- Giovanissimi Regionali GIR.C
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Pianese
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3 - 2
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Santa Firmina
PIANESE: Bisconti, Forti, Contorni, Buononato, Goracci, Bonari, Medhy, Giglioni A., De Luca, Scapigliati, Perini. A disp.: Cortini, Agrimonti, Giuliacci, Canestri. All.: Giglioni Guido.
S. FIRMINA: Tiezzi, Bennati R., Treghini, Donati, Orlandi, Bennati L., Ceccherini, Coyocaru, Vitiello, Carboni, Palazzini. A disp.: Lapini, Chianucci, Livi, Cipolleschi, Lischi, Mattesini, Mencaroni. All.: Battiston Giorgio.
ARBITRO: Manetti di Siena.
RETI: 18' Scapigliati, 23' e 48' Ceccherini, 65' Mattesini aut., 71' Forti.
L'anno nuovo inizia con i fuochi d'artificio per la Pianese che realizza nove gol in due partite in tre giorni e si toglie lo sfizio di vincere anche contro un malcapitato Santa Firmina protagonista di un'esorbitante goleada all'esordio dell'andata (punizione eccessiva allora, mai digerita). Nonostante l'inizio della gara in scarsissime condizioni di visibilità, causa nebbia insistente sul campo di Radicofani, la foschia si diradava ed il secondo tempo anche se con l'ausilio dei riflettori accesi era piuttosto nitido. All'inizio della partita si intravedeva nella caligine sotto gli spalti, lo spunto sulla fascia sinistra di De Luca e l'apertura per Scapigliati che si infilava nella bruma a destra: Tiezzi se lo trovava di fronte al 18' come uno spettro palla al piede senza catene e il gol del vantaggio si materializzava come un fantasma risucchiato da Ghostbuster. Allo stesso modo si percepiva il pareggio al 23' con un tiro-cross dalla fascia di Ceccherini che si insaccava prendendo una traiettoria impensabile, una via di mezzo tra una grossa botta di fortuna ed un bel traversone. Si andava comunque al riposo con una situazione che lasciava presagire un risultato a sorpresa, perché se è vero che il rinvio della gara sarebbe stato penalizzante per gli ospiti, allo stesso tempo giocare in dieci con massimo venti metri di visibilità per gli aretini diventava assai problematico. La ripresa iniziava con il Santa Firmina all'attacco e con la maiuscola prestazione del portiere Bisconti che respingeva per ben due volte gli affondi ad opera di Vitiello alle poche conclusioni a rete per l'inesorabile e tanto corretto, quanto puntuale controllo di Bonari, libero con freddezza, tecnica e precisione esemplari. Al 48' su calcio d'angolo Ceccherini si alzava perentorio come da lì a poco avrebbe fatto la foschia e siglava la doppietta personale che produceva uno strano effetto (pericolosamente esaltante) tra la formazione ospite. Al 57' altra respinta con la punta dei guantoni su pallonetto di Vitiello da parte di Matteo Bisconti e al 60' rasoterra di Treghini che proveniva dalle retrovie con un treno superstar sulle linee ad alta velocità e crossava rasoterra un diagonale che attraversava tutto lo specchio della porta senza che Lischi riuscisse a correggere in rete al volo. A questo punto della gara si palesava una necessità impellente e clamorosa, quella