- Coppa Regionale Giovanissimi
- Isolotto
-
0 - 5
- Cattolica Virtus
ISOLOTTO: Arezzo, Forti, Moccia (54' Campigli), Mannini (40' Bartolini), Senesi, Ghiribelli (64' Cicatiello), Cecchi, Cafaggi (64' Burgalassi), Aimonetti (33' Mangino), Iacob, Masetti (28' Scilipoti). All.: Francesco Sacconi.
S.M.CATTOLICA V.: Nardone (58' Fulco), Chellini, Montano, Manetti (60' Daddi), Moussaid, Capineri (58' Battisti), Frullini (51' Lo Conte), Chianese (68' Cheli), Koxhai (64' Torricelli), Enache (52' Mamma), Melaccio. All.: Gianluca Innocenti.
ARBITRO: Borriello di Arezzo.
RETI:4' e 53' Koxhai, 43' Frullini, 48' rig. Enache, 67' Lo Conte.
NOTE: Angoli 0-2. Recupero 0'+0'. Espulso al 47' Arezzo per aver fermato una chiara occasione da rete.
Può, in una settimana sola, una linea sottile diventare un crepaccio incolmabile? La risposta - affermativa - sta tutta nei 70 minuti dell'Elio Boschi che mandano di volata la Cattolica alla finale regionale al Galluzzo contro il Tau e fanno terminare di botto il sogno dei biancorossi. L'1-1 di sette giorni prima a San Michele aveva fotografato un equilibrio, se non tecnico, perlomeno tattico, agonistico e caratteriale. Il secondo round invece, che comincia come il primo, racconta un epilogo completamente diverso: l'immediato colpo dei giallorossi stavolta non scatena la rabbiosa replica dell'Isolotto, ma stende invece al tappeto Cafaggi e compagni, incapaci dell'ennesimo miracolo della loro splendida stagione. Il 5-0 finale può ingannare o meno: lievita solo nella seconda parte della ripresa e aiutato da episodi (3-0 su rigore, con Isolotto a quel punto in dieci e senza portiere di ruolo), ma in realtà l'1-0 dell'intervallo era troppo striminzito per una formazione ospite che aveva disposto a proprio piacimento del match e avrebbe potuto incrementare il punteggio senza difficoltà. Ma andiamo un po' con ordine con la cronaca. Rispetto all'andata, Sacconi deve soltanto sostituire lo squalificato Trouchè con Aimonetti, mentre Innocenti ritrova Moussaid al centro della difesa e lancia al centro dell'attacco il '99 Koxhai affiancato da Frullini e Enache, che si scambiano di posizione e fanno girare la testa a turno ai padroni di casa. Al primo vero affondo, la Cattolica è già in vantaggio: lo scatenato Frullini trova spazio a sinistra, entra in area e rimette indietro il più comodo degli assist che Koxhai non deve far altro che appoggiare in rete. I giallorossi imperversano sugli esterni, arrivano sempre primi sul pallone in mezzo al campo (straordinari Capineri e Chianese) e impediscono all'Isolotto di abbozzare una qualunque reazione. La pressione costante dei sammichelini non produce tante palle-gol ma fa capire che stavolta il match sarà difficile da capovolgere. Koxhai avrebbe altre due buone occasioni, prima al 19', quando non impatta bene sull'assist dalla destra di Enache, poi al 30' quando salta anche Arezzo ma poi non trova il tempo per il tap-in del raddoppio. Sacconi intanto prova a limitare i danni, cambiando marcature e assetto, chiedendo a Moccia di sacrificarsi per contenere un Frullini davvero imprendibile ogni volta che attacca l'out. Nonostante i biancorossi non riescano a cucire gioco e facciano fatica anche a tamponare, il primo tempo si chiude addirittura con la prima opportunità per i locali, con un diagonale di Cecchi che va fuori di un soffio. Nella ripresa, l'Isolotto accenna una reazione che però paradossalmente finisce per costargli cara: una mischia in area giallorossa (con veementi proteste per un presunto tocco con il braccio da parte di un giocatore ospite) finisce per innescare un contropiede letale, concluso da Frullini con il 2-0 che costringerebbe adesso gli isolottini a segnare perlomeno tre reti nei restanti 27 minuti. Sono momenti decisivi, perché al 47' il match si decide definitivamente. Koxhai tocca per l'inserimento di Frullini che vola in area e si scontra con l'uscita decisa di Arezzo: rigore ed espulsione del numero uno locale. Mentre tra i pali - in assenza di un dodicesimo di ruolo - si accomoda il mediano Moccia, dal dischetto Enache piazza il 3-0 che risolve la questione qualificazione con netto anticipo. La girandola dei cambi sui due fronti non cambia la dinamica sul prato. Al 53' la penetrazione di Koxhai si chiude con l'angolatissimo diagonale del 4-0 che costa anche l'infortunio a Moccia, costretto ad abbandonare il campo per un fortuito colpo alla testa e a lasciare i guantoni addirittura al fantasista Iacob. Ormai non c'è più storia né esistono più schemi, con l'Isolotto che prova con orgoglio qualche controffensiva in avanti. Al 67', però, in contropiede arriva il 5-0 con il nuovo entrato Lo Conte. Per la Cattolica è il meritato e larghissimo pass per la finalissima contro il Tau, intanto vincitore ai rigori contro la Sestese; per l'Isolotto è la fine di una stagione lunghissima e ricca di gloria, la migliore a livello regionale per la società biancorossa da oltre un decennio.
