- Finali Allievi Nazionali Serie A-B
- Milan
-
0 - 0
- Inter
2-4 dopo i calci di rigore
MILAN (4-3-1-2): Livieri; Turano, Mondonico, De Santis, Bonanni (72' Malberti); Segre (72' Bolis, 96' Casiraghi), Gamarra, Crociata; Felicioli (94' Cestagalli); Cutrone (72' Meleleo), Vassallo. A disp.: Aiolfi, Masiero, Miti, Maresi. All.: Omar Danesi.
INTER (4-4-2): Radu, Colombini, Sgarbi, Piacentini, Di Marco (56' Cotali); Gomes Delgado, De Micheli (66' Brambilla), Tchaoule, Zonta (66' Taufer); Appiah (93' Opoku), Bonazzoli. A disp.: Di Gregorio, Zebli, De La Fuente, Panatti. All.: Gianmario Corti.
ARBITRO: Manuel Volpi di Arezzo, coad. da Selicato e Lupi di Empoli (quarto uomo Camplone di Pescara).
NOTE: ammoniti Segre al 27', De Micheli al 40', Meleleo al 102'. Corner 7-6. Recupero 0+4' (0+2').
LE PAGELLE
Milan
Livieri: 6/7 Decolla e in grande stile toglie dall'incrocio la conclusionjavascript:void(0);e di De Micheli. Soffre un po' nelle uscite ma tra i pali è sempre reattivo. Bravo a neutralizzare il penalty di Brambilla.
Turano: 6.5 Sulla destra contiene molto bene Zonta e, almeno per i primi minuti, prova ad accompagnare le iniziative di Segre. Si placa col passare dei minuti.
Bonanni: 6 Qualche apprensione in avvio contro Gomes Delgado, ma nel complesso non demerita e chiude spesso efficacemente la diagonale difensiva. 72' Malberti: sv. Positiva la sua mezz'ora finale come terzino destro.
De Santis: 7+ Baluardo difensivo, costringe Bonazzoli a ronzare sempre lontano dall'area e non si lascia impensierire neppure dalla rapidità di Appiah. Fondamentale un suo salvataggio sulla linea.
Gamarra: 7+ Il boliviano rientra dalla squalifica e prende subito il timone del match, impostando con grande lucidità. Contro un'Inter sempre ben schierata in fase difensiva, fatica a far accelerare i suoi, ma sbaglia pochissimi palloni e detta i tempi ai suoi. Regista moderno, ha piedi buoni, velocità di pensiero e di esecuzione. Annotatevi il nome, se continua così ne sentiremo parlare.
Mondonico: 7+ Come il compagno di reparto De Santis, offre una gara impeccabile al centro della difesa, rimandando al mittente ogni tentativo dei nerazzurri di sfondare centralmente e spuntandola sempre sui palloni alti.
Segre: 6+ Faticatore di centrocampo, è più attento a non scoprire la zona e ad affiancare Gamarra in fase di contenimento che a farsi vedere in avanti; non disdegna comunque qualche discesa sulla destra, specialmente nel primo tempo. In avanti ha poche occasioni per incidere. 96' Casiraghi: sv.
Crociata: 6/7 Tra i migliori dei rossoneri nel primo tempo, mostra di essere un centrocampista completo, molto abile nelle due fasi. Spende molto e nel finale cala un po', accontentandosi di contenere.
Cutrone: 6.5 E' il più giovane in campo, ma non tira mai indietro la gamba, provando a scardinare la difesa nerazzurra con i suoi lampi. Si fa apprezzare per un paio di dialoghi nello stretto con Vassallo, ma non riesce mai a calciare. 72' Meleleo: 6+ Molto movimento sulla sinistra, ma non si procura occasioni per incidere.
Felicioli: 6/7 Mancino di gran classe, entra ed esce dal match ad intermittenza. Quando riesce a farsi sentire, il Milan diventa pericoloso in avanti. Soffre però alcune pause, ben controllato da Tchaoule e De Micheli. 94' Cestagalli: sv.
Vassallo: 6.5 Come Cutrone, è molto bravo nel primo tempo a cercare col suo movimento e le sue giocate di mandare in difficoltà la difesa nerazzurra. Tentativi vani, perché Piacentini e Sgarbi non perdono un colpo. Spende molto ed è stremato nella fase finale del match.
Inter
Radu: 7.5 Nei cento minuti di gioco non è mai chiamato ad utilizzare i superpoteri. Anche senza mettersi il mantello, va fuori dall'ordinario ai rigori, neutralizzando le esecuzioni di Gamarra e Vassallo.