dell'allenatore Battiston che aveva bisogno - da esperto conoscitore di calcio - di dimostrare e soppesare la reale capacità anche emotiva e caratteriale di tutta la sua compagine (soprattutto dopo lo scivolone contro la Sestese) e cominciava a sostituire l'intera panchina richiamando gente come Donati e Coyocaru in difesa oltre ad uno spaesato Vitiello (quanto sarà duro il girone di ritorno per gli attaccanti più bravi della classe che ormai tutti conoscono!). Chi avrebbe mai pensato che la Pianese che stava subendo clamorosamente da venticinque minuti la pressione offensiva degli avversari, sotto di una rete, sapesse e potesse reagire a dieci minuti dalla fine? Dalla panchina opposta mister Guido Giglioni sostituiva anch'egli tutte le riserve disponibili, ma lo faceva inserendo elementi che se non andavano a migliorare lo schema di gioco, di certo non lo peggioravano, anzi aumentavano la freschezza atletica. Sempre appostato come il classico falco sulla rocca, De Luca in vesti di regista aspettava di partire in contropiede e lanciare i propri compagni come ormai sembra diventare sua specialità. Così succedeva al 65': palla filtrante in avanti per Cortini anticipato con la punta dello scarpino da Mattesini. Il subentrato portiere Lapini non toccava la sfera con le mani per paura che l'arbitro fischiasse una punizione da retropassaggio volontario e il pallone si infilava in porta in porta senza ombra di dubbio. Dubbi invece rimanevano per l'attribuzione del gol: comunque, per il decisivo ruolo nell'induzione all'errore di valutazione, più che per il cambio di traiettoria, nel tabellino è da segnare, invece rete di De Luca, autorete . Ma il tripudio non era finito: al primo minuto di gioco supplementare, calcio di punizione per l'ulteriore corale attacco in avanti della Pianese; al limite dell'area di rigore Forti batteva con potenza e precisione sotto la traversa il gol del kappaò . Era la rete della rivincita contro tutto e tutti. Era il gol da prima pagina. La vittoria del gioco tra due squadre che si erano affrontate a viso aperto, ma che sanciva anche l'importanza dell'allenamento psico-fisico e della qualità dell'intera rosa di giocatori a disposizione in tornei difficili e imprevedibili come questo.
Calciatoripiù: Pianese in giornata di grazia e l'elogio solo per qualcuno diventa difficile. Su tutti il trio delle meraviglie Bisconti, Bonari, Forti difensore con licenza di segnare gol pesantissimi. Per il S. Firmina impressionano Ceccherini e l'apparato respiratorio di Treghini, terzino fluidificante col motore potenziato.
G.D.
PIANESE: Bisconti, Forti, Contorni, Buononato, Goracci, Bonari, Medhy, Giglioni A., De Luca, Scapigliati, Perini. A disp.: Cortini, Agrimonti, Giuliacci, Canestri. All.: Giglioni Guido.<br >S. FIRMINA: Tiezzi, Bennati R., Treghini, Donati, Orlandi, Bennati L., Ceccherini, Coyocaru, Vitiello, Carboni, Palazzini. A disp.: Lapini, Chianucci, Livi, Cipolleschi, Lischi, Mattesini, Mencaroni. All.: Battiston Giorgio.<br >
ARBITRO: Manetti di Siena.<br >
RETI: 18' Scapigliati, 23' e 48' Ceccherini, 65' Mattesini aut., 71' Forti.
