- Finali Berretti GIR.B
- Livorno
-
3 - 0
- Venezia
LIVORNO: Romboli, Raimo, Santini, Bartolini (74' Di Batte), Lischi, Vittorini, Folegnani, Diolaiti, Canessa, Cortopassi (70' Bardini), Nigiotti (79' Pallecchi). A disp.: Puccini, Amore, Angioli, De Wit, Carlucci, Habumuremyi, Bozhanaj, A. Canessa. All.: Marco Nappi.
VENEZIA: Camerlengo 6, Fiore 6, Tocchi 6 (75' Pozzebon 6), Serena 7, Cicagna 7, Leone 6, Mortati 6,5, Piovesan 6, Tagliapietra 6 (79' Secco s.v.), Strechie 6,5, Simeoni 6,5 (75' Caldarelli 6). A disp.: Colonna, Santinon, Pastorelli, Faggian, Catel. All.: Andrea Turato 6.
ARBITRO: Pashuku di Albano Laziale, coad. da Bercigli sez. Valdarno e Li Volsi di Firenze.
RETI: 54' e 63' Canessa, 69' Bartolini.
NOTE: ammonito Strechie. Angoli 5-8. Recupero di 0' e 3'.
LE PAGELLE
Livorno
Romboli 6,5: Strepitosa la sua parata di istinto nel primo tempo.
Raimo 7: Il solito treno che spazza via tutto ciò che ha davanti.
Santini 6: Gioca di anticipo e con ordine. Sempre pulito e preciso negli interventi che compie.
Bartolini 6,5: Grande sostanza in mezzo al campo, realizza un gran gol. Dal 74' Di Batte 6: Fa respirare il compagno. Entra concentrato.
Lischi 6: Buona la marcatura su Tagliapietra. Pilastro essenziale.
Vittorini 6,5: Guida la difesa da capitano. Calma e sangue freddo.
Folegnani 7: Cresce visibilmente nella ripresa. Polmoni d'acciaio.
Diolaiti 6: Detta i tempi di gioco ed è prezioso tra le linee.
Canessa 7,5: Ennesima doppietta, sale a quota quindici gol. Bomber puro.
Cortopassi 6: Abulico nel primo tempo, poi cresce nella ripresa. Dal 70' Bardini 6: Venti minuti di grande intensità. Bravo.
Nigiotti 6: Troppo lezioso nel dribbling ma comunque positivo. Dal 79' Pallecchi s.v.: Pochi minuti di gloria anche per lui.
All. Nappi 6,5: Una scarica di adrenalina positiva. Non molla mai.
IL COMMENTO
La banda amaranto di Marco Nappi approda ai quarti di finale con un secondo tempo da favola, in cui l'esplosione di Alessio Canessa - quindici gol stagionali - e la perla di Leonardo Bartolini affondano la gondola veneziana di Andrea Turato, incapace di offrire continuità all'ottimo primo tempo con cui avevano invece dominato il match. Il 3-0 maturato al triplice fischio sul campo amico consente quindi al Livorno di chiudere il Girone D da capolista e di attendere l'esito del sorteggio che decreterà il prossimo avversario, ma ciò che soprattutto risalta agli occhi è l'importante crescita mentale oltre che tecnica raggiunta dagli amaranto. Il miglior risultato che la squadra potesse raggiungere. Una maturità tale da far accrescere la soddisfazione di tutto la staff labronico che ha lavorato con profitto, a prescindere dal risultato finale che determinerà la vincitrice del campionato Berretti. Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio la cronaca del match: all'offensivo 4-3-3 dei padroni di casa dove spicca l'assenza tra i convocati di Camarlinghi, rispondono gli ospiti con un 4-3-1-2 che prende subito in mano il pallino del gioco. Già al 3' Mortati, servito da un lancio di Strechie, è libero di affondare sulla corsia mancina; Raimo scala in ritardo sull'esterno veneziano che rientra sul destro calciando a lato sull'uscita di Romboli. Al 6' è invece Serena ad aprire il gioco sull'out di Piovesan che scarica al centro un forte rasoterra sul quale Romboli, in presa bassa, anticipa lo stesso inserimento di Serena; ancora all'8' con un azione in fotocopia è Mortati a servire Tagliapietra che insacca in rete a gioco fermo per un presunto stop di mano dello stesso Mortati. Scongiurato il pericolo, sono i locali ad uscire dal guscio al 9' ed all'11' ma entrambe le conclusioni, di Nigiotti prima e Canessa poi, terminano a lato. La prima