• Allievi B Regionali
  • Olimpia Firenze
  • 1 - 1
  • Settignanese


OLIMPIA FIRENZE (4-3-3): Salucci, Andrade Arujo, Brogelli (49' Zanieri), Sacchi, Beragnoli, Cerasuolo, Vecchi (70' Bregu), Fedele, Alivernini, Saccardi (53' Mamma), Metaj. A disp.: Montigiani, Mehilli, Nardini, Zacchi. All.: Samuele Menetti.
SETTIGNANESE (4-3-3): Cosentino, Pampaloni, Corri (70' Malik), Sorrenti, Capanni, Tweed, Franceschini, Lanza, Somigli, Tambone (64' Semplici), Daddi (67' Rama). A disp.: Fiani. All.: Marco Brunetti.

ARBITRO: Mattia Nigro di Prato.

RETI: 29' Capanni aut., 37' Somigli.
NOTE: ammoniti Franceschini al 39', Brogelli al 43', Alivernini al 65', Malik al 79', Sorrenti all'82'. Corner 3-4. Recupero 1'+3'.



LE PAGELLE
Olimpia Firenze
Salucci: 6.5 Calcola male i tempi in uscita in occasione dell'uno a uno, ma in quell'azione è tutta la difesa di casa (per il resto impeccabile) a non aver calcolato bene il rinvio di Cosentino. Per il resto è reattivo tra i pali, mostrandosi pronto sul tentativo di Somigli nella ripresa. Preziosa la sua punizione dalla quale scaturisce l'autorete di Capanni.
Andrade Arujo: 6.5 Tra i meriti tattici di mister Menetti in questa stagione c'è anche l'intuizione che per le sue caratteristiche questo ragazzo può far bene da terzino. Stavolta, opposto a Corri, deve giocare col freno a mano tirato, rimanendo attento a non lasciare scoperta la fascia. Non si inserisce molto, è vero: ma il fatto che si impeccabile in difesa conferma la sua maturazione.
Brogelli: 6.5 Nel primo tempo si occupa di contenere Daddi, offrendo ottimi anticipi e precise chiusure. Come il collega a destra, è costretto a limitare le scorribande sulla fascia. Sostituito nella ripresa dopo aver rimediato il giallo. 49' Zanieri: 6.5 Raccoglie il testimone dal compagno e si comporta bene sulla sinistra, offrendo alcuni traversoni mancini interessanti.
Sacchi: 6/7 Non trova il pallone di testa sul rinvio di Cosentino dal quale scaturisce la rete di Somigli, ma per il resto è impeccabile, costringendo Somigli a ronzare lontano dalla porta e formando con Beragnoli la solita coppia affiatata.
Beragnoli: 6/7 Vedi Sacchi. L'intesa col compagno è talmente affiatata che condivide sia gli aspetti positivi (le ottime chiusure e l'affidabilità sui palloni alti), che l'unica pecca (sul rinvio di Cosentino). Tra i punti di forza dei gialloneri c'è proprio anche la forza di questa coppia centrale.
Cerasuolo: 6.5 Grande impegno a centrocampo, ma come interno non ha vita facile, in quanto Franceschini e Sorrenti riescono a soffocare ogni suo tentativo di giocare il pallone a terra. Combatte e si procura anche l'occasione per il vantaggio nella ripresa, ma Cosentino salva.
Vecchi: 6+ Esterno d'attacco a destra, tende molto ad accentrarsi e rimane spesso ingolfato nel traffico. Uno spunto degno di nota nel primo tempo, quando resiste al contatto con un difensore e impegna Cosentino ad una difficile deviazione in angolo. Per il resto è sempre ben controllato dalla difesa rossonera. 70' Bregu: sv Un paio di spunti interessanti nel finale.
Fedele: 7+ Sempre lucido, propone gioco senza farsi scoraggiare dagli scarsi spazi a disposizione. Utile sia nella fase di contenimento che nell'impostazione. Nei momenti migliori dell'Olimpia c'è il suo zampino, nei momenti più caotici prova comunque a mettere ordine.
Alivernini: 6+ Tanto movimento in avanti, ma contro Capanni e Tweed non riesce a toccare molti palloni. Mette pressione a Capanni in occasione dell'autorete, per il resto, visti i pochi rifornimenti, l'impegno non basta per arrivare alla conclusione.
Saccardi: 6+ Le sue qualità tecniche vengono annacquate dalla battaglia di centrocampo; tenta qualche giocata interessante nello stretto, ma non ha mai un varco per tentare la verticalizzazione e, opposto a Franceschini, non riesce mai a sfondare. 53' Mamma: 6.5 A destra nel centrocampo, tende spesso ad allargarsi per trovare spazio; gioca più palloni del compagno, ma non riesce a scardinare la difesa rossonera.