Colombini: 6+ Completa bene il pacchetto difensivo sulla destra, lasciando pochi spazi a Felicioli e a chiunque provi a sfondare dalla sua parte.
Di Marco: 6+ Mancino dal gran temperamento, soffre un po' in avvio contro le discese di Segre, Turano e Vassallo, ma non perde mai la calma e cresce soprattutto in avvio di ripresa. 57' Cotali: 6.5 Raccoglie il testimone dal compagno e chiude a doppia mandata la fascia.
Piacentini: 7+ Prestazione maiuscola al centro della difesa: non perde un duello aereo ed è difficilmente superabile anche nell'uno contro uno.
Sgarbi: 7+ Come il gemello Piacentini. In più va anche vicino al gol con un colpo di testa che De Santis salva sulla linea.
Tchaoule: 6/7 Si sporca le mani a centrocampo in un lavoro complicato, cercando di arginare il possesso di palla del Milan. Non permette mai (o quasi) agli avversari di puntare frontalmente la difesa, semplificando molto il lavoro di Piacentini e Sgarbi.
Zonta: 6+ Gioca come tornante a sinistra, ma ha compiti prettamente difensivi e li svolge efficacemente: in avanti, ben controllato da Turano, non riesce a servire palloni interessanti per le punte. 66' Taufer: 6.5 Più offensivo del compagno, vivacizza l'attacco dei suoi nel finale.
De Micheli: 6/7 Un primo tempo quasi in apnea, trascorso insieme a Tchaoule a rincorrere i portatori di palla avversari. Mostra di saper fare anche il regista nella ripresa, quando l'Inter parte forte. Un suo tiro costringe Livieri a superarsi per la deviazione in angolo. 66' Brambilla: 6.5 Si è sentita la sua mancanza nel primo tempo e quando entra si posiziona in cabina di regia: prova a far girare la squadra, ma la stanchezza dei compagni si fa sentire e non trova tanti varchi per proporre verticalizzazioni interessanti.
Bonazzoli: 6.5 Centravanti vecchio stile, al centro dell'attacco prova invano a mandare in difficoltà De Santis e Mondonico. Arriva al tiro soprattutto nei minuti finali, ma non riesce a superare Livieri.
Gomes Delgado: 6.5 Da destra (e dalle sue iniziative) arrivano i pericoli maggiori per il Milan, ma si concede molte pause.
Appiah: 6+ Corre tanto in supporto a Bonazzoli, ma, come il compagno, non trova mai il varco per concludere in porta. 93' Opoku: 6.5 Segna il rigore decisivo che consegna lo scudetto ai suoi.
Arbitro
Volpi di Arezzo: 7 Buon arbitraggio in una gara comunque priva di grandi insidie. Unico neo, due ammonizioni (quella per simulazione a Meleleo, caduto involontariamente) e quella per Segre (nel primo tempo) un po' affrettate, ma sono sfumature in una gara che, complice la correttezza e la sportività dei ventidue in campo, si è lasciata tenere in pugno dall'inizio.
