• Trofeo Cerbai Giovanissimi B
  • Sporting Arno
  • 1 - 0
  • Unione Montalbano


SPORTING ARNO: Giusti, Zicolella, Ferraro, Cappelli (63' Gimignani), Bianchini, Guerrini, Dupi, Geri, Paoli, Salpietro, Viciani. A disp.: Graziani, Chirinos, Donfack. All.: Stefano Dino.
UNIONE MONTALBANO: Mehdiu, Lavorini, Monti, Volpi, Venturini, Duenas, Rosu, D'Ercole, D'Angiolillo, Borselli (36' Ceraolo), Fiorineschi (36' Ginanni). A disp.: Innocenti, Beconcini, Maccioni, Luongo, Simoni. All.: Fabrizio Paolini.

ARBITRO: Spataru di Siena.

RETE: 6' Paoli.



Ci sarebbero stati tutti gli ingredienti giusti per far sì che la gara d'andata di semifinale che mette di fronte lo Sporting di Stefano Dino alla rivelazione Montalbano, guidato da Fabrizio Paolini, potesse risultare avvincente e spettacolare; due squadre ben preparate, forti ed agguerrite; un buon pubblico ma soprattutto, un grande traguardo da raggiungere. Sarà forse proprio per questo che, a conti fatti, la delusione del cronista è ancora più cocente dopo aver constatato che sono venuti a mancare proprio quei due elementi che avrebbero reso davvero godibile una gara tanto importante; il gioco e le emozioni forti. Saranno senza dubbio soddisfatti invece i sostenitori dello Sporting che hanno visto la loro squadra vincere di stretta misura. Lo sarà stato però un po' meno mister Stefano Dino che, al contrario, non può essere totalmente soddisfatto da una prestazione discreta sotto il profilo della grinta e del carattere ma troppo discontinua sotto quello del gioco. È vero che la formazione rosanero ha tenuto saldamente in mano le redini dell'incontro per tutta la sua durata ma è altrettanto vero che la sua manovra è risultata fluida ed incisiva solo a sprazzi e l'unico gol di vantaggio col quale i ragazzi di Badia hanno chiuso la gara, non può far dormire sonni tranquilli in vista di quella di ritorno che si disputerà nel prossimo fine settimana in quel di Larciano. Aveva impostato invece molto bene la sua partita mister Paolini che, ben conoscendo l'abilità dei centrocampisti di casa e la grande forza del duo d'attacco Paoli - Viciani, aveva schierato in campo una linea difensiva solida e rocciosa, tentando di dare, in vista della sfida di ritorno, un'impronta maggiormente conservativa alla prestazione della formazione azzurra. Peccato però che, proprio quello che doveva essere il punto forte dell'undici pistoiese, lo abbia tradito nel momento più delicato del match e che, difesa a parte, poco o nulla ha fatto a centrocampo ed in attacco la formazione larcianese. La qualificazione resta più che mai in bilico ma appare chiaro, alla luce di ciò che ha detto il campo, che se i ragazzi di Paolini vorranno cercare l'impresa, dovranno osare qualcosina in più. Come già era accaduto la scorsa settimana, in occasione della sfida che l'aveva opposto al PGA Portuale Guasticce, Stefano Dino snatura leggermente il suo credo calcistico, mettendone per l'ennesima volta in mostra quell'intelligenza e quella duttilità che solo i cavalli di razza posseggono. Cercando di adattare il più possibile le esigenze tattiche agli uomini che compongono il collettivo rosanero, il tecnico badiano si schiera nuovamente in campo con un 3-5-2 spiccatamente offensivo. Il compito di difendere al meglio i pali di Giusti, è affidato ad un terzetto che si rivelerà quasi imperforabile, composto dal forte centrale Bianchini e dai veloci laterali Zicolella, che si schiera a destra e Ferraro, nel suo ruolo naturale di esterno a sinistra. A centrocampo, Dino costruisce una specie di rombo nel quale Guerrini rappresenta il vertice basso davanti alla difesa. Al trittico dei centrali, formato da Geri, Cappelli e Dupi, sono affidati sia compiti d'interdizione, che d'impostazione, mentre Marco Salpietro, giocatore ordinato, intelligente e dai piedi buoni, fa il vertice alto, convogliando su di sé i palloni ottimamente giocati da Geri e Dupi e fungendo spesso da innesco per la coppia d'attacco formata dai sempre pericolosissimi Paoli e Viciani.
