• Coppa Regionale Allievi
  • Cattolica Virtus
  • 1 - 1
  • Scandicci


5-6 dopo i calci di rigore
S.M.CATTOLICA V.: Bertini, Ciccarelli, Cini (66' Grieco), Procino (49' Cannone), Alessandrini, Russo, Bini E. (70' Bini M.), Senese (76' Berti), Pecchioli, Massai (68' Rondina), Fantechi (49' Laurenzi). A disp.: Parigi. All.: Francesco Gozzi.
SCANDICCI: Guetta, Feola, Bianchi (63' Delfino), Renieri (51' Pacchiella), Belli (72' Corsinovi), Davitti, Di Cosimo, Freschi, Maurello (54' Ahmetaj), Pelli (68' Vitiello), Gueye. A disp.: Cecchi, Genova. All.: Andrea Pratesi.

ARBITRO: Celardo di Pontedera, coad. da Selicato e Varrà di Siena.

RETI: 2' Cini, 8' Gueye.
NOTE: ammoniti Davitti, Vitiello, Russo. Angoli 5-4. Recupero 2'+5'. Sequenza rigori: Di Cosimo gol, Cannone gol, Gueye gol, Russo gol, Pacchiella fuori, Rondina gol, 3-2, Delfino gol, Laurenzi parato, Freschi gol, Grieco gol, Vitiello gol, Bini M. parato.



LE PAGELLE
Cattolica Virtus
Bertini: 7 Gli tocca il compito più ingrato: sostituire lo squalificato Trezza, portiere-goleador espulso in semifinale. Il giovane '96 giallorosso se la cava comunque bene, cercando di rispondere su Gueye (che poi infila sulla ribattuta) e mandando poi in angolo i tentativi di Maurello (15'), Pelli (18') e Belli (31'). Non riesce in nessun miracolo sulla lotteria dal dischetto.
Ciccarelli: 6.5 Rischia nel finale, quando in pieno recupero strattona per la maglia a ridosso della linea dell'area Gueye: per sua fortuna l'assistente indica l'off-side dell'attaccante scandiccese. Per il resto del match era sempre stato attento alle incursioni sul suo lato.
Cini: 6.5 Sblocca subito il risultato con la complicità di Guetta che non riesce a mandare fuori dalla specchio la sua velenosa punizione a spiovere. Poi spinge meno di altre volte, preferendo saggiamente tenere la posizione. 66' Grieco: ng
Procino: 6 Match di grande sacrificio sulla linea mediana, a volte a disagio nell'incrociare i dinamici dirimpettai scandiccesi. 49' Cannone: 6 Inserito per riportare avanti Alessandrini, stringendo i denti cerca di tenere gli attaccanti azzurri lontani dalla difesa virtussina.
Alessandrini: 6 Proposto inevitabilmente da centrale di difesa per le pesanti assenze nel pacchetto arretrato, il capitano giallorosso paga l'abitudine a giocare sempre il pallone, perdendo il pallone che Gueye trasforma con determinazione nell'1-1. Contributo più importante, chiaramente, quando poi nella ripresa può tornare nel ruolo preferito, a dirigere il traffico qualche metro più avanti.
Russo: 6.5 Cerca di tenere in piedi la difesa anche nei momenti peggiori, con grinta e con chiusure decise su Maurello prima e su Pacchiella poi.
Bini E.: 6.5 Prima mezz'ora ad altissimi livelli: quasi impossibile fermarlo per gli azzurri quando accelera sulla destra e punta l'area di rigore. Cala però sensibilmente alla distanza. 70' Bini M.: 6 Dopo le prodezze della semifinale (anche da portiere, con un rigore parato), stavolta il dischetto gli rimane amaro, perché è la sua conclusione centrale, al sesto tentativo della serie, a costare la sconfitta.
Senese: 6 Come i compagni di reparto, trova poco spazio per far ripartire l'azione giallorossa. 76' Berti: ng
Pecchioli: 6 Controllato a vista dai difensori avversari, non ha quasi mai la possibilità di battere a rete, ma cerca comunque di aprire spazio per i compagni ai suoi lati.
Massai: 6 Poco respiro per distribuire il gioco come vorrebbe e potrebbe. Qualche buon lampo, ma viene tamponato sempre con attenzione dai centrocampisti di Pratesi. 68' Rondina: ng
Fantechi: 6 Pochissimi bagliori anche per l'altro attaccante esterno di Gozzi che, partendo da sinistra, trova quasi sempre la strada intasata. 49' Laurenzi: 6 Il suo ingresso non smuove molto le acque in avanti: anzi, al 52' si mangia la miglior palla-gol giallorossa di tutta la partita solo davanti a Guetta. Poi, ai rigori, sbaglia il colpo che potrebbe portare la Cattolica a un passo dalla Coppa.
