- Coppa Regionale Juniores
- Cenaia
-
1 - 0
- FiesoleCaldine
S.C. CENAIA (4-4-2): Serafini, Capparuccia, Fabbrini, Cosci, Iacopini (78' Pappalardo), Marinai, Franco, Sacheli, Galluzzi (51' Fatigati), Giordano (92' Badalassi), Coluccia (85' Lombardi). A disp.: Iacoponi, Pappalardo, Badalassi, Montecchiari, Meucci, Fatigati, Lombardi. All.: Andrea Bottoni.
FIESOLECALDINE (4-3-3): D'Ambrosio, Vignoli, Pisciotta, Simonetta (68' Chiti), Sassi (91' Topini), Rossi, Fatini, Zoppi, Bardazzi, Corri (85' Ali Rashed), Bianchi (46' Falorsi). A disp.: Bertini, Falorsi, Topini, Ali, Chiti, Fadini. All.: Francesco Vannini.
ARBITRO: Alla di Livorno.
RETE: 61' Fatigati.
NOTE: ammoniti Galluzzi, Capparuccia, Corri, Serafini, Zoppi, Giordano, Sassi. Recupero: 1'+5'.
LE PAGELLE
S.C.Cenaia
Serafini: 6,5 Tempestivo nelle uscite, spende un'ammonizione per un'uscita a valanga su Corri che gli farà saltare la finale, ma se la squadra ci è arrivata gran parte del merito è anche suo.
Capparuccia: 7,5 Come un difensore possa essere determinante: annulla Bianchi e la sua chiusura su Fatini vale quando un gol.
Fabbrini: 7 Fatini è cliente scomodo ma lui non si arrende, grande sostanza e abnegazione, sempre una sponda utile per i compagni.
Cosci: 7 Marcato a vista, risulta meno pesante in campo di altre volte, ma onora la fascia suonando la carica nei momenti di difficoltà.
Iacopini: 6,5 Bardazzi lo fa sudare ma gli concede solo un'occasione, guida la difesa con autorevolezza. 78' Pappalardo: 6 Entra nel momento della sofferenza, bisogna resistere e lui si fa trovare pronto.
Marinai: 6 Qualche disattenzione di troppo ma nel finale tira su le barricate, utile nel conservare il vantaggio.
Franco: 6,5 Parte con il turbo ma si perde con il passare dei minuti. Nella seconda frazione viene dirottato al centro e rende meno, il suo habitat è la fascia e si vede ma sprinta fino alla fine.
Sacheli: 7 Calmate le esuberanze mette in mostra tutto il repertorio fatto di pressing e attacco degli spazi. La sua energia stimola il cuore della squadra.
Galluzzi: 6 Impatto lieve sulla partita, si pesta i piedi con Coluccia e deve girare lontano dalla porta così perdendo efficacia. 51' Fatigati 7,5 Ormai condannato a subentrare dalla panchina, più per scaramanzia che per scelta tecnica. Segna un goal pesantissimo.
Giordano: 6,5 Ci mette cuore e tecnica ma il lavoro di ripiegamento sulla fascia gli toglie lucidità, meglio nella ripresa quando approfitta di corridoi centrali. 92' Badalassi: s.v.
Coluccia: 6,5 Riferimento centrale, non è abituato a lavorare spalle alla porta, quando riesce a girarsi impegna sempre due avversari. 85' Lombardi: sv.
Fiesolecaldine
D'Ambrosio: 6 Poco impegnato, è incolpevole sul gol di Fatigati.
Vignoli: 6,5 Giordano lo tiene basso ma, se l'avversario combina poco, è anche merito suo che lo disturba ad ogni azione.
Pisciotta: 6,5 Si sgancia con parsimonia ma quando lo fa sposta gli equilibri.
Simonetta: 6,5 Buttafuori davanti alla difesa, cura poco l'estetica della giocata ma su di lui si infrangono molte delle azioni del Cenaia. 68' Chiti: 6,5 Entra con lo spirito giusto e in avanti fa vedere movimento e giocate non banali, forse meritava di entrare prima.
Sassi: 6 Tiene Coluccia lontano da zone pericolose e questo è un merito, ma soffre se preso in velocità da Giordano. 91' Topini: sv.
Rossi: 6,5 Galluzzi gli gira largo e dà una mano ai compagni.
