- Finali Giovanissimi Naz.
- Tau Calcio
-
0 - 1
- Savio
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Agozzino; Zini, Tonetti, Marsicano, Landi (71' Arcoraci); Matteoni, Montalti (59' Cesca), Carlini (39' Atzeni, 53' Chiti); Dell'Orfanello Ugo (59' Imperato), Biagi (48' Caselli), Benedetti. A disp.: Fabeni, Dell'Orfanello Bruno, Cenci. All.: Maurizio Guidotti.
SAVIO (4-3-3): Mancini 7.5; Cursi 6.5 (45' Canepa 6.5), Kalaj 7, Pezzi 7, Troiano 7+; D'Angeli 7.5 (66' Podda sv), Scartocci sv (21' De Masi 7.5), Capogna 6+ (36' Nicoletti 7); Strappi 6 (36' Mirti 7), Fontana 8, Alfonsetti 8 (56' Scognamiglio 7). A disp.: Di Fiori, Minotti, Scorsoni. All.: Eros Guglielmo.
ARBITRO: Degli Esposti di Bologna, coad. da Della Croce di Rimini e Carloni di Ravenna (quarto uomo: Meocci di Siena).
RETE: 55' Fontana.
NOTE: ammonito Marsicano al 74'. Corner 1-3. Recupero 3'+6'.
LE PAGELLE
Tau Calcio Altopascio
Agozzino: 6.5 La traiettoria della punizione di Troiano e lo stacco di Fontana lo ingannano nell'azione del vantaggio del Savio. Per il resto, non è molto impegnato, comunque si fa trovare ben piazzato e reattivo sui tentativi degli avversari.
Zini: 8 Altra prova di grande spessore per il terzino che in avvio è anche arrembante a destra e serve un cross interessante per il possibile vantaggio di Benedetti. Limita al massimo Alfonsetti e anulla qualsiasi avversario che tenta di sfondare sulla sua corsia.
Landi: 7.5 Altro cursore in grado di mettere le ali alla squadra con i suoi inserimenti, rende inoffensivo Strappi per tutto il primo tempo e tenta numerose sovrapposizioni sulla fascia sinistra. Più impegnato nella ripresa da Mirti, rimane comunque sempre concentrato e sbaglia pochissimo. 71' Arcoraci: sv Non ha occasioni per colpire nel finale.
Tonetti: 7.5 La forza fisica di Fontana non lo infastidisce più di tanto: come di consueto è elegante e puntuale al centro della difesa, formando con Marsicano una coppia davvero affiatata.
Marsicano: 8 Un gigante al centro della difesa. Anche se Fontana e Alfonsetti sarebbero più veloci di lui, non si scompone mai, intelligentemente chiude tutti i varchi agli avversari, risultando imbattibile nell'uno contro uno e offrendo recuperi determinanti.
Benedetti: 7 Dopo aver fatto scintille contro il Monteruscello, parte bene anche in questa gara, ispirando alcune interessanti offensive dei suoi. Manca però all'appuntamento col possibile vantaggio deviando sul fondo il cross di Zini; dopo una pausa nella prima parte della ripresa, torna protagonista nel finale con alcune verticalizzazioni a smarcare i compagni, lette bene da Mancini in uscita.
Matteoni: 7 Il Capitano anche stavolta parte molto forte, diventando presto il dominatore della fascia destra insieme a Zini. Vince decisamente il duello con Capogna, anche se col passare dei minuti forse risente delle energie spese in avvio (e durante questa Final Six), perdendo un po' di lucidità. Da vero capitano comunque non molla mai.
Montalti: 7 Altra pedina che in avvio fa la differenza, impostando in modo preciso e puntuale in ogni manovra. Quando la squadra perde brillantezza comincia ad avere meno soluzioni per le sue geometrie e perde un paio di palloni scottanti. Comunque rimane in partita anche in avvio di ripresa, risultando utile nell'interdizione. 59' Cesca: 7.5 Il più vivace nel finale: rapido e scaltro col pallone tra i piedi, prova ad inventare la giocata per raggiungere il pareggio.
Biagi: 7 Il solito toro al centro dell'attacco, per tutto il primo tempo, muovendosi sul filo del fuorigioco, mette in difficoltà la difesa avversaria e sfiora il vantaggio vincendo un contrasto con Mancini. Stanchissimo nella ripresa, poi non riesce più ad incidere. 48' Caselli: 7 Entra poco prima dello svantaggio, poi nel finale grava sulle sue spalle il peso dell'attacco: si muove molto e sono i suoi i due tentativi più interessanti per raggiungere il pareggio.