Metaj: 6.5 In avanti è il più pericoloso dei suoi, anche se come i compagni di reparto trova molte difficoltà a scalfire una granitica retroguardia. Nel secondo tempo prova con qualche dribbling a risolvere la gara, ma dopo aver saltato un avversario subisce sempre il puntuale raddoppio della difesa ospite.
Settignanese
Cosentino: 7 I suoi rinvii rappresentano una continua insidia per la difesa locale. In più tra i pali, dopo essere stato battuto dall'imprendibile colpo di testa di Capanni, è decisivo in due occasioni: contro il destro ravvicinato di Vecchi nel primo tempo e contro la conclusione di Cerasuolo nella ripresa.
Pampaloni: 7 Il Pampa blinda la fascia destra con temperamento e straordinario senso della posizione. Metaj non è un cliente semplice, ma si fa saltare di rado e chiude sempre con perfetta scelta di tempo la diagonale. Pericolose le sue punizioni servite verso l'area giallonera.
Corri: 6.5 Parte largo a sinistra ed ha il compito di tenere impegnato Andrade. I due si annullano a vicenda: l'esterno rossonero non incide molto in avanti, ma impedisce all'avversario di tentare scorribande. 70' Malik: sv Promuove un paio di ripartenze interessanti.
Sorrenti: 7 Difensore spostato a centrocampo, agisce come una spugna che assorbe senza battere ciglio tutto il gioco degli avversari, pressando i portatori di palla e componendo una invalicabile muraglia davanti alla coppia centrale.
Capanni: 7 Per chi, come lui, dirige il reparto con autorevolezza e sbroglia anche situazioni molto complicate, la sfortunata autorete non può che essere un piccolissimo dettaglio. Leader della difesa, è tra i trascinatori di questa squadra.
Tweed: 7 Altro baluardo difensivo che rende inespugnabile l'area ospite. Si occupa in prima battuta di Alivernini e non abbassa mai la guardia, impedendo all'avversario di impegnare Cosentino utilizzando con perizia l'arma dell'anticipo.
Franceschini: 7.5 Una via di mezzo di Inler e Naingollan. Brunetti ha consentito la sua grande maturazione a livello tattico e lui spende la sua intelligenza a centrocampo, come un martello pneumatico, smonta il gioco avversario. Bravo anche nell'accompagnare la manovra offensiva.
Lanza: 6.5 A sinistra contro Vecchi offre una prestazione affidabile, completando perfettamente il pacchetto difensivo e lasciando poche occasioni all'avversario per concludere.
Somigli: 7+ Il gol da opportunista lo ripaga del grande sacrificio. Costretto spesso a giocare lontano dalla porta, è utilissimo nel pressing su Fedele (immaginiamo chiesto esplicitamente da Brunetti) ed è il primo difensore della squadra. In più col suo movimento in avanti tiene costantemente impegnati Sacchi e Beragnoli.
Tambone: 6.5 Dei tre centrocampisti è quello che agisce più avanzato e avrebbe il compito di ispirare il tridente. Nella fitta selva di centrocampisti però non riesce ad avere nemmeno mezzo secondo per pensare e risulta utile soprattutto nella fase di contenimento. 64' Semplici: 6.5 Al rientro, garantisce un'iniezione di forze fresche a centrocampo nel finale.
Daddi: 6.5 Si lamenta di ricevere pochi palloni, comunque con i suoi scatti da destra, ogni volta che viene chiamato in causa, risulta incisivo. Pericoloso soprattutto sui rinvii di Cosentino, trova il gol in avvio di ripresa, ma Nigro annulla per fuorigioco. 57' Rama: 6.5 Nel finale la Settignanese arretra un po' il baricentro e lui risulta utile nelle ripartenze.
Arbitro
Mattia Nigro di Prato: 7 Per arbitrare una sfida come questa senza assistenti serve un arbitro di valore. E il fischietto pratese dimostra le sue qualità: forse sbaglierà qualche offside, ma valuta correttamente (a nostro avviso) anche le decisioni più spinose e mostra personalità, usando quando serve il cartellino.
