- Finali Allievi Nazionali Serie A-B
- Bakia Cesenatico
-
0 - 3
- Cattolica Virtus
BAKIA CESENATICO (4-3-3): Oreste 6, Mazzarini Alberto 6+, Zamagni 7 (58' Amaducci 6), Asslani 6+ (78' Paci 6), Cialotti 6+, Guagnelli 6.5, Mazzarini Federico 6 (64' Candoli sv), Mastria 6.5 (48' Viatali 6), Fattori 6.5 (53' Guidi 6), Boni 6.5 (73' Farabegoli sv), Papperini 6.5. A disp.: Ambrosini. All.: Maurizio Teodorani.
S.M. CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Parigi, Cogli (85' Francini), De Candia (64' Gelonese), Rondina, Donnini, Cragno (41' Scialdone), Mgarn (58' Desiderio), Mariani (80' Muscas), Galantini (73' Ermini), Ortega. A disp.: Bertini, Berti. All.: Francesco Gozzi.
ARBITRO: Alessandro Pietropaolo di Modena.
RETI: 39' e 54' Ortega, 46' Mgarn.
NOTE: ammoniti Decandia al 51', Mariani al 79'. Corner 6-4. Recupero 2'+5'.
Le pagelle giallorosse
Parigi: 7.5 Se i giallorossi escono dal Moretti con zero reti subite, è anche merito del portierone che con due parate superlative blinda la porta sui tentativi di Fattori e Papperini. Sicuro anche nella ripresa quando neutralizza alcune insidiose punizioni.
Cogli: 7+ Nei primi minuti il Bakia prova spesso a sfondare dalla sua fascia, costringendolo in inferiorità numerica. Non sempre è protetto a dovere, ma riesce sempre a cavarsela molto bene. Diventa invalicabile nel secondo tempo. 85' Francini: sv. Pochi secondi, ma importanti per conservare il triplice vantaggio.
Lari: 7/8 Mai messo in apprensione da Mazzarini, anticipa l'avversario in una situazione molto pericolosa ed esce elegantemente palla al piede in un paio di circostanze nel primo tempo. Nel secondo tempo, quando un giocatore normale dovrebbe accennare segnali stanchezza, inizia a sprintare sulla fascia, accompagnando varie incursioni dei compagni.
Decandia: 7 Spesso si è dimostrato a suo agio nel ruolo di centrocampista, anche in fase di impostazione: stavolta negli spazi ampi del Moretti , vista anche la scarsa audacia delle due squadre nei primi minuti, fatica a scovare corridoi in verticale e ad impostare a ritmi alti; ma risulta preziosissimo in fase di interdizione, cavandosela molto bene anche nella ripresa, fino all'uscita per crampi. 64' Gelonese: 7 Un '97 che per carattere e struttura fisica maschera la differenza anagrafica. Si posiziona come scudo davanti alla difesa. E centralmente non si passa.
Rondina: 7/8 Se la deve vedere con un cliente scomodo (Fattori) ed è spesso esposto alla rapidità del tridente romagnolo. Guida la retroguardia con la consueta autorevolezza e risulta imbattibile nel primo ma soprattutto nel secondo tempo. Il capitano è una colonna portante, anche moralmente.
Donnini: 9 Santo subito, suggerisce una signora dopo una sua chiusura. Il '97 è stato uno dei grandi protagonisti della stagione e anche stavolta si conferma ai suoi straordinari livelli. Oltre a mostrare il bagaglio che deve possedere un ottimo difensore (anticipi, chiusure, senso della posizione), esce palla al piede con un'eleganza da marziano da situazioni molto complicate.
Cragno: 7+ Non inganni il voto che, in scala, non è tra i più alti. Se gli altri hanno avuto modo di mettersi in mostra nelle ripresa, l'attaccante si è distinto per tutto il primo tempo, risultando sicuramente il più pericoloso e poi viene sostituito nell'intervallo. Calcia a lato un diagonale da buona posizione, ma è spesso in grado di mettere in difficoltà la retroguardia locale. 41' Scialdone: 7.5 Difficile fare meglio di Cragno. Invece il neo entrato riesce non soltanto a sfruttare gli spazi che vengono ad aprirsi, ma anche ad assistere in modo sempre più efficace Mariani. Solo l'incrocio dei pali gli nega la meritata rete.
Mgarn: 7+ La sua rete è un premio alla pazienza. Sua, ma anche di chi, come Gozzi, lo ha aspettato. Durante in campionato e anche in questa gara: partenza col silenziatore, diventa sempre più efficace minuto dopo minuto. E il gol arriva dopo un paio di altre situazioni interessanti create nell'area romagnola. 58' Desiderio: 7 Entra col giusto spirito e, posizionandosi come tre-quartista, è abile sia ad aiutare nel pressing che nell'innescare interessanti ripartenze.