Carlini: 7 Consueta classe nell'impostare, abituale senso della posizione come interno sinistro di centrocampo. Mette il suo zampino nell'ottimo avvio del Tau, assicurando qualità al gioco dei compagni e mettendo in difficoltà D'Angeli. Esce, dopo aver speso molto, in avvio di ripresa. 39' Atzeni: sv Il bravo mediano gioca pochissimi minuti, poi deve alzare bandiera bianca per un problema fisico. 53' Chiti: 6/7 Si posiziona in mediana nella fase più caotica del match, ma prova ugualmente e mettere ordine.
Dell'Orfanello Ugo: 7 Dribbling e fantasia per i primi venticinque minuti, quando svaria su tutto il fronte di attacco e tiene in scacco la difesa del Savio. Alla lunga però viene ben controllato da Pezzi e compagni e non riesce più ad incidere. 59' Imperato: sv Gioca dieci minuti più recupero, agendo largo a destra, ma contro una difesa chiusa ermeticamente non riesce a sfondare.
All. Maurizio Guidotti: 8 Confermiamo il voto dato a lui (e indirettamente alla squadra) dopo la gara col Monteruscello. Prepara al meglio la partita, mostra di aver formato un gruppo che gioca un calcio piacevole, rapido ed elegante. Manca solo il vantaggio, ma anche dopo il gol del Savio la squadra ha saputo reagire con carattere cercando l'uno a uno.
Savio
Mancini: 7.5 Non compie interventi superlativi tra i pali, ma si guadagna l'alta valutazione grazie ad alcune uscite provvidenziali, sia in presa alta che bassa per interrompere pericolose azioni dei toscani.
Cursi: 7 Il terzino romano soffre nel primo tempo, quando gli avversari bucano spesso dalla sua parte. Ma cresce alla distanza, mostrando buone doti anche in fase offensiva.
Troiano: 7.5 Come Cursi, nel primo tempo vede sfrecciare spesso dalle sue parti gli avversari. Non demorde e cresce nella ripresa, cominciando anche a spingere. E servendo l'assist per il vantaggio di Fontana. Impeccabile negli ultimi minuti.
Scartocci: sv Mediano di valore, è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio. La squadra aveva risentito delle sue condizioni non al top in avvio. 21' De Masi: 7.5 Impiega qualche minuto ed entrare in partita, ma quando si sblocca, la squadra comincia a girare.
Kalaj: 7 Dopo aver perso la bussola più volte in avvio, guadagna fiducia minuto dopo minuto e con gran senso dell'anticipo sventa varie minacce, specialmente nella ripresa. Provvidenziale un salvataggio su Caselli.
Pezzi: 7 Forma con Kalaj una coppia che vanta una grande intesa: condivide col compagno un po' di problemi in avvio, ma poi diventa impeccabile e resiste agli attacchi amaranto nel finale, risultando prezioso di testa e nell'uno contro uno.
Strappi: 6 Largo a destra, si vede pochissimo per tutto il primo tempo. 36' Mirti: 7.5 Entra bene in partita e da destra propone alcuni palloni interessanti.
D'Angeli: 7.5 E' tra i giocatori che hanno consentito il cambio di passo al Savio a cavallo tra la fine della prima frazione e la ripresa. Forza fisica, ma anche qualità tecnica e senso della posizione. Sfiora il gol con un tiro da fuori. 66' Podda: sv.
Fontana: 8 Segna un gol troppo importante per non meritarsi l'otto in pagella. Per il resto è ben controllato, sebbene evidenzi di possedere qualità da centravanti vero per tutta la gara.
Capogna: 6.5 Timido, non riesce ad esprimere le sue qualità nel primo tempo. 36' Nicoletti: 7.5 Tosto, ma anche preciso a centrocampo: suona la carica col suo ingresso.
Alfonsetti: 8 Giocatore di prospettiva. Ha fisico, velocità, dribbling. Gioca per i compagni e tiene impegnata la difesa del Tau finché rimane in campo. 56' Scognamiglio: 7 Rinforza la difesa nel finale.
All. Eros Guglielmo: 8 Il suo Savio gioca un calcio pratico ed efficace. Anche se la fortuna in questa finale gli ha indubbiamente sorriso, i numeri sono tutti dalla sua parte: in tre partite 10 reti fatte e zero subite. Lo scudetto corona un'annata straordinaria. E nel suo gruppo sono cresciuti giocatori di grande prospettiva.
Arbitro
Degli Esposti di Bologna: 7 Sbaglia pochissimo e, adottando un metro piuttosto permissivo, tiene in pugno la gara senza usare mai (salvo nel recupero) i cartellini. Niente male per una finale. Da verificare soltanto un paio di chiamate di fuorigioco degli assistenti.