IL COMMENTO
Tutto negli ultimi ottanta minuti. A meno che Olimpia e Tau non ottengano le stesso risultato nell'ultima giornata di campionato (in quel caso le contendenti si troveranno a contendersi il primo titolo regionale della categoria Allievi B in uno spareggio mozzafiato). Dopo sette vittorie consecutive, i gialloneri arrestano la loro marcia nel derby casalingo contro una Settignanese che, imbattuta dal 18 gennaio, si conferma tra le squadre più in forma (e più forti) del girone. La partita è intensa, vibrante e spigolosa. Come se fosse elettrica, la sfida si gioca a centrocampo e negli angusti spazi del Cerreti c'è poco spazio per la giocata spettacolare. Brunetti e Menetti si affidano entrambi al 4-3-3: per i padroni di casa davanti alla difesa a quattro il vertice basso è Fedele, affiancato da Cerasuolo e Saccardi; in attacco poi il tridente è composto da Alivernini (centrale), Vecchi e Metaj (ai lati), che hanno il compito di agire molto vicini per provare a creare superiorità numerica contro i due centrali e per aprire varchi sugli esterni a Andrade e Brogelli, che hanno il compito di inserirsi. Il tecnico rossonero, privo di Privitera, Brenna e Jobard, si affida a Capanni e Tweed come difensori centrali; la solidissima difesa è poi completata da Pampaloni e Lanza sugli esterni; a centrocampo Sorrenti e Franceschini agiscono più bassi rispetto a Tambone, che è il punto di raccordo con le tre punte: Corri parte largo da sinistra, Daddi da destra, mentre Somigli è la prima punta, chiamata a sacrificarsi anche in copertura per fare quadrato quando i locali sono in possesso di palla. La manovra palla a terra non pare idonea per scalfire le rispettive corazze difensive, così le minacce per le difese arrivano principalmente dai rinvii di Salucci e Cosentino. Al 4' proprio un rilancio del portiere rossonero libera Daddi che sorprende la difesa locale, Salucci in uscita lo anticipa e subisce fallo. Al 10' una punizione di Pampaloni da destra viene raccolta di testa da Somigli ma Salucci centralmente blocca. Al 17' la prima vera occasione del match è per i locali: Vecchi sguscia tra due avversari, entra in area e, pur subendo un contatto con un avversario (il rumore della scarpa sul parastinco è inequivocabile), rimane in piedi, tanto che Nigro alza il braccio accordando la norma del vantaggio: defilato, l'attaccante di casa si libera per il destro potente sul primo palo, ma Cosentino col piede è pronto a deviare in corner. Al 23' splendida finezza di Metaj che da fuori si libera per il destro mandando la sfera sul fondo di poco accanto al primo palo. Al 29' Salucci si incarica di battere una punizione quasi dalla lunetta del centrocampo: un azzardo? No, perché il portiere di casa già nei minuti precedenti aveva mostrato di essere in grado di telecomandare il suo destro con precisione nell'area avversaria; il pallone spiove proprio verso la testa di Alivernini, che in elevazione non trova il pallone ma disturba (regolarmente) Capanni, che colpisce con la nuca, spedendo la sfera nell'angolo alto alla sinistra di Cosentino, il quale nulla può per evitare l'autorete. La Settignanese ha gli anticorpi per non farsi abbattere da una rete come questa: Brunetti non ha dato soltanto un imprinting tattico impeccabile ai suoi, ma anche uno spirito guerriero. Il solidissimo gruppo dei diavoli così, dopo un paio di minuti di disorientamento, prima dell'intervallo trova il pareggio. Siamo al 37' quando un rinvio di Cosentino (come detto in apertura, visto il traffico sulla mediana, i portieri con i loro rinvii sono rifinitori più efficaci dei centrocampisti) sorprende la difesa di casa: Sacchi e Beragnoli non trovano il pallone e, pressati da Daddi e Somigli, lasciano rimbalzare il pallone, che nemmeno Salucci in uscita riesce a respingere. La sfera viene così catturata al limite da Somigli, che con la porta quasi libera fa partire un destro potente, solo sporcato da un difensore locale prima di gonfiare la rete. Tutto da rifare per i locali. Prima dell'intervallo è ancora Metaj a tentare la conclusione in porta: dopo essersi accentrato spostandosi da destra (Menetti qualche minuto prima lo aveva invertito con Vecchi), l'attaccante ex Siena manda la palla sul fondo.