Fatini: 7 Il più vivo dei suoi, le sue ripartenze fanno male e il suo duello con Fabbrini ha acceso la gara.
Zoppi: 6,5 Nella prima frazione si preoccupa soprattutto di curare Cosci, si sgancia nella ripresa quando c'è da recuperare lo svantaggio e fa vedere buone cose.
Bardazzi: 6 Si piazza in area e aspetta palloni giocabili, purtroppo per lui ne vede pochi.
Corri: 7 Organizza la manovra offensiva della squadra e raramente lo fa usando più di due tocchi, tiene a bada il Cenaia nel primo tempo. 85' Ali Rashed: sv.
Bianchi: 6 Capparuccia lo ingabbia e lo anticipa, lui non demorde ma è stata una giornataccia. 46' Falorsi: 6 Ha una grande occasione allo scadere ma centra Fabbrini, sfortunato.
Arbitro
Alla di Livorno: 6,5 Fischia molto ma, soprattutto nella prima frazione, usa i cartellini solo per punire le proteste. Tiene in mano la gara e non commette errori che pesino sul risultato.
IL COMMENTO
È finale. Di cuore e di nervi, ma è finale. Il Cenaia stacca il biglietto per l'ultima e più importante appuntamento della stagione. Lo fa alla fine di una gara dura, ostica come quella che il Fiesolecaldine l'ha costretta a giocare; ma, quando il fischio dell'arbitro sancisce la fine, nelle urla dei giocatori c'è tutta la gioia di un gruppo partito per salvarsi e che arriva dove non aveva mai immaginato. L'andata si era chiusa con il vantaggio del Fiesole per due reti ad una e tutte le speranze sono appese a quella palla che Giordano aveva mandato in fondo alla rete dal dischetto. Ancora una volta, come due settimane prima c'è da ribaltare il risultato, c'è da fare l'ennesima impresa. Bottoni rimescola le carte, rinuncia a Lombardi e avanza Coluccia con Galluzzi a girargli intorno. In mezzo al campo la premiata ditta Sacheli-Cosci con Giordano e Franco sulle corsie laterali. Vannini non si nasconde e schiera un centrocampo dinamico con Simonetta a protezione della difesa, Corri e Zoppi incursori centrali e il trio Bianchi-Bardazzi-Fatini a giostrare in avanti. La gara si accende subito: è il Cenaia a dover osare e ci prova Giordano dalla distanza, con un tiro potente che D'Ambrosio blocca in due tempi. Gli ospiti rispondono a tono: Corri prolunga di prima per Bianchi che dal fondo sinistro appoggia al centro dove è appostato Bardazzi, la sua girata è alta di poco. Ancora Cenaia in meno di un minuto: Franco da destra rientra sul sinistro e cerca il secondo palo, la conclusione viene deviata e finisce sul palo con D'Ambrosio totalmente battuto. Dopo i primi fuochi d'artificio, le formazioni riprendono fiato, il Fiesolecaldine non si vuole scoprire, sa che lasciare campo ai velocisti avversari potrebbe essere fatale ma è il Cenaia che cala vistosamente. La nuova disposizione crea confusione nella costruzione della manovra, mancano gli automatismi che hanno fatto la fortuna della squadra. La palla transita lenta e il Fiesolecaldine ha buon gioco nell'occupare tutti gli spazi, gli arancioni stentano a rendersi pericolosi. Cosci cerca di scuotere i suoi e si affida a Giordano cercandolo con un palloni invitanti ma il fantasista è confinato in fascia e non trova i consueti tempi per i tagli. Bisogna aspettare la mezz'ora per un'azione degna di nota: Coluccia serve