IL COMMENTO
CORTONA (AR) - Il calcio è fatto così. Non sempre è sufficiente giocare ad alti livelli per vincere. Non sempre l'approccio giusto è sinonimo di vittoria. Non sempre chi produce più occasioni esulta al triplice fischio. E così al termine dei settantasei minuti del Santi Tiezzi di Cortona il Savio vendica la sconfitta subita in finale ad Asciano con gli Allievi nel 2012 e si laurea campione d'Italia Giovanissimi. Alza bandiera bianca solo in finale il Tau dei miracoli. Come detto, con molti rimpianti. Sì, perché se è vero che ad inizio ripresa i romani hanno premuto forte sull'acceleratore, è innegabile che le occasioni migliori durante la partita siano state per gli amaranto e che i ragazzi di Guidotti per circa venticinque minuti abbiano evidenziato una netta superiorità tecnica, tattica e atletica. Le due squadre sembrano largheggiare nell'enorme manto erboso dell'impianto adagiato ai piedi della splendida città cortonese: a rendere ancora più complessa la gara è la fuoriuscita del sole che rende torrida la temperatura sebbene sia giochi nel tardo pomeriggio. Pubblico delle grandi occasioni in tribuna: segnaliamo anche la presenza del sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, ma anche del dirigente viola Stefano Cappelletti, del presidente del SGS Vito Tisci e di tantissimi osservatori. I due tecnici optano per le formazioni-tipo già utilizzate nelle due sfide della Final Six. Guidotti conferma dunque il 4-3-3 nel quale il tridente è composto da Dell'Orfanello Ugo, Biagi e Benedetti; stesso modulo per mister Guglielmo, che si affida a Strappi, Fontana ed Alfonsetti in attacco. Dopo alcuni minuti interlocutori, l'avvio è decisamente favorevole al Tau. Che prende in mano l'iniziativa e domina a centrocampo. Come nella gara col Monteruscello, Montalti, Carlini e Matteoni comandano le operazioni, vincono ogni duello con i dirimpettai e tengono alto il baricentro della squadra. Marsicano e Tonetti, ben assistiti dai due esterni Zini e Landi, non si fanno minimamente infastidire dai lanci lunghi con i quali i romani tentano di imbeccare dalle retrovie il potente Fontana e il rapido Alfonsetti. Infatti, anche quando con i difensori centrali il Savio cerca il palleggio, da centrocampo partono spesso suggerimenti profondi per sfruttare la rapidità e la potenza degli attaccanti. Ma il Tau gioca in modo impeccabile: difesa concentrata, centrocampo assorbente , triangolazioni con scambi di prima. Le combinazioni degli amaranto liberano spesso Biagi dalla marcatura dei centrali e gli inserimenti degli esterni difensivi propongono al centro palloni interessanti. L'unico difetto della squadra altopascese nei primi venticinque minuti è evidenziabile dalla cronaca ed è forse il principale motivo del risultato finale: vari tentativi, due occasioni (entrambe con Benedetti) e nessuna rete. Nelle finali di solito basta una piuma per spostare gli equilibri e non sfruttare le possibilità capitate non è mai uno splendido segnale. Anche perché, dopo l'ingresso di De Masi al posto dell'infortunato Scartocci, il Savio gradualmente si riorganizza e tira fuori la testa dal guscio. Alfonsetti mette in mostra le sue qualità e la coppia centrale Kalaj-Pezzi guadagna quella sicurezza che sembrava smarrita in avvio.
