è avanzato alle spalle delle due punte nelle vesti di rifinitore. Da qui all'intervallo l'unica occasione è ancora rossonera: al 33' Speziale lancia Boateng che supera Hysaj in velocità e calcia al volo, spedendo il pallone alto sopra la traversa. Prima della fine del primo tempo, Melis cambia volto al centrocampo: escono l'acciaccato Kabashi (dentro Diarra) e Ghelardoni (al suo posto Gatto) che sostituiscono i compagni nel ruolo di scudieri di Altieri.<br >Nel secondo tempo la partita cambia volto. Non si capisce se per paura o per stanchezza (o per entrambe), il Milan arretra il baricentro. L'Empoli conquista il centrocampo e prova ad attaccare, ma riesce solo di rado ad entrare nell'area di Narduzzo. Al 43' l'arbitro rileva un fallo su Bellavigna all'altezza del vertice destro dell'area di rigore. La punizione è affidata al sinistro di Rovini che, anche in questa fase finale, ha mostrato di amare quella posizione, ma stavolta il suo mancino è debole e centrale con Narduzzo che non ha problemi nel bloccare. Il Milan si difende bene e, nelle rare occasioni in cui tira fuori la testa dal guscio, prova a chiudere il conto: al 33' un cross di Speranza da sinistra viene respinto da Hysaj; Pedone tenta la ribattuta al volo ma calcia alto sopra la traversa. Al 46' Bencini serve Gatto, questi smarca Tempesti che prova la conclusione col sinistro ma Narduzzo è ben piazzato. Il 47' è il minuto cruciale per l'incontro: un lancio di Altieri è l'ideale per l'allungo di Tempesti che prende il tempo a Guzzo e supera Narduzzo in uscita; mentre il portiere rossonero travolge l'attaccante azzurro, il tentativo viene sventato sulla linea da Bosisio. Lo sguardo di tutta la tribuna va al direttore di gara, dal quale si attende il fischio, l'indicazione del dischetto e (perché no?) l'espulsione, ma il fischietto di Molfetta, come se niente fosse successo, lascia proseguire. L'occasione concessa dai suoi ragazzi suona come un campanello di allarme per Beggi che toglie Pedone ed inserisce De Feo, schierando l'agile esterno a destro e passando ad un prudente 4-5-1. Il cambio tattico offre un possesso di palla ancora più consistente all'Empoli, ma sempre meno spazi in avanti ai ragazzi di Melis, le cui manovre si infrangono sempre al limite dell'area di rigore. Al 58' è il Milan ad arrivare al tiro con Speziale che rientra sul destro e fa partire una conclusione che Ricci, distendendosi in tuffo sulla sua sinistra riesce a respingere a mano aperta. L'Empoli fa la partita con generosità e carattere, ma accusa le fatiche delle passate settimane e non trova la lucidità per impegnare severamente la retroguardia avversaria. Al 63' il solito Speziale scarica a De Feo che col sinistro non impensierisce Ricci. Al 76' Ricci riceve un fallo laterale da Bellavigna ma il suo sinistro termina alto sopra la traversa. Nel recupero, nonostante il tentativo di Melis di inserire forze fresche, il tema della partita non cambia: l'unica possibilità per calciare in porta capita a Tempesti che da sinistra tenta la conclusione ma si vede neutralizzare il tiro da Narduzzo. Al triplice fischio può iniziare la festa del Milan, che con questo alloro conferma l'ottimo lavoro che - come già dimostrano le presenze dei vari Strasser e Merkel in prima squadra - è stato svolto negli ultimi anni: un bravo al giovane tecnico Beggi che con un progetto biennale ha portato i suoi ragazzi sul trono d'Italia. E, malgrado la sconfitta, sul trono ci vanno anche gli azzurri di Melis: come detto, conquistare due finali nazionali in due anni è impresa da grande squadra. E, oltre al fatto che agli azzurri in questa finale manca un penalty netto, bisogna notare come sul piano del gioco, nel secondo tempo soprattutto, gli azzurri abbiamo dimostrato anche stavolta di non essere inferiori a nessuno. E scusate se è poco..<br >Cosimo Di Bari<br >L'intervista<br >Mister <b>Melis</b>, a qualche ora dalla fine del match, non riesce a togliere lo sguardo dal terreno di gioco. <b>La partita è stata decisa da un episodio nel primo tempo</b> - spiega il tecnico, ex giocatore dell'Hellas -<b>. Peccato perché credo che abbiamo giocato un buon calcio, nonostante la stanchezza che è normale accusare in questo periodo della stagione. Abbiamo dimostrato di essere un'ottima squadra e di non essere inferiori al Milan: purtroppo nel calcio non sempre si può vincere, ma rimane la consapevolezza che abbiamo fatto un buon lavoro. Questo gruppo è ricco di qualità interessanti e vogliamo farli maturare ancora come è nei progetti della nostra società </b>. Peccato anche perché il fallo su Tempesti dalla tribuna è parso netto. <b>E' stata la stessa impressione che abbiamo avuto anche noi. Avremmo avuto l'occasione per pareggiare e sarebbe potuta essere un'altra partita. Comunque al di là dell'episodio, sono contento di come i ragazzi hanno giocato nel secondo tempo: non abbiamo concesso niente al Milan ed abbiamo espresso il nostro gioco</b> . A livello personale questa prima esperienza ad Empoli è stata decisamente positiva: <b>Sì. E' stato un anno di grandi soddisfazioni. Abbiamo vinto il torneo di Gradisca e siamo cresciuti settimana dopo settimana in tutta la stagione, fino ad arrivare a questa finale. Abbiamo eliminato avversarie di valore, peccato soltanto per come è andata questa fi
C.D.B.