Calciatoripiù: troppo evidente, in questo match, il divario tra le due formazioni per stilare delle pagelle che finirebbero per esaltare e mortificare esageratamente i protagonisti in campo. Nelle fila giallorosse, però, meritano parole di elogio diversi ragazzi. Innanzitutto, lo straordinario Frullini che, sulla fascia, ha fatto fin da subito la differenza, compresi un gol, un assist, un rigore e un'espulsione procurati. Ma benissimo hanno giostrato anche i suoi compagni di reparto Enache e Koxhai, così come in mezzo al campo Capineri e Chianese hanno alternato quantità e qualità.
Le interviste
Soddisfatto per l'obiettivo (minimo) centrato, ma già concentrato sulla prossima tappa. Così è il tecnico Gianluca Innocenti, tra l'altro un'ex della partita: I complimenti devono andare tutti ai ragazzi, perché hanno conquistato un obiettivo importante e hanno disputato un'ottima gara. L'arma in più stavolta sono state la consapevolezza e la voglia da parte nostra di raggiungere la finale. Siamo entrati in campo sapendo che eravamo un po' in svantaggio dato il risultato dell'andata e questo ci ha costretto a essere subito determinati, a voler fare la partita. I ragazzi si erano allenati bene in settimana, la partita era stata studiata nei minimi dettagli e tutti sapevamo che era l'ultima chiamata. Come vedo adesso la partita con il Tau? Arriveremo alla finale tranquilli. Adesso i favori del pronostico non sono per noi, ma per loro, che giocano il calcio migliore della categoria con Sestese e Margine. Per noi l'obiettivo principale era arrivare in finale. Ora che ci siamo cercheremo di fare una bella figura, giocandocela tranquillamente .
Sul fronte biancorosso, Francesco Sacconi - che da Innocenti è stato allenato proprio ai tempi dell'Isolotto - è deluso dalla prestazione ma soddisfatto dell'annata: La loro qualificazione è stata strameritata. In questa partita si sono sommate la nostra peggiore prestazione e la loro migliore. Noi siamo più deboli, se non giochiamo sempre al 100% non ce la possiamo fare contro la Cattolica. Se ci mancava il fiato? Non credo, da una settimana all'altra non può cambiare la condizione. Atleticamente credo che in questo momento fossimo la squadra più in forma della Toscana. Solo che stavolta ci è mancata la solita grinta. Loro avevano più voglia, ci hanno attaccato subito. Psicologicamente ancora non siamo pronti per partite di questo livello. Per accenderci ogni volta abbiamo bisogno di una scintilla, stavolta non c'è stata. Anzi, quando stava per esserci, si è subito spenta, come in occasione del 2-0. C'è rammarico, ma non vuole essere un alibi: probabilmente c'era il rigore per noi e sul rovesciamento di fronte, mentre stavamo protestando, è arrivato lo 0-2. Comunque, ricevere a fine partita i complimenti di un mostro sacro per me come Innocenti è qualcosa di fantastico. Rimane una stagione grandissima per noi. Adesso ci concentreremo sul prossimo campionato Allievi B d'élite, cercheremo di rafforzare la squadra perché credo che ne valga la pena. Chiudendo l'annata, comunque, non posso che ringraziare tutta la dirigenza biancorossa, dal presidente Pieroni ai vicepresidenti Parigi e Potestio, ai direttori Della Scala e Landi, fino al mio vice Francesco Arezzo .