Scandicci
Guetta: 7 Inizia malissimo il suo pomeriggio con l'erroraccio, su una punizione senza pretese di Cini, che costa lo svantaggio dopo nemmeno 2'. Ma dimostra carattere e non si lascia condizionare da uno sbaglio che avrebbe atterrato chissà quanti colleghi. Poco impegnato nel resto della partita (anche se ottimo in uscita su Laurenzi al 52'), nei rigori finali diventa il grande protagonista intuendo le conclusioni di Matteo Bini e Laurenzi.
Feola: 7 Sulla destra fa bene la doppia fase: chiude sempre con accortezza e riparte appena vede un metro libero per poter spingere.
Bianchi: 7 Tutta in salita la prima mezz'ora, contro un Edo Bini che lo punta continuamente. Una volta trovate però le contromisure, riesce a neutralizzare l'esterno giallorosso e a esaurire una fonte di gioco avvesaria. 63' Delfino: 6.5 Una presenza positiva impreziosita dalla freddezza dal dischetto.
Renieri: 7 Esterno di destra del rombo di centrocampo, il capitano azzurro dimostra sangue freddo in ogni circostanza ed è bravissimo nel far ripartire l'azione in velocità. 51' Pacchiella: 6.5 Prova ad aggiunge vivacità in avanti. Impreciso dal dischetto, con un errore che avrebbe potuto compromettere la marcia scandiccese verso la Coppa.
Belli: 7 Sempre attentissimo in marcatura, non lascia spiragli a Pecchioli e sfiora pure il gol di testa al 31': Bertini non si fa sorprendere. 72' Corsinovi: ng
Davitti: 7 Guida il quartetto difensivo di Pratesi con sicurezza, agonismo e grinta: pochissime sbavature, senso della posizione, padronanza assoluta dell'area di rigore.
Di Cosimo: 7 Si schiaccia davanti alla difesa per far partire l'azione dello Scandicci e per chiudere sulle avanzate avversarie. Si conferma come uno dei migliori '96 nel suo ruolo.
Freschi: 7 Spende molto in un pomeriggio caldissimo, fuori e dentro il match. Ordinato, puntuale, pochi svolazzi e tanta sostanza.
Maurello: 6.5 Difende palla, fa salire la squadra, si sacrifica andando a rincorrere gli avversari a destra e a sinistra. Non si può rimproverare nulla, all'ex Lastrigiana, anche se resta a secco. Un suo bel tentativo da fuori nel primo tempo viene messo in angolo da Bertini (15'). 54' Ahmetaj: 6.5 Si sistema a sinistra per dare maggior equilibrio alla squadra nella mezz'ora finale.
Pelli: 7 Partono dai suoi piedi le cose migliori dello Scandicci, specie nel primo tempo. Impegna Bertini un paio di volte (18' e 33') e piazza anche qualche bell'assist. 68' Vitiello: 6.5 Decisivo il suo sesto penalty che mette lo Scandicci a portata di Coppa.
Gueye: 8 Devastante quando viene lanciato in campo aperto: con caparbietà riconquista su Alessandrini il pallone dell'1-1 (dopo prima respinta di Bertini), colpisce di testa un palo pieno a portiere battuto (78') e nel recupero reclama anche un rigore per trattenuta di Ciccarelli, annullata però da un precedente off-side rilevato dall'assistente.
Arbitro
Celardo di Pontedera: 7 Giovane ma di personalità. Sempre vicino all'azione, ben aiutato dai due assistenti, tiene senza patemi le redini di una partita sentita ma sempre corretta. Qualche protesta giallorossa sull'1-1 azzurro (per un possibile fallo di Gueye su Alessandrini) e su un possibile tocco di mano in barriera su punizione di Senese (37'), nel finale non c'è rigore su Gueye, per un precedente fuorigioco segnalato dal guardalinee.