vera occasione degli amaranto arriva al 15': Canessa lavora un ottimo pallone ed apre sulla destra per l'inserimento di Raimo che, dopo aver saltato Cicagna rientrando sul sinistro, calcia da pochi passi facendosi respingere il tiro dal corpo di Leone. Il Livorno viaggia a fari spenti e il Venezia può approfittarne per salire in cabina di regia. Al 20' un tiro incrociato di Mortati, troppo spesso lasciato libero di avanzare sulla fascia sinistra di competenza, costringe Romboli a concedere il corner. Dallo stesso angolo è Simeoni a disegnare una traiettoria insidiosa, la sfera si stampa sulla parte superiore della traversa. Si rivedono i locali con Nigiotti che, al 25', si gira in un fazzoletto di campo guadagnando un corner da posizione velenosa; sono però sempre gli ospiti al 36' a cercare con insistenza il gol. Il rapido uno-due tra Piovesan e Strechie porta quest'ultimo al cross, la parabola arcuata impatta con la fronte di Tagliapietra, ed è soltanto il volo provvidenziale di Romboli ad evitare il gol del vantaggio. Infine, una timida mezza rovesciata di Canessa su una palla contesa in area di rigore mette i brividi a Camerlengo, la sfera è lenta ma insidiosa e sibila al palo. Con questo episodio si chiude a reti inviolate la prima frazione. I secondi quarantacinque minuti, come già anticipato, offrono invece un sostanziale cambio di regia. Se prima erano i ragazzi di Turato ad imporsi nel gioco, adesso sono i padroni di casa ad uscire allo scoperto con tutto il loro strapotere fisico, tecnico e mentale. Già al 46', dopo pochi secondi, è un sinistro di Nigiotti dal limite dell'area a sfiorare la traversa di un soffio mentre al 49' Bartolini, con una deliziosa veronica, si libera di Piovesan e scarica un sinistro ad effetto che termina sul fondo, di poco oltre il palo. I locali insistono e al 52' la pressione di Canessa costringe Fiore al disimpegno errato, il contrasto premia Nigiotti che allunga la punta del piede verso Cortopassi, in fuga solitaria, ma questi è pizzicato in posizione off-side. La determinazione messa in campo nella ripresa dai toscani ha il suo culmine al 54', quando Canessa realizza il gol del vantaggio: Raimo inserisce la quinta e scappa sull'out destro, imprendibile. Il suo allungo raggiunge il fondo e contrasta con Tocchi, il rimpallo favorisce Canessa che in piena area non perdona incrociando il destro nell'angolino più lontano rispetto al suo punto di battuta. La timida reazione veneziana al 58' porta alla doppia conclusione di Strechie, respinta da Santini, e di Tagliapietra preda dei guanti di Romboli. Reazione che viene prontamente vanificata con il raddoppio di Canessa al 63': il bomber amaranto raccoglie il rinvio di Romboli facendo da sponda per Nigiotti e prendendo in controtempo la difesa veneziana, lo stesso Canessa si inserisce nello spazio lasciato libero per scaricare sotto la traversa l'assist di Nigiotti, facendo esplodere la panchina labronica e gli spalti dello stadio Emo Priami . L'entusiasmo è alle stelle e raggiunge l'apoteosi al 69' quando Bartolini, dopo aver siglato il 3-0, dà il via alla festa amaranto: Folegnani, strepitoso nella ripresa, riceve da Cortopassi e indovina il corridoio profondo per Raimo, l'appoggio dal limite raggiunge il sinistro di Bartolini che insacca alle spalle di Camerlengo il gol che certifica la qualificazione ai quarti di finale. La girandola dei cambi fa da cornice ai restanti venti minuti per risvegliare gli ospiti alla ricerca del gol della bandiera. Ci provano Serena al 72', Leone all'81' e Pozzebon all'85'; il Livorno resiste all'assalto e respinge al mittente tutti i tentativi conquistando il prezioso traguardo del passaggio al turno successivo.