Nel secondo tempo i ritmi sono ancora serrati. La Settignanese parte decisamente meglio rispetto ai locali, che riescono a giocare palla a terra come sarebbe nella loro carta d'identità solo per qualche minuto. Al 43' l'arbitro rileva un fallo di Tweed su Alivernini (il difensore aveva preso la palla?): anche se rispetto alla porta la punizione è spostata sulla destra, i supporter locali confidano sul destro di Metaj, che trova la potenza ma non la precisione; la palla infatti sorvola la traversa della porta difesa da Cosentino. Scampato questo pericolo, i rossoneri ottengono il sopravvento per almeno un quarto d'ora: al 44' Daddi si presenta davanti a Salucci e lo supera, ma Nigro ferma l'azione rilevando un fuorigioco difficile da confermare dalla nostra posizione. Al 45' per un fallo di mano di Brogelli al limite dell'area (ammonito), gli ospiti ottengono una punizione prelibata: Brunetti si affida al destro di Tambone, che colpisce la barriera. Al 49' Franceschini raccoglie un pallone in uscita dall'area e fa partire un destro che termina sul fondo. Un minuto dopo Somigli riceve una rimessa laterale dalla destra e conclude di esterno destro, trovando Salucci pronto alla deviazione in corner. Pur senza macinare la solita quantità di gioco, i locali avrebbero la ghiotta occasione per i tre punti al 65': un lancio di Fedele smarca sia Metaj che Cerasuolo i quali, partiti secondo Nigro in posizione regolare (servirebbe però la moviola), si presentano davanti a Cosentino in due; è il centrocampista ad arpionare il pallone e a tentare il tiro, ma la sua conclusione viene sventata col piede dal bravo portiere ospite. Da qui alla fine non si registrano altre occasioni: i locali cercano con coraggio il gol, ma la precisa regia di Fedele non basta a scomporre la formazione di Brunetti, che rimane impeccabile nella sua fase difensiva e prova a pungere con le ripartenze affidate a Rama, Malik e Somigli. Allo scadere dei tre minuti di recupero, il triplice fischio del signor Nigro sancisce un pareggio giusto per quanto visto in campo: anche se per la prestazione maiuscola offerta i rimpianti maggiori sono per gli ospiti, sono stati gli undici due errori commessi dalle rispettive difese ad impedire che la gara si chiudesse sullo zero a zero. I locali, forse frenati dalla pressione del risultato, non si sono espressi come nelle precedenti domeniche, ma hanno confermato il carattere che il bravo mister Menetti ha saputo imprimere ai suoi. Sabato 26 contro l'Affrico sarà ancora derby e sarà ancora battaglia: e vincere sarà quasi obbligatorio per continuare a sognare il titolo regionale. Carattere che certo non manca ai diavoli di Brunetti, che un pizzico di fortuna in più avrebbero potuto essere più vicini alle due battistrada e giocarsi il titolo anche loro negli ultimi 80 minuti. Complimenti comunque ai rossoneri, che con una maturazione straordinaria (lo scorso anno lo stesso gruppo, cresciuto quasi interamente nel settore giovanile rossonero, aveva lottato per la salvezza nell'élite) sono stati protagonisti assoluti di questo emozionante campionato.
Cosimo Di Bari
Riceviamo e pubblichiamo
Quando si dice che oltre alla testa nello sport si necessità di cuore... Questo è l'esempio più lampante che mi venga in mente per spiegare le caratteristiche di un gruppo unito, formato da 19 ragazzi, uno diverso dall'altro, con capacità tecniche e fisiche diverse, che ha lottato e continua a lottare per arrivare a obiettivi che all'inizio dell'anno nessuno si aspettava di raggiungere. Eppure siamo quassù a un passo dalla vetta e tutti sono stati importanti, fondamentali.
Non sono mancate le delusioni, le arrabbiature, ma, alla fine del salmo, quello che ha fatto la differenza è stato il gruppo, i ragazzi, che sono riusciti sempre a reagire e a ripartire.
Ho fatto scelte, non sempre apprezzate da tutti, ma quando si deve gestire un numero così elevato di giocatori, accontentare tutti è pura utopia. Ho cambiato modulo ogni partita, dando spazio a tutti, ricambiando la fiducia che la società e il mio vice, Massimiliano Privitera, hanno riposto nelle mie capacità. Massimiliano è stato un vice fondamentale, una spalla, un punto di vista esterno obiettivo, grazie al quale ho potuto far crescere la squadra come meglio non si poteva.