IL COMMENTO
L'Inter di Gianmario Corti torna sul trono dello Stivale, conquistando lo scudetto nella categoria Allievi che mancava da sei anni. Le due milaniste, volenti o nolenti, rimandano il verdetto fino i rigori, quando, complici le prodezze di Radu, viene premiata la precisione dei nerazzurri. Una partita equilibratissima, in cui sul piano del gioco il Milan ha costruito qualcosa in più. Ma sia durante gli ottanta minuti di gioco che durante i supplementari le emozioni si sono tenute ben distanti dal Bonelli , lasciando le squadre a girarsi tra le dita le loro preoccupazioni tattiche. Danesi e Corti schierano due compagini che non lasciano niente al caso, soprattutto nell'organizzazione difensiva. I rossoneri sono in campo con un 4-3-1-2, nel quale i due centrali sono Mondonico e De Santis; sugli esterni agiscono Turano e Bonanni, mentre il vertice basso del centrocampo è l'estroso Gamarra (al rientro), il quale viene spesso e volentieri a prendere palla sulla linea di difesa ed imposta con disarmante precisione; al suo fianco il mediano milanista può contare sull'apporto del dinamico Segre ma anche del tecnico Crociata, molto abile negli inserimenti. La parte offensiva viene curata prima di tutto da Felicioli, che giocando tra le linee col suo mancino dovrebbe scovare spazi interessanti per le due punte, Vassallo e il '98 (unico in campo dall'inizio) Cutrone. Sul fronte opposto Corti risponde con un classico 4-4-2: le chiavi della difesa sono in tasca a Piacentini e Sgarbi, due centrali che vantano una collaudata intesa; sugli esterni giocano Colombini e Di Marco, terzini che rimangono quasi sempre bloccati nella loro metà campo, ma che regalano pochissimo agli avversari. Sulla mediana, vista la partenza della panchina di Brambilla, il tecnico nerazzurro si affida a De Micheli (con la fascia da capitano) e a Tchaoule, coppia che oltre ad essere forte fisicamente sa tutoyer col pallone; sugli esterni giocano Zonta e Gomes Delgado, che. se nelle intenzioni dovrebbero andare ad accompagnare il tandem di attacco composto da Bonazzoli e Appiah (il lungo e il corto , complementari per caratteristiche), in realtà finiscono spesso per serrare le fila dietro la linea della palla. Dopo solo un minuto il primo guizzo è dei nerazzurri: Gomes Delgado ruba palla a Bonanni ed affonda sulla fascia di competenza, ma viene chiuso in angolo dalla difesa del Milan. Sul corner battuto da destra da Gomes Delgado, Vassallo stacca più in alto di tutti per allontanare; Di Marco raccoglie il pallone e conclude al volo, senza inquadrare lo specchio. Al 5' risponde il Milan: la punizione di Gamarra arriva minacciosa in area, De Santis si coordina bene e conclude al volo ma manda la sfera sul fondo. Sono i rossoneri nei primi minuti a tenere in mano l'iniziativa, trascinati dalla magistrale regia di Gamarra, ma al tempo stesso anche più intraprendenti. Anche se le squadre badano soprattutto a non prestare il fianco alle ripartenze avversarie. Al 12' Gamarra verticalizza per Cutrone che triangola con Vassallo ed apre a destra per Turano che traccia l'area con un buon pallone filtrante, che nessuno raccoglie. Passa un minuto e Segre soffia la sfera a Di Marco, Cutrone tenta il controllo al limite, ma prima di calciare viene chiuso da Sgarbi in corner con un provvidenziale tackle. Al 18' Colombini intercetta un rinvio corto di Gamarra e da destra crossa per Bonazzoli, ma dopo il controllo l'attaccante interista viene chiuso dalla difesa avversaria. Al 12' Cutrone vince un contrasto e da venticinque metri lascia partire un destro che termina sul fondo. Al 25' Piacentini recupera un rilancio della difesa avversaria; Appiah prova a servire Bonazzoli, ma il pallone è lungo di poco e Livieri para. Al 28' Gamarra imbecca in verticale Felicioli che, muovendosi tra le linee tallonato da De Micheli, evita Di Marco e, scorto con la coda dell'occhio il movimento il Cutrone, lo premia: il centravanti, liberto sulla destra, perde l'attimo per calciare e poi il suo destro, deviato, termina sul fondo. Passa un minuto e un rinvio corto di Liviero viene recuperato da Bonazzoli, che conclude col destro ma Liviero para a terra. Al 28' ancora Inter: il colpo di testa di Bonazzoli libera Appiah, fermato per un fuorigioco piuttosto dubbio. Al 30' Cutrone prova a sfondare centralmente e serve Vassallo, ma Colombini chiude tempestivamente; da fuori Crociata intercetta e calcia potente ma centrale, così Radu non ha difficoltà a parare. Il predominio territoriale del Milan continua a farsi sentire, ma il possesso di palla dei rossoneri non trova sbocchi offensivi contro l'ottima organizzazione difensiva dell'Inter. Dopo un lancio di Bonanni viene sventato dalla buona uscita di Radu su Cutrone (32'), al 35' Felicioli recupera palla e punta frontalmente la difesa avversaria; il fantasista di Danesi però non serve né Cutrone né Vassallo che si erano divaricati davanti a lui lascia partire un mancino che, dopo una deviazione, spizza Radu ma termina sul fondo. Al 37' Bonazzoli sorprende Bonanni e, portatosi avanti il pallone con la testa, entra in area e conclude col destro, colpendo l'esterno della rete (con una deviazione: è calcio d'angolo). Dalla bandierina il cross di Gomes Delgado, dopo essere stato allontanato da Vassallo, viene spedito sul fondo da Di Marco. Al 39' Felicioli (cresciuto molto nella seconda metà di frazione) serve Crociata che palla al piede affonda sulla destra e poi crossa al centro, ma Radu legge bene la situazione e blocca.