LE INTERVISTE
Dopo il triplice fischiamo raggiungiamo i due allenatori Nappi e Turato. Partiamo dal tecnico labronico. Partita dai due volti, il primo tempo risulta dominato dal Venezia, mentre il Livorno gioca di rimessa; poi nel secondo tempo avete preso in mano il pallino del gioco riuscendo ad imporvi e segnare tre gol. Si, sono d'accordo con questa analisi, anche perché sul piano fisico loro hanno mollato un pochino. Li avevo visti contro il Feralpisalò, gara in cui avevano giocato fino all'ultimo profondendo tante energie e forse contro di noi ne hanno risentito. Abbiamo fatto la nostra partita mettendo in pratica le cose che proviamo in allenamento ed i gol sono arrivati perché abbiamo ragazzi che non mollano mai, fino alla fine. E' un nostro grande pregio .
Un secondo tempo da favola, questa è stata la vittoria di una squadra unita, coesa e determinata.
Questa è una vittoria del gruppo, da dedicare esclusivamente a noi e ai familiari dei ragazzi, una soddisfazione che ripaga dei sacrifici. E' stata una bella gratificazione anche per me e sono contento per i miei giocatori perchè abbiamo centrato un obiettivo importantissimo e di grande prestigio .
C'è qualche nome tra i suoi che, per lei, in ottica futura può essere già pronto per aggregarsi con la prima squadra?
Raimo. Per la struttura fisica che ha, anche se deve ancora lavorare molto perché ricopre un ruolo nuovo per lui nuovo. Ce l'ho messo io a fare il terzino, dopo alcune amichevoli non lo vedevo esterno alto come giocava con la Fiorentina. Avevo in mente per lui un progetto da esterno basso di destra che ha sposato alla grande; in questa posizione ha giocato 30 partite, gli manca ancora un pochino la cura della fase difensiva ma in prospettiva è uno di quei giocatori che può arrivare lassù .
Canessa?
Alessio farà il giocatore. E' un ragazzo umile con una testa superiore a tutti, è migliorato tantissimo e sta centrando i risultati, adesso quando effettua l'appoggio attacca la porta in una maniera incredibile ed è quello che prima non faceva; lavorare con lui è facile perché recepisce subito i suggerimenti. Ha fatto un pochino di fatica all'inizio ad adattarsi al campionato ma è normale, poi il suo potenziale è esploso e anche contro il Venezia ha segnato due gol .
Adesso ci saranno i quarti di finale; ha già avuto modo di visionare le squadre più pericolose che potreste trovarvi di fronte?
Non ancora, però devo dire che per me il Venezia è la squadra più forte che abbia mai incontrato. Noi avevamo più motivazioni ma loro se la sono giocata alla grande .
Proseguiamo con la voce del tecnico dei lagunari. Mister Turato, cosa è successo nella ripresa in cui avete vanificato l'ottimo primo tempo?
Siamo partiti molto bene creando tantissime occasioni da gol, purtroppo questa è la pecca che ha il mio gruppo. Creiamo molto ma facciamo fatica a concretizzare tutto il lavoro che produciamo; poi abbiamo pagato il gol subito e non ho visto la reazione che mi aspettavo .
Quindi è stato un problema di tipo mentale?
Si, siamo venuti a Livorno consapevoli che dovevamo vincere e probabilmente questo ha bloccato i ragazzi che non hanno saputo reagire allo svantaggio. Riconosco però i giusti meriti al Livorno, che ha qualità agonistiche e ottimi giocatori .
Al netto del risultato che vi estromette dalla manifestazione, come valuta la stagione che avete disputato?
Molto positiva, dispiace sempre perdere ma mi ritengo soddisfatto lo stesso; abbiamo cambiato diversi ragazzi ad inizio anno e ripartiremo per il prossimo con una base ancor più solida .