Oltre al ruolo indi

Marco Brunetti OLIMPIA FIRENZE (4-3-3): Salucci, Andrade Arujo, Brogelli (49' Zanieri), Sacchi, Beragnoli, Cerasuolo, Vecchi (70' Bregu), Fedele, Alivernini, Saccardi (53' Mamma), Metaj. A disp.: Montigiani, Mehilli, Nardini, Zacchi. All.: Samuele Menetti.<br >SETTIGNANESE (4-3-3): Cosentino, Pampaloni, Corri (70' Malik), Sorrenti, Capanni, Tweed, Franceschini, Lanza, Somigli, Tambone (64' Semplici), Daddi (67' Rama). A disp.: Fiani. All.: Marco Brunetti.<br > ARBITRO: Mattia Nigro di Prato.<br > RETI: 29' Capanni aut., 37' Somigli.<br >NOTE: ammoniti Franceschini al 39', Brogelli al 43', Alivernini al 65', Malik al 79', Sorrenti all'82'. Corner 3-4. Recupero 1'+3'. LE PAGELLE<br >Olimpia Firenze<br ><b>Salucci: 6.5</b> Calcola male i tempi in uscita in occasione dell'uno a uno, ma in quell'azione &egrave; tutta la difesa di casa (per il resto impeccabile) a non aver calcolato bene il rinvio di Cosentino. Per il resto &egrave; reattivo tra i pali, mostrandosi pronto sul tentativo di Somigli nella ripresa. Preziosa la sua punizione dalla quale scaturisce l'autorete di Capanni.<br ><b>Andrade Arujo: 6.5</b> Tra i meriti tattici di mister Menetti in questa stagione c'&egrave; anche l'intuizione che per le sue caratteristiche questo ragazzo pu&ograve; far bene da terzino. Stavolta, opposto a Corri, deve giocare col freno a mano tirato, rimanendo attento a non lasciare scoperta la fascia. Non si inserisce molto, &egrave; vero: ma il fatto che si impeccabile in difesa conferma la sua maturazione.<br ><b>Brogelli: 6.5</b> Nel primo tempo si occupa di contenere Daddi, offrendo ottimi anticipi e precise chiusure. Come il collega a destra, &egrave; costretto a limitare le scorribande sulla fascia. Sostituito nella ripresa dopo aver rimediato il giallo. <b>49' Zanieri: 6.5</b> Raccoglie il testimone dal compagno e si comporta bene sulla sinistra, offrendo alcuni traversoni mancini interessanti.<br ><b>Sacchi: 6/7</b> Non trova il pallone di testa sul rinvio di Cosentino dal quale scaturisce la rete di Somigli, ma per il resto &egrave; impeccabile, costringendo Somigli a ronzare lontano dalla porta e formando con Beragnoli la solita coppia affiatata.<br ><b>Beragnoli: 6/7</b> Vedi Sacchi. L'intesa col compagno &egrave; talmente affiatata che condivide sia gli aspetti positivi (le ottime chiusure e l'affidabilit&agrave; sui palloni alti), che l'unica pecca (sul rinvio di Cosentino). Tra i punti di forza dei gialloneri c'&egrave; proprio anche la forza di questa coppia centrale.<br ><b>Cerasuolo: 6.5</b> Grande impegno a centrocampo, ma come interno non ha vita facile, in quanto Franceschini e Sorrenti riescono a soffocare ogni suo tentativo di giocare il pallone a terra. Combatte e si procura anche l'occasione per il vantaggio nella ripresa, ma Cosentino salva.<br ><b>Vecchi: 6+</b> Esterno d'attacco a destra, tende molto ad accentrarsi e rimane spesso ingolfato nel traffico. Uno spunto degno di nota nel primo tempo, quando resiste al contatto con un difensore e impegna Cosentino ad una difficile deviazione in angolo. Per il resto &egrave; sempre ben controllato dalla difesa rossonera. <b>70' Bregu: sv</b> Un paio di spunti interessanti nel finale.<br ><b>Fedele: 7+</b> Sempre lucido, propone gioco senza farsi scoraggiare dagli scarsi spazi a disposizione. Utile sia nella fase di contenimento che nell'impostazione. Nei momenti migliori dell'Olimpia c'&egrave; il suo zampino, nei momenti pi&ugrave; caotici prova comunque a mettere ordine.<br ><b>Alivernini: 6+</b> Tanto movimento in avanti, ma contro Capanni e Tweed non riesce a toccare molti palloni. Mette pressione a Capanni in occasione dell'autorete, per il resto, visti i pochi rifornimenti, l'impegno non basta per arrivare alla conclusione.<br ><b>Saccardi: 6+</b> Le sue qualit&agrave; tecniche vengono annacquate dalla battaglia di centrocampo; tenta qualche giocata interessante nello stretto, ma non ha mai un varco per tentare la verticalizzazione e, opposto a Franceschini, non riesce mai a sfondare. <b>53' Mamma: 6.5 </b>A destra nel centrocampo, tende spesso ad allargarsi per trovare spazio; gioca pi&ugrave; palloni del compagno, ma non riesce a scardinare la difesa rossonera.