Mariani: 7/8 Abbiamo già avuto modo di definirlo è un vero nueve . E anche stavolta si comporta da centravanti vecchio stile: se nel primo tempo tocca pochi (ma buoni) palloni, nel secondo manda in tilt la difesa locale, guadagnando punizioni, proponendosi al portatore di palla e puntando la porta. Non segna, ma quanto è prezioso! 80' Muscas: sv Rinforza il centrocampo e, dopo aver sfiorato il gol, serve a Scialdone l'assist per l'incrocio dei pali.
Galantini: 7+ Nei primi minuti, sospeso tra le linee, non trova spesso il contatto col pallone e non riesce ad incidere. Diventa più pericoloso nella seconda metà del primo tempo e in particolare dopo il vantaggio, quando col suo mancino inventa e favorisce interessanti inserimenti dei compagni. La sua maturazione rispetto ad inizio stagione è palese nella ripresa, quando, dopo l'ingresso di Desiderio, si mette a rincorrere tutti come interno di centrocampo. Quando si dice la cura Gozzi.. 73' Ermini: sv. Non giudicabile per il giudizio, ma estremamente prezioso nell'imbottire la mediana nei minuti finali: pressa, spezza il gioco e fa ripartire.
Ortega: 8.5 Eccolo, il miglior Ortega. Dopo qualche minuto di rodaggio, entra in partita e cambia volto alla squadra. Incisivo quando riesce ad andare al cross, inventa con un gioco di prestigio la prima rete e raddoppia con la complicità di Oreste. E come al solito si conferma il solito guerriero quando la palla è in mano agli avversari.
Arbitro
Pietropaolo di Modena: 8 Un arbitro di categoria superiore, che si scalda professionalmente prima del match e che dirige la gara consapevole dell'importanza della posta in palio, senza perdersi nemmeno una virgola. Chissà se la gara di andata avesse avuto un fischietto di questo livello..
IL COMMENTO
Pazza idea: pensare ancora alla Final Six Chianciano dopo la batosta incassata in casa col Bogliasco. Pazza idea: utilitaria, panino e pazienza per affrontare l'Appennino e, soprattutto, l'imbottigliamento sull'A14 dei tenaci giornalieri (per niente scoraggiati dal meteo) pur di vedere quella che potrebbe essere l'ultima gara stagionale dei campioni regionali toscani Allievi. Pazza idea: pensare che il Bakia possa espugnare con almeno due reti di scarto (o con l'uno a zero) Bogliasco nella terza giornata del triangolare. La giornata è nuvolosa, ma Cesenatico è ancora sufficientemente popolata per trovare qualcuno che fornisca le indicazioni per raggiungere lo stadio Moretti. Il chiosco interno all'impianto propone allettanti salsicce alla piastra; il manto erboso è circondato è uno splendido scenario e l'accoglienza dei dirigenti romagnoli è calorosa. Ci confessano che nessuno qui credeva di arrivare tanto lontano e così, avendo affittato tutti gli altri campi a disposizione, il palco per il concerto dei Nomadi (giovedì prossimo, se interessa..) è stato fatto spostare di qualche metro, in modo da lasciare il prato verde alla seconda sfida del triangolare. All'altoparlante che si inceppa nell'annunciare le formazioni rimediano i sostenitori locali, che intonano a mo' di inno Romagna mia.. . Ma, anche se qualche dettaglio potrebbe far pensare il contrario, non è il benniano Bar Sport: si fa sul serio e c'è in palio l'accesso tra le sei squadre più forti d'Italia.