Matteo Galli
LIVORNO: Romboli, Raimo, Santini, Bartolini (74' Di Batte), Lischi, Vittorini, Folegnani, Diolaiti, Canessa, Cortopassi (70' Bardini), Nigiotti (79' Pallecchi). A disp.: Puccini, Amore, Angioli, De Wit, Carlucci, Habumuremyi, Bozhanaj, A. Canessa. All.: Marco Nappi.<br >VENEZIA: Camerlengo 6, Fiore 6, Tocchi 6 (75' Pozzebon 6), Serena 7, Cicagna 7, Leone 6, Mortati 6,5, Piovesan 6, Tagliapietra 6 (79' Secco s.v.), Strechie 6,5, Simeoni 6,5 (75' Caldarelli 6). A disp.: Colonna, Santinon, Pastorelli, Faggian, Catel. All.: Andrea Turato 6.<br >
ARBITRO: Pashuku di Albano Laziale, coad. da Bercigli sez. Valdarno e Li Volsi di Firenze.<br >
RETI: 54' e 63' Canessa, 69' Bartolini.<br >NOTE: ammonito Strechie. Angoli 5-8. Recupero di 0' e 3'.
<b>LE PAGELLE<br >Livorno<br >Romboli 6,5</b>: Strepitosa la sua parata di istinto nel primo tempo. <br ><b>Raimo 7</b>: Il solito treno che spazza via tutto ciò che ha davanti.<br ><b>Santini 6</b>: Gioca di anticipo e con ordine. Sempre pulito e preciso negli interventi che compie.<br ><b>Bartolini 6,5</b>: Grande sostanza in mezzo al campo, realizza un gran gol. Dal <b>74' Di Batte 6</b>: Fa respirare il compagno. Entra concentrato.<br ><b>Lischi 6</b>: Buona la marcatura su Tagliapietra. Pilastro essenziale. <br ><b>Vittorini 6,5</b>: Guida la difesa da capitano. Calma e sangue freddo.<br ><b>Folegnani 7</b>: Cresce visibilmente nella ripresa. Polmoni d'acciaio.<br ><b>Diolaiti 6</b>: Detta i tempi di gioco ed è prezioso tra le linee.<br ><b>Canessa 7,5</b>: Ennesima doppietta, sale a quota quindici gol. Bomber puro.<br ><b>Cortopassi 6</b>: Abulico nel primo tempo, poi cresce nella ripresa. Dal <b>70' Bardini 6</b>: Venti minuti di grande intensità. Bravo.<br ><b>Nigiotti 6</b>: Troppo lezioso nel dribbling ma comunque positivo. Dal<b> 79' Pallecchi s.v.</b>: Pochi minuti di gloria anche per lui.<br ><b>All. Nappi 6,5</b>: Una scarica di adrenalina positiva. Non molla mai.<br ><b>IL COMMENTO</b><br >La banda amaranto di Marco Nappi approda ai quarti di finale con un secondo tempo da favola, in cui l'esplosione di Alessio Canessa - quindici gol stagionali - e la perla di Leonardo Bartolini affondano la gondola veneziana di Andrea Turato, incapace di offrire continuità all'ottimo primo tempo con cui avevano invece dominato il match. Il 3-0 maturato al triplice fischio sul campo amico consente quindi al Livorno di chiudere il Girone D da capolista e di attendere l'esito del sorteggio che decreterà il prossimo avversario, ma ciò che soprattutto risalta agli occhi è l'importante crescita mentale oltre che tecnica raggiunta dagli amaranto. Il miglior risultato che la squadra potesse raggiungere. Una maturità tale da far accrescere la soddisfazione di tutto la staff labronico che ha lavorato con profitto, a prescindere dal risultato finale che determinerà la vincitrice del campionato Berretti. Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio la cronaca del match: all'offensivo 4-3-3 dei padroni di casa dove spicca l'assenza tra i convocati di Camarlinghi, rispondono gli ospiti con un 4-3-1-2 che prende subito in mano il pallino del gioco. Già al 3' Mortati, servito da un lancio di Strechie, è libero di affondare sulla corsia mancina; Raimo scala in ritardo sull'esterno veneziano che rientra sul destro calciando a lato sull'uscita di Romboli. Al 6' è invece Serena ad aprire il gioco sull'out di Piovesan che scarica al centro un forte rasoterra sul quale Romboli, in presa bassa, anticipa lo stesso inserimento di Serena; ancora all'8' con un azione in fotocopia è Mortati a servire Tagliapietra che insacca in rete a gioco fermo per un presunto stop di mano dello stesso Mortati. Scongiurato il pericolo, sono i locali ad uscire dal guscio al 