- Allievi B Regionali
- Affrico
-
1 - 0
- Scandicci
AFFRICO: Pettenati, Grandi, Lippi, Baronti, Marescotti, Carretti, Bini (74' Bongini), Conti, Malenotti, Bilaj (80' Cellai), Menarini (58' Montagni). A disp.: Gualandi, Vasquez. All.: Gregorio Crocchini.
SCANDICCI: Danese, Ferri (60' Tedesco), Benveuti, Coppetti, Gallori, Mancini, Intrecciagli, Manzani, Buscè, Venturi (54' Traversari), Hassan (51' Saitta). A disp.: Martellini, Gallinelli, Ricci, Leao. All.: Luigi Pagliuca.
ARBITRO: Paolini di Siena.
RETI: 77' Montagni.
Si gioca al Lapenta di Campo di Marte ai limiti della praticabilità per l'incessante pioggia durata più di dieci ore. Difficile giudicare questa partita. Piove, terreno di gioco sul quale la palla, invece di correre, si ferma in ogni chiazza d'acqua. Mister Crocchini manda in campo l'Affrico con il solito 4-3-3: Menarini in mezzo con Bilaj e Malenotti sulle fasce forma un tridente d'attacco tutta tecnica e velocità. Per loro è molto duro giocare su un campo bagnato e scontrarsi con una retroguardia molto forte fisicamente come quella dello Scandicci. A centrocampo Baronti ha il compito di recuperare più palloni possibili e aiutare la difesa. Bini invece si mette completamente al servizio della squadra correndo per tutta la fascia destra: una partita di grande sacrificio la sua. Conti completa il reparto, il numero 8 bianco blu dialoga spesso con Bilaj, dai suoi piedi partono le azioni più pericolose dell'Affrico. In difesa i terzini Grandi (a destra) e Lippi (a sinistra) non si vedono spesso all'attacco, ma coprono molto bene le loro zone di competenza. Gli stopper Marescotti e Carretti si sono dimostrati dei veri guerrieri: non è facile rimanere in equilibrio e contrastare gli attacchi forsennati degli avversari quando ci sono pozze ovunque. Mister Pagliuca schiera lo Scandicci con il 4-4-2: Buscè è la prima punta: forte fisicamente ma dotato anche di un discreto bagaglio tecnico per quanto riguarda il dribbling, grazie a queste caratteristiche e alla sua buona velocità è riuscito a creare qualche grattacapo alla difesa dell'Affrico. Accanto a Buscè gioca Venturi, attaccante di media fisicità, non particolarmente veloce, si distingue per dinamismo ed efficacia nel pressing, molto abile nell'effettuare l'ultimo passaggio. A centrocampo gli esterni Intreccialagli e Hassan giocano molto avanzati affiancandosi, nei momenti di massima spinta, alle due punte. I punti fermi della linea mediana sono Manzani e Coppetti. Quest'ultimo si piazza proprio davanti alla difesa, recupera palloni e li smista, grazie ai suoi buoni piedi infatti batte sia gli angoli che le punizioni. Manzani è un centrocampista incontrista, si caratterizza per carica agonistica, personalità, carisma, forza fisica e resistenza atletica. Assai abile nel contrastare gli avversari e recuperare la palla. Difesa formata dai terzini Ferri e Benvenuti e dai due potenti centrali Gallori e Mancini. Partono forte le due squadre nel primo tempo e per dieci minuti giocano a ritmi altissimi, poi il clima si fa sentire e con esso pure la paura di commettere errori decisivi. Al 3' per lo Scandicci ci prova Benvenuti che sfrutta una corta respinta della difesa biancoblu per coordinarsi e calciare dal limite dell'area, il suo bolide però finisce sul fondo di poco. Reagisce l'Affrico con un lancio lungo per Menarini, Danese esce dall'area per spazzare ma il pallone si ferma nella zona sinistra del campo, l'attaccante di casa salta il portiere avversario, tira a botta sicura, ma interviene Mancini che mette in angolo. All'8' la punta dello Scandicci Buscè dribbla sulla destra Carretti, mette in mezzo un bel cross teso, ma Marescotti in scivolata anticipa Venturi e sventa un goal certo. La partita subisce un improvviso stop, le due squadre si scontrano continuamente a centrocampo, i muscoli diventano i protagonisti della partita a scapito del bel gioco e dei tocchi di classe. Al 24' però il mediano dello Scandicci Manzani trova un bel corridoio per Buscè sulla sinistra, la punta da posizione defilata calcia bene di interno sinistro, ma non riesce a centrare lo specchio di un soffio. Al 34' ancora gli ospiti pericolosi, questa volta con Venturi che sfrutta un flipper in area di rigore per calciare da posizione molto ravvicinata, Pettenati però si tuffa e miracolosamente devia in angolo.