Nel secondo tempo il copione del match non cambia, anche se per qualche minuto è l'Inter a mostrarsi più intraprendente nella costruzione del gicoo. Dopo un minuto De Micheli si libera tra due avversari e fa partire un destro che Livieri para centrale. Passa un minuto e ancora De Micheli serve Gomes Delgado, il quale dalla destra serve un pallone tagliente che taglia l'area senza deviazioni. Al 43' ci prova ancora l'Inter con una rapida ripartenza: Livieri esce bene per fermare Appiah innescato da un colpo di testa di Bonazzoli; da centrocampo Piacentini intercetta e prova la conclusione, ma la palla termine sul fondo. Al 50' Sgarbi serve Appiah, il quale libera al tiro Bonazzoli, che non inquadra lo specchio. Al 56' una delle occasioni più interessanti di tutto il match: Appiah, spalle alla porta, scarica per De Micheli, il quale da fuori telecomanda il pallone sotto l'incrocio alla sinistra di Livieri, ma il portiere rossonero legge bene la traiettoria e vola deviando in corner. Sul tiro dalla bandierina l'uscita del portiere rossonero non allontana sufficientemente il pallone, così Sgarbi tenta la deviazione, ma De Santis provvidenzialmente salva sulla linea. Al 58', sempre su un corner, l'Inter trova la rete con un colpo di testa di Gomes Delgado, ma Volpi aveva già fermato il gioco, rilevando un fallo su Livierio in uscita. Nella seconda parte della ripresa il Milan torna a farsi vedere in avanti. Al 61' Gamarra imbecca Felicioni, che conclude col mancino, ma Radu para a terra. Al 74' Taufer (da poco entrato) libera Appiah, che da destra serve un cross in area, ma Livieri para a terra. Tutte le emozioni che si erano fatte desiderare per gli ottanta minuti sembrano accatastarsi nel recupero. All'80' Gomes Delgado libera in area Taufer, che conclude alto. All'82' Bonazzoli dal limite si libera per il mancino ma trova la pronta risposta di Livieri che in tuffo sulla sua sinistra devia in corner. All'83' un cross di Crociata sorprende la difesa nerazzurra e Vassallo tenta la spizzata mandando la sfera sul fondo. Un minuto più tardi Felicioli prova a servire Bolis, ma il pallone è lungo. Si va i supplementari. E se la paura di scoprirsi aveva contraddistinto il tempo regolamentare, figuriamoci nell'extra-time, quando un errore potrebbe compromettere tutto. Il possesso di palla viene spartito equamente tra le due squadra e si registrano solo tre tentativi: prima all'86' una punizione di Crociata attraversa l'area senza incontrare deviazioni. Poi allo scadere del secondo supplementare, Bonazzoli libera un sinistro che Livieri riesce a parare. Nel recupero infine Gomes Delgado serve a destra Bonazzoli che guadagna il fondo, si porta il pallone sul mancino e conclude, mandando però la sfera sopra la traversa. Si va ai rigori. Dagli undici metri prima Gomes Delgado trasforma con un sinistro morbido, mentre Gamarra si vede parare da Radu il suo penalty indirizzato nell'angolino alla destra. I nerazzurri segnano anche con Bonazzoli (mancino potente: Livieri non fa neppure in tempo a muoversi), mentre lo scudetto del Milan si allontana con la parata di Radu che tuffandosi sulla sinistra nega la rete a Vassallo. Ma la contesa non si chiude grazie alla parata di Liviero che rimane in piedi fino all'ultimo sulla rincorsa di Brambilla e riesce a parare; Casiraghi trasforma con un destro angolatissimo e tutto è (quasi riaperto). Quasi perché l'Inter trasformando due rigori sarebbe campione d'Italia: l'esecuzione di Sgarbi è imparabile e anche se Bernardi segna mettendo pressione a Opoku, il numero 20 nerazzurro, dopo aver sistemato la palla sul dischetto, non perde la freddezza necessaria per regalare lo scudetto ai suoi. E l'Inter è campione d'Italia!