Gozzi schiera i suoi col consueto 4-3-1-2: tra i pali parte titolare Parigi, viste le assenze di Berti (in panchina, ma ancora non recuperato) e Torrini (caviglia gonfia, in borghese , fa da assistente di linea) davanti al collaudato quartetto difensivo agisce come mediano Decandia, spalleggiato da Mgarn (a destra) e Ortega (a sinistra); Galantini è il trequartista alle spalle di Cragno e Mariani. Teodorani, dopo aver battuto in finale regionale il Fidenza, ci crede e schiera i suoi con un 4-3-3, pieno di mancini. Il piede sinistro più raffinato è sicuramente quello di capitan Boni, ma attenzione al cannoniere locale Fattori; un simpatico e loquace dirigente locale ci spiega che la coppia centrale Asllani-Cialotti è composta da due ragazzi che ad inizio stagione erano centrocampisti, mentre il vertice basso del centrocampo è l'ordinato (classe '97) Guagnelli. Da non sottovalutare anche gli esterni di attacco Papperini e Federico Mazzarini (che agendo al fianco di Fattori sono pronti a tuffarsi negli spazi che vengono ad aprirsi) e il terzino mancino Zamagni, propenso all'inserimento. Passano trentotto secondi e un fantasma si aggira tra la retroguardia giallorossa. Come una settimana prima col Bogliasco, infatti, la difesa fiorentina concede subito una palla gol agli avversari: se i liguri dopo venticinque secondi erano già in vantaggio, stavolta al secondo numero 38 Boni fa tremare i giallorossi con un gran mancino da fuori che si infrange sulla traversa. La Cattolica stavolta, scampato il pericolo, entra subito in partita. E, anche se inizialmente sembra impegnata a prendere le misure con l'enorme terreno di gioco, non disdegna comunque la sortita nella metà campo avversaria. Al 2' Ortega prova l'incursione centrale e poi offre il pallone di ritorno a Donnini che termina la sua proiezione offensiva con un destro parato da Oreste. Sul ribaltamento di fronte i romagnoli si portano alla conclusione con Zamagni, che manda il pallone di poco sul fondo, impegnando i simpatici raccattapalle (decisamente sopra la media di età per la categoria, appostati, nonostante il sole latiti, sotto un ombrellone dietro la porta) nella rincorsa del pallone. La battaglia a centrocampo continua ad essere serrata: Decandia fatica un po' ad alzare il baricentro dei suoi, ma insieme ai due interni è molto bravo nell'assorbire il possesso di palla locale. Al 14' ci provano di nuovo i giallorossi di Gozzi: Ortega da sinistra si porta al cross da sinistra, Cragno stacca bene di testa ma manda il pallone alto di poco sopra la traversa. Passa solo un minuto e il Bakia sfiora il vantaggio: sul cross di Papperini da sinistra Fattori si coordina benissimo e calcia al volo, ma San Parigi spicca il volo e devia provvidenzialmente in angolo. Al 17' un rinvio corto di Oreste viene intercettato da Mariani, poi messo giù da Cialotti in area: Pietropaolo però interrompe giustamente il gioco perché i due non hanno fatto uscire la palla dall'area. Al 21' è coraggioso e tempestivo Parigi che in uscita neutralizza il cross di Mazzantini indirizzato verso la testa di Fattori. I giallorossi tornano al tiro con un mancino di Galantini su punizione da circa trenta metri (palla sul fondo), poi lo stesso Galantini innesca Cragno che, partito in posizione regolare sulla sinistra, si porta al tiro in diagonale sorvolando di poco la traversa. La Cattolica alza i ritmi: Ortega, Galantini e Mgarn entrano meglio in partita e, se i romagnoli ci provano ancora con Cialotti (colpo di testa alto su corner) e con Papperini (cross verso Mazzarini neutralizzato dal perfetto anticipo di Lari), gli ospiti sembrano infastidire molto la retroguardia romagnola grazie a Mariani ma soprattutto all'immarcabile Cragno (29': l'attaccante classe '97 tenta un tiro da venticinque metri parato centrale da Oreste) e cominciano ad occupare stabilmente la metà campo locale. Al 33' un bel lancio di Decandia libera Mariani, anticipato in uscita da Oreste, che colpisce il pallone, ma anche l'avversario: l'attaccante fiorentino comunque si riprende dopo le cure mediche. Al 35' i locali di Teodorani vanno di nuovo vicinissimi al gol: Fattori lateralmente serve Papperini che lascia partire un destro insidioso, Parigi si oppone con un altro intervento superlativo e sulla ribattuta Federico Mazzarani calcia alto. Ma è solo una fiammata, per il resto il finale di tempo parla fiorentino: al 38' Ortega serve Mgarn che prova a sfondare, ma il suo mancino viene messo in corner; sul tiro dalla bandierina di Decandia, lo stesso Mgarn si fa trovare libero sul secondo palo ma conclude alto. È un buon momento per la Cattolica, che al 39' passa in vantaggio: Ortega, lanciato da Galantini, si inserisce in area sulla sinistra, si libera di due avversari in grande stile e, vinto un rimpallo, guadagna un metro per calciare col mancino, superando Oreste in uscita. Il gol mette le ali alla Cattolica, che sembra scrollarsi di dosso tutte le tensioni mostrate dopo aver subito lo svantaggio col Bogliasco. E prima dell'intervallo i giallorossi potrebbero subito raddoppiare: Mariani serve Cragno che si libera bene per il tiro, ma davanti a Oreste (e sotto gli occhi del fratello Alessio, ex giallorosso, ora alla prima squadra del Brescia) strozza troppo il tiro che in diagonale esce di pochissimo accanto al secondo palo.