Gabriele Fredianelli
IL COMMENTO
Solido, come cemento armato. Concreto, come un romanzo neorealista. Tenace, come l'antagonista di un film dell'orrore. Dopo aver strappato in extremis la qualificazione nei primi tre turni, lo Scandicci di Andrea Pratesi si prende per il secondo anno consecutivo la Coppa Regionale Allievi, negandola alla stessa avversaria di Pistoia, con la stessa modalità della precedente stagione: sono infatti i tiri dal dischetto a sancire il trionfo biancoazzurro e sono ancora i tiri dal dischetto a negare la gioia di un titolo all'annata '95 della Cattolica (già beffata tre anni dal Coiano S.Lucia a Pontassieve, fermata dalla Sestese nella semifinale Giovanissimi Regionali). Trovare un posto libero sugli spalti del Guidi è impresa ardua: il cocente sole che fa ribollire il sintetico del campo di Galluzzo non scoraggia l'abbondante pubblico, subito ripagato della tenace resistenza dall'agonismo dei ventidue in campo: si parte a ritmi alti, con Pratesi che, dall'iniziale difesa a tre passa rapidamente al quartetto difensivo (Feola-Belli-Davitti-Bianchi); a centrocampo il tecnico scandiccese ritrova Renieri e Freschi, schierati poco più avanti rispetto al '96 Di Cosimo; in attacco, almeno inizialmente, Pelli lascia a Maurello la posizione centrale e parte da destra, mentre Gueye è l'esterno d'attacco di sinistra. Gozzi, alle prese con varie assenze in difesa, davanti al '96 Bertini (Trezza è squalificato), propone Ciccarelli e Cini esterni, con Alessandrini a far coppia con Russo; a centrocampo il confermatissimo terzetto è composto da Massai, Senese e Procino, mentre in attacco è Fantechi a completare il tridente come al solito composto da Pecchioli e Edoardo Bini. La prima conclusione in porta è tentata da Di Cosimo, ma Bertini blocca centralmente il destro da fuori area del centrocampista scandiccese. Siamo ancora al 2' quando la gara già si infiamma: Mattia Cini si incarica di battere una punizione dalla tre-quarti sinistra; il tiro, apparentemente innocuo, viene respinto male con i pugni da Guetta: la sfera si impenna e gonfia la rete dell'incredulo portiere. Il gol incassato scuote lo Scandicci che prova immediatamente a reagire: Pelli libera Gueye, fermato però per fuorigioco. Sulle ali dell'entusiasmo, per qualche minuto è la Cattolica a menare le danze. Dopo un ubriacante slalom di Bini, fermato da Belli, all'8' però lo Scandicci trova il pareggio. Su un rinvio, Gueye sradica il pallone dai piedi di Alessandrini, punta Bertini e calcia potente; la respinta del portiere giallorosso è conquistata dal tenace attaccante azzurro che segna il suo ennesimo gol su ribattuta di questo campionato. Il gol gela (verbo difficile da pronunciare in una giornata così torrida) la Cattolica: al 15' Di Cosimo ruba palla a Procino e serve Freschi; questi rapidamente smarca al limite Gueye che a sua volta libera al tiro Maurello, ma Bertini è pronto a deviare in angolo. Dopo un tiro col destro da fuori area tentato da Pelli (per Celardo, che concede l'angolo, è stata una deviazione di Bertini a mandare la sfera sul fondo), i ritmi calano un po', anche se lo Scandicci guadagna metri di campo, grazie alla tenace prova dei suoi tre centrocampisti, che vincono molti duelli con il terzetto avversario. Al 24' la squadra di Pratesi prova di nuovo la conclusione da fuori, stavolta con Freschi, ma la sfera finisce di poco fuori. Davitti e Belli blindano centralmente la retroguardia, così anche quando Fantechi e Bini riescono a liberarsi sugli esterni, trovano l'ingorgo al centro e Guetta rimane pressoché inoperoso. Al 31', sugli sviluppi di una punizione di Renieri, Pelli colpisce di testa, Bertini è pronto sul primo palo ma non trattiene e la sfera termina in corner. Al 34' Pelli supera Cini e Massai e, dal limite, fa partire un destro che esce di poco accanto al primo palo. Le ultime note prima dell'intervallo sono una punizione concessa da Celardo per un fallo di Gueye su Pecchioli al limite, la cui esecuzione di Senese trova la barriera (proteste giallorosse per un tocco di mano di un giocatore in barriera, ma il fischietto pontederese lascia correre) e una rapida combinazione tra Gueye, Maurello e Freschi, conclusa dal destro debole a lato del centrocampista scandiccese.
