• Finali Allievi Nazionali Serie A-B
  • Fiorentina
  • 2 - 3
  • Juventus


FIORENTINA (4-4-2): Bardini; Papini, Mancini, Gigli, Zanon; Posarelli (58' Peralta), Berardi (70' Pandolfi), Ansini, Minelli (67' Cacchiarelli); Gondo, Di Curzio (70' Tommasiello). A disp.: Bertolacci, Proietti, Miccinesi, Razzanelli, Betti. All.: Federico Guidi.
JUVENTUS (4-3-3): Audero; Venturello, Canizares, Romagna, Degrassi; Roussos (78' Antezza), Sakor, Vitale (70' Benucci); Donis, Otin, Clemenza. A disp.: Volpe, Moretti, Pellini, Tahiraj, Pira, Gili, Sallustio. All.: Ivano Della Morte.

ARBITRO: Moretti di Foligno, coad. da Vinti e Primieri Granieri di Perugia.

RETI: 10' e 53' Clemenza, 25' Donis, 34' rig. Ansini, 83' Gigli.
NOTE: ammoniti Posarelli al 44', Vitale al 47', Gigli al 54', Gondo al 76'. Recupero 0'+5'. Corner 2-4.



LE PAGELLE
Fiorentina
Bardini: 6 La solita sicurezza per la difesa viola, subisce tre reti sulle quali non ha colpe specifiche e non ha altre occasioni per mettersi in mostra.
Papini: 6+ Sulla corsia di destra si scontra con i due attaccanti esterni della Juventus, Clemenza e Donis, riuscendo nel complesso a tenergli testa. Beffato in occasione della rete del vantaggio juventina, rimane comunque tra i migliori della retroguardia gigliata.
Mancini: 6 Insieme ai compagni di reparto soffre la verve e la qualità dell'attacco avversario, anche se nel secondo tempo riesce a prendere meglio le misure agli avversari.
Gigli: 6+ In coppia con Mancini vive una mattinata complicata in fase difensiva. Prova a farsi vedere invece in attacco, risulta utile nel gioco aereo sulle palle inattive e segna in pieno recupero il gol che rende un po' meno amara la sconfitta.
Ansini: 6+ L'ex Roma perde il duello con gli avversari di turno, in mezzo al campo, ma non molla mai e si applica, trovando qualche buona apertura, qualche buon calcio piazzato e il gol su rigore che riapre i giochi nel primo tempo.
Zanon: 6 Percorre molte volte la propria corsia di competenza con grande diligenza e buona tenuta atletica, lascia qualche spazio di troppo agli avversari, ma in fin dei conti non demerita.
Posarelli: 6- Parte largo a destra e disputa una partita molto generosa, applicandosi nelle due fasi di gioco. Raramente trova lo spunto nell'uno contro uno o un assist pericoloso per gli attaccanti e cala, purtroppo, alla distanza. 58' Peralta: 6 Prova e riesce a vivacizzare il reparto offensivo della Fiorentina, non in maniera decisiva però..
Berardi: 6- Il capitano della Fiorentina parte abbastanza bene, ma poi viene piano piano sovrastato dai centrocampisti juventini. Riesce solo a farsi valere in alcuni frangenti in fase difensiva e nei contrasti. 70' Pandolfi: sv.
Di Curzio: 5/6 Rimbalza spesso e volentieri sulla collaudata coppia centrale bianconera, facendo buon movimento ma non riuscendo mai a rendersi pericolo negli ultimi sedici metri. Nel corso della gara soltanto una volta riesce ad inquadrare la porta avversaria con una bella girata. 70' Tommasiello: sv.
Minelli: 5.5 Il rapido attaccante classe '97 non indovina la mattinata giusta, rimane molto defilato, sempre ai margini della manovra e non riesce mai a creare insidie per gli avversari sulla corsia di sinistra. 67' Cacchiarelli: sv.
Gondo: 6 Dopo un'annata vissuta in Primavera viene riportato con i suoi vecchi compagni del '96: non riesce ad essere decisivo, ma si impegna molto. Apprezzabile per l'impegno e per il rigore che si procura con mestiere , non si intende però con Di Curzio e non riesce a scardinare la difesa bianconera.
Juventus
Audero: 6 Mai seriamente impegnato dai tiri degli avversari, si inchina solo al preciso rigore di Ansini. Sicuro nel gioco con i piedi al quale è spesso chiamato dai compagni della difesa.
Venturello: 6/7 Vince nettamente il duello sulla fascia con il coetaneo Minelli; annulla praticamente l'avversario dal campo e si propone anche in fase offensiva con buonissimi risultati.
