- Allievi B Regionali
- Scandicci
-
3 - 1
- Aquila Montevarchi
SCANDICCI: Martinelli 6, Camilli 6,5 (41' Colzi 6,5), Cannizzaro 6,5, Gelli 7, Boldrini 6, Vignozzi 6, Burchielli 6,5, Dini 6,5 (79' Broetto ng), Rocco 7,5 (71' Ravegnani ng), Cantini 7 (76' Ferri ng), Pellegrini 7,5 (59' Di Costanzo 6). A disp.: Clementi, Corsi. All.: Rosario Carubia.
AQUILA MONTEVARCHI: Ubirti 6,5, Salvini 6- (58' Butti 6), Oscari 6-, Grazzini 6, Gori 6, Boninsegni 6, Bacciarini 6 (47' Parigi 7), Sesti 6,5, Tinivella 6 (47' Cicogni 6,5), Calugaru 6, Paterniti 6 (53' Pugliese 6). A disp.: Ghinassi, Botarelli, Martini. All.: Francesco Peri.
ARBITRO: Mola di Empoli.
RETI: 16' Rocco, 44' Cantini, 50' Gelli, 63' Parigi.
NOTE: ammonito Vignozzi al 55. Recupero 1'+4'.
Non intende arrestarsi la marcia dello Scandicci, che conquista la terza vittoria in campionato su tre partite disputate, grazie al 3-1 (il secondo ottenuto fra le mura amiche) sull'Aquila Montevarchi. L'incontro presentava non poche insidie per la banda di Carubia: gli ospiti, considerati fra le possibili sorprese positive di questo torneo, si presentavano al Bartolozzi ancora imbattuti, in virtù dell'exploit sul campo dell'Olimpia e del pareggio interno contro il Portuale Guasticce. I blues si schierano con il consueto 4-3-3: Carubia ritrova Cannizzaro, al rientro dalla squalifica, e lancia il tridente Burchielli - Rocco - Pellegrini. Mister Peri non palesa alcun timore reverenziale e allestisce un modulo speculare rispetto agli avversari: Grazzini rappresenta il vertice basso del centrocampo rossoblu; davanti, ci si affida soprattutto all'estro di Calugaru.
Il primo affondo del match è condotto proprio dall'Aquila Montevarchi: è proprio Grazzini l'autore della conclusione che finisce sul fondo. Lo Scandicci riprende in mano le redini della manovra e basa i suoi attacchi su uno schema collaudato: Dini e Cantini ricercano frequentemente le ali d'attacco Burchielli e Pellegrini, i quali innescano a loro volta il centravanti Rocco. Sarà proprio questa trama ad ispirare il vantaggio locale: Burchielli prolunga a beneficio di Rocco un lancio proveniente dalle retrovie: il numero 9 dei blues scavalca Ubirti con un delizioso pallonetto e porta avanti i suoi. La compagine di Peri non si demoralizza e reagisce al 17', nel momento in cui Paterniti scalda i guantoni di Martinelli con una conclusione dalla distanza, disinnescata in due tempi. I ritmi si mantengono piuttosto sostenuti, soprattutto per merito dei padroni di casa, che non speculano affatto sul gol realizzato, anzi, vanno ripetutamente vicini al raddoppio. Al 24', il solito Rocco riceve spalle alla porta, si gira in maniera repentina, ma il suo tentativo risulterà impreciso. Passano quattro minuti ed il protagonista è Pellegrini: al termine di un'azione confusa, il pallone schizza sui piedi dell'ala mancina dei locali, il quale piazza il suo tiro sul secondo palo, ma trova la strepitosa opposizione da parte di Ubirti, che mette in corner. Il primo tempo si chiude con un'altra iniziativa prodotta da Rocco, che spedisce il suo diagonale a pochi centimetri dal palo.
La ripresa si apre con l'immediato raddoppio dello Scandicci: Cantini perfora il portiere ospite con un perentorio colpo di testa, capitalizzando il perfetto assist fornitogli dalla destra. Stavolta l'Aquila Montevarchi pare aver accusato il colpo subito e rischia di incassare il terzo gol, quando lo stesso Cantini e Rocco elaborano un'interessante combinazione che porta il centravanti dei blues al tiro: la battuta viene deviata in corner dal corpo di un difensore rossoblu. Sugli sviluppi del conseguente calcio d'angolo, arriva il tris da parte dello Scandicci: Gelli ribadisce in rete la corta respinta di Ubirti e di fatto chiude l'incontro. In realtà, la squadra di Peri non si arrende e sfiora la rete con la conclusione imprecisa di Sesti, per poi accorciare le distanze con il proiettile scagliato da Parigi, che sorprende Martinelli e riporta l'Aquila in partita. Si tratta di un fuoco di paglia, però, perché, fatta eccezione per il debole sinistro prodotto dal neoentrato Cicogni, i padroni di casa concederanno il minimo sindacabile, blindando il doppio vantaggio fino al triplice fischio del direttore di gara. Questo successo convincente lancia lo Scandicci verso il primo esame importante: la trasferta sul campo del Tau testerà la reale consistenza della corazzata di Carubia. Malgrado la sconfitta, invece, Peri può trarre numerosi spunti positivi da cui ripartire.