Nel secondo tempo per dieci minuti la Cattolica preme sull'acceleratore alla ricerca del vantaggio. Prima Senese prova un tiro da fuori che termina di poco a lato, poi al 52' la migliore occasione giallorossa: Edo Bini allarga bene a destra verso il neo entrato Laurenzi, che si vede chiudere lo specchio dall'ottima uscita di Guetta. Al 53', su un rinvio dalla difesa, Pelli è bravo a credere in un pallone che sembrava perso e, dal fondo, in acrobazia, serve al centro un tiro-cross che batte sulla traversa. L'episodio sembra cambiare volto alla partita: lo Scandicci, dopo l'avvio di ripresa in copertura, riprende sulla falsariga del primo tempo, dominando in mezzo al campo risultando micidiale grazie alle combinazioni dei suoi attaccanti. La Cattolica, rispetto ai minuti precedenti, sembra in debito di ossigeno a centrocampo e l'attacco continua ad essere perfettamente disinnescato da Davitti & C. I giallorossi arrivano a concludere solo al 63', quando, sugli sviluppi di un corner battuto da Laurenzi, dopo un rimpallo tra Cannone e Alessandrini, Senese da fuori spara alto. Al 65' Gueye cerca e trova Pelli che, saltato Bertini, mette in rete, ma solo dopo che Celardo ha fermato l'azione per fuorigioco. Al 78', un corner da sinistra di Pacchiella viene respinto da Bertini in tuffo; l'azione continua con lo stesso portiere giallorosso che con un buon riflesso respinge un tocco ravvicinato di Corsinovi. Al 77' un cross da destra di Freschi trova libera sul secondo palo Gueye che prende la mira e di testa angola perfettamente: la palla batte sulla parte interna del palo ma poi finisce tra le braccia di Bertini. Prima del recupero la Cattolica riesce a tirare soltanto con Grieco che raccoglie la torre di Alessandrini su una punizione di Pecchioli ma calcia di prima sopra la traversa. All'83' ancora un'occasione per i ragazzi di Pratesi: Genova d'esterno smarca Gueye che si lancia verso la porta e finisce a terra in area dopo la vistosa trattenuta di Ciccarelli. Celardo sembra pronto ad indicare il dischetto, ma il suo assistente alza la bandierina ravvisando l'offside dell'attaccante al momento della partenza dell'assist del terzino. Si va ai rigori. Segnano Di Cosimo, Cannone, Gueye e Russo, prima che Pacchiella spedisca alto il suo destro; la Cattolica passa in vantaggio con la trasformazione angolata di Rondina, ma, dopo la rete di Delfino (destro angolato sul quale Bertini non può arrivare), Guetta respinge con l'aiuto del palo il penalty di Laurenzi; segnano Freschi e Grieco, poi ad oltranza, dopo la rete di Vitiello, super-Guetta (già decisivo contro il Castelfiorentino ai rigori) para il rigore di Matteo Bini e così la festa biancoazzurra può cominciare. Grande amarezza per la Cattolica, che, dopo la sconfitta patita in campionato contro la Scandicci aveva sempre vinto (pari e vittoria ai rigori solo contro il Forcoli domenica scorsa): la squadra di Gozzi sul sintetico del Guidi non è espressa al meglio, non ha creato i consueti grappoli di occasioni, non è stata molto continua e non ha mostrato molte triangolazioni nello stretto che l'hanno contraddistinta fin qui. Sfiorato il titolo regionale per il secondo anno consecutivo, anche stavolta sono i rigori a negare pure la consolazione della Coppa. Chi scrive ritiene che Gozzi abbia svolto anche quest'anno un lavoro egregio: perché se è vero che la squadra avrebbe avuto le carte in regola per vincere, è anche vero che questo gruppo ha avuto bisogno di mesi prima di inserirsi sui binari giusti; trovati gli equilibri necessari, eccezion fatta per questa finale, i giallorossi, non hanno mai tradito e, soprattutto, sono maturati (tutti) e sono cresciuti (tutti), mostrandosi pronti per altre esperienze. È di nuovo trionfo per Andrea Pratesi, chef sempre più rinomato che ha inventato - anche in questa stagione - una ricetta unica per plasmare perfettamente il gruppo azzurro. Un gruppo che, anche se ha sempre navigato un po' a distanza dalla vetta, è stato sempre protagonista, togliendosi grandi soddisfazioni. Che ha incastonato le individualità che possedeva (Gueye, ma non solo) in un collettivo compatto e sincronico. Che, nel momento in cui la condizione fisica non era al top, ha tirato fuori il meglio di sé, con un'organizzazione tattica che ha sopperito all'affanno. E così, dopo il trionfo al Cerbai dello scorso anno, il '95 scandiccese deve trovare posto per un altro Trofeo in bacheca.