Nel secondo tempo la partita diventa più cattiva, gli animi si surriscaldano dentro e fuori dal campo. Al 12' l'Affrico approfitta di questa situazione: Baronti effettua un lancio da centrocampo, Bilaj scatta sul filo del fuorigioco, si ritrova solo davanti a Danese che però non si fa ingannare e para il tentativo di pallonetto. Al 14' ancora i padroni di casa ci provano con un tiro troppo centrale di Malenotti da buona posizione. Al 16' Pettenati salva ancora una volta il risultato con una perfetta uscita su Intreccialagli nella zona destra dell'area. Al 18' per l'Affrico entra Montagni e, come al solito, il ragazzino classe 99' cambia la partita. Al 22' infatti si fa subito notare lanciando in campo aperto Bilaj che calcia da fuori, ma non riesce ad angolare il pallone come vorrebbe. Al 27' per lo Scandicci il neo entrato Saitta spara una cannonata verso il primo palo ma Pettenati vola e respinge. Passano dieci minuti e Conti con un bel passaggio filtrante serve Bilaj, l'ala sinistra dell'Affrico semina Tedesco con la sua velocità, mette in mezzo un cross teso, arriva di gran carriera Montagni che segna il goal della vittoria.
Calciatoripiù: per l'Affrico il migliore è Bilaj, ottime e decisive le prestazioni di Pettenati e Montagni. Per lo Scandicci buona la prova di Manzani.
Tommaso Fragassi
AFFRICO: Pettenati, Grandi, Lippi, Baronti, Marescotti, Carretti, Bini (74' Bongini), Conti, Malenotti, Bilaj (80' Cellai), Menarini (58' Montagni). A disp.: Gualandi, Vasquez. All.: Gregorio Crocchini.<br >SCANDICCI: Danese, Ferri (60' Tedesco), Benveuti, Coppetti, Gallori, Mancini, Intrecciagli, Manzani, Buscè, Venturi (54' Traversari), Hassan (51' Saitta). A disp.: Martellini, Gallinelli, Ricci, Leao. All.: Luigi Pagliuca.<br >
ARBITRO: Paolini di Siena.<br >
RETI: 77' Montagni.
Si gioca al Lapenta di Campo di Marte ai limiti della praticabilità per l'incessante pioggia durata più di dieci ore. Difficile giudicare questa partita. Piove, terreno di gioco sul quale la palla, invece di correre, si ferma in ogni chiazza d'acqua. Mister Crocchini manda in campo l'Affrico con il solito 4-3-3: Menarini in mezzo con Bilaj e Malenotti sulle fasce forma un tridente d'attacco tutta tecnica e velocità. Per loro è molto duro giocare su un campo bagnato e scontrarsi con una retroguardia molto forte fisicamente come quella dello Scandicci. A centrocampo Baronti ha il compito di recuperare più palloni possibili e aiutare la difesa. Bini invece si mette completamente al servizio della squadra correndo per tutta la fascia destra: una partita di grande sacrificio la sua. Conti completa il reparto, il numero 8 bianco blu dialoga spesso con Bilaj, dai suoi piedi partono le azioni più pericolose dell'Affrico. In difesa i terzini Grandi (a destra) e Lippi (a sinistra) non si vedono spesso all'attacco, ma coprono molto bene le loro zone di competenza. Gli stopper Marescotti e Carretti si sono dimostrati dei veri guerrieri: non è facile rimanere in equilibrio e contrastare gli attacchi forsennati degli avversari quando ci sono pozze ovunque. Mister Pagliuca schiera lo Scandicci con il 4-4-2: Buscè è la prima punta: forte fisicamente ma dotato anche di un discreto bagaglio tecnico per quanto riguarda il dribbling, grazie a queste caratteristiche e alla sua buona velocità è riuscito a creare qualche grattacapo alla difesa dell'Affrico. Accanto a Buscè gioca Venturi, attaccante di media fisicità, non particolarmente veloce, si distingue per dinamismo ed efficacia