Degrassi: 6/7 Anche dalla sua parte non si passa. Posarelli non gli crea grossi problemi e allora il terzino sinistro bianconero accompagna l'azione manovrata con costanza e precisione.
Sakor: 7.5 Pedina fondamentale della squadra di Della Morte, domina su tutti i palloni in mezzo al campo, è onnipresente nelle due fasi di gioco e non spreca mai un pallone, vincendo tutti i duelli individuali con centrocampisti e attaccanti avversari. Ottima anche la sua tenuta atletica nell'arco della gara.
Canizares: 6/7 Chiude ogni varco ai due attaccanti della Fiorentina, disputando un match quasi perfetto; concede un rigore per un ingenuo fallo su Gondo all'ingresso dell'area di rigore, per il resto se la cava alla grande.
Romagna: 7 Altro '97 che non sbaglia un pallone, una chiusura; in coppia con Canizares limita molto la pericolosità di Di Curzio e Gondo, dimostrando di essere un punto di forza della retroguardia.
Roussos: 6.5 Mette il proprio fisico e il proprio dinamismo a servizio del centrocampo. Non si nota molto in fase propositiva, ma nel terzetto di centrocampo, spostato sulla destra, si fa sempre sentire e aiuta al meglio ogni compagno. 78' Antezza: sv.
Vitale: 7.5 Tanta quantità e tantissima qualità per questo fortissimo '97, che parte a fianco di Sakor per poi spesso sganciarsi sulla sinistra con ottimi risultati. E' uno dei più ricercati dai compagni per sviluppare la manovra offensiva, avvia molte azioni e le rifinisce grazie un ottimo tasso tecnico. 70' Benucci: sv.
Otin: 6.5 Non concede punti di riferimento ai difensori gigliati, muovendosi molto e mostrando un'ottima intesa con Clemenza e Donis, anche se si rende raramente pericoloso in fase conclusiva. Suo comunque l'assist per l'1-0 di Clemenza.
Clemenza: 7/8 Segna due gol (il secondo bellissimo) e mette in mostra una classe e una tecnica mai fini a loro stesse. Svaria su tutto il fronte offensivo, non tocca tantissimi palloni, ma quando viene chiamato in causa risulta semplicemente decisivo. Altro '97 da tenere in grandissima considerazione.
Donis: 7+ Ha un passo e uno spunto di altissimo livello, che mettono in difficoltà qualsiasi avversario in categoria. Duetta alla grande con i compagni di reparto e segna un bel gol su calcio di punizione. E' molto continuo nella sua azione e aiuta spesso anche i compagni del centrocampo in fase difensiva.
Arbitro
Moretti di Foligno: 6.5 Dirige con tranquillità e buon polso una partita estremamente corretta. Giusto il rigore concesso alla Fiorentina.

IL COMMENTO
Giù il cappello al passaggio della Signora, che sfreccia da Firenze come un treno ad alta velocità. Troppo forte la compagine di Della Morte, capace di confermare tutte le qualità già palesate nel girone di ritorno e di infrangere i sogni di gloria dei viola di Guidi, campione d'Italia due anni fa proprio con gran parte di questi '96 tra i Giovanissimi. Nonostante il valore dei bianconeri, ci hanno provato i gigliati, che, pur senza giocare la loro miglior prova stagionale, col cuore che li contraddistingue hanno tenuto viva la contesa fino all'ultimo dei cinque minuti di recupero concessi dal signor Moretti. Dimostrando di possedere un'organizzazione tattica che, come al solito, non lascia nulla al caso. Cosa è mancato alla Fiorentina? Posta così, la domanda rischia di essere inevasa. Forse è più efficace chiedersi cosa ha avuto in più la Juventus: una straordinaria concretezza offensiva, un centrocampo che assorbe come una spugna il gioco viola, una difesa quasi inespugnabile. La Fiorentina ha sì commesso in difesa due sbavature (sulla prima e terza rete, la seconda è frutto di una deviazione in barriera), ma nel complesso ha arginato bene la qualità del tridente avversario e il predominio territoriale e la maggior prestanza fisica dei bianconeri. Forse è dalla cintola in avanti che stavolta la compagine viola non ha brillato: in attacco Gondo e Di Curzio, ricevendo pochi rifornimenti, hanno tentato invano di impegnare la retroguardia bianconera. Il centrocampo non ha espresso pienamente il suo valore, ma contro Sakor (che forse non sfigurerebbe nel calcio adulto) e Vitale (che se continua così sarà l'erede - o qualcosa di più - di Marchisio) sarebbe servito qualcosa di più dell'ordinario.