Cosimo Di Bari
Le interviste
Andrea Pratesi e la Coppa Regionale. Sta nascendo un feeling particolare. Il successo è arrivato anche stavolta ai rigori, ma la sua squadra avrebbe potuto segnare il 2-1 negli 80': Penso che la vittoria ai rigori sia meritata: sia per il gioco che le occasioni prodotte. È stata una bella partita, giocata correttament

5-6 dopo i calci di rigore<br >S.M.CATTOLICA V.: Bertini, Ciccarelli, Cini (66' Grieco), Procino (49' Cannone), Alessandrini, Russo, Bini E. (70' Bini M.), Senese (76' Berti), Pecchioli, Massai (68' Rondina), Fantechi (49' Laurenzi). A disp.: Parigi. All.: Francesco Gozzi.<br >SCANDICCI: Guetta, Feola, Bianchi (63' Delfino), Renieri (51' Pacchiella), Belli (72' Corsinovi), Davitti, Di Cosimo, Freschi, Maurello (54' Ahmetaj), Pelli (68' Vitiello), Gueye. A disp.: Cecchi, Genova. All.: Andrea Pratesi. <br > ARBITRO: Celardo di Pontedera, coad. da Selicato e Varr&agrave; di Siena.<br > RETI: 2' Cini, 8' Gueye.<br >NOTE: ammoniti Davitti, Vitiello, Russo. Angoli 5-4. Recupero 2'+5'. Sequenza rigori: Di Cosimo gol, Cannone gol, Gueye gol, Russo gol, Pacchiella fuori, Rondina gol, 3-2, Delfino gol, Laurenzi parato, Freschi gol, Grieco gol, Vitiello gol, Bini M. parato. LE PAGELLE<br >Cattolica Virtus<br ><b>Bertini: 7</b> Gli tocca il compito pi&ugrave; ingrato: sostituire lo squalificato Trezza, portiere-goleador espulso in semifinale. Il giovane '96 giallorosso se la cava comunque bene, cercando di rispondere su Gueye (che poi infila sulla ribattuta) e mandando poi in angolo i tentativi di Maurello (15'), Pelli (18') e Belli (31'). Non riesce in nessun miracolo sulla lotteria dal dischetto.<br ><b>Ciccarelli: 6.5</b> Rischia nel finale, quando in pieno recupero strattona per la maglia a ridosso della linea dell'area Gueye: per sua fortuna l'assistente indica l'off-side dell'attaccante scandiccese. Per il resto del match era sempre stato attento alle incursioni sul suo lato.<br ><b>Cini: 6.5</b> Sblocca subito il risultato con la complicit&agrave; di Guetta che non riesce a mandare fuori dalla specchio la sua velenosa punizione a spiovere. Poi spinge meno di altre volte, preferendo saggiamente tenere la posizione. <b>66' Grieco: ng</b><br ><b>Procino: 6</b> Match di grande sacrificio sulla linea mediana, a volte a disagio nell'incrociare i dinamici dirimpettai scandiccesi. <b>49' Cannone: 6</b> Inserito per riportare avanti Alessandrini, stringendo i denti cerca di tenere gli attaccanti azzurri lontani dalla difesa virtussina.<br ><b>Alessandrini: 6</b> Proposto inevitabilmente da centrale di difesa per le pesanti assenze nel pacchetto arretrato, il capitano giallorosso paga l'abitudine a giocare sempre il pallone, perdendo il pallone che Gueye trasforma con determinazione nell'1-1. Contributo pi&ugrave; importante, chiaramente, quando poi nella ripresa pu&ograve; tornare nel ruolo preferito, a dirigere il traffico qualche metro pi&ugrave; avanti. <br ><b>Russo: 6.5</b> Cerca di tenere in piedi la difesa anche nei momenti peggiori, con grinta e con chiusure decise su Maurello prima e su Pacchiella poi.<br ><b>Bini E.: 6.5</b> Prima mezz'ora ad altissimi livelli: quasi impossibile fermarlo per gli azzurri quando accelera sulla destra e punta l'area di rigore. Cala per&ograve; sensibilmente alla distanza. <b>70' Bini M.: 6</b> Dopo le prodezze della semifinale (anche da portiere, con un rigore parato), stavolta il dischetto gli rimane amaro, perch&eacute; &egrave; la sua conclusione centrale, al sesto tentativo della serie, a costare la sconfitta.<br ><b>Senese: 6</b> Come i compagni di reparto, trova poco spazio per far ripartire l'azione giallorossa. <b>76' Berti: ng</b><br ><b>Pecchioli: 6 </b>Controllato a vista dai difensori avversari, non ha quasi mai la possibilit&agrave; di battere a rete, ma cerca comunque di aprire spazio per i compagni ai suoi lati. <br ><b>Massai: 6</b> Poco respiro per distribuire il gioco come vorrebbe e potrebbe. Qualche buon lampo, ma viene tamponato sempre con attenzione dai centrocampisti di Pratesi. <b>68' Rondina: ng<br ></b><b>Fantechi: 6</b> Pochissimi bagliori anche per l'altro attaccante esterno di Gozzi che, partendo da sinistra, trova quasi sempre la strada intasata. <b>49' Laurenzi: 6</b> Il suo ingresso non smuove molto le acque in avanti: anzi, al 52' si mangia la miglior palla-gol giallorossa di tutta la partita solo davanti a Guetta. Poi, ai rigori, sbaglia il colpo che potrebbe portare la Cattolica a un passo dalla Coppa.