9' ed all'11' ma entrambe le conclusioni, di Nigiotti prima e Canessa poi, terminano a lato. La prima vera occasione degli amaranto arriva al 15': Canessa lavora un ottimo pallone ed apre sulla destra per l'inserimento di Raimo che, dopo aver saltato Cicagna rientrando sul sinistro, calcia da pochi passi facendosi respingere il tiro dal corpo di Leone. Il Livorno viaggia a fari spenti e il Venezia può approfittarne per salire in cabina di regia. Al 20' un tiro incrociato di Mortati, troppo spesso lasciato libero di avanzare sulla fascia sinistra di competenza, costringe Romboli a concedere il corner. Dallo stesso angolo è Simeoni a disegnare una traiettoria insidiosa, la sfera si stampa sulla parte superiore della traversa. Si rivedono i locali con Nigiotti che, al 25', si gira in un fazzoletto di campo guadagnando un corner da posizione velenosa; sono però sempre gli ospiti al 36' a cercare con insistenza il gol. Il rapido uno-due tra Piovesan e Strechie porta quest'ultimo al cross, la parabola arcuata impatta con la fronte di Tagliapietra, ed è soltanto il volo provvidenziale di Romboli ad evitare il gol del vantaggio. Infine, una timida mezza rovesciata di Canessa su una palla contesa in area di rigore mette i brividi a Camerlengo, la sfera è lenta ma insidiosa e sibila al palo. Con questo episodio si chiude a reti inviolate la prima frazione. I secondi quarantacinque minuti, come già anticipato, offrono invece un sostanziale cambio di regia. Se prima erano i ragazzi di Turato ad imporsi nel gioco, adesso sono i padroni di casa ad uscire allo scoperto con tutto il loro strapotere fisico, tecnico e mentale. Già al 46', dopo pochi secondi, è un sinistro di Nigiotti dal limite dell'area a sfiorare la traversa di un soffio mentre al 49' Bartolini, con una deliziosa veronica, si libera di Piovesan e scarica un sinistro ad effetto che termina sul fondo, di poco oltre il palo. I locali insistono e al 52' la pressione di Canessa costringe Fiore al disimpegno errato, il contrasto premia Nigiotti che allunga la punta del piede verso Cortopassi, in fuga solitaria, ma questi è pizzicato in posizione off-side. La determinazione messa in campo nella ripresa dai toscani ha il suo culmine al 54', quando Canessa realizza il gol del vantaggio: Raimo inserisce la quinta e scappa sull'out destro, imprendibile. Il suo allungo raggiunge il fondo e contrasta con Tocchi, il rimpallo favorisce Canessa che in piena area non perdona incrociando il destro nell'angolino più lontano rispetto al suo punto di battuta. La timida reazione veneziana al 58' porta alla doppia conclusione di Strechie, respinta da Santini, e di Tagliapietra preda dei guanti di Romboli. Reazione che viene prontamente vanificata con il raddoppio di Canessa al 63': il bomber amaranto raccoglie il rinvio di Romboli facendo da sponda per Nigiotti e prendendo in controtempo la difesa veneziana, lo stesso Canessa si inserisce nello spazio lasciato libero per scaricare sotto la traversa l'assist di Nigiotti, facendo esplodere la panchina labronica e gli spalti dello stadio Emo Priami . L'entusiasmo è alle stelle e raggiunge l'apoteosi al 69' quando Bartolini, dopo aver siglato il 3-0, dà il via alla festa amaranto: Folegnani, strepitoso nella ripresa, riceve da Cortopassi e indovina il corridoio profondo per Raimo, l'appoggio dal limite raggiunge il sinistro di Bartolini che insacca alle spalle di Camerlengo il gol che certifica la qualificazione ai quarti di finale. La girandola dei cambi fa da cornice ai restanti venti minuti per risvegliare gli ospiti alla ricerca del gol della bandiera. Ci provano Serena al 72', Leone all'81' e Pozzebon all'85'; il Livorno resiste all'assalto e respinge al mittente tutti i tentativi conquistando il prezioso