Guidi ritrova Gondo (che torna tra i suoi coetanei dopo un'intera stagione in Primavera) e lo schiera in coppia d'attacco in avanti con Di Curzio; alle loro spalle il quartetto è composto centralmente da capitan Berardi ed Ansini, mentre sugli esterni agiscono Posarelli e il '97 Minelli; davanti a Bardini la difesa a quattro è composta da Gigli & Mancini (centrali) e da Papini e Zanon in difesa. La Juventus è talmente aggressiva che nei primi minuti il sintetico del Guidi sembra in discesa verso la porta di Bardini: Canizares e Romagna non si fanno spaventare dai due attaccanti viola, sugli esterni Venturello e Degrassi non si accontentano di contenere, ma anche si propongono in avanti; fulcro della squadra bianconera è il centrocampo. Sakor giganteggia (e non solo per la mole) nella mediana impreziosita anche dalle qualità di Vitale (un '97!!!) e il dinamismo di Roussos; in attacco il tridente composto da Otin, Clemenza e Donis, sebbene regali molti centimetri alla difesa viola, vanta un tasso tecnico elevatissimo. Il ritmo, comunque, è elevatissimo e i bianconeri non riescono a sfondare. La Fiorentina argina bene, contiene e prova a ripartire in contropiede, ma senza mai innescare adeguatamente i suoi aculei offensivi. Dopo il vantaggio bianconero di Clemenza, scaturito da un errore in disimpegno su un rinvio dal fondo dei locali, la partita non cambia: anzi, i ragazzi di Della Morte provano a mettere al sicuro il risultato. E ci riescono con la complicità di un tocco in barriera sulla punizione di Donis. Il mondo potrebbe crollare addosso ai viola, che però non si scompongono. E provano a raddrizzare la gara. La squadra di Guidi ha un'impronta, che appare evidente anche quando le cose non girano nel migliore dei modi, anche quando il pressing e l'intensità degli avversari non accenna a calare. C'è giusto il tempo di annotare i primi progressi ed ecco che il penalty procurato da Gondo e trasformato da Ansini rilancia la Fiorentina. I viola prendono entusiasmo: pur affacciandosi in avanti di rado, Papini e Zanon sembrano in grado di affiancare Posarelli e Minelli per provare ad offrire a Gondo e Di Curzio palloni giocabili e, anche se la forza dei bianconeri induce i tifosi viola al pessimismo, i segnali incoraggianti per la ripresa non mancano.
Nel secondo tempo le due squadre rientrano in campo con gli stessi undici. La squadra viola appare più concreta. Più solida. E più intraprendente. Ma la Juve, anche abbassando il baricentro, non snatura le sue caratteristiche, e soprattutto non perde lucidità in difesa. Che non sia giornata per i colori viola, lo si capisce dal fatto che, fallita la prima (ghiotta) occasione confezionata nella ripresa (con Di Curzio dopo la spizzicata di Gigli su una rimessa latera), scatta subito la ripartenza bianconera che permette al mancino di Clemenza di trafiggere Bardini per il tre a uno. La Fiorentina non si arrende, ma la porta di Audero non solo è protetta da due centrali insuperabili, ma anche può contare su un Sakor, uno scudo che disintegra la maggior parte delle ripartenze viola. Così risultano vani i tentativi di Gondo & C. di impensierire il portiere bianconero classe ‘97. La Juve sembra accontentarsi del tre a uno, ma rischia: al terzo minuto di recupero la rete di Gigli ridà speranza alla Fiorentina. Ma ormai è troppo tardi: nei restanti secondi Audero non corre altri rischi e passa la Juventus, squadra troppo forte per stare fuori dalla Final Eight (Catania permettendo). Se confermerà le qualità e l'organizzazione tattica mostrate al Galluzzo (anzi: da gennaio in poi!) la compagine di Della Morte sarà una delle pretendenti al titolo. Una qualificazione nel complesso meritata, anche se bisogna rilevare come, sebbene la Juventus abbia mostrato di avere qualcosa in più, al di là delle tre reti (una punizione deviata e due azioni in cui i viola si sono fatti cogliere impreparati) non sono stati così tanti i pericoli corsi da Bardini. E se, poco prima del 3-1, la conclusione di Di Curzio fosse entrata.. I rimpianti per i viola comunque, più che a questa gara, sono legati ai punti persi durante la stagione (si pensi solo alla gara di ritorno col Parma, dominata sul piano del gioco e delle occasioni, ma persa tre a zero), che avrebbero potuto garantire almeno il secondo posto e dunque la qualificazione diretta alle finali di Chianciano. Rimane comunque il lavoro positivo del tecnico Guidi: la conquista delle finali nei settori giovanili professionistici è uno dei termometri che rendiconta il lavoro di un'annata, ma non è l'unico. Chi ha seguito la squadra viola durante tutta la stagione è consapevole degli enormi progressi fatti sul piano tecnico-tattico dall'intero organico. E se è vero che tra questi '96 i rifornimenti per il prossimo gruppo Primavera (e chissà, per la prima squadra?) non mancano, allora in casa viola, al di là dell'amarezza per l'eliminazione, i motivi per ritenersi soddisfatti non mancano.