<br >Scandicci<br ><b>Guetta: 7</b> Inizia malissimo il suo pomeriggio con l'erroraccio, su una punizione senza pretese di Cini, che costa lo svantaggio dopo nemmeno 2'. Ma dimostra carattere e non si lascia condizionare da uno sbaglio che avrebbe atterrato chiss&agrave; quanti colleghi. Poco impegnato nel resto della partita (anche se ottimo in uscita su Laurenzi al 52'), nei rigori finali diventa il grande protagonista intuendo le conclusioni di Matteo Bini e Laurenzi.<br ><b>Feola: 7</b> Sulla destra fa bene la doppia fase: chiude sempre con accortezza e riparte appena vede un metro libero per poter spingere.<br ><b>Bianchi: 7</b> Tutta in salita la prima mezz'ora, contro un Edo Bini che lo punta continuamente. Una volta trovate per&ograve; le contromisure, riesce a neutralizzare l'esterno giallorosso e a esaurire una fonte di gioco avvesaria. <b>63' Delfino: 6.5</b> Una presenza positiva impreziosita dalla freddezza dal dischetto.<br ><b>Renieri: 7 </b>Esterno di destra del rombo di centrocampo, il capitano azzurro dimostra sangue freddo in ogni circostanza ed &egrave; bravissimo nel far ripartire l'azione in velocit&agrave;. <b>51' Pacchiella: 6.5</b> Prova ad aggiunge vivacit&agrave; in avanti. Impreciso dal dischetto, con un errore che avrebbe potuto compromettere la marcia scandiccese verso la Coppa.<br ><b>Belli: 7</b> Sempre attentissimo in marcatura, non lascia spiragli a Pecchioli e sfiora pure il gol di testa al 31': Bertini non si fa sorprendere. <b>72' Corsinovi: ng</b><br ><b>Davitti: 7</b> Guida il quartetto difensivo di Pratesi con sicurezza, agonismo e grinta: pochissime sbavature, senso della posizione, padronanza assoluta dell'area di rigore.<br ><b>Di Cosimo: 7</b> Si schiaccia davanti alla difesa per far partire l'azione dello Scandicci e per chiudere sulle avanzate avversarie. Si conferma come uno dei migliori '96 nel suo ruolo.<br ><b>Freschi: 7</b> Spende molto in un pomeriggio caldissimo, fuori e dentro il match. Ordinato, puntuale, pochi svolazzi e tanta sostanza.<br ><b>Maurello: 6.5</b> Difende palla, fa salire la squadra, si sacrifica andando a rincorrere gli avversari a destra e a sinistra. Non si pu&ograve; rimproverare nulla, all'ex Lastrigiana, anche se resta a secco. Un suo bel tentativo da fuori nel primo tempo viene messo in angolo da Bertini (15'). <b>54' Ahmetaj: 6.5</b> Si sistema a sinistra per dare maggior equilibrio alla squadra nella mezz'ora finale.<br ><b>Pelli: 7</b> Partono dai suoi piedi le cose migliori dello Scandicci, specie nel primo tempo. Impegna Bertini un paio di volte (18' e 33') e piazza anche qualche bell'assist. <b>68' Vitiello: 6.5</b> Decisivo il suo sesto penalty che mette lo Scandicci a portata di Coppa.<br ><b>Gueye: 8</b> Devastante quando viene lanciato in campo aperto: con caparbiet&agrave; riconquista su Alessandrini il pallone dell'1-1 (dopo prima respinta di Bertini), colpisce di testa un palo pieno a portiere battuto (78') e nel recupero reclama anche un rigore per trattenuta di Ciccarelli, annullata per&ograve; da un precedente off-side rilevato dall'assistente.<br >Arbitro<br ><b>Celardo di Pontedera: 7</b> Giovane ma di personalit&agrave;. Sempre vicino all'azione, ben aiutato dai due assistenti, tiene senza patemi le redini di una partita sentita ma sempre corretta. Qualche protesta giallorossa sull'1-1 azzurro (per un possibile fallo di Gueye su Alessandrini) e su un possibile tocco di mano in barriera su punizione di Senese (37'), nel finale non c'&egrave; rigore su Gueye, per un precedente fuorigioco segnalato dal guardalinee.<br >Gabriele Fredianelli<br >IL COMMENTO<br >Solido, come cemento armato. Concreto, come un romanzo neorealista. Tenace, come l'antagonista di un film dell'orrore. Dopo aver strappato in extremis la qualificazione nei primi tre turni, lo Scandicci di Andrea Pratesi si prende per il secondo anno consecutivo la Coppa Regionale Allievi, negandola alla stessa avversaria di Pistoia, con la stessa modalit&agrave; della precedente stagione: sono infatti i tiri dal dischetto a sancire il trionfo biancoazzurro e sono ancora i tiri dal dischetto a negare la gioia di un titolo all'annata '95 della Cattolica (gi&agrave; beffata tre anni dal Coiano S.Lucia a