Galluzzi in profondità, l'attaccante di casa tentenna cercando il tiro pulito e viene rimontato, Cosci recupera e appoggia di prima a Sacheli, ma la sua conclusione viene salvata sulla linea. Il Fiesolecaldine non si fa intimorire e punge in contropiede con Fatini che parte dalla sua metà campo e arriva in area eludendo l'intervento di Capparuccia, il suo diagonale sinistro lambisce il palo scavalcando Serafini in uscita. Il duplice fischio di Alla manda tutti negli spogliatoi a reti ancora inviolate. Al rientro formazioni invariate ma solo metà gara per sperare. Al sesto minuto Bottoni rompe gli indugi e inserisce Fatigati passando al 4-1-4-1 con il solo Cosci in regia e tutti i centrocampisti a cercare l'inserimento vincente. Il Cenaia si accende ad intermittenza, è pericoloso quando ha spazi dove potersi infilare ma il nervosismo comincia a farsi sentire e si cerca la giocata risolutiva più che l'azione coordinata. Il Fiesolcaldine manovra come chi sa di avere l'orologio dalla propria parte, la sua azione è calma ed avvolgente, possesso più che verticalizzazione. Al quarto d'ora la svolta: Fabbrini lancia Giordano lungo la linea di sinistra, il numero dieci parte col giusto tempismo per evitare il fuorigioco e chiama l'uscita del portiere, cross teso al centro dove Fatigati non deve fare altro che appoggiare in rete. Ancora lui, ancora dalla panchina ed ancora decisivo. Il Fiesolecaldine si scuote e parte all'attacco, Zoppi si fa più intraprendente e solo una perfetta diagonale di Capparuccia su Fatini lanciato a rete evita il pareggio. Il Cenaia ha speso tanto e adesso alza le barricate, si fa vedere solo Sacheli su invito di Fatigati ma D'Ambrosio è attento e gli chiude lo specchio. Alla mezz'ora della ripresa la migliore occasione per gli ospiti: Zoppi riceve al limite e appoggia al neo entrato Chiti che si accentra per liberare il sinistro, la sfera punta il sette ma si stampa sulla traversa. Il conto dei legni è pareggiato. Il Cenaia ha finito la benzina, si difende ad oltranza e spreme le ultime energie nervose in vista del traguardo mentre il Fiesolecaldine attacca in forze. Finiscono i novanta regolamentari e il direttore di gara chiama cinque minuti di recupero, sembrano non finire mai. I ragazzi di Vannini ci credono e prima Falorsi, poi Chiti vanno vicini alla marcatura. L'ultima azione è di marca ospite, è un corner e sale anche D'Ambrosio alla ricerca della deviazione vincente ma oggi il campo dice Cenaia. Che vuol dire finale.
Luca Lunedì
S.C. CENAIA (4-4-2): Serafini, Capparuccia, Fabbrini, Cosci, Iacopini (78' Pappalardo), Marinai, Franco, Sacheli, Galluzzi (51' Fatigati), Giordano (92' Badalassi), Coluccia (85' Lombardi). A disp.: Iacoponi, Pappalardo, Badalassi, Montecchiari, Meucci, Fatigati, Lombardi. All.: Andrea Bottoni.<br >FIESOLECALDINE (4-3-3): D'Ambrosio, Vignoli, Pisciotta, Simonetta (68' Chiti), Sassi (91' Topini), Rossi, Fatini, Zoppi, Bardazzi, Corri (85' Ali Rashed), Bianchi (46' Falorsi). A disp.: Bertini, Falorsi, Topini, Ali, Chiti, Fadini. All.: Francesco Vannini.<br >
ARBITRO: Alla di Livorno.<br >
RETE: 61' Fatigati.<br >NOTE: ammoniti Galluzzi, Capparuccia, Corri, Serafini, Zoppi, Giordano, Sassi. Recupero: 1'+5'.