Dall'altra parte del campo, Paolini schiera invece un più classico 4-4-2, con la linea difensiva formata dall'ottimo classe 2000 Genetu Lavorini a destra, dalla rocciosa coppia centrale formata da Duenas e Venturini e dal grintoso Monti a sinistra. In mezzo al campo, la fase d'impostazione è affidata al piccolo ma talentuoso Volpi; giocatore intelligente che, grazie al suo buon controllo di palla, calamita sui suoi piedi un infinità di palloni rigiocandoli frequentemente con buona lucidità. A supporto del numero quattro c'è D'ercole, mentre sugli esterni operano Rosu a destra e Fiorineschi a sinistra. Questa architettura tattica, dovrebbe in teoria favorire la coppia d'attacco formata dal temutissimo Borselli e dal più possente D'Angiolillo ma bastano pochi giri di lancette per comprendere che la gara, prenderà subito tutt'altra piega.
Lo Sporting parte forte, spostando in avanti il baricentro della propria manovra. Il Montalbano va subito in affanno e bastano appena sei minuti ai ragazzi di Dino per portarsi in vantaggio. Bella l'intuizione di Dupi che, dopo aver recuperato un ottimo pallone sulla trequarti, lancia in profondità all'indirizzo di Paoli. Sulla traiettoria del passaggio c'è però il centrale Venturini che pare nettamente in anticipo sull'avversario e difatti, arriva per primo sulla palla. Il difensore ha però a questo punto un'indecisione che risulterà fatale, toccando malissimo la sfera e dando così via libera all'attaccante rosanero che entra in ara ed incrocia imparabilmente in rete grazie ad un preciso rasoterra. Lo Sporting insiste, sembra poter disporre a proprio piacimento di un Montalbano che pare invece frastornato e al 14' va vicinissimo al raddoppio. Stavolta è Viciani che, al culmine di una buona manovra corale, riceve il pallone in piena area. Il forte numero undici, sbaglia il primo controllo ma poi riesce a tornare sulla sfera, vincere il contrasto con un difensore e presentarsi a tu per tu con Mehdiu. Il gol sembra fatto ma è grandissimo l'intervento del numero uno pistoiese che, sulla conclusione rasoterra a botta sicura proposta dall'attaccante avversario, compie un autentico miracolo, allungandosi in spaccata e respingendo di piede. Al 18' è ancora Paoli a provare la gran giocata. Il numero nove si sgancia sulla sinistra, giunge al limite dell'area e poi tenta di superare Mehdiu cin un morbido pallonetto a girare che sorvola di pochissimo la traversa. Sembra dunque che lo Sporting possa, da un momento all'altro, andare nuovamente in rete ma è invece proprio dopo questa bella conclusione di Paoli che l'interruttore, improvvisamente, si spegne. Il Montalbano riesce a prendere le misure agli avversari e la gara diviene sì equilibrata ma anche dannatamente noiosa. Tantissimi infatti sono gli errori commessi in fase d'impostazione dalle due squadre. Lo Sporting però, non soffre più di tanto la sterile iniziativa di un Montalbano poco lucido in mezzo al campo e praticamente inesistente in attacco e la prima frazione di gioco, termina così senza ulteriori sussulti. Al rientro in campo dopo l'intervallo, Paolini, nel tentativo d'invertire la tendenza, effettua un doppio cambio, facendo uscire un Borselli sin qui evanescente ed un esausto Fiorineschi, inserendo al loro posto Ceraolo e Ginanni. Le intenzioni del tecnico pistoiese, appaiono chiarissime. Il tentativo è quello di dare nuova linfa ad un attacco piuttosto abulico e rinnovare al tempo stesso la verve del centrocampo. In realtà, poco o nulla cambia. Proprio com'era accaduto nelle fasi iniziali del match infatti, è lo Sporting che, giovandosi dei benefici effetti del riposo di metà gara, riparte fortissimo, costringendo nuovamente la squadra azzurra sulla difensiva. I ragazzi di Dino ricominciano finalmente a tessere buone trame di gioco e le occasioni non tardano a venire. Al 39' l'ottimo scambio sullo stretto fra Salpietro e Geri, si conclude con un bel rasoterra da fuori area proposto dal numero otto, col pallone che finisce di poco a lato alla destra di Mehdiu. Un minuto più tardi è Paoli a riprovarci dalla distanza dopo essersi elegantemente liberato di un avversario. La sua battuta a rete è potente ma la sua mira è leggermente imprecisa e la sfera, sibilando di poco oltre la traversa, termina la sua corsa sui cartelloni pubblicitari