È in avvio di ripresa che i romani fanno vedere le cose migliori. Gli inserimenti di Mirti e Nicoletti portano beneficio al gioco del Savio che spaventa un po' il Tau. Non che i ragazzi di Eros Guglielmo costruiscano grandi occasioni, ma strappano dalle mani dei toscani il pallino del gioco. E premono sull'acceleratore. Il Tau tiene, confermando la consueta solidità difensiva, ma appare pagare gli sforzi della prima frazione. E non riesce a risultare pungente in avanti come in avvio. Quando un episodio sblocca il risultato (il colpo di testa di Fontana), la gara cambia. Guglielmo non si vergogna di togliere subito una punta (il suo giocatore più forte: Alfonsetti) per inserire il difensore Scognamiglio e passare alla difesa a cinque. I ragazzi di Guidotti rovesciano sul campo tutte le energie residue e tentano di chiudere nell'angolo i romani. La pressione amaranto si fa sentire, ma le due occasioni capitate (entrambe con Caselli) non vengono sfruttate e Mancini si conferma attentissimo in uscita sui tagli di Benedetti. Al triplice fischio così ad esultare è il Savio. Una squadra solida, che nella Final Six non ha mai subito reti. Ma, da quanto emerso nella finalissima, una squadra non imbattibile e forse non così superiore al Tau. Bravi dunque i romani a sfruttare come serpenti velenosi il piccolo momento di flessione del Tau e a colpire nell'unica vera occasione capitata. Una sconfitta in finale brucia, non potrebbe essere altrimenti. Brucia tra i ragazzi, che hanno disputato un'annata straordinaria e avrebbero meritato un altro epilogo. Brucia tra il tecnico Guidotti e i dirigenti, che hanno allestito (e fatto maturare) un gruppo magnifico e che speravano di avere l'ennesimo riconoscimento dal campo. Brucia tra i genitori, che ho avuto occasione di conoscere a partire dalla gara di Genova e di apprezzare per la loro simpatia e la loro correttezza. Ma per quanto possa scottare il risultato finale, il parere di chi scrive è che niente possa scalfire le epiche gesta di questo gruppo. Un gruppo che, pur avendo perso pezzi durante gli anni scorsi (Meli e Cavallini alla Fiorentina, Tintori all'Inter, Mussi al Prato), non si è mai disunito, anzi è diventato sempre più forte. Un gruppo capace a tratti di giocare un calcio splendido. Di difendersi in modo organico e compatto. Di lottare con coraggio. E di emozionare perfino il cronista. Che dopo aver conosciuto questa squadra in una gara di campionato (alla Cattolica: una rimonta incredibile) e dopo aver letto le cronache del nostro inviato Andrea Nelli, si è innamorato di lei nella trasferta sul campo dell'Angelo Baiardo. E ha continuato ad ammirarla contro il Monteruscello e anche in finale. La sconfitta brucia, dunque, anche per il cronista. Ma non possiamo non unirci all'applauso collettivo che viene rivolto al gruppo di Guidotti alla premiazione. Anche se tutti, chiaramente, avrebbero preferito esserci, non c'è bisogno di entrare un albo d'oro per imprimere in modo indelebile i magici ricordi di una stagione nella propria memoria. E, dunque, grazie Tau per tutte le emozioni che ci hai fatto vivere.
IL FILM DELLA PARTITA
Primo tempo
6' Montalti da centrocampo lancia centralmente Biagi; i due centrali biancoazzurri non si intendono e lasciano il pallone, Biagi va in pressione sull'uscita di Mancini e vince il contrasto col portiere; la palla si impenna e finisce sul fondo.
9' Matteoni serve in profondità Biagi che, scattato in posizione regolare, tenta una conclusione parata da Mancini.
11' Capogna intercetta il pallone da un centrocampista amaranto e pesca in verticale Fontana, Marsicano però arriva a chiudere e sventa la minaccia.
12' Biagi favorisce l'inserimento di Landi che tiene in campo il pallone e passa a Dell'Orfanello, chiuso da Troaino in angolo. Sul corner in area né Biagi né Matteoni riescono a calciare contro il muro difensivo romano.
15' Landi da centrocampo batte una punizione col mancino servendo il pallone in area: Mancini è però il padrone dell'area e blocca con grande sicurezza.
16' La prima ghiotta occasione da rete dell'incontro è del Tau: Zini guadagna il fondo a destra e serve un cross teso, Benedetti sfugge alla marcatura dei due centrali e devia di piatto al volo ma incrocia troppo la conclusione, mandando la palla di poco sul fondo.
19' Landi da sinistra trova al centro Dell'Orfanello: l'attaccante, dopo aver controllato bene il pallone, scivola ma arriva a rimorchio Benedetti, il quale lascia partire un tiro a girare che, con Mancini immobile, passa vicinissimo al palo e termina sul fondo.
21' Un rilancio di D'Angeli libera Fontana che approfitta di un meccanismo non perfetto della difesa altopascese per puntare la porta di Agozzino in uscita; i due centrali toscani però chiudono efficacemente l'attaccante romano e sventano la minaccia.