IL FILM DELLA PARTITA
Primo tempo
7' Zanon, alla sua prima percussione sulla fascia sinistra, guadagna il fondo e col mancino pennella al centro un cross interessante per la testa di Gondo che arriva per primo sul pallone sfuggendo ai due centrali bianconeri ma manda il pallone sopra la traversa.
9' Il terzino bianconero Venturello, in proiezione offensiva, salta con una finta Zanon e conclude col destro, senza impensierire Bardini.
10' Il rinvio dal fondo di Bardini viene catturato dai bianconeri; Otin rapidissimo si incunea in area senza trovare resistenza dalla difesa viola; da sinistra il numero 9 ospite scarica al centro per Clemenza che non sbaglia il penalty in movimento, trafiggendo Bardini. 0-1.
15' Clemenza sorprende ancora la difesa gigliata, Sakor in mezzo all'area tenta di beffare Bardini con un colpo di tacco, ma viene fermato per fuorigioco da Moretti.
25' Mancini commette fallo su Clemenza, così Moretti decreta una punizione per la Juve da posizione defilata sulla sinistra. Si incarica di battere Donis, che conclude teso col destro; la traiettoria, deviata dalla barriera, spiazza Bardini e si insacca in rete. 0-2.
26' La Fiorentina tenta subito di rispondere con un mancino di Ansini, che però non inquadra lo specchio.
27' Ansini su una punizione dalla destra col suo mancino propone in area un traversone affilato; Gigli sfiora, Audero in uscita non trattiene e così lo stesso Gigli recupera la sfera, ma (spalle alla porta) il difensore viola non riesce a concludere, murato dalla difesa bianconera.
29' Vitale recupera palla sulla tre-quarti, avanza palla al piede e prova il destro, mandando il pallone a sorvolare di poco l'incrocio alla destra di Bardini.
30' Gondo da sinistra serve in orizzontale Di Curzio, che si libera di un avversario con una finta e prova ad aprire sulla destra per Posarelli, il quale però non aggancia.
33' Sakor tenta un mancino da fuori, Bardini blocca centralmente.
34' Gondo riceve sul vertice sinistro dell'area; Canizares, nel tentativo di non farlo girare, si aggrappa all'attaccante, che finisce a terra. Tutti cercano la casacca gialla di Moretti, che indica deciso il dischetto. È rigore. Batte Ansini col mancino, Audero intuisce la direzione ma non può arrivare sulla conclusione angolata del giocatore ex Roma. 1-2.
36' Papini da destra arriva al cross, Gondo colpisce di nuovo di testa ma non trova la porta.
37' Gondo prova a favorire l'inserimento centrale di Berardi che però non aggancia.
Secondo tempo
52' Gigli, avanzato su un fallo laterale, spizzica la rimessa di Papini, la palla perviene a Di Curzio che tenta l'acrobazia, ma la conclusione è centrale e Audero blocca.
53' Sul ribaltamento di fronte la Juve coglie impreparata la difesa viola; da sinistra Vitale cerca e trova Clemenza che sul secondo palo stoppa di petto e con un mancino piazza la sfera nell'angolo basso alla destra di Bardini. 1-3.
55' Gondo riceve un fallo laterale e tenta la rovesciata ma non inquadra la porta
56' Audero blocca un mancino di Posarelli.
64' Gondo vince due contrasti e prova a servire Di Curzio, che conclude sul fondo.
