- Trofeo Cerbai Giovanissimi B
- ProLivorno Sorgenti
-
0 - 2
- Margine Coperta
MARGINE COPERTA (4-2-3-1): Petroni (70' Giuntini); Ceconi, Garbati, Tabarrani (65' Testaguzza), Seconnino; Pietrovito (55' Guzzo), Nelli (60' Panati); Giannini, Bisegna, Ponticelli (41' Marzico); Martini (67' Papaleo). A disp.: Mancini. All.: Ilario Cei.
PRO LIV. SORGENTI (4-3-3): Bertocci; Bartorelli, Giusti, Termine (41' Catarsi), Scapaticci (41' Barsacchi); Dominici, Roffi (50' Crestacci), Pascale; Mihaila (60' Ricci), Filippi (41' Chiappe), Acampora (46' Lenzi). A disp.: Aragona. All.: Marco Antonini.
ARBITRO: Fabozzo di Lucca.
RETI: 11' Martini, 41' Giannini.
NOTE: falli subiti 9-9. Angoli 3-5. Tiri in porta 4-1. Tiri fuori 1-5. Ammonito Tabarrani. Recupero 1'+4'.
E finale sia. Il Margine Coperta soffre, segna due gol e conquista il biglietto per l'ultimo atto del Trofeo Cerbai. A nulla sono valse le reazioni (seppur tardive) della Pro Livorno Sorgenti, che per diversi tratti di gara ha giocato ad armi pari con i nerazzurri (per l'occasione in maglia bianca). Nonostante l'assoluta parità di valori tecnici in campo, l'aspetto decisivo della partita è stata la grande sicurezza e maturità del Margine Coperta a livello tattico e soprattutto psicologico. La compagine di mister Cei, trascinata da un superbo Martini e dalla regia di Bisegna, ha mostrato la maturità necessaria e fondamentale per affrontare le sfide da dentro o fuori. Sull'altro fronte c'è ovviamente tanta amarezza. Dopo un buonissimo avvio, i ragazzi labronici si sono disuniti col passare dei minuti anche a causa del contraccolpo mentale per i gol subìti. Se si dovesse rimproverare qualcosa ai ragazzi di mister Antonini (il che rimane comunque difficile: ricordiamo che per essere qui hanno dovuto vincere il proprio campionato provinciale), potremmo far notare la scarsa abilità nella gestione della palla in fase d'impostazione. Una pecca sicuramente migliorabile nel prossimo futuro ma sulla quale c'è da lavorare. I ritmi della partita sono decisamente bassi. Lo spettacolo non è avvincente, la paura di commettere un passo falso blocca le gambe dei giocatori. Come detto prima, l'avvio è favorevole al Pro Livorno. Il 4-3-3 labronico mette in difficoltà il Margine Coperta, apparentemente spaesato e poco reattivo a centrocampo. La compagine rosanero mette a segno due buone azioni, una sugli sviluppi di un angolo con la conclusione di testa di Roffi, l'altra un minuto dopo (6') con un ottimo cross dalla destra di Acampora raccolto dallo stesso Roffi, recuperato in extremis da Seconnino. La reazione del Margine si fa attendere solo qualche minuto. Dopo aver sfiorato il vantaggio al termine di una bella azione sulla destra, conclusa con un cross interessante di Giannini per Ponticelli, i ragazzi di Cei sbloccano il risultato all'11': Bisegna illumina, Ponticelli conclude da posizione ravvicinata, Bertocci respinge, Martini lestamente non fallisce il tap-in e insacca. Due minuti dopo Mihaila avrebbe la palla buona per pareggiare, ma un eccesso di altruismo lo porta a servire un compagno inesistente in mezzo all'area piuttosto che tirare. Dopo un inizio stentato, il Margine riesce a prendere le misure al Pro Livorno e ad occupare in modo preciso ogni zona del campo, anche per merito (o se vogliamo, demerito) dell'attacco livornese, isolato in avanti con quei tre in pasto alla rocciosa difesa dei bianchi, e un centrocampo dal baricentro fin troppo basso. Dominici prova in un paio di occasioni ad incunearsi nella trequarti del Margine, ma la staticità delle punte lo porta a ricercare soluzioni fin troppo elaborate e per nulla efficaci. L'ultimo sussulto del primo tempo ce lo regala Petroni, la cui uscita a vuoto ai trenta metri spalanca la porta a Mihaila, ma il tiro termina a lato abbondantemente. Lo spartito della ripresa è pressoché identico al finale del primo tempo. Il Margine va in avanti ed ipoteca il successo finale con la rete del due a zero al 41'. L'azione è da manuale: contropiede per vie centrali, Martini allarga sul centrodestra per Giannini, dribbling secco a superare Giusti e conclusione potente, imprendibile per Bertocci. La Pro Livorno Sorgenti, che pur con discontinuità aveva mostrato segnali di vita ed aveva rischiato di accorciare le distanze con Lenzi, si sfalda piano piano. Il Margine può così amministrare il risultato ed andare vicino al terzo gol in un paio di occasioni. Così finisce l'avventura dei labronici al Trofeo Cerbai. Continua invece il sogno del Margine, che viaggia a vele spiegate verso la più che mai possibile vittoria finale.