che adornano la rete di fondo campo. Al 45' il bravo Lavorini commette un netto fallo di mano al limite dell'area, concedendo allo Sporting un pericoloso calcio piazzato dal limite. La mattonella è quella ideale per Nicco Geri che difatti scavalca la barriera con la sua velenosa parabola, trovando però ancora una volta sulla sua strada un attentissimo Mehdiu che devia in angolo grazie ad un plastico intervento in tuffo che strappa gli applausi convinti del pubblico. Visto che un destino beffardo e cattivo, deve aver deciso che anche il secondo tempo debba ricalcare in fotocopia la prima frazione, da qui in avanti, nulla più accade. Lo Sporting, pur continuando a mantenere una certa supremazia territoriale, non riesce più ad impostare la sua manovra, ingabbiato ancora una volta ottimamente dal solido dispositivo difensivo larcianese. Dall'altra parte però, il solito inconsistente Montalbano non riesce mai a giungere pericolosamente ad impensierire Giusti. Neppure il neo entrato Ceraolo, pur muovendosi moltissimo, riesce a eludere la sorveglianza di Bianchini e soci che bloccano con relativa facilità anche l'altro attaccante D'Angiolillo. Alla fine, non registreremo neppure un tiro in porta da parte del Montalbano; francamente troppo poco per poter sperare nel passaggio alla finale di Pontassieve. Guai però a vendere la pelle dell'orso prima di averlo abbattuto. Neppure la rete di vantaggio con la quale lo Sporting affronterà la sfida di Larciano, può far dormire sonni tranquilli e la discontinuità dimostrata dai ragazzi di Dino, potrebbe rappresentare un nitido campanello d'allarme che il tecnico non può sottovalutare. Buone le prove di Bianchini, Paoli, Ferraro, Zicolella, Dupi e Geri nello Sporting e di Mehdiu, Lavorini, Duenas, Volpi, Rosu e Ginanni per il Montalbano. Ottima la direzione di gara di Spataru. È un arbitro di categoria superiore e si vede. Sempre sicuro e puntuale nelle sue decisioni, ha tenuto saldamente in pugno una gara interpretata con grande sportività da tutti i ragazzi scesi in campo.

Nico Morali SPORTING ARNO: Giusti, Zicolella, Ferraro, Cappelli (63' Gimignani), Bianchini, Guerrini, Dupi, Geri, Paoli, Salpietro, Viciani. A disp.: Graziani, Chirinos, Donfack. All.: Stefano Dino.<br >UNIONE MONTALBANO: Mehdiu, Lavorini, Monti, Volpi, Venturini, Duenas, Rosu, D'Ercole, D'Angiolillo, Borselli (36' Ceraolo), Fiorineschi (36' Ginanni). A disp.: Innocenti, Beconcini, Maccioni, Luongo, Simoni. All.: Fabrizio Paolini.<br > ARBITRO: Spataru di Siena.<br > RETE: 6' Paoli. Ci sarebbero stati tutti gli ingredienti giusti per far s&igrave; che la gara d'andata di semifinale che mette di fronte lo Sporting di Stefano Dino alla rivelazione Montalbano, guidato da Fabrizio Paolini, potesse risultare avvincente e spettacolare; due squadre ben preparate, forti ed agguerrite; un buon pubblico ma soprattutto, un grande traguardo da raggiungere. Sar&agrave; forse proprio per questo che, a conti fatti, la delusione del cronista &egrave; ancora pi&ugrave; cocente dopo aver constatato che sono venuti a mancare proprio quei due elementi che avrebbero reso davvero godibile una gara tanto importante; il gioco e le emozioni forti. Saranno senza dubbio soddisfatti invece i sostenitori dello Sporting che hanno visto la loro squadra vincere di stretta misura. Lo sar&agrave; stato per&ograve; un po' meno mister Stefano Dino che, al contrario, non pu&ograve; essere totalmente soddisfatto da una prestazione discreta sotto il profilo della grinta e del carattere ma troppo discontinua sotto quello del gioco. &Egrave; vero che la formazione rosanero ha tenuto saldamente in mano le redini dell'incontro per tutta la sua durata ma &egrave; altrettanto vero che la sua manovra &egrave; risultata fluida ed incisiva solo a sprazzi e l'unico gol di vantaggio col quale i ragazzi di Badia hanno chiuso la gara, non pu&ograve; far dormire sonni tranquilli in vista di quella di ritorno che si disputer&agrave; nel prossimo fine settimana in quel di Larciano. Aveva impostato invece molto bene la sua partita mister Paolini che, ben conoscendo l'abilit&agrave; dei centrocampisti di casa e la grande forza del duo d'attacco Paoli - Viciani, aveva schierato in campo una linea difensiva solida e rocciosa, tentando di dare, in vista della sfida di