Nel secondo tempo Gozzi butta subito dentro Scialdone al posto di Cragno. Il copione è lo stesso degli ultimi minuti della prima frazione. Bakia impaurito e Cattolica sovrana del match. E al 45' arriva il due a zero: su un corner da sinistra di Ortega, il pallone si impenna sul primo palo; sul secondo irrompe Mgarn che calcia potente di collo trafiggendo imparabilmente Oreste. I locali faticano a riprendersi: Cialotti e Asllani finiscono spesso uno contro uno con Mariani e Scialdone e i romagnoli, senza avvicinare la porta di Parigi, rischiano in varie occasioni. Al 53' ci pensa poi Ortega a siglare il gol che serve alla Cattolica per spaventare il Bogliasco: col mancino il centrocampista giallorosso lascia partire un tiro velenoso, che sguscia tra i guantoni di Oreste e insacca in rete. La Cattolica gira a mille, ma i locali, dopo aver incassato la terza rete, provano a reagire. C'è tempo ancora per tre occasioni per gli ospiti: prima al 56' bella parata di Oreste su un corner ben battuto da Decandia; poi al 59' il neo entrato Desiderio lancia Scialdone che prova invano a superare Oreste, abile anche a sventare la possibile ribattuta di Mariani. Dopo una punizione di Decandia alta, Parigi torna ad essere impegnato da un tiro dalla distanza di Boni, parato centralmente. Al 67' ancora Boni calcia in modo insidioso una punizione che Parigi riesce a bloccare. Paradossalmente il quattro a zero, pur diminuendo lo scarto di reti col quale il Bakia dovrebbe battere il Bogliasco, renderebbe una pure formalità la partita a Genova per i romagnoli, così l'ideale per i ragazzi di Gozzi sarebbe gestire il punteggio: a rischiare di subire rete è comunque più il Bakia che la formazione giallorossa. Prima un cucchiaio di Desiderio (innescato da Donnini) esce di poco, poi per un fallo di Desiderio su Guagnelli gli ospiti possono usufruire di una punizione dal limite; batte ancora Boni, che complice una deviazione della barriera spiazza Parigi, ma il pallone termina per un soffio sul fondo. Al 75' un rilancio di Rondina libera Mariani, il cui diagonale termina a lato di poco. All'81' bella discesa di Scialdone che serve da destra Muscas, il quale non trova il tempo per la battuta. Un minuto più tardi lo stesso Muscas serve Scialdone che con un gran tiro colpisce l'incrocio. I restanti minuti di recupero scorrono senza altre emozioni e così al triplice fischio del signor Pietropaolo la Cattolica si prende l'unico risultato utile per continuare a sperare. A prescindere da quale sarà l'epilogo del triangolare, bisogna fare un elogio enorme ai ragazzi giallorossi, che con rabbia ed orgoglio, ma anche con razionalità, si sono andati a prendere il successo in terra romagnola contro un'avversaria che tecnicamente è decisamente superiore al Bogliasco. Per continuare l'avventura alle finali nazionali adesso alla Cattolica non resta che sperare nell'impresa del Bakia a Bogliasco (chissà che la copia di Calciopiù lasciata nella sede romagnola con la cronaca dell'andata e le parole spese con i dirigenti rossoblù non servano a stillare un po' fiducia in un organico che comunque tecnicamente è nettamente superiore ai liguri..): in ogni caso qui bisogna fare i complimenti all'undici giallorosso. I voti altissimi che i lettori troveranno nelle pagelle non sono iperbolici: a suggello di una stagione strepitosa, gli undici giallorossi hanno riscattato l'amarezza del debutto contro il Bogliasco con tutte le armi a disposizione utilizzate durante la stagione: gioco, carattere, fantasia, organizzazione tattica, spirito di gruppo. E Francesco Gozzi, indipendentemente da come andrà a finire, si è confermato anche quest'anno uno dei tecnici più bravi della nostra regione. È davvero difficile pensare che la formazione romagnola abbia voglia di andare ad espugnare con due reti di scarto (o con l'uno a zero, che conti alla mano garantisce più reti segnate ai toscani) il campo del tosto Bogliasco (per passare i ragazzi di Teodorani dovrebbero vincere con cinque reti di scarto!), ma sognare è gratis e, a p
BAKIA CESENATICO (4-3-3): Oreste 6, Mazzarini Alberto 6+, Zamagni 7 (58' Amaducci 6), Asslani 6+ (78' Paci 6), Cialotti 6+, Guagnelli 6.5, Mazzarini Federico 6 (64' Candoli sv), Mastria 6.5 (48' Viatali 6), Fattori 6.5 (53' Guidi 6), Boni 6.5 (73' Farabegoli sv), Papperini 6.5. A disp.: Ambrosini. All.: Maurizio Teodorani.<br >S.M. CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Parigi, Cogli (85' Francini), De Candia (64' Gelonese), Rondina, Donnini, Cragno (41' Scialdone), Mgarn (58' Desiderio), Mariani (80' Muscas), Galantini (73' Ermini), Ortega. A disp.: Bertini, Berti. All.: Francesco Gozzi.<br >
ARBITRO: Alessandro Pietropaolo di Modena.<br >
RETI: 39' e 54' Ortega, 46' Mgarn.<br >NOTE: ammoniti Decandia al 51', Mariani al 79'. Corner 6-4. Recupero 2'+5'.