26' Alfonsetti intercetta un passaggio di Montalti e punta dritto verso la porta: dal limite il numero 11 romano lascia partire un tiro potente
Cosimo Di Bari
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Agozzino; Zini, Tonetti, Marsicano, Landi (71' Arcoraci); Matteoni, Montalti (59' Cesca), Carlini (39' Atzeni, 53' Chiti); Dell'Orfanello Ugo (59' Imperato), Biagi (48' Caselli), Benedetti. A disp.: Fabeni, Dell'Orfanello Bruno, Cenci. All.: Maurizio Guidotti.<br >SAVIO (4-3-3): Mancini 7.5; Cursi 6.5 (45' Canepa 6.5), Kalaj 7, Pezzi 7, Troiano 7+; D'Angeli 7.5 (66' Podda sv), Scartocci sv (21' De Masi 7.5), Capogna 6+ (36' Nicoletti 7); Strappi 6 (36' Mirti 7), Fontana 8, Alfonsetti 8 (56' Scognamiglio 7). A disp.: Di Fiori, Minotti, Scorsoni. All.: Eros Guglielmo.<br >
ARBITRO: Degli Esposti di Bologna, coad. da Della Croce di Rimini e Carloni di Ravenna (quarto uomo: Meocci di Siena).<br >
RETE: 55' Fontana.<br >NOTE: ammonito Marsicano al 74'. Corner 1-3. Recupero 3'+6'.
LE PAGELLE<br >Tau Calcio Altopascio<br ><b>Agozzino: 6.5</b> La traiettoria della punizione di Troiano e lo stacco di Fontana lo ingannano nell'azione del vantaggio del Savio. Per il resto, non è molto impegnato, comunque si fa trovare ben piazzato e reattivo sui tentativi degli avversari. <br ><b>Zini: 8</b> Altra prova di grande spessore per il terzino che in avvio è anche arrembante a destra e serve un cross interessante per il possibile vantaggio di Benedetti. Limita al massimo Alfonsetti e anulla qualsiasi avversario che tenta di sfondare sulla sua corsia.<br ><b>Landi: 7.5</b> Altro cursore in grado di mettere le ali alla squadra con i suoi inserimenti, rende inoffensivo Strappi per tutto il primo tempo e tenta numerose sovrapposizioni sulla fascia sinistra. Più impegnato nella ripresa da Mirti, rimane comunque sempre concentrato e sbaglia pochissimo. <b>71' Arcoraci: sv</b> Non ha occasioni per colpire nel finale.<br ><b>Tonetti: 7.5</b> La forza fisica di Fontana non lo infastidisce più di tanto: come di consueto è elegante e puntuale al centro della difesa, formando con Marsicano una coppia davvero affiatata.<br ><b>Marsicano: 8</b> Un gigante al centro della difesa. Anche se Fontana e Alfonsetti sarebbero più veloci di lui, non si scompone mai, intelligentemente chiude tutti i varchi agli avversari, risultando imbattibile nell'uno contro uno e offrendo recuperi determinanti.<br ><b>Benedetti: 7</b> Dopo aver fatto scintille contro il Monteruscello, parte bene anche in questa gara, ispirando alcune interessanti offensive dei suoi. Manca però all'appuntamento col possibile vantaggio deviando sul fondo il cross di Zini; dopo una pausa nella prima parte della ripresa, torna protagonista nel finale con alcune verticalizzazioni a smarcare i compagni, lette bene da Mancini in uscita.<br ><b>Matteoni: 7</b> Il Capitano anche stavolta parte molto forte, diventando presto il dominatore della fascia destra insieme a Zini. Vince decisamente il duello con Capogna, anche se col passare dei minuti forse risente delle energie spese in avvio (e durante questa Final Six), perdendo un po' di lucidità. Da vero capitano comunque non molla mai.<br ><b>Montalti: 7</b> Altra pedina che in avvio fa la differenza, impostando in modo preciso e puntuale in ogni manovra. Quando la squadra perde brillantezza comincia ad avere meno soluzioni per le sue geometrie e perde un paio di palloni scottanti. Comunque rimane in partita anche in avvio di ripresa, risultando utile nell'interdizione. <b>59' Cesca: 7.5</b> Il più vivace nel finale: rapido e scaltro col pallone tra i piedi, prova ad inventare la giocata per raggiungere il pareggio.<br ><b>Biagi: 7</b> Il solito toro al centro dell'attacco, per tutto il primo tempo, muovendosi sul filo del fuorigioco, mette in difficoltà la difesa avversaria e sfiora il vantaggio vincendo un contrasto con Mancini. Stanchissimo nella ripresa, poi non riesce più ad incidere. 48' Caselli: 7 Entra poco prima dello svantaggio, poi nel finale grava sulle sue spalle il peso dell'attacco: si muove molto e sono i suoi i due tentativi più interessanti per raggiungere il pareggio.