<br ><b>Metaj: 6.5</b> In avanti &egrave; il pi&ugrave; pericoloso dei suoi, anche se come i compagni di reparto trova molte difficolt&agrave; a scalfire una granitica retroguardia. Nel secondo tempo prova con qualche dribbling a risolvere la gara, ma dopo aver saltato un avversario subisce sempre il puntuale raddoppio della difesa ospite.<br >Settignanese<br ><b>Cosentino: 7</b> I suoi rinvii rappresentano una continua insidia per la difesa locale. In pi&ugrave; tra i pali, dopo essere stato battuto dall'imprendibile colpo di testa di Capanni, &egrave; decisivo in due occasioni: contro il destro ravvicinato di Vecchi nel primo tempo e contro la conclusione di Cerasuolo nella ripresa.<br ><b>Pampaloni: 7</b> Il Pampa blinda la fascia destra con temperamento e straordinario senso della posizione. Metaj non &egrave; un cliente semplice, ma si fa saltare di rado e chiude sempre con perfetta scelta di tempo la diagonale. Pericolose le sue punizioni servite verso l'area giallonera.<br ><b>Corri: 6.5</b> Parte largo a sinistra ed ha il compito di tenere impegnato Andrade. I due si annullano a vicenda: l'esterno rossonero non incide molto in avanti, ma impedisce all'avversario di tentare scorribande. <b>70' Malik: sv</b> Promuove un paio di ripartenze interessanti.<br ><b>Sorrenti: 7</b> Difensore spostato a centrocampo, agisce come una spugna che assorbe senza battere ciglio tutto il gioco degli avversari, pressando i portatori di palla e componendo una invalicabile muraglia davanti alla coppia centrale.<br ><b>Capanni: 7</b> Per chi, come lui, dirige il reparto con autorevolezza e sbroglia anche situazioni molto complicate, la sfortunata autorete non pu&ograve; che essere un piccolissimo dettaglio. Leader della difesa, &egrave; tra i trascinatori di questa squadra.<br ><b>Tweed: 7</b> Altro baluardo difensivo che rende inespugnabile l'area ospite. Si occupa in prima battuta di Alivernini e non abbassa mai la guardia, impedendo all'avversario di impegnare Cosentino utilizzando con perizia l'arma dell'anticipo.<br ><b>Franceschini: 7.5</b> Una via di mezzo di Inler e Naingollan. Brunetti ha consentito la sua grande maturazione a livello tattico e lui spende la sua intelligenza a centrocampo, come un martello pneumatico, smonta il gioco avversario. Bravo anche nell'accompagnare la manovra offensiva.<br ><b>Lanza: 6.5</b> A sinistra contro Vecchi offre una prestazione affidabile, completando perfettamente il pacchetto difensivo e lasciando poche occasioni all'avversario per concludere.<br ><b>Somigli: 7+</b> Il gol da opportunista lo ripaga del grande sacrificio. Costretto spesso a giocare lontano dalla porta, &egrave; utilissimo nel pressing su Fedele (immaginiamo chiesto esplicitamente da Brunetti) ed &egrave; il primo difensore della squadra. In pi&ugrave; col suo movimento in avanti tiene costantemente impegnati Sacchi e Beragnoli.<br ><b>Tambone: 6.5</b> Dei tre centrocampisti &egrave; quello che agisce pi&ugrave; avanzato e avrebbe il compito di ispirare il tridente. Nella fitta selva di centrocampisti per&ograve; non riesce ad avere nemmeno mezzo secondo per pensare e risulta utile soprattutto nella fase di contenimento. <b>64' Semplici: 6.5</b> Al rientro, garantisce un'iniezione di forze fresche a centrocampo nel finale.<br ><b>Daddi: 6.5</b> Si lamenta di ricevere pochi palloni, comunque con i suoi scatti da destra, ogni volta che viene chiamato in causa, risulta incisivo. Pericoloso soprattutto sui rinvii di Cosentino, trova il gol in avvio di ripresa, ma Nigro annulla per fuorigioco. <b>57' Rama: 6.5</b> Nel finale la Settignanese arretra un po' il baricentro e lui risulta utile nelle ripartenze.<br >Arbitro<br ><b>Mattia Nigro di Prato: 7</b> Per arbitrare una sfida come questa senza assistenti serve un arbitro di valore. E il fischietto pratese dimostra le sue qualit&agrave;: forse sbaglier&agrave; qualche offside, ma valuta correttamente (a nostro avviso) anche le decisioni pi&ugrave; spinose e mostra personalit&agrave;, usando quando serve il cartellino.