Cosimo Di Bari
2-4 dopo i calci di rigore<br >MILAN (4-3-1-2): Livieri; Turano, Mondonico, De Santis, Bonanni (72' Malberti); Segre (72' Bolis, 96' Casiraghi), Gamarra, Crociata; Felicioli (94' Cestagalli); Cutrone (72' Meleleo), Vassallo. A disp.: Aiolfi, Masiero, Miti, Maresi. All.: Omar Danesi.<br >INTER (4-4-2): Radu, Colombini, Sgarbi, Piacentini, Di Marco (56' Cotali); Gomes Delgado, De Micheli (66' Brambilla), Tchaoule, Zonta (66' Taufer); Appiah (93' Opoku), Bonazzoli. A disp.: Di Gregorio, Zebli, De La Fuente, Panatti. All.: Gianmario Corti.<br >
ARBITRO: Manuel Volpi di Arezzo, coad. da Selicato e Lupi di Empoli (quarto uomo Camplone di Pescara).<br >NOTE: ammoniti Segre al 27', De Micheli al 40', Meleleo al 102'. Corner 7-6. Recupero 0+4' (0+2').
LE PAGELLE<br >Milan<br ><b>Livieri: 6/7</b> Decolla e in grande stile toglie dall'incrocio la conclusionjavascript:void(0);e di De Micheli. Soffre un po' nelle uscite ma tra i pali è sempre reattivo. Bravo a neutralizzare il penalty di Brambilla.<br ><b>Turano: 6.5</b> Sulla destra contiene molto bene Zonta e, almeno per i primi minuti, prova ad accompagnare le iniziative di Segre. Si placa col passare dei minuti.<br ><b>Bonanni: 6</b> Qualche apprensione in avvio contro Gomes Delgado, ma nel complesso non demerita e chiude spesso efficacemente la diagonale difensiva. <b>72' Malberti: sv. </b>Positiva la sua mezz'ora finale come terzino destro.<br ><b>De Santis: 7+</b> Baluardo difensivo, costringe Bonazzoli a ronzare sempre lontano dall'area e non si lascia impensierire neppure dalla rapidità di Appiah. Fondamentale un suo salvataggio sulla linea.<br ><b>Gamarra: 7+</b> Il boliviano rientra dalla squalifica e prende subito il timone del match, impostando con grande lucidità. Contro un'Inter sempre ben schierata in fase difensiva, fatica a far accelerare i suoi, ma sbaglia pochissimi palloni e detta i tempi ai suoi. Regista moderno, ha piedi buoni, velocità di pensiero e di esecuzione. Annotatevi il nome, se continua così ne sentiremo parlare.<br ><b>Mondonico: 7+</b> Come il compagno di reparto De Santis, offre una gara impeccabile al centro della difesa, rimandando al mittente ogni tentativo dei nerazzurri di sfondare centralmente e spuntandola sempre sui palloni alti.<br ><b>Segre: 6+</b> Faticatore di centrocampo, è più attento a non scoprire la zona e ad affiancare Gamarra in fase di contenimento che a farsi vedere in avanti; non disdegna comunque qualche discesa sulla destra, specialmente nel primo tempo. In avanti ha poche occasioni per incidere. <b>96' Casiraghi: sv.</b><br ><b>Crociata: 6/7</b> Tra i migliori dei rossoneri nel primo tempo, mostra di essere un centrocampista completo, molto abile nelle due fasi. Spende molto e nel finale cala un po', accontentandosi di contenere.<br ><b>Cutrone: 6.5</b> E' il più giovane in campo, ma non tira mai indietro la gamba, provando a scardinare la difesa nerazzurra con i suoi lampi. Si fa apprezzare per un paio di dialoghi nello stretto con Vassallo, ma non riesce mai a calciare. <b>72' Meleleo: 6+ </b>Molto movimento sulla sinistra, ma non si procura occasioni per incidere.<br ><b>Felicioli: 6/7</b> Mancino di gran classe, entra ed esce dal match ad intermittenza. Quando riesce a farsi sentire, il Milan diventa pericoloso in avanti. Soffre però alcune pause, ben controllato da Tchaoule e De Micheli. 94' Cestagalli: sv.<br ><b>Vassallo: 6.5</b> Come Cutrone, è molto bravo nel primo tempo a cercare col suo movimento e le sue giocate di mandare in difficoltà la difesa nerazzurra. Tentativi vani, perché Piacentini e Sgarbi non perdono un colpo. Spende molto ed è stremato nella fase finale del match.<br >Inter<br ><b>Radu: 7.5</b> Nei cento minuti di gioco non è mai chiamato ad utilizzare i superpoteri. Anche senza mettersi il mantello, va fuori dall'ordinario ai rigori, neutralizzando le esecuzioni di Gamarra e Vassallo. <br ><b>Colombini: 6+</b> Completa bene il pacchetto difensivo sulla destra, lasciando pochi spazi a Felicioli e a chiunque provi a sfondare dalla sua parte.