ritorno, un'impronta maggiormente conservativa alla prestazione della formazione azzurra. Peccato per&ograve; che, proprio quello che doveva essere il punto forte dell'undici pistoiese, lo abbia tradito nel momento pi&ugrave; delicato del match e che, difesa a parte, poco o nulla ha fatto a centrocampo ed in attacco la formazione larcianese. La qualificazione resta pi&ugrave; che mai in bilico ma appare chiaro, alla luce di ci&ograve; che ha detto il campo, che se i ragazzi di Paolini vorranno cercare l'impresa, dovranno osare qualcosina in pi&ugrave;. Come gi&agrave; era accaduto la scorsa settimana, in occasione della sfida che l'aveva opposto al PGA Portuale Guasticce, Stefano Dino snatura leggermente il suo credo calcistico, mettendone per l'ennesima volta in mostra quell'intelligenza e quella duttilit&agrave; che solo i cavalli di razza posseggono. Cercando di adattare il pi&ugrave; possibile le esigenze tattiche agli uomini che compongono il collettivo rosanero, il tecnico badiano si schiera nuovamente in campo con un 3-5-2 spiccatamente offensivo. Il compito di difendere al meglio i pali di Giusti, &egrave; affidato ad un terzetto che si riveler&agrave; quasi imperforabile, composto dal forte centrale Bianchini e dai veloci laterali Zicolella, che si schiera a destra e Ferraro, nel suo ruolo naturale di esterno a sinistra. A centrocampo, Dino costruisce una specie di rombo nel quale Guerrini rappresenta il vertice basso davanti alla difesa. Al trittico dei centrali, formato da Geri, Cappelli e Dupi, sono affidati sia compiti d'interdizione, che d'impostazione, mentre Marco Salpietro, giocatore ordinato, intelligente e dai piedi buoni, fa il vertice alto, convogliando su di s&eacute; i palloni ottimamente giocati da Geri e Dupi e fungendo spesso da innesco per la coppia d'attacco formata dai sempre pericolosissimi Paoli e Viciani.<br >Dall'altra parte del campo, Paolini schiera invece un pi&ugrave; classico 4-4-2, con la linea difensiva formata dall'ottimo classe 2000 Genetu Lavorini a destra, dalla rocciosa coppia centrale formata da Duenas e Venturini e dal grintoso Monti a sinistra. In mezzo al campo, la fase d'impostazione &egrave; affidata al piccolo ma talentuoso Volpi; giocatore intelligente che, grazie al suo buon controllo di palla, calamita sui suoi piedi un infinit&agrave; di palloni rigiocandoli frequentemente con buona lucidit&agrave;. A supporto del numero quattro c'&egrave; D'ercole, mentre sugli esterni operano Rosu a destra e Fiorineschi a sinistra. Questa architettura tattica, dovrebbe in teoria favorire la coppia d'attacco formata dal temutissimo Borselli e dal pi&ugrave; possente D'Angiolillo ma bastano pochi giri di lancette per comprendere che la gara, prender&agrave; subito tutt'altra piega.<br >Lo Sporting parte forte, spostando in avanti il baricentro della propria manovra. Il Montalbano va subito in affanno e bastano appena sei minuti ai ragazzi di Dino per portarsi in vantaggio. Bella l'intuizione di Dupi che, dopo aver recuperato un ottimo pallone sulla trequarti, lancia in profondit&agrave; all'indirizzo di Paoli. Sulla traiettoria del passaggio c'&egrave; per&ograve; il centrale Venturini che pare nettamente in anticipo sull'avversario e difatti, arriva per primo sulla palla. Il difensore ha per&ograve; a questo punto un'indecisione che risulter&agrave; fatale, toccando malissimo la sfera e dando cos&igrave; via libera all'attaccante rosanero che entra in ara ed incrocia imparabilmente in rete grazie ad un preciso rasoterra. Lo Sporting insiste, sembra poter disporre a proprio piacimento di un Montalbano che pare invece frastornato e al 14' va vicinissimo al raddoppio. Stavolta &egrave; Viciani che, al culmine di una buona manovra corale, riceve il pallone in piena area. Il forte numero undici, sbaglia il primo controllo ma poi riesce a tornare sulla sfera, vincere il contrasto con un difensore e presentarsi a tu per tu con Mehdiu. Il gol sembra fatto ma &egrave; grandissimo l'intervento del numero uno pistoiese che, sulla conclusione rasoterra a botta sicura proposta dall'attaccante avversario, compie un autentico miracolo, allungandosi in spaccata e respingendo di piede. Al 18' &egrave; ancora Paoli a provare la gran giocata. Il numero nove si sgancia sulla sinistra, giunge al limite dell'area