<br >IL COMMENTO<br >Tutto negli ultimi ottanta minuti. A meno che Olimpia e Tau non ottengano le stesso risultato nell'ultima giornata di campionato (in quel caso le contendenti si troveranno a contendersi il primo titolo regionale della categoria Allievi B in uno spareggio mozzafiato). Dopo sette vittorie consecutive, i gialloneri arrestano la loro marcia nel derby casalingo contro una Settignanese che, imbattuta dal 18 gennaio, si conferma tra le squadre pi&ugrave; in forma (e pi&ugrave; forti) del girone. La partita &egrave; intensa, vibrante e spigolosa. Come se fosse elettrica, la sfida si gioca a centrocampo e negli angusti spazi del Cerreti c'&egrave; poco spazio per la giocata spettacolare. Brunetti e Menetti si affidano entrambi al 4-3-3: per i padroni di casa davanti alla difesa a quattro il vertice basso &egrave; Fedele, affiancato da Cerasuolo e Saccardi; in attacco poi il tridente &egrave; composto da Alivernini (centrale), Vecchi e Metaj (ai lati), che hanno il compito di agire molto vicini per provare a creare superiorit&agrave; numerica contro i due centrali e per aprire varchi sugli esterni a Andrade e Brogelli, che hanno il compito di inserirsi. Il tecnico rossonero, privo di Privitera, Brenna e Jobard, si affida a Capanni e Tweed come difensori centrali; la solidissima difesa &egrave; poi completata da Pampaloni e Lanza sugli esterni; a centrocampo Sorrenti e Franceschini agiscono pi&ugrave; bassi rispetto a Tambone, che &egrave; il punto di raccordo con le tre punte: Corri parte largo da sinistra, Daddi da destra, mentre Somigli &egrave; la prima punta, chiamata a sacrificarsi anche in copertura per fare quadrato quando i locali sono in possesso di palla. La manovra palla a terra non pare idonea per scalfire le rispettive corazze difensive, cos&igrave; le minacce per le difese arrivano principalmente dai rinvii di Salucci e Cosentino. Al 4' proprio un rilancio del portiere rossonero libera Daddi che sorprende la difesa locale, Salucci in uscita lo anticipa e subisce fallo. Al 10' una punizione di Pampaloni da destra viene raccolta di testa da Somigli ma Salucci centralmente blocca. Al 17' la prima vera occasione del match &egrave; per i locali: Vecchi sguscia tra due avversari, entra in area e, pur subendo un contatto con un avversario (il rumore della scarpa sul parastinco &egrave; inequivocabile), rimane in piedi, tanto che Nigro alza il braccio accordando la norma del vantaggio: defilato, l'attaccante di casa si libera per il destro potente sul primo palo, ma Cosentino col piede &egrave; pronto a deviare in corner. Al 23' splendida finezza di Metaj che da fuori si libera per il destro mandando la sfera sul fondo di poco accanto al primo palo. Al 29' Salucci si incarica di battere una punizione quasi dalla lunetta del centrocampo: un azzardo? No, perch&eacute; il portiere di casa gi&agrave; nei minuti precedenti aveva mostrato di essere in grado di telecomandare il suo destro con precisione nell'area avversaria; il pallone spiove proprio verso la testa di Alivernini, che in elevazione non trova il pallone ma disturba (regolarmente) Capanni, che colpisce con la nuca, spedendo la sfera nell'angolo alto alla sinistra di Cosentino, il quale nulla pu&ograve; per evitare l'autorete. La Settignanese ha gli anticorpi per non farsi abbattere da una rete come questa: Brunetti non ha dato soltanto un imprinting tattico impeccabile ai suoi, ma anche uno spirito guerriero. Il solidissimo gruppo dei diavoli cos&igrave;, dopo un paio di minuti di disorientamento, prima dell'intervallo trova il pareggio. Siamo al 37' quando un rinvio di Cosentino (come detto in apertura, visto il traffico sulla mediana, i portieri con i loro rinvii sono rifinitori pi&ugrave; efficaci dei centrocampisti) sorprende la difesa di casa: Sacchi e Beragnoli non trovano il pallone e, pressati da Daddi e Somigli, lasciano rimbalzare il pallone, che nemmeno Salucci in uscita riesce a respingere. La sfera viene cos&igrave; catturata al limite da Somigli, che con la porta quasi libera fa partire un destro potente, solo sporcato da un difensore locale prima di gonfiare la rete. Tutto da rifare per i locali. Prima dell'intervallo &egrave; ancora Metaj a tentare la conclusione in porta: dopo essersi accentrato spostandosi da destra (Menetti qualche minuto prima lo aveva invertito con Vecchi), l'attaccante ex Siena manda la palla sul fondo.