nel pressing, molto abile nell'effettuare l'ultimo passaggio. A centrocampo gli esterni Intreccialagli e Hassan giocano molto avanzati affiancandosi, nei momenti di massima spinta, alle due punte. I punti fermi della linea mediana sono Manzani e Coppetti. Quest'ultimo si piazza proprio davanti alla difesa, recupera palloni e li smista, grazie ai suoi buoni piedi infatti batte sia gli angoli che le punizioni. Manzani è un centrocampista incontrista, si caratterizza per carica agonistica, personalità, carisma, forza fisica e resistenza atletica. Assai abile nel contrastare gli avversari e recuperare la palla. Difesa formata dai terzini Ferri e Benvenuti e dai due potenti centrali Gallori e Mancini. Partono forte le due squadre nel primo tempo e per dieci minuti giocano a ritmi altissimi, poi il clima si fa sentire e con esso pure la paura di commettere errori decisivi. Al 3' per lo Scandicci ci prova Benvenuti che sfrutta una corta respinta della difesa biancoblu per coordinarsi e calciare dal limite dell'area, il suo bolide però finisce sul fondo di poco. Reagisce l'Affrico con un lancio lungo per Menarini, Danese esce dall'area per spazzare ma il pallone si ferma nella zona sinistra del campo, l'attaccante di casa salta il portiere avversario, tira a botta sicura, ma interviene Mancini che mette in angolo. All'8' la punta dello Scandicci Buscè dribbla sulla destra Carretti, mette in mezzo un bel cross teso, ma Marescotti in scivolata anticipa Venturi e sventa un goal certo. La partita subisce un improvviso stop, le due squadre si scontrano continuamente a centrocampo, i muscoli diventano i protagonisti della partita a scapito del bel gioco e dei tocchi di classe. Al 24' però il mediano dello Scandicci Manzani trova un bel corridoio per Buscè sulla sinistra, la punta da posizione defilata calcia bene di interno sinistro, ma non riesce a centrare lo specchio di un soffio. Al 34' ancora gli ospiti pericolosi, questa volta con Venturi che sfrutta un flipper in area di rigore per calciare da posizione molto ravvicinata, Pettenati però si tuffa e miracolosamente devia in angolo.<br >Nel secondo tempo la partita diventa più cattiva, gli animi si surriscaldano dentro e fuori dal campo. Al 12' l'Affrico approfitta di questa situazione: Baronti effettua un lancio da centrocampo, Bilaj scatta sul filo del fuorigioco, si ritrova solo davanti a Danese che però non si fa ingannare e para il tentativo di pallonetto. Al 14' ancora i padroni di casa ci provano con un tiro troppo centrale di Malenotti da buona posizione. Al 16' Pettenati salva ancora una volta il risultato con una perfetta uscita su Intreccialagli nella zona destra dell'area. Al 18' per l'Affrico entra Montagni e, come al solito, il ragazzino classe 99' cambia la partita. Al 22' infatti si fa subito notare lanciando in campo aperto Bilaj che calcia da fuori, ma non riesce ad angolare il pallone come vorrebbe. Al 27' per lo Scandicci il neo entrato Saitta spara una cannonata verso il primo palo ma Pettenati vola e respinge. Passano dieci minuti e Conti con un bel passaggio filtrante serve Bilaj, l'ala sinistra dell'Affrico semina Tedesco con la sua velocità, mette in mezzo un cross teso, arriva di gran carriera Montagni che segna il goal della vittoria.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: per l'Affrico il migliore è <b>Bilaj</b>, ottime e decisive le prestazioni di <b>Pettenati </b>e <b>Montagni</b>. Per lo Scandicci buona la prova di <b>Manzani</b>.
Tommaso Fragassi