<br ><b>Di Marco: 6+</b> Mancino dal gran temperamento, soffre un po' in avvio contro le discese di Segre, Turano e Vassallo, ma non perde mai la calma e cresce soprattutto in avvio di ripresa. <b>57' Cotali: 6.5</b> Raccoglie il testimone dal compagno e chiude a doppia mandata la fascia.<br ><b>Piacentini: 7+</b> Prestazione maiuscola al centro della difesa: non perde un duello aereo ed è difficilmente superabile anche nell'uno contro uno.<br ><b>Sgarbi: 7+</b> Come il gemello Piacentini. In più va anche vicino al gol con un colpo di testa che De Santis salva sulla linea.<br ><b>Tchaoule: 6/7</b> Si sporca le mani a centrocampo in un lavoro complicato, cercando di arginare il possesso di palla del Milan. Non permette mai (o quasi) agli avversari di puntare frontalmente la difesa, semplificando molto il lavoro di Piacentini e Sgarbi.<br ><b>Zonta: 6+</b> Gioca come tornante a sinistra, ma ha compiti prettamente difensivi e li svolge efficacemente: in avanti, ben controllato da Turano, non riesce a servire palloni interessanti per le punte. <b>66' Taufer: 6.5</b> Più offensivo del compagno, vivacizza l'attacco dei suoi nel finale.<br ><b>De Micheli: 6/7</b> Un primo tempo quasi in apnea, trascorso insieme a Tchaoule a rincorrere i portatori di palla avversari. Mostra di saper fare anche il regista nella ripresa, quando l'Inter parte forte. Un suo tiro costringe Livieri a superarsi per la deviazione in angolo. <b>66' Brambilla: 6.5</b> Si è sentita la sua mancanza nel primo tempo e quando entra si posiziona in cabina di regia: prova a far girare la squadra, ma la stanchezza dei compagni si fa sentire e non trova tanti varchi per proporre verticalizzazioni interessanti. <br ><b>Bonazzoli: 6.5</b> Centravanti vecchio stile, al centro dell'attacco prova invano a mandare in difficoltà De Santis e Mondonico. Arriva al tiro soprattutto nei minuti finali, ma non riesce a superare Livieri.<br ><b>Gomes Delgado: 6.5</b> Da destra (e dalle sue iniziative) arrivano i pericoli maggiori per il Milan, ma si concede molte pause.<br ><b>Appiah: 6+</b> Corre tanto in supporto a Bonazzoli, ma, come il compagno, non trova mai il varco per concludere in porta. <b>93' Opoku: 6.5</b> Segna il rigore decisivo che consegna lo scudetto ai suoi.<br >Arbitro<br ><b>Volpi di Arezzo: 7</b> Buon arbitraggio in una gara comunque priva di grandi insidie. Unico neo, due ammonizioni (quella per simulazione a Meleleo, caduto involontariamente) e quella per Segre (nel primo tempo) un po' affrettate, ma sono sfumature in una gara che, complice la correttezza e la sportività dei ventidue in campo, si è lasciata tenere in pugno dall'inizio. <br >IL COMMENTO<br >L'Inter di Gianmario Corti torna sul trono dello Stivale, conquistando lo scudetto nella categoria Allievi che mancava da sei anni. Le due milaniste, volenti o nolenti, rimandano il verdetto fino i rigori, quando, complici le prodezze di Radu, viene premiata la precisione dei nerazzurri. Una partita equilibratissima, in cui sul piano del gioco il Milan ha costruito qualcosa in più. Ma sia durante gli ottanta minuti di gioco che durante i supplementari le emozioni si sono tenute ben distanti dal Bonelli , lasciando le squadre a girarsi tra le dita le loro preoccupazioni tattiche. Danesi e Corti schierano due compagini che non lasciano niente al caso, soprattutto nell'organizzazione difensiva. I rossoneri sono in campo con un 4-3-1-2, nel quale i due centrali sono Mondonico e De Santis; sugli esterni agiscono Turano e Bonanni, mentre il vertice basso del centrocampo è l'estroso Gamarra (al rientro), il quale viene spesso e volentieri a prendere palla sulla linea di difesa ed imposta con disarmante precisione; al suo fianco il mediano milanista può contare sull'apporto del dinamico Segre ma anche del tecnico Crociata, molto abile negli inserimenti. La parte offensiva viene curata prima di tutto da Felicioli, che giocando tra le