Calciatoripiù: Bartorelli (Pro Liv. Sorgenti): tra i migliori per concentrazione e precisione. Pochissime sbavature, si dimostra sempre al pezzo. Lenzi (Pro Liv. Sorgenti): più pericoloso lui in meno di venti minuti che altri in più di un'ora di gioco. Una domanda: e se fosse entrato prima? Martini (Margine Coperta): stravince il duello degli attaccanti. Rapinatore d'area in occasione del primo gol, uomo assist nell'azione del secondo: praticamente impeccabile. Bisegna (Margine Coperta): è il più forte sul terreno di gioco, e si vede. Anche il ragazzo ne è consapevole, ma questo lo porta ad alternare momenti di grande genialità ad altri di completa eclissi. Se troverà la giusta misura diverrà inarrestabile.
Gabriele Nieri
MARGINE COPERTA (4-2-3-1): Petroni (70' Giuntini); Ceconi, Garbati, Tabarrani (65' Testaguzza), Seconnino; Pietrovito (55' Guzzo), Nelli (60' Panati); Giannini, Bisegna, Ponticelli (41' Marzico); Martini (67' Papaleo). A disp.: Mancini. All.: Ilario Cei.<br >PRO LIV. SORGENTI (4-3-3): Bertocci; Bartorelli, Giusti, Termine (41' Catarsi), Scapaticci (41' Barsacchi); Dominici, Roffi (50' Crestacci), Pascale; Mihaila (60' Ricci), Filippi (41' Chiappe), Acampora (46' Lenzi). A disp.: Aragona. All.: Marco Antonini.<br >
ARBITRO: Fabozzo di Lucca.<br >
RETI: 11' Martini, 41' Giannini.<br >NOTE: falli subiti 9-9. Angoli 3-5. Tiri in porta 4-1. Tiri fuori 1-5. Ammonito Tabarrani. Recupero 1'+4'.
