- Juniores Regionali GIR.A
- Atletico Cenaia
-
2 - 0
- Urbino Taccola
ATLETICO CENAIA: Guidetti, Spagnoli, Barducci, Grillo Marceddu, Colombani, Neri, Sparaciari, Paoli, Turini, Ribaudo, Cibeca. A disp.: Garofalo, Vannini, Pellegrini, Paggini, Allajsufi, Girolami, De Dominicis, Scuglia. All.: Taccola.
URBINO TACCOLA: Franchi, Bertini, Esposito, Selmi, Gennai, Ciardelli, Diana, Bendinelli, Matteoni, Puccetti. A disp.: Ticciati, Politano, Luperini, Masoni, Filippelli, Maurelli, Coulibaly, Giannessi, Gaini, Tommasi, Puccetti. All.: Giuntini.
ARBITRO: Pupeschi di Pontedera.
RETI: 25' Ribaudo, 75' Girolami.
Ribaudo apre le danze a metà ripresa, Girolami infiocchetta il tutto e blinda la vittoria: l'Atletico Cenaia - ancora a caccia di quella continuità che potrebbe garantirgli il definitivo salto di qualità - riprende a correre e ritrova i tre punti dopo il ko sul difficile campo della Pro Livorno, aggiudicandosi il derby contro l'Urbino Taccola. Gara sentita e attesa, che conferma le aspettative proponendo al pubblico un'ora e mezzo ad alta intensità: di spessore sotto diversi punti di vista, incluso quello temperamentale, la prova dei ragazzi di casa guidati da mister Taccola, ex della partita, bravi a colpire nel momento giusto contenendo il potenziale offensivo di una formazione ospite protagonista di una prova che le consente di lasciare il campo a testa alta. Regna complessivamente un equilibrio dinamico, fatto di fasi alterne di gioco nel corso dei primi 45', anche se l'avvio è appannaggio del Cenaia, che parte forte ma viene poi raggiunto a livello di giri nel motore da quelli degli avversari, che dopo il 10' sono già pienamente in partita. Il primo vero squillo di cronaca che lascia un segno sul taccuino del cronista arriva al 25' quando, sugli sviluppi di un'azione dei locali che consente loro di raggiungere il fondo del campo, Cibeca svetta a centro area saltando altissimo mettendo in difficoltà Franchi, che comunque devia sulla traversa; sul tap-in irrompe comunque Ribaudo che firma l'uno a zero. Nel quarto d'ora finale della prima frazione è la reazione dell'Urbino Taccola a prendersi la copertina, anche se gli ospiti pungono solo con un paio di conclusioni dalla distanza e con uno spunto di Tommasi che viene però sventato da Guidetti in uscita. Nel secondo tempo l'Atletico Cenaia prova a gestire il vantaggio e arretra un po' il baricentro, gli ospiti rientrano in campo più reattivi ma non incidono in avanti come voluto. Il Cenaia intuisce il pericolo e, al 75', chiude i conti: Girolami - subentrato a gara in corso - duetta in velocità con Turini che lo serve sulla progressione; Girolami ingaggia e vince il duello spalla contro spalla' con un avversario e batte l'incolpevole Franchi per il due a zero. È il gol che blinda il successo dei locali; nel finale infatti non si registrano altri scossoni a una gara che indirizza i tre punti che mette in palio nella direzione dei padroni di casa. Calciatorepiù: Ribaudo (Atl. Cenaia): canta e porta la croce, abbina cioè le sue spiccate qualità offensive a tanto lavoro oscuro nel settore nevralgico del campo.
ATLETICO CENAIA: Guidetti, Spagnoli, Barducci, Grillo Marceddu, Colombani, Neri, Sparaciari, Paoli, Turini, Ribaudo, Cibeca. A disp.: Garofalo, Vannini, Pellegrini, Paggini, Allajsufi, Girolami, De Dominicis, Scuglia. All.: Taccola. <br >URBINO TACCOLA: Franchi, Bertini, Esposito, Selmi, Gennai, Ciardelli, Diana, Bendinelli, Matteoni, Puccetti. A disp.: Ticciati, Politano, Luperini, Masoni, Filippelli, Maurelli, Coulibaly, Giannessi, Gaini, Tommasi, Puccetti. All.: Giuntini. <br >
ARBITRO: Pupeschi di Pontedera. <br >
RETI: 25' Ribaudo, 75' Girolami.
Ribaudo apre le danze a metà ripresa, Girolami infiocchetta il tutto e blinda la vittoria: l'Atletico Cenaia - ancora a caccia di quella continuità che potrebbe garantirgli il definitivo salto di qualità - riprende a correre e ritrova i tre punti dopo il ko sul difficile campo della Pro Livorno, aggiudicandosi il derby contro l'Urbino Taccola. Gara sentita e attesa, che conferma le aspettative proponendo al pubblico un'ora e mezzo ad alta intensità: di spessore sotto diversi punti di vista, incluso quello temperamentale, la prova dei ragazzi di casa guidati da mister Taccola, ex della partita, bravi a colpire nel momento giusto contenendo il potenziale offensivo di una formazione ospite protagonista di una prova che le consente di lasciare il campo a testa alta. Regna complessivamente un equilibrio dinamico, fatto di fasi alterne di gioco nel corso dei primi 45', anche se l'avvio è appannaggio del Cenaia, che parte forte ma viene poi raggiunto a livello di giri nel motore da quelli degli avversari, che dopo il 10' sono già pienamente in partita. Il primo vero squillo di cronaca che lascia un segno sul taccuino del cronista arriva al 25' quando, sugli sviluppi di un'azione dei locali che consente loro di raggiungere il fondo del campo, Cibeca svetta a centro area saltando altissimo mettendo in difficoltà Franchi, che comunque devia sulla traversa; sul tap-in irrompe comunque Ribaudo che firma l'uno a zero. Nel quarto d'ora finale della prima frazione è la reazione dell'Urbino Taccola a prendersi la copertina, anche se gli ospiti pungono solo con un paio di conclusioni dalla distanza e con uno spunto di Tommasi che viene però sventato da Guidetti in uscita. Nel secondo tempo l'Atletico Cenaia prova a gestire il vantaggio e arretra un po' il baricentro, gli ospiti rientrano in campo più reattivi ma non incidono in avanti come voluto. Il Cenaia intuisce il pericolo e, al 75', chiude i conti: Girolami - subentrato a gara in corso - duetta in velocità con Turini che lo serve sulla progressione; Girolami ingaggia e vince il duello spalla contro spalla' con un avversario e batte l'incolpevole Franchi per il due a zero. È il gol che blinda il successo dei locali; nel finale infatti non si registrano altri scossoni a una gara che indirizza i tre punti che mette in palio nella direzione dei padroni di casa. <b>Calciatorepiù: Ribaudo </b>(Atl. Cenaia): canta e porta la croce, abbina cioè le sue spiccate qualità offensive a tanto lavoro oscuro nel settore nevralgico del campo.