linee col suo mancino dovrebbe scovare spazi interessanti per le due punte, Vassallo e il '98 (unico in campo dall'inizio) Cutrone. Sul fronte opposto Corti risponde con un classico 4-4-2: le chiavi della difesa sono in tasca a Piacentini e Sgarbi, due centrali che vantano una collaudata intesa; sugli esterni giocano Colombini e Di Marco, terzini che rimangono quasi sempre bloccati nella loro metà campo, ma che regalano pochissimo agli avversari. Sulla mediana, vista la partenza della panchina di Brambilla, il tecnico nerazzurro si affida a De Micheli (con la fascia da capitano) e a Tchaoule, coppia che oltre ad essere forte fisicamente sa tutoyer col pallone; sugli esterni giocano Zonta e Gomes Delgado, che. se nelle intenzioni dovrebbero andare ad accompagnare il tandem di attacco composto da Bonazzoli e Appiah (il lungo e il corto , complementari per caratteristiche), in realtà finiscono spesso per serrare le fila dietro la linea della palla. Dopo solo un minuto il primo guizzo è dei nerazzurri: Gomes Delgado ruba palla a Bonanni ed affonda sulla fascia di competenza, ma viene chiuso in angolo dalla difesa del Milan. Sul corner battuto da destra da Gomes Delgado, Vassallo stacca più in alto di tutti per allontanare; Di Marco raccoglie il pallone e conclude al volo, senza inquadrare lo specchio. Al 5' risponde il Milan: la punizione di Gamarra arriva minacciosa in area, De Santis si coordina bene e conclude al volo ma manda la sfera sul fondo. Sono i rossoneri nei primi minuti a tenere in mano l'iniziativa, trascinati dalla magistrale regia di Gamarra, ma al tempo stesso anche più intraprendenti. Anche se le squadre badano soprattutto a non prestare il fianco alle ripartenze avversarie. Al 12' Gamarra verticalizza per Cutrone che triangola con Vassallo ed apre a destra per Turano che traccia l'area con un buon pallone filtrante, che nessuno raccoglie. Passa un minuto e Segre soffia la sfera a Di Marco, Cutrone tenta il controllo al limite, ma prima di calciare viene chiuso da Sgarbi in corner con un provvidenziale tackle. Al 18' Colombini intercetta un rinvio corto di Gamarra e da destra crossa per Bonazzoli, ma dopo il controllo l'attaccante interista viene chiuso dalla difesa avversaria. Al 12' Cutrone vince un contrasto e da venticinque metri lascia partire un destro che termina sul fondo. Al 25' Piacentini recupera un rilancio della difesa avversaria; Appiah prova a servire Bonazzoli, ma il pallone è lungo di poco e Livieri para. Al 28' Gamarra imbecca in verticale Felicioli che, muovendosi tra le linee tallonato da De Micheli, evita Di Marco e, scorto con la coda dell'occhio il movimento il Cutrone, lo premia: il centravanti, liberto sulla destra, perde l'attimo per calciare e poi il suo destro, deviato, termina sul fondo. Passa un minuto e un rinvio corto di Liviero viene recuperato da Bonazzoli, che conclude col destro ma Liviero para a terra. Al 28' ancora Inter: il colpo di testa di Bonazzoli libera Appiah, fermato per un fuorigioco piuttosto dubbio. Al 30' Cutrone prova a sfondare centralmente e serve Vassallo, ma Colombini chiude tempestivamente; da fuori Crociata intercetta e calcia potente ma centrale, così Radu non ha difficoltà a parare. Il predominio territoriale del Milan continua a farsi sentire, ma il possesso di palla dei rossoneri non trova sbocchi offensivi contro l'ottima organizzazione difensiva dell'Inter. Dopo un lancio di Bonanni viene sventato dalla buona uscita di Radu su Cutrone (32'), al 35' Felicioli recupera palla e punta frontalmente la difesa avversaria; il fantasista di Danesi però non serve né Cutrone né Vassallo che si erano divaricati davanti a lui lascia partire un mancino che, dopo una deviazione, spizza Radu ma termina sul fondo. Al 37' Bonazzoli sorprende Bonanni e, portatosi avanti il pallone con la testa, entra in area e conclude col destro, colpendo l'esterno della rete (con una deviazione: è calcio d'angolo). Dalla bandierina il cross di Gomes Delgado, dopo essere stato allontanato da Vassallo, viene spedito sul fondo da Di Marco. Al 39' Felicioli (cresciuto molto nella seconda metà di frazione) serve Crociata che palla al piede affonda sulla destra e poi crossa al centro, ma Radu legge bene la situazione e blocca.