E finale sia. Il Margine Coperta soffre, segna due gol e conquista il biglietto per l'ultimo atto del Trofeo Cerbai. A nulla sono valse le reazioni (seppur tardive) della Pro Livorno Sorgenti, che per diversi tratti di gara ha giocato ad armi pari con i nerazzurri (per l'occasione in maglia bianca). Nonostante l'assoluta parità di valori tecnici in campo, l'aspetto decisivo della partita è stata la grande sicurezza e maturità del Margine Coperta a livello tattico e soprattutto psicologico. La compagine di mister Cei, trascinata da un superbo Martini e dalla regia di Bisegna, ha mostrato la maturità necessaria e fondamentale per affrontare le sfide da dentro o fuori. Sull'altro fronte c'è ovviamente tanta amarezza. Dopo un buonissimo avvio, i ragazzi labronici si sono disuniti col passare dei minuti anche a causa del contraccolpo mentale per i gol subìti. Se si dovesse rimproverare qualcosa ai ragazzi di mister Antonini (il che rimane comunque difficile: ricordiamo che per essere qui hanno dovuto vincere il proprio campionato provinciale), potremmo far notare la scarsa abilità nella gestione della palla in fase d'impostazione. Una pecca sicuramente migliorabile nel prossimo futuro ma sulla quale c'è da lavorare. I ritmi della partita sono decisamente bassi. Lo spettacolo non è avvincente, la paura di commettere un passo falso blocca le gambe dei giocatori. Come detto prima, l'avvio è favorevole al Pro Livorno. Il 4-3-3 labronico mette in difficoltà il Margine Coperta, apparentemente spaesato e poco reattivo a centrocampo. La compagine rosanero mette a segno due buone azioni, una sugli sviluppi di un angolo con la conclusione di testa di Roffi, l'altra un minuto dopo (6') con un ottimo cross dalla destra di Acampora raccolto dallo stesso Roffi, recuperato in extremis da Seconnino. La reazione del Margine si fa attendere solo qualche minuto. Dopo aver sfiorato il vantaggio al termine di una bella azione sulla destra, conclusa con un cross interessante di Giannini per Ponticelli, i ragazzi di Cei sbloccano il risultato all'11': Bisegna illumina, Ponticelli conclude da posizione ravvicinata, Bertocci respinge, Martini lestamente non fallisce il tap-in e insacca. Due minuti dopo Mihaila avrebbe la palla buona per pareggiare, ma un eccesso di altruismo lo porta a servire un compagno inesistente in mezzo all'area piuttosto che tirare. Dopo un inizio stentato, il Margine riesce a prendere le misure al Pro Livorno e ad occupare in modo preciso ogni zona del campo, anche per merito (o se vogliamo, demerito) dell'attacco livornese, isolato in avanti con quei tre in pasto alla rocciosa difesa dei bianchi, e un centrocampo dal baricentro fin troppo basso. Dominici prova in un paio di occasioni ad incunearsi nella trequarti del Margine, ma la staticità delle punte lo porta a ricercare soluzioni fin troppo elaborate e per nulla efficaci. L'ultimo sussulto del primo tempo ce lo regala Petroni, la cui uscita a vuoto ai trenta metri spalanca la porta a Mihaila, ma il tiro termina a lato abbondantemente. Lo spartito della ripresa è pressoché identico al finale del primo tempo. Il Margine va in avanti ed ipoteca il successo finale con la rete del due a zero al 41'. L'azione è da manuale: contropiede per vie centrali, Martini allarga sul centrodestra per Giannini, dribbling secco a superare Giusti e conclusione potente, imprendibile per Bertocci. La Pro Livorno Sorgenti, che pur con discontinuità aveva mostrato segnali di vita ed aveva rischiato di accorciare le distanze con Lenzi, si sfalda piano piano. Il Margine può così amministrare il risultato ed andare vicino al terzo gol in un paio di occasioni. Così finisce l'avventura dei labronici al Trofeo Cerbai. Continua invece il sogno del Margine, che viaggia a vele spiegate verso la più che mai possibile vittoria finale. <br ><b>
Calciatoripiù: Bartorelli (Pro Liv. Sorgenti)</b>: tra i migliori per concentrazione e precisione. Pochissime sbavature, si dimostra sempre al pezzo. <b>Lenzi (Pro Liv. Sorgenti)</b>: più pericoloso lui in meno di venti minuti che altri in più di un'ora di gioco. Una domanda: e se fosse entrato prima? <b>Martini (Margine Coperta)</b>: stravince il duello degli attaccanti. Rapinatore d'area in occasione del primo gol, uomo assist nell'azione del secondo: praticamente impeccabile. <b>Bisegna (Margine Coperta)</b>: è il più forte sul terreno di gioco, e si vede. Anche il ragazzo ne è consapevole, ma questo lo porta ad alternare momenti di grande genialità ad altri di completa eclissi. Se troverà la giusta misura diverrà inarrestabile.
Gabriele Nieri