<br ><b>Carlini: 7</b> Consueta classe nell'impostare, abituale senso della posizione come interno sinistro di centrocampo. Mette il suo zampino nell'ottimo avvio del Tau, assicurando qualità al gioco dei compagni e mettendo in difficoltà D'Angeli. Esce, dopo aver speso molto, in avvio di ripresa. <b>39' Atzeni: sv</b> Il bravo mediano gioca pochissimi minuti, poi deve alzare bandiera bianca per un problema fisico. <b>53' Chiti: 6/7</b> Si posiziona in mediana nella fase più caotica del match, ma prova ugualmente e mettere ordine.<br ><b>Dell'Orfanello Ugo: 7</b> Dribbling e fantasia per i primi venticinque minuti, quando svaria su tutto il fronte di attacco e tiene in scacco la difesa del Savio. Alla lunga però viene ben controllato da Pezzi e compagni e non riesce più ad incidere. <b>59' Imperato: sv </b>Gioca dieci minuti più recupero, agendo largo a destra, ma contro una difesa chiusa ermeticamente non riesce a sfondare.<br ><b>All. Maurizio Guidotti: 8</b> Confermiamo il voto dato a lui (e indirettamente alla squadra) dopo la gara col Monteruscello. Prepara al meglio la partita, mostra di aver formato un gruppo che gioca un calcio piacevole, rapido ed elegante. Manca solo il vantaggio, ma anche dopo il gol del Savio la squadra ha saputo reagire con carattere cercando l'uno a uno.<br >Savio<br ><b>Mancini: 7.5 </b>Non compie interventi superlativi tra i pali, ma si guadagna l'alta valutazione grazie ad alcune uscite provvidenziali, sia in presa alta che bassa per interrompere pericolose azioni dei toscani.<br ><b>Cursi: 7</b> Il terzino romano soffre nel primo tempo, quando gli avversari bucano spesso dalla sua parte. Ma cresce alla distanza, mostrando buone doti anche in fase offensiva.<br ><b>Troiano: 7.5</b> Come Cursi, nel primo tempo vede sfrecciare spesso dalle sue parti gli avversari. Non demorde e cresce nella ripresa, cominciando anche a spingere. E servendo l'assist per il vantaggio di Fontana. Impeccabile negli ultimi minuti.<br ><b>Scartocci: sv </b>Mediano di valore, è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio. La squadra aveva risentito delle sue condizioni non al top in avvio. <b>21' De Masi: 7.5</b> Impiega qualche minuto ed entrare in partita, ma quando si sblocca, la squadra comincia a girare.<br ><b>Kalaj: 7</b> Dopo aver perso la bussola più volte in avvio, guadagna fiducia minuto dopo minuto e con gran senso dell'anticipo sventa varie minacce, specialmente nella ripresa. Provvidenziale un salvataggio su Caselli.<br ><b>Pezzi: 7</b> Forma con Kalaj una coppia che vanta una grande intesa: condivide col compagno un po' di problemi in avvio, ma poi diventa impeccabile e resiste agli attacchi amaranto nel finale, risultando prezioso di testa e nell'uno contro uno.<br ><b>Strappi: 6</b> Largo a destra, si vede pochissimo per tutto il primo tempo. <b>36' Mirti: 7.5</b> Entra bene in partita e da destra propone alcuni palloni interessanti.<br ><b>D'Angeli: 7.5</b> E' tra i giocatori che hanno consentito il cambio di passo al Savio a cavallo tra la fine della prima frazione e la ripresa. Forza fisica, ma anche qualità tecnica e senso della posizione. Sfiora il gol con un tiro da fuori. <b>66' Podda: sv.</b><br ><b>Fontana: 8</b> Segna un gol troppo importante per non meritarsi l'otto in pagella. Per il resto è ben controllato, sebbene evidenzi di possedere qualità da centravanti vero per tutta la gara.<br ><b>Capogna: 6.5</b> Timido, non riesce ad esprimere le sue qualità nel primo tempo. <b>36' Nicoletti: 7.5</b> Tosto, ma anche preciso a centrocampo: suona la carica col suo ingresso.<br ><b>Alfonsetti: 8</b> Giocatore di prospettiva. Ha fisico, velocità, dribbling. Gioca per i compagni e tiene impegnata la difesa del Tau finché rimane in campo. 56' Scognamiglio: 7 Rinforza la difesa nel finale.<br ><b>All. Eros Guglielmo: 8 </b>Il suo Savio gioca un calcio pratico ed efficace. Anche se la fortuna in questa finale gli ha indubbiamente sorriso, i numeri sono tutti dalla sua parte: in tre partite 10 reti fatte e zero subite. Lo scudetto corona un'annata straordinaria. E nel suo gruppo sono cresciuti giocatori di grande prospettiva.<br >Arbitro<br ><b>Degli Esposti di Bologna: 7</b> Sbaglia pochissimo e, adottando un metro piuttosto permissivo, tiene in pugno la gara senza usare mai (salvo nel recupero) i cartellini. Niente male per una finale. Da verificare soltanto un paio di chiamate di fuorigioco degli assistenti.