69' Clemenza smarca Donis

FIORENTINA (4-4-2): Bardini; Papini, Mancini, Gigli, Zanon; Posarelli (58' Peralta), Berardi (70' Pandolfi), Ansini, Minelli (67' Cacchiarelli); Gondo, Di Curzio (70' Tommasiello). A disp.: Bertolacci, Proietti, Miccinesi, Razzanelli, Betti. All.: Federico Guidi.<br >JUVENTUS (4-3-3): Audero; Venturello, Canizares, Romagna, Degrassi; Roussos (78' Antezza), Sakor, Vitale (70' Benucci); Donis, Otin, Clemenza. A disp.: Volpe, Moretti, Pellini, Tahiraj, Pira, Gili, Sallustio. All.: Ivano Della Morte.<br > ARBITRO: Moretti di Foligno, coad. da Vinti e Primieri Granieri di Perugia.<br > RETI: 10' e 53' Clemenza, 25' Donis, 34' rig. Ansini, 83' Gigli.<br >NOTE: ammoniti Posarelli al 44', Vitale al 47', Gigli al 54', Gondo al 76'. Recupero 0'+5'. Corner 2-4. LE PAGELLE<br >Fiorentina<br ><b>Bardini: 6</b> La solita sicurezza per la difesa viola, subisce tre reti sulle quali non ha colpe specifiche e non ha altre occasioni per mettersi in mostra.<br ><b>Papini: 6+</b> Sulla corsia di destra si scontra con i due attaccanti esterni della Juventus, Clemenza e Donis, riuscendo nel complesso a tenergli testa. Beffato in occasione della rete del vantaggio juventina, rimane comunque tra i migliori della retroguardia gigliata.<br ><b>Mancini: 6</b> Insieme ai compagni di reparto soffre la verve e la qualit&agrave; dell'attacco avversario, anche se nel secondo tempo riesce a prendere meglio le misure agli avversari.<br ><b>Gigli: 6+</b> In coppia con Mancini vive una mattinata complicata in fase difensiva. Prova a farsi vedere invece in attacco, risulta utile nel gioco aereo sulle palle inattive e segna in pieno recupero il gol che rende un po' meno amara la sconfitta.<br ><b>Ansini: 6+</b> L'ex Roma perde il duello con gli avversari di turno, in mezzo al campo, ma non molla mai e si applica, trovando qualche buona apertura, qualche buon calcio piazzato e il gol su rigore che riapre i giochi nel primo tempo.<br ><b>Zanon: 6</b> Percorre molte volte la propria corsia di competenza con grande diligenza e buona tenuta atletica, lascia qualche spazio di troppo agli avversari, ma in fin dei conti non demerita.<br ><b>Posarelli: 6-</b> Parte largo a destra e disputa una partita molto generosa, applicandosi nelle due fasi di gioco. Raramente trova lo spunto nell'uno contro uno o un assist pericoloso per gli attaccanti e cala, purtroppo, alla distanza. <b>58' Peralta: 6 </b>Prova e riesce a vivacizzare il reparto offensivo della Fiorentina, non in maniera decisiva per&ograve;..<br ><b>Berardi: 6-</b> Il capitano della Fiorentina parte abbastanza bene, ma poi viene piano piano sovrastato dai centrocampisti juventini. Riesce solo a farsi valere in alcuni frangenti in fase difensiva e nei contrasti. <b>70' Pandolfi: sv.</b><br ><b>Di Curzio: 5/6</b> Rimbalza spesso e volentieri sulla collaudata coppia centrale bianconera, facendo buon movimento ma non riuscendo mai a rendersi pericolo negli ultimi sedici metri. Nel corso della gara soltanto una volta riesce ad inquadrare la porta avversaria con una bella girata. <b>70' Tommasiello: sv.</b><br ><b>Minelli: 5.5</b> Il rapido attaccante classe '97 non indovina la mattinata giusta, rimane molto defilato, sempre ai margini della manovra e non riesce mai a creare insidie per gli avversari sulla corsia di sinistra. <b>67' Cacchiarelli: sv.</b><br ><b>Gondo: 6</b> Dopo un'annata vissuta in Primavera viene riportato con i suoi vecchi compagni del '96: non riesce ad essere decisivo, ma si impegna molto. Apprezzabile per l'impegno e per il rigore che si procura con mestiere , non si intende per&ograve; con Di Curzio e non riesce a scardinare la difesa bianconera.<br >Juventus<br ><b>Audero: 6</b> Mai seriamente impegnato dai tiri degli avversari, si inchina solo al preciso rigore di Ansini. Sicuro nel gioco con i piedi al quale &egrave; spesso chiamato dai compagni della difesa.<br ><b>Venturello: 6/7</b> Vince nettamente il duello sulla fascia con il coetaneo Minelli; annulla praticamente l'avversario dal campo e si propone anche in fase offensiva con buonissimi risultati.