- Giovanissimi Regionali GIR.D
- Navacchio Zambra
-
0 - 0
- ProLivorno Sorgenti
NAVACCHIO ZAMBRA(4-3-3): Catarsi, Benedetti, Ciuffardi, Boccaccio, Marconi, Benetti (46' Nocera), Santino (70' Billeri), Bini, Cerrai, Bonamassa, Bartalini, A disp: Cioni, Cini, Giovannetti, Mencaraglia, Carmignani. All.: Mario Del Moro.
PRO LIVORNO SORGENTI(4-3-2-1): Pagani, Di Cocco, Raglianti, Voliani (30' Perciavalle A.), Burini, Spagnoli, Toti, Cesarano, Perciavalle S. (70' Cerulli), Malloci (50' Domenici), Domenichini (50' Nencini). A disp.: Corucci. All.: Palamidessi.
ARBITRO: Stoico di Pisa.
A volte basta buttarla dentro per vincere, a volte puoi fare tutto il resto e non ti riesce proprio quello. Lo Zambra fa esattamente tutto il resto, domina per tutta la partita, si rende pericoloso più volte ma la scintilla non è scoccata e il risultato rimane a reti bianche. Mette subito le cose in chiaro la formazione di casa: Bartalini si gira bene in area e il suo diagonale velenoso viene respinto di corpo da un inconsapevole Pagani. Lo schema di Del Moro è un 4-3-3 mascherato perché Bartalini e Benetti si abbassano sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso palla ma sono subito pronti a ripartire appena se ne presenta la possibilità. Colpisce subito il pressing costante dei padroni di casa che parte dalle punte, questo spezza in due il Livorno le cui punte restano subite isolate e preda della coppia Marconi-Bonamassa. Continua la pressione del Navacchio: sponda di Santino per Bartalini, la botta al volo dell'esterno trova un Pagani questa volta pronto, niente di fatto. Il Livorno è costretto al contropiede, lo Zambra sente l'avversario in difficoltà e insiste: lancio lungo dalla difesa, gran controllo e dribbling di Santino che chiede ed ottiene il triangolo da Bartalini, solo una grande uscita con ottimo tempismo di Pagani salva il risultato. La risposta dei labronici è sulle spalle di Cesarano, l'unico che prova a dare qualche geometria alla manovra amaranto, un suo lancio innesca Perciavalle che addomestica e penetra in area, ma Bonamassa fa buona guardia e ne spegne le velleità. Palamidessi corre ai ripari e rinuncia al tridente, arretra Domenichini a centrocampo spostando Voliani sulla destra e lasciando Perciavalle e Malloci coppia di punte. Lo Zambra continua a macinare gioco: Bonamassa tira giù la saracinesca dietro Benedetti fa legna in mezzo e Bartalini è sempre insidioso sulla sinistra, tuttavia la supremazia territoriale non si traduce in goal, così il duplice fischio di Stoico che chiude la prima parte dell'incontro vidima un pareggio bugiardo. Al ritorno in campo prova a scuotersi il Livorno con una bella intuizione di Malloci che di prima allarga subito per Perciavalle A. ma la difesa di casa si chiude con tempismo e non corre grandi pericoli. Sulla destra continua il duello alla mezzogiorno di fuoco tra Bartalini e Spagnoli, i due sgomitano, si rincorrono e offrono spettacolo al pubblico che apprezza. Del Moro preme sull'accelleratore e avanza Boccaccio sulla linea dei trequartisti; il capitano non ci pensa due volte e comincia a sganciarsi con frequenza portando la palla nell'area avversaria di prepotenza. Santino scivola in posizione decentrata ma non perde la sua pericolosità. Il Livorno passa raramente il centrocampo, il primo tiro in porta arriva al 25' della ripresa, un tentativo debole da fuori area di Nencini. Sul finire di tempo lo Zambra si sbilancia alla ricerca di quel goal che sente di meritare lasciando inevitabilmente spazi interessanti per le accelerazioni degli attaccanti brevilinei del Livorno. La partita si accende e ne guadagna lo spettacolo. Boccaccio strappa l'ennesima palla al centrocampo labronico e la porta in avanti, chiede ed ottiene il triangolo da Nocera, la sua conclusione al volo sul passaggio di ritorno è angolata ma debole. Il Livorno ha un sussulto con il solito Cesarano che scarica nel destro al volo tutta la frustrazione del lottatore, ma Catarsi respinge di pugno. L'ultima fiammata è dello Zambra: Boccaccio il tiro dal limite, la palla viene respinta ma recuperata da Billeri che subito cambia gioco e pesca Bartalini, la sua conclusione a botta sicura sorvola la traversa. Classico punto guadagnato per la Pro Livorno Sorgenti e due punti persi per lo Zambra, che di più difficilmente avrebbe potuto fare.
Calciatoripiù: Santino. Entra in ogni azione pericolosa dello Zambra e con Bartalini forma un tandem ad alta tensione. Cesarano ci prova e ci prova ancora, ma predica nel deserto.
