- Coppa Regionale Giovanissimi
- Isolotto
-
5 - 0
- Antignano Banditella
ISOLOTTO: Arezzo, Forti, Mannini (71' Bartolini), Moccia, Senesi (68' Mangino), Ghiribelli, Cecchi (71' Errico), Cafaggi, Masetti (32' Aimonetti), Iacob (65' Russo Fiorillo), Trouchè (70' Campigli). All.: Francesco Sacconi.
ANTIGNANO BANDITELLA: Armadori A., Frangerini (68' Tringali), Stagi, Vanni, Armadori N., Colombini (39' Terreni), Pucci (46' Sorgente), Benassi, Carlesi, Domenici, Pellicci. A disp.: Pelagatti. All.: Massimiliano Castellani.
ARBITRO: Focareta di Empoli.
RETI: 9' e 45' Cecchi, 13' Iacob, 38' Trouchè, 72' Russo Fiorillo.
Non c'è storia al Boschi : l'Isolotto - superato l'insidioso scoglio della Floria negli ottavi - va al felice arrembaggio dell'Antignano e prenota un comodo avvicinamento al porto delle semifinali. Troppo evidente la differenza di valori in campo per grinta, numeri tecnici e desiderio di conquistarsi uno spazio nell'élite di Coppa: i labronici, reduci dalla bella qualificazione conquistata in terra pratese, onorano la sfida con fair-play e qualche raro lampo in avanti, ma non danno mai l'impressione di poter riaprire la contesa. L'impatto dei biancorossi sulla partita è subito devastante: dietro Forti, Mannini e Ghiribelli non perdono un duello con gli attaccanti avversari, il folto centrocampo abbina la quantità e qualità di Moccia, Senesi e Cafaggi (straordinario il match di tutto il terzetto) alle volate di Trouché e Masetti sui lati, con Iacob a suggerire da vicino per Cecchi. E già al 5' il risultato si potrebbe sbloccare: bellissima apertura di Senesi per Cafaggi che affonda a destra, supera in velocità chi prova a fermarlo e poi manda fuori di un niente il fendente a incrociare. L'Antignano, pur intraprendente nello schieramento, con Carlesi e Benassi a sostegno di Pellicci e con un Nicola Armadori che in mezzo dà battaglia ai dirimpettai fiorentini su ogni pallone, fa fatica farsi vedere e l'unico bagliore - o quasi - del primo tempo è proprio la conclusione centrale di Armadori all'8'. L'equilibrio finisce pochi istanti dopo: Cecchi riceve sulla sinistra e lascia partire da posizione molto defilata una conclusione di potenza che si infila sul primo palo e, per rapidità e perfezione d'esecuzione, coglie impreparati perfino gli spettatori, costretti ad applaudire con qualche attimo di ritardo, quando l'attaccante corre verso la panchina ad esultare. Al 13', con nettissimo anticipo, il match è già chiuso: Iacob è caparbio nell'azione nel cuore dell'area livornese e alla fine indovina la conclusione che vale il raddoppio. Il pallino del gioco è stabilmente tra i piedi locali, che sfiorano il tris almeno un paio di volte con Cecchi (al 23' e soprattutto al 26', quando, dopo essersi liberato in area piccola viene tradito da un rimbalzo della sfera) e quindi con Cafaggi (27', sinistro a sfiorare l'incrocio). L'attenzione delle retroguardia fiorentina, fin lì poco sollecitata, vacilla in un paio di circostanze e potrebbe costare ai biancorossi la riapertura del risultato. Al 31' Arezzo è costretto a ribattere in mischia, con apprensione, una conclusione ravvicinata di Armadori (poi sul proseguimento dell'azione Carlesi viene neutralizzato); mentre al 34', sul cross dalla destra dello stesso Carlesi, innescato da Stagi, il colpo di testa sul secondo palo di Pucci, a porta spalancata, finisce clamorosamente sul fondo. Nella ripresa, passati questi due belli spaventi, l'Isolotto - che nel frattempo aveva dovuto fare a meno di Masetti, sostituito da Aimonetti - chiude subito i conti. Il tris è firmato da Trouchè, perfetto nella scelta di tempo, di testa, sul corner di Senesi dalla destra. Il poker, poco dopo (e dopo l'occasione mancata da Aimonetti su altro tiro dalla bandierina di Senesi, al 41'), è infilato da Cecchi che, lanciato da un pallone in profondità, conclude ancora di potenza e precisione dalla riga dell'area di rigore, decentrato sulla destra. Il 4-0 rallenta e quasi congela i ritmi della partita, con l'Antignano che ha qualche spazio in più, ma raramente riesce a sfruttarli. Soltanto a tempo scaduto, arriva l'ormai inaspettato 5-0, siglato da Russo Fiorillo, in campo da qualche minuto, e bravissimo nel muoversi nell'area avversaria e nell'infilare Armadori in diagonale. A quel punto, il retour-match si profila davvero come una formalità.
Calciatoripiù: difficile scegliere nelle fila biancorosse, anche se un ulteriore più lo meritano sicuramente Senesi, Cafaggi, Moccia, Cecchi e Ghiribelli. Per i livornesi, invece, si salvano il tenace Nicola Armadori in mezzo al campo e il rapido e combattivo Stagi sulla sinistra.