L'anno nuovo inizia con i fuochi d'artificio per la Pianese che realizza nove gol in due partite in tre giorni e si toglie lo sfizio di vincere anche contro un malcapitato Santa Firmina protagonista di un'esorbitante goleada all'esordio dell'andata (punizione eccessiva allora, mai digerita). Nonostante l'inizio della gara in scarsissime condizioni di visibilità, causa nebbia insistente sul campo di Radicofani, la foschia si diradava ed il secondo tempo anche se con l'ausilio dei riflettori accesi era piuttosto nitido. All'inizio della partita si intravedeva nella caligine sotto gli spalti, lo spunto sulla fascia sinistra di De Luca e l'apertura per Scapigliati che si infilava nella bruma a destra: Tiezzi se lo trovava di fronte al 18' come uno spettro palla al piede senza catene e il gol del vantaggio si materializzava come un fantasma risucchiato da Ghostbuster. Allo stesso modo si percepiva il pareggio al 23' con un tiro-cross dalla fascia di Ceccherini che si insaccava prendendo una traiettoria impensabile, una via di mezzo tra una grossa botta di fortuna ed un bel traversone. Si andava comunque al riposo con una situazione che lasciava presagire un risultato a sorpresa, perché se è vero che il rinvio della gara sarebbe stato penalizzante per gli ospiti, allo stesso tempo giocare in dieci con massimo venti metri di visibilità per gli aretini diventava assai problematico. La ripresa iniziava con il Santa Firmina all'attacco e con la maiuscola prestazione del portiere Bisconti che respingeva per ben due volte gli affondi ad opera di Vitiello alle poche conclusioni a rete per l'inesorabile e tanto corretto, quanto puntuale controllo di Bonari, libero con freddezza, tecnica e precisione esemplari. Al 48' su calcio d'angolo Ceccherini si alzava perentorio come da lì a poco avrebbe fatto la foschia e siglava la doppietta personale che produceva uno strano effetto (pericolosamente esaltante) tra la formazione ospite. Al 57' altra respinta con la punta dei guantoni su pallonetto di Vitiello da parte di Matteo Bisconti e al 60' rasoterra di Treghini che proveniva dalle retrovie con un treno superstar sulle linee ad alta velocità e crossava rasoterra un diagonale che attraversava tutto lo specchio della porta senza che Lischi riuscisse a correggere in rete al volo. A questo punto della gara si palesava una necessità impellente e clamorosa, quella dell'allenatore Battiston che aveva bisogno - da esperto conoscitore di calcio - di dimostrare e soppesare la reale capacità anche emotiva e caratteriale di tutta la sua compagine (soprattutto dopo lo scivolone contro la Sestese) e cominciava a sostituire l'intera panchina richiamando gente come Donati e Coyocaru in difesa oltre ad uno spaesato Vitiello (quanto sarà duro il girone di ritorno per gli attaccanti più bravi della classe che ormai tutti conoscono!). Chi avrebbe mai pensato che la Pianese che stava subendo clamorosamente da venticinque minuti la pressione offensiva degli avversari, sotto di una rete, sapesse e potesse reagire a dieci minuti dalla fine? Dalla panchina opposta mister Guido Giglioni sostituiva anch'egli tutte le riserve disponibili, ma lo faceva inserendo elementi che se non andavano a migliorare lo schema di gioco, di certo non lo peggioravano, anzi aumentavano la freschezza atletica. Sempre appostato come il classico falco sulla rocca, De Luca in vesti di regista aspettava di partire in contropiede e lanciare i propri compagni come ormai sembra diventare sua specialità. Così succedeva al 65': palla filtrante in avanti per Cortini anticipato con la punta dello scarpino da Mattesini. Il subentrato portiere Lapini non toccava la sfera con le mani per paura che l'arbitro fischiasse una punizione da retropassaggio volontario e il pallone si infilava in porta in porta senza ombra di dubbio. Dubbi invece rimanevano per l'attribuzione del gol: comunque, per il decisivo ruolo nell'induzione all'errore di valutazione, più che per il cambio di traiettoria, nel tabellino è da segnare, invece rete di De Luca, autorete . Ma il tripudio non era finito: al primo minuto di gioco supplementare, calcio di punizione per l'ulteriore corale attacco in avanti della Pianese; al limite dell'area di rigore Forti batteva con potenza e precisione sotto la traversa il gol del kappaò . Era la rete della rivincita contro tutto e tutti. Era il gol da prima pagina. La vittoria del gioco tra due squadre che si erano affrontate a viso aperto, ma che sanciva anche l'importanza dell'allenamento psico-fisico e della qualità dell'intera rosa di giocatori a disposizione in tornei difficili e imprevedibili come questo. <br ><b>
Calciatoripiù: </b>Pianese in giornata di grazia e l'elogio solo per qualcuno diventa difficile. Su tutti il trio delle meraviglie <b>Bisconti, Bonari, Forti</b> difensore con licenza di segnare gol pesantissimi. Per il S. Firmina impressionano <b>Ceccherini </b>e l'apparato respiratorio di <b>Treghini</b>, terzino fluidificante col motore potenziato.
G.D.