<br >Nel secondo tempo i ritmi sono ancora serrati. La Settignanese parte decisamente meglio rispetto ai locali, che riescono a giocare palla a terra come sarebbe nella loro carta d'identit&agrave; solo per qualche minuto. Al 43' l'arbitro rileva un fallo di Tweed su Alivernini (il difensore aveva preso la palla?): anche se rispetto alla porta la punizione &egrave; spostata sulla destra, i supporter locali confidano sul destro di Metaj, che trova la potenza ma non la precisione; la palla infatti sorvola la traversa della porta difesa da Cosentino. Scampato questo pericolo, i rossoneri ottengono il sopravvento per almeno un quarto d'ora: al 44' Daddi si presenta davanti a Salucci e lo supera, ma Nigro ferma l'azione rilevando un fuorigioco difficile da confermare dalla nostra posizione. Al 45' per un fallo di mano di Brogelli al limite dell'area (ammonito), gli ospiti ottengono una punizione prelibata: Brunetti si affida al destro di Tambone, che colpisce la barriera. Al 49' Franceschini raccoglie un pallone in uscita dall'area e fa partire un destro che termina sul fondo. Un minuto dopo Somigli riceve una rimessa laterale dalla destra e conclude di esterno destro, trovando Salucci pronto alla deviazione in corner. Pur senza macinare la solita quantit&agrave; di gioco, i locali avrebbero la ghiotta occasione per i tre punti al 65': un lancio di Fedele smarca sia Metaj che Cerasuolo i quali, partiti secondo Nigro in posizione regolare (servirebbe per&ograve; la moviola), si presentano davanti a Cosentino in due; &egrave; il centrocampista ad arpionare il pallone e a tentare il tiro, ma la sua conclusione viene sventata col piede dal bravo portiere ospite. Da qui alla fine non si registrano altre occasioni: i locali cercano con coraggio il gol, ma la precisa regia di Fedele non basta a scomporre la formazione di Brunetti, che rimane impeccabile nella sua fase difensiva e prova a pungere con le ripartenze affidate a Rama, Malik e Somigli. Allo scadere dei tre minuti di recupero, il triplice fischio del signor Nigro sancisce un pareggio giusto per quanto visto in campo: anche se per la prestazione maiuscola offerta i rimpianti maggiori sono per gli ospiti, sono stati gli undici due errori commessi dalle rispettive difese ad impedire che la gara si chiudesse sullo zero a zero. I locali, forse frenati dalla pressione del risultato, non si sono espressi come nelle precedenti domeniche, ma hanno confermato il carattere che il bravo mister Menetti ha saputo imprimere ai suoi. Sabato 26 contro l'Affrico sar&agrave; ancora derby e sar&agrave; ancora battaglia: e vincere sar&agrave; quasi obbligatorio per continuare a sognare il titolo regionale. Carattere che certo non manca ai diavoli di Brunetti, che un pizzico di fortuna in pi&ugrave; avrebbero potuto essere pi&ugrave; vicini alle due battistrada e giocarsi il titolo anche loro negli ultimi 80 minuti. Complimenti comunque ai rossoneri, che con una maturazione straordinaria (lo scorso anno lo stesso gruppo, cresciuto quasi interamente nel settore giovanile rossonero, aveva lottato per la salvezza nell'&eacute;lite) sono stati protagonisti assoluti di questo emozionante campionato.<br >Cosimo Di Bari<br >Riceviamo e pubblichiamo<br >Quando si dice che oltre alla testa nello sport si necessit&agrave; di cuore... Questo &egrave; l'esempio pi&ugrave; lampante che mi venga in mente per spiegare le caratteristiche di un gruppo unito, formato da 19 ragazzi, uno diverso dall'altro, con capacit&agrave; tecniche e fisiche diverse, che ha lottato e continua a lottare per arrivare a obiettivi che all'inizio dell'anno nessuno si aspettava di raggiungere. Eppure siamo quass&ugrave; a un passo dalla vetta e tutti sono stati importanti, fondamentali.<br >Non sono mancate le delusioni, le arrabbiature, ma, alla fine del salmo, quello che ha fatto la differenza &egrave; stato il gruppo, i ragazzi, che sono riusciti sempre a reagire e a ripartire.<br >Ho fatto scelte, non sempre apprezzate da tutti, ma quando si deve gestire un numero cos&igrave; elevato di giocatori, accontentare tutti &egrave; pura utopia. Ho cambiato modulo ogni partita, dando spazio a tutti, ricambiando la fiducia che la societ&agrave; e il mio vice, Massimiliano Privitera, hanno riposto nelle mie capacit&agrave;. Massimiliano &egrave; stato un vice fondamentale, una spalla, un punto di vista esterno obiettivo, grazie al quale ho potuto far crescere la squadra come meglio non si poteva.<br >Oltre al ruolo indi Marco Brunetti




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