Pontassieve, fermata dalla Sestese nella semifinale Giovanissimi Regionali). Trovare un posto libero sugli spalti del Guidi &egrave; impresa ardua: il cocente sole che fa ribollire il sintetico del campo di Galluzzo non scoraggia l'abbondante pubblico, subito ripagato della tenace resistenza dall'agonismo dei ventidue in campo: si parte a ritmi alti, con Pratesi che, dall'iniziale difesa a tre passa rapidamente al quartetto difensivo (Feola-Belli-Davitti-Bianchi); a centrocampo il tecnico scandiccese ritrova Renieri e Freschi, schierati poco pi&ugrave; avanti rispetto al '96 Di Cosimo; in attacco, almeno inizialmente, Pelli lascia a Maurello la posizione centrale e parte da destra, mentre Gueye &egrave; l'esterno d'attacco di sinistra. Gozzi, alle prese con varie assenze in difesa, davanti al '96 Bertini (Trezza &egrave; squalificato), propone Ciccarelli e Cini esterni, con Alessandrini a far coppia con Russo; a centrocampo il confermatissimo terzetto &egrave; composto da Massai, Senese e Procino, mentre in attacco &egrave; Fantechi a completare il tridente come al solito composto da Pecchioli e Edoardo Bini. La prima conclusione in porta &egrave; tentata da Di Cosimo, ma Bertini blocca centralmente il destro da fuori area del centrocampista scandiccese. Siamo ancora al 2' quando la gara gi&agrave; si infiamma: Mattia Cini si incarica di battere una punizione dalla tre-quarti sinistra; il tiro, apparentemente innocuo, viene respinto male con i pugni da Guetta: la sfera si impenna e gonfia la rete dell'incredulo portiere. Il gol incassato scuote lo Scandicci che prova immediatamente a reagire: Pelli libera Gueye, fermato per&ograve; per fuorigioco. Sulle ali dell'entusiasmo, per qualche minuto &egrave; la Cattolica a menare le danze. Dopo un ubriacante slalom di Bini, fermato da Belli, all'8' per&ograve; lo Scandicci trova il pareggio. Su un rinvio, Gueye sradica il pallone dai piedi di Alessandrini, punta Bertini e calcia potente; la respinta del portiere giallorosso &egrave; conquistata dal tenace attaccante azzurro che segna il suo ennesimo gol su ribattuta di questo campionato. Il gol gela (verbo difficile da pronunciare in una giornata cos&igrave; torrida) la Cattolica: al 15' Di Cosimo ruba palla a Procino e serve Freschi; questi rapidamente smarca al limite Gueye che a sua volta libera al tiro Maurello, ma Bertini &egrave; pronto a deviare in angolo. Dopo un tiro col destro da fuori area tentato da Pelli (per Celardo, che concede l'angolo, &egrave; stata una deviazione di Bertini a mandare la sfera sul fondo), i ritmi calano un po', anche se lo Scandicci guadagna metri di campo, grazie alla tenace prova dei suoi tre centrocampisti, che vincono molti duelli con il terzetto avversario. Al 24' la squadra di Pratesi prova di nuovo la conclusione da fuori, stavolta con Freschi, ma la sfera finisce di poco fuori. Davitti e Belli blindano centralmente la retroguardia, cos&igrave; anche quando Fantechi e Bini riescono a liberarsi sugli esterni, trovano l'ingorgo al centro e Guetta rimane pressoch&eacute; inoperoso. Al 31', sugli sviluppi di una punizione di Renieri, Pelli colpisce di testa, Bertini &egrave; pronto sul primo palo ma non trattiene e la sfera termina in corner. Al 34' Pelli supera Cini e Massai e, dal limite, fa partire un destro che esce di poco accanto al primo palo. Le ultime note prima dell'intervallo sono una punizione concessa da Celardo per un fallo di Gueye su Pecchioli al limite, la cui esecuzione di Senese trova la barriera (proteste giallorosse per un tocco di mano di un giocatore in barriera, ma il fischietto pontederese lascia correre) e una rapida combinazione tra Gueye, Maurello e Freschi, conclusa dal destro debole a lato del centrocampista scandiccese.