<br >IL COMMENTO<br >CORTONA (AR) - Il calcio è fatto così. Non sempre è sufficiente giocare ad alti livelli per vincere. Non sempre l'approccio giusto è sinonimo di vittoria. Non sempre chi produce più occasioni esulta al triplice fischio. E così al termine dei settantasei minuti del Santi Tiezzi di Cortona il Savio vendica la sconfitta subita in finale ad Asciano con gli Allievi nel 2012 e si laurea campione d'Italia Giovanissimi. Alza bandiera bianca solo in finale il Tau dei miracoli. Come detto, con molti rimpianti. Sì, perché se è vero che ad inizio ripresa i romani hanno premuto forte sull'acceleratore, è innegabile che le occasioni migliori durante la partita siano state per gli amaranto e che i ragazzi di Guidotti per circa venticinque minuti abbiano evidenziato una netta superiorità tecnica, tattica e atletica. Le due squadre sembrano largheggiare nell'enorme manto erboso dell'impianto adagiato ai piedi della splendida città cortonese: a rendere ancora più complessa la gara è la fuoriuscita del sole che rende torrida la temperatura sebbene sia giochi nel tardo pomeriggio. Pubblico delle grandi occasioni in tribuna: segnaliamo anche la presenza del sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, ma anche del dirigente viola Stefano Cappelletti, del presidente del SGS Vito Tisci e di tantissimi osservatori. I due tecnici optano per le formazioni-tipo già utilizzate nelle due sfide della Final Six. Guidotti conferma dunque il 4-3-3 nel quale il tridente è composto da Dell'Orfanello Ugo, Biagi e Benedetti; stesso modulo per mister Guglielmo, che si affida a Strappi, Fontana ed Alfonsetti in attacco. Dopo alcuni minuti interlocutori, l'avvio è decisamente favorevole al Tau. Che prende in mano l'iniziativa e domina a centrocampo. Come nella gara col Monteruscello, Montalti, Carlini e Matteoni comandano le operazioni, vincono ogni duello con i dirimpettai e tengono alto il baricentro della squadra. Marsicano e Tonetti, ben assistiti dai due esterni Zini e Landi, non si fanno minimamente infastidire dai lanci lunghi con i quali i romani tentano di imbeccare dalle retrovie il potente Fontana e il rapido Alfonsetti. Infatti, anche quando con i difensori centrali il Savio cerca il palleggio, da centrocampo partono spesso suggerimenti profondi per sfruttare la rapidità e la potenza degli attaccanti. Ma il Tau gioca in modo impeccabile: difesa concentrata, centrocampo assorbente , triangolazioni con scambi di prima. Le combinazioni degli amaranto liberano spesso Biagi dalla marcatura dei centrali e gli inserimenti degli esterni difensivi propongono al centro palloni interessanti. L'unico difetto della squadra altopascese nei primi venticinque minuti è evidenziabile dalla cronaca ed è forse il principale motivo del risultato finale: vari tentativi, due occasioni (entrambe con Benedetti) e nessuna rete. Nelle finali di solito basta una piuma per spostare gli equilibri e non sfruttare le possibilità capitate non è mai uno splendido segnale. Anche perché, dopo l'ingresso di De Masi al posto dell'infortunato Scartocci, il Savio gradualmente si riorganizza e tira fuori la testa dal guscio. Alfonsetti mette in mostra le sue qualità e la coppia centrale Kalaj-Pezzi guadagna quella sicurezza che sembrava smarrita in avvio. <br >È in avvio di ripresa che i romani fanno vedere le cose migliori. Gli inserimenti di Mirti e Nicoletti portano beneficio al gioco del Savio che spaventa un po' il Tau. Non che i ragazzi di Eros Guglielmo costruiscano grandi occasioni, ma strappano dalle mani dei toscani il pallino del gioco. E premono sull'acceleratore. Il Tau tiene, confermando la consueta solidità difensiva, ma appare pagare gli sforzi della prima frazione. E non riesce a risultare pungente in avanti come in avvio. Quando un episodio sblocca il risultato (il colpo di testa di Fontana), la gara cambia. Guglielmo non si vergogna di togliere subito una punta (il suo giocatore più forte: Alfonsetti) per inserire il difensore Scognamiglio e passare alla difesa a cinque. I ragazzi di Guidotti rovesciano sul campo tutte