e poi tenta di superare Mehdiu cin un morbido pallonetto a girare che sorvola di pochissimo la traversa. Sembra dunque che lo Sporting possa, da un momento all'altro, andare nuovamente in rete ma &egrave; invece proprio dopo questa bella conclusione di Paoli che l'interruttore, improvvisamente, si spegne. Il Montalbano riesce a prendere le misure agli avversari e la gara diviene s&igrave; equilibrata ma anche dannatamente noiosa. Tantissimi infatti sono gli errori commessi in fase d'impostazione dalle due squadre. Lo Sporting per&ograve;, non soffre pi&ugrave; di tanto la sterile iniziativa di un Montalbano poco lucido in mezzo al campo e praticamente inesistente in attacco e la prima frazione di gioco, termina cos&igrave; senza ulteriori sussulti. Al rientro in campo dopo l'intervallo, Paolini, nel tentativo d'invertire la tendenza, effettua un doppio cambio, facendo uscire un Borselli sin qui evanescente ed un esausto Fiorineschi, inserendo al loro posto Ceraolo e Ginanni. Le intenzioni del tecnico pistoiese, appaiono chiarissime. Il tentativo &egrave; quello di dare nuova linfa ad un attacco piuttosto abulico e rinnovare al tempo stesso la verve del centrocampo. In realt&agrave;, poco o nulla cambia. Proprio com'era accaduto nelle fasi iniziali del match infatti, &egrave; lo Sporting che, giovandosi dei benefici effetti del riposo di met&agrave; gara, riparte fortissimo, costringendo nuovamente la squadra azzurra sulla difensiva. I ragazzi di Dino ricominciano finalmente a tessere buone trame di gioco e le occasioni non tardano a venire. Al 39' l'ottimo scambio sullo stretto fra Salpietro e Geri, si conclude con un bel rasoterra da fuori area proposto dal numero otto, col pallone che finisce di poco a lato alla destra di Mehdiu. Un minuto pi&ugrave; tardi &egrave; Paoli a riprovarci dalla distanza dopo essersi elegantemente liberato di un avversario. La sua battuta a rete &egrave; potente ma la sua mira &egrave; leggermente imprecisa e la sfera, sibilando di poco oltre la traversa, termina la sua corsa sui cartelloni pubblicitari che adornano la rete di fondo campo. Al 45' il bravo Lavorini commette un netto fallo di mano al limite dell'area, concedendo allo Sporting un pericoloso calcio piazzato dal limite. La mattonella &egrave; quella ideale per Nicco Geri che difatti scavalca la barriera con la sua velenosa parabola, trovando per&ograve; ancora una volta sulla sua strada un attentissimo Mehdiu che devia in angolo grazie ad un plastico intervento in tuffo che strappa gli applausi convinti del pubblico. Visto che un destino beffardo e cattivo, deve aver deciso che anche il secondo tempo debba ricalcare in fotocopia la prima frazione, da qui in avanti, nulla pi&ugrave; accade. Lo Sporting, pur continuando a mantenere una certa supremazia territoriale, non riesce pi&ugrave; ad impostare la sua manovra, ingabbiato ancora una volta ottimamente dal solido dispositivo difensivo larcianese. Dall'altra parte per&ograve;, il solito inconsistente Montalbano non riesce mai a giungere pericolosamente ad impensierire Giusti. Neppure il neo entrato Ceraolo, pur muovendosi moltissimo, riesce a eludere la sorveglianza di Bianchini e soci che bloccano con relativa facilit&agrave; anche l'altro attaccante D'Angiolillo. Alla fine, non registreremo neppure un tiro in porta da parte del Montalbano; francamente troppo poco per poter sperare nel passaggio alla finale di Pontassieve. Guai per&ograve; a vendere la pelle dell'orso prima di averlo abbattuto. Neppure la rete di vantaggio con la quale lo Sporting affronter&agrave; la sfida di Larciano, pu&ograve; far dormire sonni tranquilli e la discontinuit&agrave; dimostrata dai ragazzi di Dino, potrebbe rappresentare un nitido campanello d'allarme che il tecnico non pu&ograve; sottovalutare. Buone le prove di <b>Bianchini, Paoli, Ferraro, Zicolella, Dupi</b> e <b>Geri </b>nello Sporting e di <b>Mehdiu, Lavorini, Duenas, Volpi, Rosu</b> e <b>Ginanni </b>per il Montalbano. Ottima la direzione di gara di Spataru. &Egrave; un arbitro di categoria superiore e si vede. Sempre sicuro e puntuale nelle sue decisioni, ha tenuto saldamente in pugno una gara interpretata con grande sportivit&agrave; da tutti i ragazzi scesi in campo. Nico Morali




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