Gabriele Fredianelli
ISOLOTTO: Arezzo, Forti, Moccia (54' Campigli), Mannini (40' Bartolini), Senesi, Ghiribelli (64' Cicatiello), Cecchi, Cafaggi (64' Burgalassi), Aimonetti (33' Mangino), Iacob, Masetti (28' Scilipoti). All.: Francesco Sacconi.<br >S.M.CATTOLICA V.: Nardone (58' Fulco), Chellini, Montano, Manetti (60' Daddi), Moussaid, Capineri (58' Battisti), Frullini (51' Lo Conte), Chianese (68' Cheli), Koxhai (64' Torricelli), Enache (52' Mamma), Melaccio. All.: Gianluca Innocenti.<br >
ARBITRO: Borriello di Arezzo.<br >
RETI:4' e 53' Koxhai, 43' Frullini, 48' rig. Enache, 67' Lo Conte.<br >NOTE: Angoli 0-2. Recupero 0'+0'. Espulso al 47' Arezzo per aver fermato una chiara occasione da rete.
Può, in una settimana sola, una linea sottile diventare un crepaccio incolmabile? La risposta - affermativa - sta tutta nei 70 minuti dell'Elio Boschi che mandano di volata la Cattolica alla finale regionale al Galluzzo contro il Tau e fanno terminare di botto il sogno dei biancorossi. L'1-1 di sette giorni prima a San Michele aveva fotografato un equilibrio, se non tecnico, perlomeno tattico, agonistico e caratteriale. Il secondo round invece, che comincia come il primo, racconta un epilogo completamente diverso: l'immediato colpo dei giallorossi stavolta non scatena la rabbiosa replica dell'Isolotto, ma stende invece al tappeto Cafaggi e compagni, incapaci dell'ennesimo miracolo della loro splendida stagione. Il 5-0 finale può ingannare o meno: lievita solo nella seconda parte della ripresa e aiutato da episodi (3-0 su rigore, con Isolotto a quel punto in dieci e senza portiere di ruolo), ma in realtà l'1-0 dell'intervallo era troppo striminzito per una formazione ospite che aveva disposto a proprio piacimento del match e avrebbe potuto incrementare il punteggio senza difficoltà. Ma andiamo un po' con ordine con la cronaca. Rispetto all'andata, Sacconi deve soltanto sostituire lo squalificato Trouchè con Aimonetti, mentre Innocenti ritrova Moussaid al centro della difesa e lancia al centro dell'attacco il '99 Koxhai affiancato da Frullini e Enache, che si scambiano di posizione e fanno girare la testa a turno ai padroni di casa. Al primo vero affondo, la Cattolica è già in vantaggio: lo scatenato Frullini trova spazio a sinistra, entra in area e rimette indietro il più comodo degli assist che Koxhai non deve far altro che appoggiare in rete. I giallorossi imperversano sugli esterni, arrivano sempre primi sul pallone in mezzo al campo (straordinari Capineri e Chianese) e impediscono all'Isolotto di abbozzare una qualunque reazione. La pressione costante dei sammichelini non produce tante palle-gol ma fa capire che stavolta il match sarà difficile da capovolgere. Koxhai avrebbe altre due buone occasioni, prima al 19', quando non impatta bene sull'assist dalla destra di Enache, poi al 30' quando salta anche Arezzo ma poi non trova il tempo per il tap-in del raddoppio. Sacconi intanto prova a limitare i danni, cambiando marcature e assetto, chiedendo a Moccia di sacrificarsi per contenere un Frullini davvero imprendibile ogni volta che attacca l'out. Nonostante i biancorossi non riescano a cucire gioco e facciano fatica anche a tamponare, il primo tempo si chiude addirittura con la prima opportunità per i locali, con un diagonale di Cecchi che va fuori di un soffio. Nella ripresa, l'Isolotto accenna una reazione che però paradossalmente finisce per costargli cara: una mischia in area giallorossa (con veementi proteste per un presunto tocco con il braccio da parte di un giocatore ospite) finisce per innescare un contropiede letale, concluso da Frullini con il 2-0 che costringerebbe adesso gli isolottini a segnare perlomeno tre reti nei restanti 27 minuti. Sono momenti decisivi, perché al 47' il match si decide definitivamente. Koxhai tocca per l'inserimento di Frullini che vola in area e si scontra con l'uscita decisa di Arezzo: rigore ed espulsione del numero uno locale. Mentre tra i pali - in assenza di un dodicesimo di ruolo - si accomoda il mediano Moccia, dal dischetto Enache piazza il 3-0 che risolve la questione qualificazione con netto anticipo. La girandola