le energie residue e tentano di chiudere nell'angolo i romani. La pressione amaranto si fa sentire, ma le due occasioni capitate (entrambe con Caselli) non vengono sfruttate e Mancini si conferma attentissimo in uscita sui tagli di Benedetti. Al triplice fischio così ad esultare è il Savio. Una squadra solida, che nella Final Six non ha mai subito reti. Ma, da quanto emerso nella finalissima, una squadra non imbattibile e forse non così superiore al Tau. Bravi dunque i romani a sfruttare come serpenti velenosi il piccolo momento di flessione del Tau e a colpire nell'unica vera occasione capitata. Una sconfitta in finale brucia, non potrebbe essere altrimenti. Brucia tra i ragazzi, che hanno disputato un'annata straordinaria e avrebbero meritato un altro epilogo. Brucia tra il tecnico Guidotti e i dirigenti, che hanno allestito (e fatto maturare) un gruppo magnifico e che speravano di avere l'ennesimo riconoscimento dal campo. Brucia tra i genitori, che ho avuto occasione di conoscere a partire dalla gara di Genova e di apprezzare per la loro simpatia e la loro correttezza. Ma per quanto possa scottare il risultato finale, il parere di chi scrive è che niente possa scalfire le epiche gesta di questo gruppo. Un gruppo che, pur avendo perso pezzi durante gli anni scorsi (Meli e Cavallini alla Fiorentina, Tintori all'Inter, Mussi al Prato), non si è mai disunito, anzi è diventato sempre più forte. Un gruppo capace a tratti di giocare un calcio splendido. Di difendersi in modo organico e compatto. Di lottare con coraggio. E di emozionare perfino il cronista. Che dopo aver conosciuto questa squadra in una gara di campionato (alla Cattolica: una rimonta incredibile) e dopo aver letto le cronache del nostro inviato Andrea Nelli, si è innamorato di lei nella trasferta sul campo dell'Angelo Baiardo. E ha continuato ad ammirarla contro il Monteruscello e anche in finale. La sconfitta brucia, dunque, anche per il cronista. Ma non possiamo non unirci all'applauso collettivo che viene rivolto al gruppo di Guidotti alla premiazione. Anche se tutti, chiaramente, avrebbero preferito esserci, non c'è bisogno di entrare un albo d'oro per imprimere in modo indelebile i magici ricordi di una stagione nella propria memoria. E, dunque, grazie Tau per tutte le emozioni che ci hai fatto vivere.<br >IL FILM DELLA PARTITA<br >Primo tempo<br >6' Montalti da centrocampo lancia centralmente Biagi; i due centrali biancoazzurri non si intendono e lasciano il pallone, Biagi va in pressione sull'uscita di Mancini e vince il contrasto col portiere; la palla si impenna e finisce sul fondo.<br >9' Matteoni serve in profondità Biagi che, scattato in posizione regolare, tenta una conclusione parata da Mancini. <br >11' Capogna intercetta il pallone da un centrocampista amaranto e pesca in verticale Fontana, Marsicano però arriva a chiudere e sventa la minaccia.<br >12' Biagi favorisce l'inserimento di Landi che tiene in campo il pallone e passa a Dell'Orfanello, chiuso da Troaino in angolo. Sul corner in area né Biagi né Matteoni riescono a calciare contro il muro difensivo romano.<br >15' Landi da centrocampo batte una punizione col mancino servendo il pallone in area: Mancini è però il padrone dell'area e blocca con grande sicurezza.<br >16' La prima ghiotta occasione da rete dell'incontro è del Tau: Zini guadagna il fondo a destra e serve un cross teso, Benedetti sfugge alla marcatura dei due centrali e devia di piatto al volo ma incrocia troppo la conclusione, mandando la palla di poco sul fondo.<br >19' Landi da sinistra trova al centro Dell'Orfanello: l'attaccante, dopo aver controllato bene il pallone, scivola ma arriva a rimorchio Benedetti, il quale lascia partire un tiro a girare che, con Mancini immobile, passa vicinissimo al palo e termina sul fondo.<br >21' Un rilancio di D'Angeli libera Fontana che approfitta di un meccanismo non perfetto della difesa altopascese per puntare la porta di Agozzino in uscita; i due centrali toscani però chiudono efficacemente l'attaccante romano e sventano la minaccia.<br >26' Alfonsetti intercetta un passaggio di Montalti e punta dritto verso la porta: dal limite il numero 11 romano lascia partire un tiro potente
Cosimo Di Bari