<br ><b>Degrassi: 6/7</b> Anche dalla sua parte non si passa. Posarelli non gli crea grossi problemi e allora il terzino sinistro bianconero accompagna l'azione manovrata con costanza e precisione. <br ><b>Sakor: 7.5</b> Pedina fondamentale della squadra di Della Morte, domina su tutti i palloni in mezzo al campo, &egrave; onnipresente nelle due fasi di gioco e non spreca mai un pallone, vincendo tutti i duelli individuali con centrocampisti e attaccanti avversari. Ottima anche la sua tenuta atletica nell'arco della gara.<br ><b>Canizares: 6/7</b> Chiude ogni varco ai due attaccanti della Fiorentina, disputando un match quasi perfetto; concede un rigore per un ingenuo fallo su Gondo all'ingresso dell'area di rigore, per il resto se la cava alla grande.<br ><b>Romagna: 7</b> Altro '97 che non sbaglia un pallone, una chiusura; in coppia con Canizares limita molto la pericolosit&agrave; di Di Curzio e Gondo, dimostrando di essere un punto di forza della retroguardia. <br ><b>Roussos: 6.5</b> Mette il proprio fisico e il proprio dinamismo a servizio del centrocampo. Non si nota molto in fase propositiva, ma nel terzetto di centrocampo, spostato sulla destra, si fa sempre sentire e aiuta al meglio ogni compagno. <b>78' Antezza: sv.</b><br ><b>Vitale: 7.5</b> Tanta quantit&agrave; e tantissima qualit&agrave; per questo fortissimo '97, che parte a fianco di Sakor per poi spesso sganciarsi sulla sinistra con ottimi risultati. E' uno dei pi&ugrave; ricercati dai compagni per sviluppare la manovra offensiva, avvia molte azioni e le rifinisce grazie un ottimo tasso tecnico. <b>70' Benucci: sv. </b><br ><b>Otin: 6.5</b> Non concede punti di riferimento ai difensori gigliati, muovendosi molto e mostrando un'ottima intesa con Clemenza e Donis, anche se si rende raramente pericoloso in fase conclusiva. Suo comunque l'assist per l'1-0 di Clemenza.<br ><b>Clemenza: 7/8</b> Segna due gol (il secondo bellissimo) e mette in mostra una classe e una tecnica mai fini a loro stesse. Svaria su tutto il fronte offensivo, non tocca tantissimi palloni, ma quando viene chiamato in causa risulta semplicemente decisivo. Altro '97 da tenere in grandissima considerazione. <br ><b>Donis: 7+</b> Ha un passo e uno spunto di altissimo livello, che mettono in difficolt&agrave; qualsiasi avversario in categoria. Duetta alla grande con i compagni di reparto e segna un bel gol su calcio di punizione. E' molto continuo nella sua azione e aiuta spesso anche i compagni del centrocampo in fase difensiva.<br >Arbitro<br ><b>Moretti di Foligno: 6.5</b> Dirige con tranquillit&agrave; e buon polso una partita estremamente corretta. Giusto il rigore concesso alla Fiorentina.<br ><br >IL COMMENTO<br >Gi&ugrave; il cappello al passaggio della Signora, che sfreccia da Firenze come un treno ad alta velocit&agrave;. Troppo forte la compagine di Della Morte, capace di confermare tutte le qualit&agrave; gi&agrave; palesate nel girone di ritorno e di infrangere i sogni di gloria dei viola di Guidi, campione d'Italia due anni fa proprio con gran parte di questi '96 tra i Giovanissimi. Nonostante il valore dei bianconeri, ci hanno provato i gigliati, che, pur senza giocare la loro miglior prova stagionale, col cuore che li contraddistingue hanno tenuto viva la contesa fino all'ultimo dei cinque minuti di recupero concessi dal signor Moretti. Dimostrando di possedere un'organizzazione tattica che, come al solito, non lascia nulla al caso. Cosa &egrave; mancato alla Fiorentina? Posta cos&igrave;, la domanda rischia di essere inevasa. Forse &egrave; pi&ugrave; efficace chiedersi cosa ha avuto in pi&ugrave; la Juventus: una straordinaria concretezza offensiva, un centrocampo che assorbe come una spugna il gioco viola, una difesa quasi inespugnabile. La Fiorentina ha s&igrave; commesso in difesa due sbavature (sulla prima e terza rete, la seconda &egrave; frutto di una deviazione in barriera), ma nel complesso ha arginato bene la qualit&agrave; del tridente avversario e il predominio territoriale e la maggior prestanza fisica dei bianconeri. Forse &egrave; dalla cintola in avanti che stavolta la compagine viola non ha brillato: in attacco Gondo e Di Curzio, ricevendo pochi rifornimenti, hanno tentato invano di impegnare la retroguardia bianconera. Il centrocampo non ha espresso pienamente il suo valore, ma contro Sakor (che forse non sfigurerebbe nel calcio adulto) e Vitale (che se continua cos&igrave; sar&agrave; l'erede - o qualcosa di pi&ugrave; - di Marchisio) sarebbe servito