Luca Lunedì
NAVACCHIO ZAMBRA(4-3-3): Catarsi, Benedetti, Ciuffardi, Boccaccio, Marconi, Benetti (46' Nocera), Santino (70' Billeri), Bini, Cerrai, Bonamassa, Bartalini, A disp: Cioni, Cini, Giovannetti, Mencaraglia, Carmignani. All.: Mario Del Moro.<br >PRO LIVORNO SORGENTI(4-3-2-1): Pagani, Di Cocco, Raglianti, Voliani (30' Perciavalle A.), Burini, Spagnoli, Toti, Cesarano, Perciavalle S. (70' Cerulli), Malloci (50' Domenici), Domenichini (50' Nencini). A disp.: Corucci. All.: Palamidessi.<br >
ARBITRO: Stoico di Pisa.
A volte basta buttarla dentro per vincere, a volte puoi fare tutto il resto e non ti riesce proprio quello. Lo Zambra fa esattamente tutto il resto, domina per tutta la partita, si rende pericoloso più volte ma la scintilla non è scoccata e il risultato rimane a reti bianche. Mette subito le cose in chiaro la formazione di casa: Bartalini si gira bene in area e il suo diagonale velenoso viene respinto di corpo da un inconsapevole Pagani. Lo schema di Del Moro è un 4-3-3 mascherato perché Bartalini e Benetti si abbassano sulla linea dei centrocampisti in fase di non possesso palla ma sono subito pronti a ripartire appena se ne presenta la possibilità. Colpisce subito il pressing costante dei padroni di casa che parte dalle punte, questo spezza in due il Livorno le cui punte restano subite isolate e preda della coppia Marconi-Bonamassa. Continua la pressione del Navacchio: sponda di Santino per Bartalini, la botta al volo dell'esterno trova un Pagani questa volta pronto, niente di fatto. Il Livorno è costretto al contropiede, lo Zambra sente l'avversario in difficoltà e insiste: lancio lungo dalla difesa, gran controllo e dribbling di Santino che chiede ed ottiene il triangolo da Bartalini, solo una grande uscita con ottimo tempismo di Pagani salva il risultato. La risposta dei labronici è sulle spalle di Cesarano, l'unico che prova a dare qualche geometria alla manovra amaranto, un suo lancio innesca Perciavalle che addomestica e penetra in area, ma Bonamassa fa buona guardia e ne spegne le velleità. Palamidessi corre ai ripari e rinuncia al tridente, arretra Domenichini a centrocampo spostando Voliani sulla destra e lasciando Perciavalle e Malloci coppia di punte. Lo Zambra continua a macinare gioco: Bonamassa tira giù la saracinesca dietro Benedetti fa legna in mezzo e Bartalini è sempre insidioso sulla sinistra, tuttavia la supremazia territoriale non si traduce in goal, così il duplice fischio di Stoico che chiude la prima parte dell'incontro vidima un pareggio bugiardo. Al ritorno in campo prova a scuotersi il Livorno con una bella intuizione di Malloci che di prima allarga subito per Perciavalle A. ma la difesa di casa si chiude con tempismo e non corre grandi pericoli. Sulla destra continua il duello alla mezzogiorno di fuoco tra Bartalini e Spagnoli, i due sgomitano, si rincorrono e offrono spettacolo al pubblico che apprezza. Del Moro preme sull'accelleratore e avanza Boccaccio sulla linea dei trequartisti; il capitano non ci pensa due volte e comincia a sganciarsi con frequenza portando la palla nell'area avversaria di prepotenza. Santino scivola in posizione decentrata ma non perde la sua pericolosità. Il Livorno passa raramente il centrocampo, il primo tiro in porta arriva al 25' della ripresa, un tentativo debole da fuori area di Nencini. Sul finire di tempo lo Zambra si sbilancia alla ricerca di quel goal che sente di meritare lasciando inevitabilmente spazi interessanti per le accelerazioni degli attaccanti brevilinei del Livorno. La partita si accende e ne guadagna lo spettacolo. Boccaccio strappa l'ennesima palla al centrocampo labronico e la porta in avanti, chiede ed ottiene il triangolo da Nocera, la sua conclusione al volo sul passaggio di ritorno è angolata ma debole. Il Livorno ha un sussulto con il solito Cesarano che scarica nel destro al volo tutta la frustrazione del lottatore, ma Catarsi respinge di pugno. L'ultima fiammata è dello Zambra: Boccaccio il tiro dal limite, la palla viene respinta ma recuperata da Billeri che subito cambia gioco e pesca Bartalini, la sua conclusione a botta sicura sorvola la traversa. Classico punto guadagnato per la Pro Livorno Sorgenti e due punti persi per lo Zambra, che di più difficilmente avrebbe potuto fare.<br ><b>
Calciatoripiù: Santino</b>. Entra in ogni azione pericolosa dello Zambra e con Bartalini forma un tandem ad alta tensione. <b>Cesarano </b>ci prova e ci prova ancora, ma predica nel deserto.
Luca Lunedì