• Giovanissimi Regionali GIR.B
  • Bellaria Cappuccini
  • 2 - 0
  • Poggibonsese


BELLARIA CAPPUCCINI: Giacomelli, Sandroni, Barzacchini, Morelli, Crispino, Carrai, Barani, Capezzoli, Angiolini, Bruno, Barbieri. A disp.: Antoni, Cei, Fabbricino, Fagioli, Falorni, Rossi, Simonelli. All.: Pierpaolo Gozzoli.
POGGIBONSESE: Messina, Lippi, Cala Campana, Aristei, Dainelli, Signorini, Porcelli, Guglielmucci, Orlandi, Corcione, Thiam. A disp.: Riccio, De Luca, Ammannati, Gangi, Braccagni, Mancini, Fiaschi, Amoroso, Cervelli. All.: Alessandro Secci.

ARBITRO: Marco Bolognesi di Pontedera.

RETI: Barbieri, Crispino.



Il calcio sa essere crudele: quante volte abbiamo sentito questa frase. Purtroppo - o per fortuna - in questo sport non vince sempre la squadra che gioca meglio, o che si esprime nella maniera migliore in campo. Il dato oggettivo è che vince sempre la squadra che segna almeno un gol in più della sua avversaria, a prescindere da quanto l'una o l'altra possano aver giocato bene a calcio. Con questo non vogliamo certamente dire che la Bellaria abbia vinto senza meritarsi i tre punti, assolutamente. C'è però da dire che la Poggibonsese non abbia meritato la sconfitta. È il dilemma di chi segue il calcio, ciò che te lo fa amare e ciò che te lo fa odiare, ma alla fine conta il risultato. La Bellaria è stata più cinica, ha badato molto più alla sostanza, cercando da subito di mettere in chiaro gli equilibri all'interno della partita, mentre la formazione ospite, malgrado un buon gioco - fatto di possesso palla e una copertura di campo a livello tattico davvero convincente - torna a casa con l'amaro in bocca. L'amaro in bocca di chi sa di aver fatto bene ma di non aver raccolto i frutti del proprio sudore. La Poggibonsese sia dal punto di vista del possesso palla che da quello del gioco si è fatta valere tra le mura della Bellaria: molto buone le azioni che vengono proposte, soprattutto nel primo tempo, ma al momento decisivo, negli ultimi metri, è mancato qualcosa agli ospiti. È mancato quel guizzo e quella cattiveria che invece la Bellaria ha avuto, e che ha indirizzato la partita su un percorso ben delineato. I padroni di casa, cinici e spietati in area di rigore, hanno dimostrato di saperci fare in fase realizzativa: al netto delle situazioni offensive create, la Bellaria è stata nettamente più brava a farle proprie e a renderle concrete. Il primo gol dei locali, infatti, arriva a pochi minuti dal fischio iniziale dell'arbitro. Barbieri legge bene il pallone lanciato lungo in profondità e si inserisce alla perfezione: una volta in area di rigore non ci pensa due volte e spedisce il pallone in rete, alle spalle dell'estremo difensore. La Poggibonsese, a questo punto, ha una buona reazione: gli ospiti vogliono provarla a vincere, vogliono dimostrare che il gol è solo un episodio isolato, e che da lì in poi può iniziare la partita. Ma la pressione e le azioni offensive che vengono create dalla formazione di mister Secci vengono ben arginate dalla difesa casalinga: la Bellaria riesce sempre a ripiegare nella maniera giusta, rendendo vano l'attacco dei propri avversari. Infatti non si ricordano delle vere e proprie azioni pericolose che avrebbero potuto portare al gol, se non un legno colpito dagli ospiti. Il secondo tempo riparte come si era chiuso il primo: la Bellaria mostra grande solidità, mentre la Poggibonsese, con il risultato ancora in bilico, vuole provare a cambiare il volto del match. Un legno viene colpito anche dai padroni di casa: come un fulmine a ciel sereno arriva la traversa colpita da Barbieri, che suona come un ammonimento da parte della Bellaria. Gli ospiti non demordono, continuano a spingere, ma dall'altra parte c'è un muro. Questo è il mood del secondo tempo, che prende una piega diversa a dieci minuti dalla fine, quando la Bellaria riesce a raddoppiare ed, in un certo senso, a spegnere le speranze degli avversari di recuperare il risultato. Crispino è l'autore del 2-0, un gol che permette ai padroni di casa di festeggiare questi tre punti ottenuti con grande carattere e una capacità notevole di gestire al meglio il risultato, fino all'ultimo minuto. BELLARIA CAPPUCCINI: Giacomelli, Sandroni, Barzacchini, Morelli, Crispino, Carrai, Barani, Capezzoli, Angiolini, Bruno, Barbieri. A disp.: Antoni, Cei, Fabbricino, Fagioli, Falorni, Rossi, Simonelli. All.: Pierpaolo Gozzoli.