<br >Nel secondo tempo per dieci minuti la Cattolica preme sull'acceleratore alla ricerca del vantaggio. Prima Senese prova un tiro da fuori che termina di poco a lato, poi al 52' la migliore occasione giallorossa: Edo Bini allarga bene a destra verso il neo entrato Laurenzi, che si vede chiudere lo specchio dall'ottima uscita di Guetta. Al 53', su un rinvio dalla difesa, Pelli &egrave; bravo a credere in un pallone che sembrava perso e, dal fondo, in acrobazia, serve al centro un tiro-cross che batte sulla traversa. L'episodio sembra cambiare volto alla partita: lo Scandicci, dopo l'avvio di ripresa in copertura, riprende sulla falsariga del primo tempo, dominando in mezzo al campo risultando micidiale grazie alle combinazioni dei suoi attaccanti. La Cattolica, rispetto ai minuti precedenti, sembra in debito di ossigeno a centrocampo e l'attacco continua ad essere perfettamente disinnescato da Davitti & C. I giallorossi arrivano a concludere solo al 63', quando, sugli sviluppi di un corner battuto da Laurenzi, dopo un rimpallo tra Cannone e Alessandrini, Senese da fuori spara alto. Al 65' Gueye cerca e trova Pelli che, saltato Bertini, mette in rete, ma solo dopo che Celardo ha fermato l'azione per fuorigioco. Al 78', un corner da sinistra di Pacchiella viene respinto da Bertini in tuffo; l'azione continua con lo stesso portiere giallorosso che con un buon riflesso respinge un tocco ravvicinato di Corsinovi. Al 77' un cross da destra di Freschi trova libera sul secondo palo Gueye che prende la mira e di testa angola perfettamente: la palla batte sulla parte interna del palo ma poi finisce tra le braccia di Bertini. Prima del recupero la Cattolica riesce a tirare soltanto con Grieco che raccoglie la torre di Alessandrini su una punizione di Pecchioli ma calcia di prima sopra la traversa. All'83' ancora un'occasione per i ragazzi di Pratesi: Genova d'esterno smarca Gueye che si lancia verso la porta e finisce a terra in area dopo la vistosa trattenuta di Ciccarelli. Celardo sembra pronto ad indicare il dischetto, ma il suo assistente alza la bandierina ravvisando l'offside dell'attaccante al momento della partenza dell'assist del terzino. Si va ai rigori. Segnano Di Cosimo, Cannone, Gueye e Russo, prima che Pacchiella spedisca alto il suo destro; la Cattolica passa in vantaggio con la trasformazione angolata di Rondina, ma, dopo la rete di Delfino (destro angolato sul quale Bertini non pu&ograve; arrivare), Guetta respinge con l'aiuto del palo il penalty di Laurenzi; segnano Freschi e Grieco, poi ad oltranza, dopo la rete di Vitiello, super-Guetta (gi&agrave; decisivo contro il Castelfiorentino ai rigori) para il rigore di Matteo Bini e cos&igrave; la festa biancoazzurra pu&ograve; cominciare. Grande amarezza per la Cattolica, che, dopo la sconfitta patita in campionato contro la Scandicci aveva sempre vinto (pari e vittoria ai rigori solo contro il Forcoli domenica scorsa): la squadra di Gozzi sul sintetico del Guidi non &egrave; espressa al meglio, non ha creato i consueti grappoli di occasioni, non &egrave; stata molto continua e non ha mostrato molte triangolazioni nello stretto che l'hanno contraddistinta fin qui. Sfiorato il titolo regionale per il secondo anno consecutivo, anche stavolta sono i rigori a negare pure la consolazione della Coppa. Chi scrive ritiene che Gozzi abbia svolto anche quest'anno un lavoro egregio: perch&eacute; se &egrave; vero che la squadra avrebbe avuto le carte in regola per vincere, &egrave; anche vero che questo gruppo ha avuto bisogno di mesi prima di inserirsi sui binari giusti; trovati gli equilibri necessari, eccezion fatta per questa finale, i giallorossi, non hanno mai tradito e, soprattutto, sono maturati (tutti) e sono cresciuti (tutti), mostrandosi pronti per altre esperienze. &Egrave; di nuovo trionfo per Andrea Pratesi, chef sempre pi&ugrave; rinomato che ha inventato - anche in questa stagione - una ricetta unica per plasmare perfettamente il gruppo azzurro. Un gruppo che, anche se ha sempre navigato un po' a distanza dalla vetta, &egrave; stato sempre protagonista, togliendosi grandi soddisfazioni. Che ha incastonato le individualit&agrave; che possedeva (Gueye, ma non solo) in un collettivo compatto e sincronico. Che, nel momento in cui la condizione fisica non era al top, ha tirato fuori il meglio di s&eacute;, con un'organizzazione tattica che ha sopperito all'affanno. E cos&igrave;, dopo il trionfo al Cerbai dello scorso anno, il '95 scandiccese deve trovare posto per un altro Trofeo in bacheca.<br >Cosimo Di Bari<br >Le interviste<br ><b>Andrea Pratesi</b> e la Coppa Regionale. Sta nascendo un feeling particolare. Il successo &egrave; arrivato anche stavolta ai rigori, ma la sua squadra avrebbe potuto segnare il 2-1 negli 80': <b>Penso che la vittoria ai rigori sia meritata: sia per il gioco che le occasioni prodotte. &Egrave; stata una bella partita, giocata correttament




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