Le pagelle giallorosse<br ><b>Parigi: 7.5</b> Se i giallorossi escono dal Moretti con zero reti subite, è anche merito del portierone che con due parate superlative blinda la porta sui tentativi di Fattori e Papperini. Sicuro anche nella ripresa quando neutralizza alcune insidiose punizioni.<br ><b>Cogli: 7+</b> Nei primi minuti il Bakia prova spesso a sfondare dalla sua fascia, costringendolo in inferiorità numerica. Non sempre è protetto a dovere, ma riesce sempre a cavarsela molto bene. Diventa invalicabile nel secondo tempo. <b>85' Francini: sv. </b>Pochi secondi, ma importanti per conservare il triplice vantaggio. <br ><b>Lari: 7/8</b> Mai messo in apprensione da Mazzarini, anticipa l'avversario in una situazione molto pericolosa ed esce elegantemente palla al piede in un paio di circostanze nel primo tempo. Nel secondo tempo, quando un giocatore normale dovrebbe accennare segnali stanchezza, inizia a sprintare sulla fascia, accompagnando varie incursioni dei compagni. <br ><b>Decandia: 7</b> Spesso si è dimostrato a suo agio nel ruolo di centrocampista, anche in fase di impostazione: stavolta negli spazi ampi del Moretti , vista anche la scarsa audacia delle due squadre nei primi minuti, fatica a scovare corridoi in verticale e ad impostare a ritmi alti; ma risulta preziosissimo in fase di interdizione, cavandosela molto bene anche nella ripresa, fino all'uscita per crampi. <b>64' Gelonese: 7</b> Un '97 che per carattere e struttura fisica maschera la differenza anagrafica. Si posiziona come scudo davanti alla difesa. E centralmente non si passa.<br ><b>Rondina: 7/8</b> Se la deve vedere con un cliente scomodo (Fattori) ed è spesso esposto alla rapidità del tridente romagnolo. Guida la retroguardia con la consueta autorevolezza e risulta imbattibile nel primo ma soprattutto nel secondo tempo. Il capitano è una colonna portante, anche moralmente.<br ><b>Donnini: 9</b> Santo subito, suggerisce una signora dopo una sua chiusura. Il '97 è stato uno dei grandi protagonisti della stagione e anche stavolta si conferma ai suoi straordinari livelli. Oltre a mostrare il bagaglio che deve possedere un ottimo difensore (anticipi, chiusure, senso della posizione), esce palla al piede con un'eleganza da marziano da situazioni molto complicate. <br ><b>Cragno: 7+</b> Non inganni il voto che, in scala, non è tra i più alti. Se gli altri hanno avuto modo di mettersi in mostra nelle ripresa, l'attaccante si è distinto per tutto il primo tempo, risultando sicuramente il più pericoloso e poi viene sostituito nell'intervallo. Calcia a lato un diagonale da buona posizione, ma è spesso in grado di mettere in difficoltà la retroguardia locale. <b>41' Scialdone: 7.5</b> Difficile fare meglio di Cragno. Invece il neo entrato riesce non soltanto a sfruttare gli spazi che vengono ad aprirsi, ma anche ad assistere in modo sempre più efficace Mariani. Solo l'incrocio dei pali gli nega la meritata rete.<br ><b>Mgarn: 7+</b> La sua rete è un premio alla pazienza. Sua, ma anche di chi, come Gozzi, lo ha aspettato. Durante in campionato e anche in questa gara: partenza col silenziatore, diventa sempre più efficace minuto dopo minuto. E il gol arriva dopo un paio di altre situazioni interessanti create nell'area romagnola. <b>58' Desiderio: 7</b> Entra col giusto spirito e, posizionandosi come tre-quartista, è abile sia ad aiutare nel pressing che nell'innescare interessanti ripartenze.<br ><b>Mariani: 7/8</b> Abbiamo già avuto modo di definirlo è un vero nueve . E anche stavolta si comporta da centravanti vecchio stile: se nel primo tempo tocca pochi (ma buoni) palloni, nel secondo manda in tilt la difesa locale, guadagnando punizioni, proponendosi al portatore di palla e puntando la porta. Non segna, ma quanto è prezioso! 80' Muscas: sv Rinforza il centrocampo e, dopo aver sfiorato il gol, serve a Scialdone l'assist per l'incrocio dei pali.