<br >Nel secondo tempo il copione del match non cambia, anche se per qualche minuto è l'Inter a mostrarsi più intraprendente nella costruzione del gicoo. Dopo un minuto De Micheli si libera tra due avversari e fa partire un destro che Livieri para centrale. Passa un minuto e ancora De Micheli serve Gomes Delgado, il quale dalla destra serve un pallone tagliente che taglia l'area senza deviazioni. Al 43' ci prova ancora l'Inter con una rapida ripartenza: Livieri esce bene per fermare Appiah innescato da un colpo di testa di Bonazzoli; da centrocampo Piacentini intercetta e prova la conclusione, ma la palla termine sul fondo. Al 50' Sgarbi serve Appiah, il quale libera al tiro Bonazzoli, che non inquadra lo specchio. Al 56' una delle occasioni più interessanti di tutto il match: Appiah, spalle alla porta, scarica per De Micheli, il quale da fuori telecomanda il pallone sotto l'incrocio alla sinistra di Livieri, ma il portiere rossonero legge bene la traiettoria e vola deviando in corner. Sul tiro dalla bandierina l'uscita del portiere rossonero non allontana sufficientemente il pallone, così Sgarbi tenta la deviazione, ma De Santis provvidenzialmente salva sulla linea. Al 58', sempre su un corner, l'Inter trova la rete con un colpo di testa di Gomes Delgado, ma Volpi aveva già fermato il gioco, rilevando un fallo su Livierio in uscita. Nella seconda parte della ripresa il Milan torna a farsi vedere in avanti. Al 61' Gamarra imbecca Felicioni, che conclude col mancino, ma Radu para a terra. Al 74' Taufer (da poco entrato) libera Appiah, che da destra serve un cross in area, ma Livieri para a terra. Tutte le emozioni che si erano fatte desiderare per gli ottanta minuti sembrano accatastarsi nel recupero. All'80' Gomes Delgado libera in area Taufer, che conclude alto. All'82' Bonazzoli dal limite si libera per il mancino ma trova la pronta risposta di Livieri che in tuffo sulla sua sinistra devia in corner. All'83' un cross di Crociata sorprende la difesa nerazzurra e Vassallo tenta la spizzata mandando la sfera sul fondo. Un minuto più tardi Felicioli prova a servire Bolis, ma il pallone è lungo. Si va i supplementari. E se la paura di scoprirsi aveva contraddistinto il tempo regolamentare, figuriamoci nell'extra-time, quando un errore potrebbe compromettere tutto. Il possesso di palla viene spartito equamente tra le due squadra e si registrano solo tre tentativi: prima all'86' una punizione di Crociata attraversa l'area senza incontrare deviazioni. Poi allo scadere del secondo supplementare, Bonazzoli libera un sinistro che Livieri riesce a parare. Nel recupero infine Gomes Delgado serve a destra Bonazzoli che guadagna il fondo, si porta il pallone sul mancino e conclude, mandando però la sfera sopra la traversa. Si va ai rigori. Dagli undici metri prima Gomes Delgado trasforma con un sinistro morbido, mentre Gamarra si vede parare da Radu il suo penalty indirizzato nell'angolino alla destra. I nerazzurri segnano anche con Bonazzoli (mancino potente: Livieri non fa neppure in tempo a muoversi), mentre lo scudetto del Milan si allontana con la parata di Radu che tuffandosi sulla sinistra nega la rete a Vassallo. Ma la contesa non si chiude grazie alla parata di Liviero che rimane in piedi fino all'ultimo sulla rincorsa di Brambilla e riesce a parare; Casiraghi trasforma con un destro angolatissimo e tutto è (quasi riaperto). Quasi perché l'Inter trasformando due rigori sarebbe campione d'Italia: l'esecuzione di Sgarbi è imparabile e anche se Bernardi segna mettendo pressione a Opoku, il numero 20 nerazzurro, dopo aver sistemato la palla sul dischetto, non perde la freddezza necessaria per regalare lo scudetto ai suoi. E l'Inter è campione d'Italia!
Cosimo Di Bari