dei cambi sui due fronti non cambia la dinamica sul prato. Al 53' la penetrazione di Koxhai si chiude con l'angolatissimo diagonale del 4-0 che costa anche l'infortunio a Moccia, costretto ad abbandonare il campo per un fortuito colpo alla testa e a lasciare i guantoni addirittura al fantasista Iacob. Ormai non c'è più storia né esistono più schemi, con l'Isolotto che prova con orgoglio qualche controffensiva in avanti. Al 67', però, in contropiede arriva il 5-0 con il nuovo entrato Lo Conte. Per la Cattolica è il meritato e larghissimo pass per la finalissima contro il Tau, intanto vincitore ai rigori contro la Sestese; per l'Isolotto è la fine di una stagione lunghissima e ricca di gloria, la migliore a livello regionale per la società biancorossa da oltre un decennio.<br ><b>
Calciatoripiù: </b>troppo evidente, in questo match, il divario tra le due formazioni per stilare delle pagelle che finirebbero per esaltare e mortificare esageratamente i protagonisti in campo. Nelle fila giallorosse, però, meritano parole di elogio diversi ragazzi. Innanzitutto, lo straordinario <b>Frullini </b>che, sulla fascia, ha fatto fin da subito la differenza, compresi un gol, un assist, un rigore e un'espulsione procurati. Ma benissimo hanno giostrato anche i suoi compagni di reparto <b>Enache </b>e <b>Koxhai</b>, così come in mezzo al campo <b>Capineri </b>e <b>Chianese </b>hanno alternato quantità e qualità. <br ><b>Le interviste</b><br >Soddisfatto per l'obiettivo (minimo) centrato, ma già concentrato sulla prossima tappa. Così è il tecnico Gianluca Innocenti, tra l'altro un'ex della partita: <b> I complimenti devono andare tutti ai ragazzi, perché hanno conquistato un obiettivo importante e hanno disputato un'ottima gara. L'arma in più stavolta sono state la consapevolezza e la voglia da parte nostra di raggiungere la finale. Siamo entrati in campo sapendo che eravamo un po' in svantaggio dato il risultato dell'andata e questo ci ha costretto a essere subito determinati, a voler fare la partita. I ragazzi si erano allenati bene in settimana, la partita era stata studiata nei minimi dettagli e tutti sapevamo che era l'ultima chiamata. Come vedo adesso la partita con il Tau? Arriveremo alla finale tranquilli. Adesso i favori del pronostico non sono per noi, ma per loro, che giocano il calcio migliore della categoria con Sestese e Margine. Per noi l'obiettivo principale era arrivare in finale. Ora che ci siamo cercheremo di fare una bella figura, giocandocela tranquillamente .</b><br >Sul fronte biancorosso, Francesco Sacconi - che da Innocenti è stato allenato proprio ai tempi dell'Isolotto - è deluso dalla prestazione ma soddisfatto dell'annata: <b> La loro qualificazione è stata strameritata. In questa partita si sono sommate la nostra peggiore prestazione e la loro migliore. Noi siamo più deboli, se non giochiamo sempre al 100% non ce la possiamo fare contro la Cattolica. Se ci mancava il fiato? Non credo, da una settimana all'altra non può cambiare la condizione. Atleticamente credo che in questo momento fossimo la squadra più in forma della Toscana. Solo che stavolta ci è mancata la solita grinta. Loro avevano più voglia, ci hanno attaccato subito. Psicologicamente ancora non siamo pronti per partite di questo livello. Per accenderci ogni volta abbiamo bisogno di una scintilla, stavolta non c'è stata. Anzi, quando stava per esserci, si è subito spenta, come in occasione del 2-0. C'è rammarico, ma non vuole essere un alibi: probabilmente c'era il rigore per noi e sul rovesciamento di fronte, mentre stavamo protestando, è arrivato lo 0-2. Comunque, ricevere a fine partita i complimenti di un mostro sacro per me come Innocenti è qualcosa di fantastico. Rimane una stagione grandissima per noi. Adesso ci concentreremo sul prossimo campionato Allievi B d'élite, cercheremo di rafforzare la squadra perché credo che ne valga la pena. Chiudendo l'annata, comunque, non posso che ringraziare tutta la dirigenza biancorossa, dal presidente Pieroni ai vicepresidenti Parigi e Potestio, ai direttori Della Scala e Landi, fino al mio vice Francesco Arezzo .</b>
Gabriele Fredianelli