<br ><b>Galantini: 7+</b> Nei primi minuti, sospeso tra le linee, non trova spesso il contatto col pallone e non riesce ad incidere. Diventa più pericoloso nella seconda metà del primo tempo e in particolare dopo il vantaggio, quando col suo mancino inventa e favorisce interessanti inserimenti dei compagni. La sua maturazione rispetto ad inizio stagione è palese nella ripresa, quando, dopo l'ingresso di Desiderio, si mette a rincorrere tutti come interno di centrocampo. Quando si dice la cura Gozzi.. <b>73' Ermini: sv.</b> Non giudicabile per il giudizio, ma estremamente prezioso nell'imbottire la mediana nei minuti finali: pressa, spezza il gioco e fa ripartire.<br ><b>Ortega: 8.5</b> Eccolo, il miglior Ortega. Dopo qualche minuto di rodaggio, entra in partita e cambia volto alla squadra. Incisivo quando riesce ad andare al cross, inventa con un gioco di prestigio la prima rete e raddoppia con la complicità di Oreste. E come al solito si conferma il solito guerriero quando la palla è in mano agli avversari.<br >Arbitro<br ><b>Pietropaolo di Modena: 8</b> Un arbitro di categoria superiore, che si scalda professionalmente prima del match e che dirige la gara consapevole dell'importanza della posta in palio, senza perdersi nemmeno una virgola. Chissà se la gara di andata avesse avuto un fischietto di questo livello..<br >IL COMMENTO<br >Pazza idea: pensare ancora alla Final Six Chianciano dopo la batosta incassata in casa col Bogliasco. Pazza idea: utilitaria, panino e pazienza per affrontare l'Appennino e, soprattutto, l'imbottigliamento sull'A14 dei tenaci giornalieri (per niente scoraggiati dal meteo) pur di vedere quella che potrebbe essere l'ultima gara stagionale dei campioni regionali toscani Allievi. Pazza idea: pensare che il Bakia possa espugnare con almeno due reti di scarto (o con l'uno a zero) Bogliasco nella terza giornata del triangolare. La giornata è nuvolosa, ma Cesenatico è ancora sufficientemente popolata per trovare qualcuno che fornisca le indicazioni per raggiungere lo stadio Moretti. Il chiosco interno all'impianto propone allettanti salsicce alla piastra; il manto erboso è circondato è uno splendido scenario e l'accoglienza dei dirigenti romagnoli è calorosa. Ci confessano che nessuno qui credeva di arrivare tanto lontano e così, avendo affittato tutti gli altri campi a disposizione, il palco per il concerto dei Nomadi (giovedì prossimo, se interessa..) è stato fatto spostare di qualche metro, in modo da lasciare il prato verde alla seconda sfida del triangolare. All'altoparlante che si inceppa nell'annunciare le formazioni rimediano i sostenitori locali, che intonano a mo' di inno Romagna mia.. . Ma, anche se qualche dettaglio potrebbe far pensare il contrario, non è il benniano Bar Sport: si fa sul serio e c'è in palio l'accesso tra le sei squadre più forti d'Italia.<br >Gozzi schiera i suoi col consueto 4-3-1-2: tra i pali parte titolare Parigi, viste le assenze di Berti (in panchina, ma ancora non recuperato) e Torrini (caviglia gonfia, in borghese , fa da assistente di linea) davanti al collaudato quartetto difensivo agisce come mediano Decandia, spalleggiato da Mgarn (a destra) e Ortega (a sinistra); Galantini è il trequartista alle spalle di Cragno e Mariani. Teodorani, dopo aver battuto in finale regionale il Fidenza, ci crede e schiera i suoi con un 4-3-3, pieno di mancini. Il piede sinistro più raffinato è sicuramente quello di capitan Boni, ma attenzione al cannoniere locale Fattori; un simpatico e loquace dirigente locale ci spiega che la coppia centrale Asllani-Cialotti è composta da due ragazzi che ad inizio stagione erano centrocampisti, mentre il vertice basso del centrocampo è l'ordinato (classe '97) Guagnelli. Da non sottovalutare anche gli esterni di attacco Papperini e Federico Mazzarini (che agendo al fianco di Fattori sono pronti a tuffarsi negli spazi che vengono ad aprirsi) e il terzino mancino Zamagni, propenso all'inserimento. Passano trentotto secondi e un fantasma si aggira tra la retroguardia giallorossa. Come una settimana prima col Bogliasco, infatti, la difesa fiorentina concede subito una palla gol agli avversari: se i liguri