- Finali Primavera
- Spezia
-
2 - 0
- Chievo
SPEZIA (5-3-2): Sambo 7; Nura 7.5, Crocchianti 6.5, Maggiore 8, Antezza 7 (69' Cerri 6), Cauz 6.5; Vignali 7, Russo 7.5, Bastoni 7 (82' Galelli 6); Sadiq 7 (75' Miocchi 7), Paccagnini 7. A disp. Bazzucchi, Romagnoli, Bonati, Mecherini, Schiattarella, Grieco, Loho, Brozzo. All.: Fabio Gallo.
CHIEVO VERONA (4-4-2): Pasotti 6; Bianchi 5, Mansi 6.5, Posarelli 6, Bertoldi 5; Yamga 7, Zamboni 6.5 (65' Jelicanin 5.5), Bobb 6, Jallow 6.5; Favre 5 (80' Bertaso 5.5), Ghirardi 5 (89' Bertoldi sv). A disp. Bertasini, Crociati, Carraro. All.: Lorenzo D'Anna.
ARBITRO: Mainardi di Bergamo 6.5, coad. da Imperiale di Genova e Sgheiz di Como.
RETI: 25' Nura, 90' Miocchi.
NOTE: spettatori circa 1.200. Angoli 7-5 per il Chievo. Ammoniti Maggiore, Russo e Vignali per lo Spezia; Mansi e Bobb per il Chievo.
Lo Spezia supera il Chievo Verona, campione d'Italia in carica, ed entra nella storia accedendo nell'elite del calcio nazionale del campionato Primavera intitolato a Giacinto Facchetti. Di fronte ad un Ferdeghini stracolmo in ogni ordine di posti (la soluzione Picco sarebbe stato sicuramente più gradita agli entusiasti tifosi spezzini intervenuti, costretti a sedersi addirittura nelle scale di fuga) lo Spezia gioca la partita della vita, attento, corto, ordinato tatticamente, pronto a buttarsi nelle ripartenze grazie alla velocità del bomber Sadiq, poi uscito per infortunio e di Paccagnini. Un 5-3-2 predisposto saggiamente dal trainer Fabio Gallo imperniato dietro su Giulio Maggiore, classe '98, il calciatore più giovane in campo che, ricordiamo, negli Allievi Nazionali ha sempre giocato negli ultimi venti metri. Un'autentica sorpresa sulla quale il tecnico aquilotto ha scommesso, andando poi a ritirare alla cassa la vincita. Frenetico il pressing dei bianchi con il mediano Russo, mai domo e preciso nel rilancio dell'azione aiutato dagli impeccabili Bastoni e Vignali. Poche le opportunità concesse ai gialloblu con i talenti veneti Jallow, autore della doppietta vincente con l'Udinese e Yamga sempre tenuti lontani dall'area di rigore. Poi quando tra i pali vi è un portiere monumentale come Sambo, strepitoso con la punta delle dita a compiere il miracolo su Yamga, allora ogni sogno non è proibito. Poco dopo arriva il vantaggio dell'imprendibile nigeriano Nura con un bolide che fa secco Pasotti. Nella ripresa Sadiq fallisce il raddoppio con un diagonale che lambisce il palo, poi è un autentica sofferenza fino al termine con il Chievo che le prova tutte. La stanchezza si fa sentire, Yamga fallisce clamorosamente il pari sparando alto da pochi passi e allo scadere Miocchi chiude il conto. Al termine è un autentico delirio di gioia con gli aquilotti portati in trionfo dalla torcida bianconera. Chapeau!
SPEZIA (5-3-2): Sambo 7; Nura 7.5, Crocchianti 6.5, Maggiore 8, Antezza 7 (69' Cerri 6), Cauz 6.5; Vignali 7, Russo 7.5, Bastoni 7 (82' Galelli 6); Sadiq 7 (75' Miocchi 7), Paccagnini 7. A disp. Bazzucchi, Romagnoli, Bonati, Mecherini, Schiattarella, Grieco, Loho, Brozzo. All.: Fabio Gallo.<br >CHIEVO VERONA (4-4-2): Pasotti 6; Bianchi 5, Mansi 6.5, Posarelli 6, Bertoldi 5; Yamga 7, Zamboni 6.5 (65' Jelicanin 5.5), Bobb 6, Jallow 6.5; Favre 5 (80' Bertaso 5.5), Ghirardi 5 (89' Bertoldi sv). A disp. Bertasini, Crociati, Carraro. All.: Lorenzo D'Anna.<br >
ARBITRO: Mainardi di Bergamo 6.5, coad. da Imperiale di Genova e Sgheiz di Como.<br >
RETI: 25' Nura, 90' Miocchi.<br >NOTE: spettatori circa 1.200. Angoli 7-5 per il Chievo. Ammoniti Maggiore, Russo e Vignali per lo Spezia; Mansi e Bobb per il Chievo.
Lo Spezia supera il Chievo Verona, campione d'Italia in carica, ed entra nella storia accedendo nell'elite del calcio nazionale del campionato Primavera intitolato a Giacinto Facchetti. Di fronte ad un Ferdeghini stracolmo in ogni ordine di posti (la soluzione Picco sarebbe stato sicuramente più gradita agli entusiasti tifosi spezzini intervenuti, costretti a sedersi addirittura nelle scale di fuga) lo Spezia gioca la partita della vita, attento, corto, ordinato tatticamente, pronto a buttarsi nelle ripartenze grazie alla velocità del bomber Sadiq, poi uscito per infortunio e di Paccagnini. Un 5-3-2 predisposto saggiamente dal trainer Fabio Gallo imperniato dietro su Giulio Maggiore, classe '98, il calciatore più giovane in campo che, ricordiamo, negli Allievi Nazionali ha sempre giocato negli ultimi venti metri. Un'autentica sorpresa sulla quale il tecnico aquilotto ha scommesso, andando poi a ritirare alla cassa la vincita. Frenetico il pressing dei bianchi con il mediano Russo, mai domo e preciso nel rilancio dell'azione aiutato dagli impeccabili Bastoni e Vignali. Poche le opportunità concesse ai gialloblu con i talenti veneti Jallow, autore della doppietta vincente con l'Udinese e Yamga sempre tenuti lontani dall'area di rigore. Poi quando tra i pali vi è un portiere monumentale come Sambo, strepitoso con la punta delle dita a compiere il miracolo su Yamga, allora ogni sogno non è proibito. Poco dopo arriva il vantaggio dell'imprendibile nigeriano Nura con un bolide che fa secco Pasotti. Nella ripresa Sadiq fallisce il raddoppio con un diagonale che lambisce il palo, poi è un autentica sofferenza fino al termine con il Chievo che le prova tutte. La stanchezza si fa sentire, Yamga fallisce clamorosamente il pari sparando alto da pochi passi e allo scadere Miocchi chiude il conto. Al termine è un autentico delirio di gioia con gli aquilotti portati in trionfo dalla torcida bianconera. Chapeau!