traguardo del passaggio al turno successivo. <br ><b>LE INTERVISTE</b><br >Dopo il triplice fischiamo raggiungiamo i due allenatori <b>Nappi</b> e Turato. Partiamo dal tecnico labronico. Partita dai due volti, il primo tempo risulta dominato dal Venezia, mentre il Livorno gioca di rimessa; poi nel secondo tempo avete preso in mano il pallino del gioco riuscendo ad imporvi e segnare tre gol. <b> Si, sono d'accordo con questa analisi, anche perché sul piano fisico loro hanno mollato un pochino. Li avevo visti contro il Feralpisalò, gara in cui avevano giocato fino all'ultimo profondendo tante energie e forse contro di noi ne hanno risentito. Abbiamo fatto la nostra partita mettendo in pratica le cose che proviamo in allenamento ed i gol sono arrivati perché abbiamo ragazzi che non mollano mai, fino alla fine. E' un nostro grande pregio .</b> <br >Un secondo tempo da favola, questa è stata la vittoria di una squadra unita, coesa e determinata. <br ><b> Questa è una vittoria del gruppo, da dedicare esclusivamente a noi e ai familiari dei ragazzi, una soddisfazione che ripaga dei sacrifici. E' stata una bella gratificazione anche per me e sono contento per i miei giocatori perchè abbiamo centrato un obiettivo importantissimo e di grande prestigio .</b><br >C'è qualche nome tra i suoi che, per lei, in ottica futura può essere già pronto per aggregarsi con la prima squadra?<br ><b> Raimo. Per la struttura fisica che ha, anche se deve ancora lavorare molto perché ricopre un ruolo nuovo per lui nuovo. Ce l'ho messo io a fare il terzino, dopo alcune amichevoli non lo vedevo esterno alto come giocava con la Fiorentina. Avevo in mente per lui un progetto da esterno basso di destra che ha sposato alla grande; in questa posizione ha giocato 30 partite, gli manca ancora un pochino la cura della fase difensiva ma in prospettiva è uno di quei giocatori che può arrivare lassù .</b><br >Canessa?<br ><b> Alessio farà il giocatore. E' un ragazzo umile con una testa superiore a tutti, è migliorato tantissimo e sta centrando i risultati, adesso quando effettua l'appoggio attacca la porta in una maniera incredibile ed è quello che prima non faceva; lavorare con lui è facile perché recepisce subito i suggerimenti. Ha fatto un pochino di fatica all'inizio ad adattarsi al campionato ma è normale, poi il suo potenziale è esploso e anche contro il Venezia ha segnato due gol .</b><br >Adesso ci saranno i quarti di finale; ha già avuto modo di visionare le squadre più pericolose che potreste trovarvi di fronte?<br ><b> Non ancora, però devo dire che per me il Venezia è la squadra più forte che abbia mai incontrato. Noi avevamo più motivazioni ma loro se la sono giocata alla grande .</b><br >Proseguiamo con la voce del tecnico dei lagunari. Mister Turato, cosa è successo nella ripresa in cui avete vanificato l'ottimo primo tempo?<br ><b> Siamo partiti molto bene creando tantissime occasioni da gol, purtroppo questa è la pecca che ha il mio gruppo. Creiamo molto ma facciamo fatica a concretizzare tutto il lavoro che produciamo; poi abbiamo pagato il gol subito e non ho visto la reazione che mi aspettavo </b>.<br >Quindi è stato un problema di tipo mentale?<br ><b> Si, siamo venuti a Livorno consapevoli che dovevamo vincere e probabilmente questo ha bloccato i ragazzi che non hanno saputo reagire allo svantaggio. Riconosco però i giusti meriti al Livorno, che ha qualità agonistiche e ottimi giocatori . </b><br >Al netto del risultato che vi estromette dalla manifestazione, come valuta la stagione che avete disputato?<br ><b> Molto positiva, dispiace sempre perdere ma mi ritengo soddisfatto lo stesso; abbiamo cambiato diversi ragazzi ad inizio anno e ripartiremo per il prossimo con una base ancor più solida .</b>
Matteo Galli