dopo venticinque secondi erano già in vantaggio, stavolta al secondo numero 38 Boni fa tremare i giallorossi con un gran mancino da fuori che si infrange sulla traversa. La Cattolica stavolta, scampato il pericolo, entra subito in partita. E, anche se inizialmente sembra impegnata a prendere le misure con l'enorme terreno di gioco, non disdegna comunque la sortita nella metà campo avversaria. Al 2' Ortega prova l'incursione centrale e poi offre il pallone di ritorno a Donnini che termina la sua proiezione offensiva con un destro parato da Oreste. Sul ribaltamento di fronte i romagnoli si portano alla conclusione con Zamagni, che manda il pallone di poco sul fondo, impegnando i simpatici raccattapalle (decisamente sopra la media di età per la categoria, appostati, nonostante il sole latiti, sotto un ombrellone dietro la porta) nella rincorsa del pallone. La battaglia a centrocampo continua ad essere serrata: Decandia fatica un po' ad alzare il baricentro dei suoi, ma insieme ai due interni è molto bravo nell'assorbire il possesso di palla locale. Al 14' ci provano di nuovo i giallorossi di Gozzi: Ortega da sinistra si porta al cross da sinistra, Cragno stacca bene di testa ma manda il pallone alto di poco sopra la traversa. Passa solo un minuto e il Bakia sfiora il vantaggio: sul cross di Papperini da sinistra Fattori si coordina benissimo e calcia al volo, ma San Parigi spicca il volo e devia provvidenzialmente in angolo. Al 17' un rinvio corto di Oreste viene intercettato da Mariani, poi messo giù da Cialotti in area: Pietropaolo però interrompe giustamente il gioco perché i due non hanno fatto uscire la palla dall'area. Al 21' è coraggioso e tempestivo Parigi che in uscita neutralizza il cross di Mazzantini indirizzato verso la testa di Fattori. I giallorossi tornano al tiro con un mancino di Galantini su punizione da circa trenta metri (palla sul fondo), poi lo stesso Galantini innesca Cragno che, partito in posizione regolare sulla sinistra, si porta al tiro in diagonale sorvolando di poco la traversa. La Cattolica alza i ritmi: Ortega, Galantini e Mgarn entrano meglio in partita e, se i romagnoli ci provano ancora con Cialotti (colpo di testa alto su corner) e con Papperini (cross verso Mazzarini neutralizzato dal perfetto anticipo di Lari), gli ospiti sembrano infastidire molto la retroguardia romagnola grazie a Mariani ma soprattutto all'immarcabile Cragno (29': l'attaccante classe '97 tenta un tiro da venticinque metri parato centrale da Oreste) e cominciano ad occupare stabilmente la metà campo locale. Al 33' un bel lancio di Decandia libera Mariani, anticipato in uscita da Oreste, che colpisce il pallone, ma anche l'avversario: l'attaccante fiorentino comunque si riprende dopo le cure mediche. Al 35' i locali di Teodorani vanno di nuovo vicinissimi al gol: Fattori lateralmente serve Papperini che lascia partire un destro insidioso, Parigi si oppone con un altro intervento superlativo e sulla ribattuta Federico Mazzarani calcia alto. Ma è solo una fiammata, per il resto il finale di tempo parla fiorentino: al 38' Ortega serve Mgarn che prova a sfondare, ma il suo mancino viene messo in corner; sul tiro dalla bandierina di Decandia, lo stesso Mgarn si fa trovare libero sul secondo palo ma conclude alto. È un buon momento per la Cattolica, che al 39' passa in vantaggio: Ortega, lanciato da Galantini, si inserisce in area sulla sinistra, si libera di due avversari in grande stile e, vinto un rimpallo, guadagna un metro per calciare col mancino, superando Oreste in uscita. Il gol mette le ali alla Cattolica, che sembra scrollarsi di dosso tutte le tensioni mostrate dopo aver subito lo svantaggio col Bogliasco. E prima dell'intervallo i giallorossi potrebbero subito raddoppiare: Mariani serve Cragno che si libera bene per il tiro, ma davanti a Oreste (e sotto gli occhi del fratello Alessio, ex giallorosso, ora alla prima squadra del Brescia) strozza troppo il tiro che in diagonale esce di pochissimo accanto al secondo palo.