Gabriele Fredianelli
ISOLOTTO: Arezzo, Forti, Mannini (71' Bartolini), Moccia, Senesi (68' Mangino), Ghiribelli, Cecchi (71' Errico), Cafaggi, Masetti (32' Aimonetti), Iacob (65' Russo Fiorillo), Trouchè (70' Campigli). All.: Francesco Sacconi.<br >ANTIGNANO BANDITELLA: Armadori A., Frangerini (68' Tringali), Stagi, Vanni, Armadori N., Colombini (39' Terreni), Pucci (46' Sorgente), Benassi, Carlesi, Domenici, Pellicci. A disp.: Pelagatti. All.: Massimiliano Castellani.<br >
ARBITRO: Focareta di Empoli.<br >
RETI: 9' e 45' Cecchi, 13' Iacob, 38' Trouchè, 72' Russo Fiorillo.
Non c'è storia al Boschi : l'Isolotto - superato l'insidioso scoglio della Floria negli ottavi - va al felice arrembaggio dell'Antignano e prenota un comodo avvicinamento al porto delle semifinali. Troppo evidente la differenza di valori in campo per grinta, numeri tecnici e desiderio di conquistarsi uno spazio nell'élite di Coppa: i labronici, reduci dalla bella qualificazione conquistata in terra pratese, onorano la sfida con fair-play e qualche raro lampo in avanti, ma non danno mai l'impressione di poter riaprire la contesa. L'impatto dei biancorossi sulla partita è subito devastante: dietro Forti, Mannini e Ghiribelli non perdono un duello con gli attaccanti avversari, il folto centrocampo abbina la quantità e qualità di Moccia, Senesi e Cafaggi (straordinario il match di tutto il terzetto) alle volate di Trouché e Masetti sui lati, con Iacob a suggerire da vicino per Cecchi. E già al 5' il risultato si potrebbe sbloccare: bellissima apertura di Senesi per Cafaggi che affonda a destra, supera in velocità chi prova a fermarlo e poi manda fuori di un niente il fendente a incrociare. L'Antignano, pur intraprendente nello schieramento, con Carlesi e Benassi a sostegno di Pellicci e con un Nicola Armadori che in mezzo dà battaglia ai dirimpettai fiorentini su ogni pallone, fa fatica farsi vedere e l'unico bagliore - o quasi - del primo tempo è proprio la conclusione centrale di Armadori all'8'. L'equilibrio finisce pochi istanti dopo: Cecchi riceve sulla sinistra e lascia partire da posizione molto defilata una conclusione di potenza che si infila sul primo palo e, per rapidità e perfezione d'esecuzione, coglie impreparati perfino gli spettatori, costretti ad applaudire con qualche attimo di ritardo, quando l'attaccante corre verso la panchina ad esultare. Al 13', con nettissimo anticipo, il match è già chiuso: Iacob è caparbio nell'azione nel cuore dell'area livornese e alla fine indovina la conclusione che vale il raddoppio. Il pallino del gioco è stabilmente tra i piedi locali, che sfiorano il tris almeno un paio di volte con Cecchi (al 23' e soprattutto al 26', quando, dopo essersi liberato in area piccola viene tradito da un rimbalzo della sfera) e quindi con Cafaggi (27', sinistro a sfiorare l'incrocio). L'attenzione delle retroguardia fiorentina, fin lì poco sollecitata, vacilla in un paio di circostanze e potrebbe costare ai biancorossi la riapertura del risultato. Al 31' Arezzo è costretto a ribattere in mischia, con apprensione, una conclusione ravvicinata di Armadori (poi sul proseguimento dell'azione Carlesi viene neutralizzato); mentre al 34', sul cross dalla destra dello stesso Carlesi, innescato da Stagi, il colpo di testa sul secondo palo di Pucci, a porta spalancata, finisce clamorosamente sul fondo. Nella ripresa, passati questi due belli spaventi, l'Isolotto - che nel frattempo aveva dovuto fare a meno di Masetti, sostituito da Aimonetti - chiude subito i conti. Il tris è firmato da Trouchè, perfetto nella scelta di tempo, di testa, sul corner di Senesi dalla destra. Il poker, poco dopo (e dopo l'occasione mancata da Aimonetti su altro tiro dalla bandierina di Senesi, al 41'), è infilato da Cecchi che, lanciato da un pallone in profondità, conclude ancora di potenza e precisione dalla riga dell'area di rigore, decentrato sulla destra. Il 4-0 rallenta e quasi congela i ritmi della partita, con l'Antignano che ha qualche spazio in più, ma raramente riesce a sfruttarli. Soltanto a tempo scaduto, arriva l'ormai inaspettato 5-0, siglato da Russo Fiorillo, in campo da qualche minuto, e bravissimo nel muoversi nell'area avversaria e nell'infilare Armadori in diagonale. A quel punto, il retour-match si profila davvero come una formalità.<br ><b>
Calciatoripiù: </b>difficile scegliere nelle fila biancorosse, anche se un ulteriore più lo meritano sicuramente <b>Senesi, Cafaggi, Moccia, Cecchi</b> e <b>Ghiribelli</b>. Per i livornesi, invece, si salvano il tenace <b>Nicola Armadori </b>in mezzo al campo e il rapido e combattivo <b>Stagi </b>sulla sinistra.
Gabriele Fredianelli