<br >POGGIBONSESE: Messina, Lippi, Cala Campana, Aristei, Dainelli, Signorini, Porcelli, Guglielmucci, Orlandi, Corcione, Thiam. A disp.: Riccio, De Luca, Ammannati, Gangi, Braccagni, Mancini, Fiaschi, Amoroso, Cervelli. All.: Alessandro Secci.<br > ARBITRO: Marco Bolognesi di Pontedera.<br > RETI: Barbieri, Crispino. Il calcio sa essere crudele: quante volte abbiamo sentito questa frase. Purtroppo - o per fortuna - in questo sport non vince sempre la squadra che gioca meglio, o che si esprime nella maniera migliore in campo. Il dato oggettivo &egrave; che vince sempre la squadra che segna almeno un gol in pi&ugrave; della sua avversaria, a prescindere da quanto l'una o l'altra possano aver giocato bene a calcio. Con questo non vogliamo certamente dire che la Bellaria abbia vinto senza meritarsi i tre punti, assolutamente. C'&egrave; per&ograve; da dire che la Poggibonsese non abbia meritato la sconfitta. &Egrave; il dilemma di chi segue il calcio, ci&ograve; che te lo fa amare e ci&ograve; che te lo fa odiare, ma alla fine conta il risultato. La Bellaria &egrave; stata pi&ugrave; cinica, ha badato molto pi&ugrave; alla sostanza, cercando da subito di mettere in chiaro gli equilibri all'interno della partita, mentre la formazione ospite, malgrado un buon gioco - fatto di possesso palla e una copertura di campo a livello tattico davvero convincente - torna a casa con l'amaro in bocca. L'amaro in bocca di chi sa di aver fatto bene ma di non aver raccolto i frutti del proprio sudore. La Poggibonsese sia dal punto di vista del possesso palla che da quello del gioco si &egrave; fatta valere tra le mura della Bellaria: molto buone le azioni che vengono proposte, soprattutto nel primo tempo, ma al momento decisivo, negli ultimi metri, &egrave; mancato qualcosa agli ospiti. &Egrave; mancato quel guizzo e quella cattiveria che invece la Bellaria ha avuto, e che ha indirizzato la partita su un percorso ben delineato. I padroni di casa, cinici e spietati in area di rigore, hanno dimostrato di saperci fare in fase realizzativa: al netto delle situazioni offensive create, la Bellaria &egrave; stata nettamente pi&ugrave; brava a farle proprie e a renderle concrete. Il primo gol dei locali, infatti, arriva a pochi minuti dal fischio iniziale dell'arbitro. Barbieri legge bene il pallone lanciato lungo in profondit&agrave; e si inserisce alla perfezione: una volta in area di rigore non ci pensa due volte e spedisce il pallone in rete, alle spalle dell'estremo difensore. La Poggibonsese, a questo punto, ha una buona reazione: gli ospiti vogliono provarla a vincere, vogliono dimostrare che il gol &egrave; solo un episodio isolato, e che da l&igrave; in poi pu&ograve; iniziare la partita. Ma la pressione e le azioni offensive che vengono create dalla formazione di mister Secci vengono ben arginate dalla difesa casalinga: la Bellaria riesce sempre a ripiegare nella maniera giusta, rendendo vano l'attacco dei propri avversari. Infatti non si ricordano delle vere e proprie azioni pericolose che avrebbero potuto portare al gol, se non un legno colpito dagli ospiti. Il secondo tempo riparte come si era chiuso il primo: la Bellaria mostra grande solidit&agrave;, mentre la Poggibonsese, con il risultato ancora in bilico, vuole provare a cambiare il volto del match. Un legno viene colpito anche dai padroni di casa: come un fulmine a ciel sereno arriva la traversa colpita da Barbieri, che suona come un ammonimento da parte della Bellaria. Gli ospiti non demordono, continuano a spingere, ma dall'altra parte c'&egrave; un muro. Questo &egrave; il mood del secondo tempo, che prende una piega diversa a dieci minuti dalla fine, quando la Bellaria riesce a raddoppiare ed, in un certo senso, a spegnere le speranze degli avversari di recuperare il risultato. Crispino &egrave; l'autore del 2-0, un gol che permette ai padroni di casa di festeggiare questi tre punti ottenuti con grande carattere e una capacit&agrave; notevole di gestire al meglio il risultato, fino all'ultimo minuto.




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