<br >Nel secondo tempo Gozzi butta subito dentro Scialdone al posto di Cragno. Il copione è lo stesso degli ultimi minuti della prima frazione. Bakia impaurito e Cattolica sovrana del match. E al 45' arriva il due a zero: su un corner da sinistra di Ortega, il pallone si impenna sul primo palo; sul secondo irrompe Mgarn che calcia potente di collo trafiggendo imparabilmente Oreste. I locali faticano a riprendersi: Cialotti e Asllani finiscono spesso uno contro uno con Mariani e Scialdone e i romagnoli, senza avvicinare la porta di Parigi, rischiano in varie occasioni. Al 53' ci pensa poi Ortega a siglare il gol che serve alla Cattolica per spaventare il Bogliasco: col mancino il centrocampista giallorosso lascia partire un tiro velenoso, che sguscia tra i guantoni di Oreste e insacca in rete. La Cattolica gira a mille, ma i locali, dopo aver incassato la terza rete, provano a reagire. C'è tempo ancora per tre occasioni per gli ospiti: prima al 56' bella parata di Oreste su un corner ben battuto da Decandia; poi al 59' il neo entrato Desiderio lancia Scialdone che prova invano a superare Oreste, abile anche a sventare la possibile ribattuta di Mariani. Dopo una punizione di Decandia alta, Parigi torna ad essere impegnato da un tiro dalla distanza di Boni, parato centralmente. Al 67' ancora Boni calcia in modo insidioso una punizione che Parigi riesce a bloccare. Paradossalmente il quattro a zero, pur diminuendo lo scarto di reti col quale il Bakia dovrebbe battere il Bogliasco, renderebbe una pure formalità la partita a Genova per i romagnoli, così l'ideale per i ragazzi di Gozzi sarebbe gestire il punteggio: a rischiare di subire rete è comunque più il Bakia che la formazione giallorossa. Prima un cucchiaio di Desiderio (innescato da Donnini) esce di poco, poi per un fallo di Desiderio su Guagnelli gli ospiti possono usufruire di una punizione dal limite; batte ancora Boni, che complice una deviazione della barriera spiazza Parigi, ma il pallone termina per un soffio sul fondo. Al 75' un rilancio di Rondina libera Mariani, il cui diagonale termina a lato di poco. All'81' bella discesa di Scialdone che serve da destra Muscas, il quale non trova il tempo per la battuta. Un minuto più tardi lo stesso Muscas serve Scialdone che con un gran tiro colpisce l'incrocio. I restanti minuti di recupero scorrono senza altre emozioni e così al triplice fischio del signor Pietropaolo la Cattolica si prende l'unico risultato utile per continuare a sperare. A prescindere da quale sarà l'epilogo del triangolare, bisogna fare un elogio enorme ai ragazzi giallorossi, che con rabbia ed orgoglio, ma anche con razionalità, si sono andati a prendere il successo in terra romagnola contro un'avversaria che tecnicamente è decisamente superiore al Bogliasco. Per continuare l'avventura alle finali nazionali adesso alla Cattolica non resta che sperare nell'impresa del Bakia a Bogliasco (chissà che la copia di Calciopiù lasciata nella sede romagnola con la cronaca dell'andata e le parole spese con i dirigenti rossoblù non servano a stillare un po' fiducia in un organico che comunque tecnicamente è nettamente superiore ai liguri..): in ogni caso qui bisogna fare i complimenti all'undici giallorosso. I voti altissimi che i lettori troveranno nelle pagelle non sono iperbolici: a suggello di una stagione strepitosa, gli undici giallorossi hanno riscattato l'amarezza del debutto contro il Bogliasco con tutte le armi a disposizione utilizzate durante la stagione: gioco, carattere, fantasia, organizzazione tattica, spirito di gruppo. E Francesco Gozzi, indipendentemente da come andrà a finire, si è confermato anche quest'anno uno dei tecnici più bravi della nostra regione. È davvero difficile pensare che la formazione romagnola abbia voglia di andare ad espugnare con due reti di scarto (o con l'uno a zero, che conti alla mano garantisce più reti segnate ai toscani) il campo del tosto Bogliasco (per passare i ragazzi di Teodorani dovrebbero vincere con cinque reti di scarto!), ma sognare è gratis e, a p