qualcosa di pi&ugrave; dell'ordinario. <br >Guidi ritrova Gondo (che torna tra i suoi coetanei dopo un'intera stagione in Primavera) e lo schiera in coppia d'attacco in avanti con Di Curzio; alle loro spalle il quartetto &egrave; composto centralmente da capitan Berardi ed Ansini, mentre sugli esterni agiscono Posarelli e il '97 Minelli; davanti a Bardini la difesa a quattro &egrave; composta da Gigli & Mancini (centrali) e da Papini e Zanon in difesa. La Juventus &egrave; talmente aggressiva che nei primi minuti il sintetico del Guidi sembra in discesa verso la porta di Bardini: Canizares e Romagna non si fanno spaventare dai due attaccanti viola, sugli esterni Venturello e Degrassi non si accontentano di contenere, ma anche si propongono in avanti; fulcro della squadra bianconera &egrave; il centrocampo. Sakor giganteggia (e non solo per la mole) nella mediana impreziosita anche dalle qualit&agrave; di Vitale (un '97!!!) e il dinamismo di Roussos; in attacco il tridente composto da Otin, Clemenza e Donis, sebbene regali molti centimetri alla difesa viola, vanta un tasso tecnico elevatissimo. Il ritmo, comunque, &egrave; elevatissimo e i bianconeri non riescono a sfondare. La Fiorentina argina bene, contiene e prova a ripartire in contropiede, ma senza mai innescare adeguatamente i suoi aculei offensivi. Dopo il vantaggio bianconero di Clemenza, scaturito da un errore in disimpegno su un rinvio dal fondo dei locali, la partita non cambia: anzi, i ragazzi di Della Morte provano a mettere al sicuro il risultato. E ci riescono con la complicit&agrave; di un tocco in barriera sulla punizione di Donis. Il mondo potrebbe crollare addosso ai viola, che per&ograve; non si scompongono. E provano a raddrizzare la gara. La squadra di Guidi ha un'impronta, che appare evidente anche quando le cose non girano nel migliore dei modi, anche quando il pressing e l'intensit&agrave; degli avversari non accenna a calare. C'&egrave; giusto il tempo di annotare i primi progressi ed ecco che il penalty procurato da Gondo e trasformato da Ansini rilancia la Fiorentina. I viola prendono entusiasmo: pur affacciandosi in avanti di rado, Papini e Zanon sembrano in grado di affiancare Posarelli e Minelli per provare ad offrire a Gondo e Di Curzio palloni giocabili e, anche se la forza dei bianconeri induce i tifosi viola al pessimismo, i segnali incoraggianti per la ripresa non mancano.<br >Nel secondo tempo le due squadre rientrano in campo con gli stessi undici. La squadra viola appare pi&ugrave; concreta. Pi&ugrave; solida. E pi&ugrave; intraprendente. Ma la Juve, anche abbassando il baricentro, non snatura le sue caratteristiche, e soprattutto non perde lucidit&agrave; in difesa. Che non sia giornata per i colori viola, lo si capisce dal fatto che, fallita la prima (ghiotta) occasione confezionata nella ripresa (con Di Curzio dopo la spizzicata di Gigli su una rimessa latera), scatta subito la ripartenza bianconera che permette al mancino di Clemenza di trafiggere Bardini per il tre a uno. La Fiorentina non si arrende, ma la porta di Audero non solo &egrave; protetta da due centrali insuperabili, ma anche pu&ograve; contare su un Sakor, uno scudo che disintegra la maggior parte delle ripartenze viola. Cos&igrave; risultano vani i tentativi di Gondo & C. di impensierire il portiere bianconero classe ‘97. La Juve sembra accontentarsi del tre a uno, ma rischia: al terzo minuto di recupero la rete di Gigli rid&agrave; speranza alla Fiorentina. Ma ormai &egrave; troppo tardi: nei restanti secondi Audero non corre altri rischi e passa la Juventus, squadra troppo forte per stare fuori dalla Final Eight (Catania permettendo). Se confermer&agrave; le qualit&agrave; e l'organizzazione tattica mostrate al Galluzzo (anzi: da gennaio in poi!) la compagine di Della Morte sar&agrave; una delle pretendenti al titolo. Una qualificazione nel complesso meritata, anche se bisogna rilevare come, sebbene la Juventus abbia mostrato di avere qualcosa in pi&ugrave;, al di l&agrave; delle tre reti (una punizione deviata e due azioni in cui i viola si sono fatti cogliere impreparati) non sono stati cos&igrave; tanti i pericoli corsi da Bardini. E se, poco prima del 3-1, la conclusione di Di Curzio fosse entrata.. I rimpianti per i viola comunque, pi&ugrave; che a questa