LE PAGELLE<br >S.C.Cenaia<br ><b>Serafini: 6,5</b> Tempestivo nelle uscite, spende un'ammonizione per un'uscita a valanga su Corri che gli farà saltare la finale, ma se la squadra ci è arrivata gran parte del merito è anche suo.<br ><b>Capparuccia: 7,5</b> Come un difensore possa essere determinante: annulla Bianchi e la sua chiusura su Fatini vale quando un gol.<br ><b>Fabbrini: 7 </b>Fatini è cliente scomodo ma lui non si arrende, grande sostanza e abnegazione, sempre una sponda utile per i compagni.<br ><b>Cosci: 7</b> Marcato a vista, risulta meno pesante in campo di altre volte, ma onora la fascia suonando la carica nei momenti di difficoltà.<br ><b>Iacopini: 6,5</b> Bardazzi lo fa sudare ma gli concede solo un'occasione, guida la difesa con autorevolezza. <b>78' Pappalardo: 6</b> Entra nel momento della sofferenza, bisogna resistere e lui si fa trovare pronto.<br ><b>Marinai: 6</b> Qualche disattenzione di troppo ma nel finale tira su le barricate, utile nel conservare il vantaggio.<br ><b>Franco: 6,5</b> Parte con il turbo ma si perde con il passare dei minuti. Nella seconda frazione viene dirottato al centro e rende meno, il suo habitat è la fascia e si vede ma sprinta fino alla fine.<br ><b>Sacheli: 7</b> Calmate le esuberanze mette in mostra tutto il repertorio fatto di pressing e attacco degli spazi. La sua energia stimola il cuore della squadra.<br ><b>Galluzzi: 6</b> Impatto lieve sulla partita, si pesta i piedi con Coluccia e deve girare lontano dalla porta così perdendo efficacia. <b>51' Fatigati 7,5</b> Ormai condannato a subentrare dalla panchina, più per scaramanzia che per scelta tecnica. Segna un goal pesantissimo.<br ><b>Giordano: 6,5</b> Ci mette cuore e tecnica ma il lavoro di ripiegamento sulla fascia gli toglie lucidità, meglio nella ripresa quando approfitta di corridoi centrali. 92' Badalassi: s.v.<br ><b>Coluccia: 6,5</b> Riferimento centrale, non è abituato a lavorare spalle alla porta, quando riesce a girarsi impegna sempre due avversari. <b>85' Lombardi: sv.</b><br >Fiesolecaldine<br ><b>D'Ambrosio: 6</b> Poco impegnato, è incolpevole sul gol di Fatigati.<br ><b>Vignoli: 6,5</b> Giordano lo tiene basso ma, se l'avversario combina poco, è anche merito suo che lo disturba ad ogni azione.<br ><b>Pisciotta: 6,5</b> Si sgancia con parsimonia ma quando lo fa sposta gli equilibri.<br ><b>Simonetta: 6,5</b> Buttafuori davanti alla difesa, cura poco l'estetica della giocata ma su di lui si infrangono molte delle azioni del Cenaia. <b>68' Chiti: 6,5</b> Entra con lo spirito giusto e in avanti fa vedere movimento e giocate non banali, forse meritava di entrare prima.<br ><b>Sassi: 6</b> Tiene Coluccia lontano da zone pericolose e questo è un merito, ma soffre se preso in velocità da Giordano. <b>91' Topini: sv.</b><br ><b>Rossi: 6,5</b> Galluzzi gli gira largo e dà una mano ai compagni.<br ><b>Fatini: 7</b> Il più vivo dei suoi, le sue ripartenze fanno male e il suo duello con Fabbrini ha acceso la gara.<br ><b>Zoppi: 6,5</b> Nella prima frazione si preoccupa soprattutto di curare Cosci, si sgancia nella ripresa quando c'è da recuperare lo svantaggio e fa vedere buone cose.<br ><b>Bardazzi: 6</b> Si piazza in area e aspetta palloni giocabili, purtroppo per lui ne vede pochi.<br ><b>Corri: 7</b> Organizza la manovra offensiva della squadra e raramente lo fa usando più di due tocchi, tiene a bada il Cenaia nel primo tempo. 85' Ali Rashed: sv.<br ><b>Bianchi: 6</b> Capparuccia lo ingabbia e lo anticipa, lui non demorde ma è stata una giornataccia. <b>46' Falorsi: 6</b> Ha una grande occasione allo scadere ma centra Fabbrini, sfortunato.<br >Arbitro<br ><b>Alla di Livorno: 6,5</b> Fischia molto ma, soprattutto nella prima frazione, usa i cartellini solo per punire le proteste. Tiene in mano la gara e non commette errori che pesino sul risultato.