gara, sono legati ai punti persi durante la stagione (si pensi solo alla gara di ritorno col Parma, dominata sul piano del gioco e delle occasioni, ma persa tre a zero), che avrebbero potuto garantire almeno il secondo posto e dunque la qualificazione diretta alle finali di Chianciano. Rimane comunque il lavoro positivo del tecnico Guidi: la conquista delle finali nei settori giovanili professionistici &egrave; uno dei termometri che rendiconta il lavoro di un'annata, ma non &egrave; l'unico. Chi ha seguito la squadra viola durante tutta la stagione &egrave; consapevole degli enormi progressi fatti sul piano tecnico-tattico dall'intero organico. E se &egrave; vero che tra questi '96 i rifornimenti per il prossimo gruppo Primavera (e chiss&agrave;, per la prima squadra?) non mancano, allora in casa viola, al di l&agrave; dell'amarezza per l'eliminazione, i motivi per ritenersi soddisfatti non mancano.<br ><br >IL FILM DELLA PARTITA<br ><b>Primo tempo</b><br >7' Zanon, alla sua prima percussione sulla fascia sinistra, guadagna il fondo e col mancino pennella al centro un cross interessante per la testa di Gondo che arriva per primo sul pallone sfuggendo ai due centrali bianconeri ma manda il pallone sopra la traversa. <br >9' Il terzino bianconero Venturello, in proiezione offensiva, salta con una finta Zanon e conclude col destro, senza impensierire Bardini.<br >10' Il rinvio dal fondo di Bardini viene catturato dai bianconeri; Otin rapidissimo si incunea in area senza trovare resistenza dalla difesa viola; da sinistra il numero 9 ospite scarica al centro per Clemenza che non sbaglia il penalty in movimento, trafiggendo Bardini. <b>0-1</b>.<br >15' Clemenza sorprende ancora la difesa gigliata, Sakor in mezzo all'area tenta di beffare Bardini con un colpo di tacco, ma viene fermato per fuorigioco da Moretti.<br >25' Mancini commette fallo su Clemenza, cos&igrave; Moretti decreta una punizione per la Juve da posizione defilata sulla sinistra. Si incarica di battere Donis, che conclude teso col destro; la traiettoria, deviata dalla barriera, spiazza Bardini e si insacca in rete. <b>0-2</b>.<br >26' La Fiorentina tenta subito di rispondere con un mancino di Ansini, che per&ograve; non inquadra lo specchio.<br >27' Ansini su una punizione dalla destra col suo mancino propone in area un traversone affilato; Gigli sfiora, Audero in uscita non trattiene e cos&igrave; lo stesso Gigli recupera la sfera, ma (spalle alla porta) il difensore viola non riesce a concludere, murato dalla difesa bianconera.<br >29' Vitale recupera palla sulla tre-quarti, avanza palla al piede e prova il destro, mandando il pallone a sorvolare di poco l'incrocio alla destra di Bardini. <br >30' Gondo da sinistra serve in orizzontale Di Curzio, che si libera di un avversario con una finta e prova ad aprire sulla destra per Posarelli, il quale per&ograve; non aggancia.<br >33' Sakor tenta un mancino da fuori, Bardini blocca centralmente.<br >34' Gondo riceve sul vertice sinistro dell'area; Canizares, nel tentativo di non farlo girare, si aggrappa all'attaccante, che finisce a terra. Tutti cercano la casacca gialla di Moretti, che indica deciso il dischetto. &Egrave; rigore. Batte Ansini col mancino, Audero intuisce la direzione ma non pu&ograve; arrivare sulla conclusione angolata del giocatore ex Roma. <b>1-2</b>. <br >36' Papini da destra arriva al cross, Gondo colpisce di nuovo di testa ma non trova la porta.<br >37' Gondo prova a favorire l'inserimento centrale di Berardi che per&ograve; non aggancia.<br ><b>Secondo tempo</b><br >52' Gigli, avanzato su un fallo laterale, spizzica la rimessa di Papini, la palla perviene a Di Curzio che tenta l'acrobazia, ma la conclusione &egrave; centrale e Audero blocca.<br >53' Sul ribaltamento di fronte la Juve coglie impreparata la difesa viola; da sinistra Vitale cerca e trova Clemenza che sul secondo palo stoppa di petto e con un mancino piazza la sfera nell'angolo basso alla destra di Bardini. <b>1-3</b>.<br >55' Gondo riceve un fallo laterale e tenta la rovesciata ma non inquadra la porta<br >56' Audero blocca un mancino di Posarelli.<br >64' Gondo vince due contrasti e prova a servire Di Curzio, che conclude sul fondo.<br >69' Clemenza smarca Donis




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