<br >IL COMMENTO<br >È finale. Di cuore e di nervi, ma è finale. Il Cenaia stacca il biglietto per l'ultima e più importante appuntamento della stagione. Lo fa alla fine di una gara dura, ostica come quella che il Fiesolecaldine l'ha costretta a giocare; ma, quando il fischio dell'arbitro sancisce la fine, nelle urla dei giocatori c'è tutta la gioia di un gruppo partito per salvarsi e che arriva dove non aveva mai immaginato. L'andata si era chiusa con il vantaggio del Fiesole per due reti ad una e tutte le speranze sono appese a quella palla che Giordano aveva mandato in fondo alla rete dal dischetto. Ancora una volta, come due settimane prima c'è da ribaltare il risultato, c'è da fare l'ennesima impresa. Bottoni rimescola le carte, rinuncia a Lombardi e avanza Coluccia con Galluzzi a girargli intorno. In mezzo al campo la premiata ditta Sacheli-Cosci con Giordano e Franco sulle corsie laterali. Vannini non si nasconde e schiera un centrocampo dinamico con Simonetta a protezione della difesa, Corri e Zoppi incursori centrali e il trio Bianchi-Bardazzi-Fatini a giostrare in avanti. La gara si accende subito: è il Cenaia a dover osare e ci prova Giordano dalla distanza, con un tiro potente che D'Ambrosio blocca in due tempi. Gli ospiti rispondono a tono: Corri prolunga di prima per Bianchi che dal fondo sinistro appoggia al centro dove è appostato Bardazzi, la sua girata è alta di poco. Ancora Cenaia in meno di un minuto: Franco da destra rientra sul sinistro e cerca il secondo palo, la conclusione viene deviata e finisce sul palo con D'Ambrosio totalmente battuto. Dopo i primi fuochi d'artificio, le formazioni riprendono fiato, il Fiesolecaldine non si vuole scoprire, sa che lasciare campo ai velocisti avversari potrebbe essere fatale ma è il Cenaia che cala vistosamente. La nuova disposizione crea confusione nella costruzione della manovra, mancano gli automatismi che hanno fatto la fortuna della squadra. La palla transita lenta e il Fiesolecaldine ha buon gioco nell'occupare tutti gli spazi, gli arancioni stentano a rendersi pericolosi. Cosci cerca di scuotere i suoi e si affida a Giordano cercandolo con un palloni invitanti ma il fantasista è confinato in fascia e non trova i consueti tempi per i tagli. Bisogna aspettare la mezz'ora per un'azione degna di nota: Coluccia serve Galluzzi in profondità, l'attaccante di casa tentenna cercando il tiro pulito e viene rimontato, Cosci recupera e appoggia di prima a Sacheli, ma la sua conclusione viene salvata sulla linea. Il Fiesolecaldine non si fa intimorire e punge in contropiede con Fatini che parte dalla sua metà campo e arriva in area eludendo l'intervento di Capparuccia, il suo diagonale sinistro lambisce il palo scavalcando Serafini in uscita. Il duplice fischio di Alla manda tutti negli spogliatoi a reti ancora inviolate. Al rientro formazioni invariate ma solo metà gara per sperare. Al sesto minuto Bottoni rompe gli indugi e inserisce Fatigati passando al 4-1-4-1 con il solo Cosci in regia e tutti i centrocampisti a cercare l'inserimento vincente. Il Cenaia si accende ad intermittenza, è pericoloso quando ha spazi dove potersi infilare ma il nervosismo comincia a farsi sentire e si cerca la giocata risolutiva più che l'azione coordinata. Il Fiesolcaldine manovra come chi sa di avere l'orologio dalla propria parte, la sua azione è calma ed avvolgente, possesso più che verticalizzazione. Al quarto d'ora la svolta: Fabbrini lancia Giordano lungo la linea di sinistra, il numero dieci parte col giusto tempismo per evitare il fuorigioco e chiama l'uscita del portiere, cross teso al centro dove Fatigati non deve fare altro che appoggiare in rete. Ancora lui, ancora dalla panchina ed ancora decisivo. Il Fiesolecaldine si scuote e parte all'attacco, Zoppi si fa più intraprendente e solo una perfetta diagonale di Capparuccia su Fatini lanciato a rete evita il pareggio. Il Cenaia ha speso tanto e adesso alza le barricate, si fa vedere solo Sacheli su invito di Fatigati ma D'Ambrosio è attento e gli chiude lo specchio. Alla mezz'ora della ripresa la migliore occasione per gli ospiti: Zoppi riceve al limite e appoggia al neo entrato Chiti che si accentra per liberare il sinistro, la sfera punta il sette ma si stampa sulla traversa. Il conto dei legni è pareggiato. Il Cenaia ha finito la benzina, si difende ad oltranza e spreme le ultime energie nervose in vista del traguardo mentre il Fiesolecaldine attacca in forze. Finiscono i novanta regolamentari e il direttore di gara chiama cinque minuti di recupero, sembrano non finire mai. I ragazzi di Vannini ci credono e prima Falorsi, poi Chiti vanno vicini alla marcatura. L'ultima azione è di marca ospite, è un corner e sale anche D'Ambrosio alla ricerca della deviazione vincente ma oggi il campo dice Cenaia. Che vuol dire finale.
Luca Lunedì