Calciatoripiù: Rocco (Scandicci) 7,5 E' il finalizzatore di tutte le azioni degne di nota costruite dallo Scandicci. Porta avanti i suoi con un pregevole pallonetto e sfiora ripetutamente la doppietta personale. Pellegrini (Scandicci) 7,5 Particolarmente ispirato in giornata, rappresenta un incubo per Salvini, che viene puntualmente travolto. Dal momento della sua sostituzione, cala vertiginosamente la vivacità dell'attacco dei padroni di casa.
Andrea Doccula
SCANDICCI: Martinelli 6, Camilli 6,5 (41' Colzi 6,5), Cannizzaro 6,5, Gelli 7, Boldrini 6, Vignozzi 6, Burchielli 6,5, Dini 6,5 (79' Broetto ng), Rocco 7,5 (71' Ravegnani ng), Cantini 7 (76' Ferri ng), Pellegrini 7,5 (59' Di Costanzo 6). A disp.: Clementi, Corsi. All.: Rosario Carubia.<br >AQUILA MONTEVARCHI: Ubirti 6,5, Salvini 6- (58' Butti 6), Oscari 6-, Grazzini 6, Gori 6, Boninsegni 6, Bacciarini 6 (47' Parigi 7), Sesti 6,5, Tinivella 6 (47' Cicogni 6,5), Calugaru 6, Paterniti 6 (53' Pugliese 6). A disp.: Ghinassi, Botarelli, Martini. All.: Francesco Peri.<br >
ARBITRO: Mola di Empoli.<br >
RETI: 16' Rocco, 44' Cantini, 50' Gelli, 63' Parigi.<br >NOTE: ammonito Vignozzi al 55. Recupero 1'+4'.
Non intende arrestarsi la marcia dello Scandicci, che conquista la terza vittoria in campionato su tre partite disputate, grazie al 3-1 (il secondo ottenuto fra le mura amiche) sull'Aquila Montevarchi. L'incontro presentava non poche insidie per la banda di Carubia: gli ospiti, considerati fra le possibili sorprese positive di questo torneo, si presentavano al Bartolozzi ancora imbattuti, in virtù dell'exploit sul campo dell'Olimpia e del pareggio interno contro il Portuale Guasticce. I blues si schierano con il consueto 4-3-3: Carubia ritrova Cannizzaro, al rientro dalla squalifica, e lancia il tridente Burchielli - Rocco - Pellegrini. Mister Peri non palesa alcun timore reverenziale e allestisce un modulo speculare rispetto agli avversari: Grazzini rappresenta il vertice basso del centrocampo rossoblu; davanti, ci si affida soprattutto all'estro di Calugaru.<br >Il primo affondo del match è condotto proprio dall'Aquila Montevarchi: è proprio Grazzini l'autore della conclusione che finisce sul fondo. Lo Scandicci riprende in mano le redini della manovra e basa i suoi attacchi su uno schema collaudato: Dini e Cantini ricercano frequentemente le ali d'attacco Burchielli e Pellegrini, i quali innescano a loro volta il centravanti Rocco. Sarà proprio questa trama ad ispirare il vantaggio locale: Burchielli prolunga a beneficio di Rocco un lancio proveniente dalle retrovie: il numero 9 dei blues scavalca Ubirti con un delizioso pallonetto e porta avanti i suoi. La compagine di Peri non si demoralizza e reagisce al 17', nel momento in cui Paterniti scalda i guantoni di Martinelli con una conclusione dalla distanza, disinnescata in due tempi. I ritmi si mantengono piuttosto sostenuti, soprattutto per merito dei padroni di casa, che non speculano affatto sul gol realizzato, anzi, vanno ripetutamente vicini al raddoppio. Al 24', il solito Rocco riceve spalle alla porta, si gira in maniera repentina, ma il suo tentativo risulterà impreciso. Passano quattro minuti ed il protagonista è Pellegrini: al termine di un'azione confusa, il pallone schizza sui piedi dell'ala mancina dei locali, il quale piazza il suo tiro sul secondo palo, ma trova la strepitosa opposizione da parte di Ubirti, che mette in corner. Il primo tempo si chiude con un'altra iniziativa prodotta da Rocco, che spedisce il suo diagonale a pochi centimetri dal palo.<br >La ripresa si apre con l'immediato raddoppio dello Scandicci: Cantini perfora il portiere ospite con un perentorio colpo di testa, capitalizzando il perfetto assist fornitogli dalla destra. Stavolta l'Aquila Montevarchi pare aver accusato il colpo subito e rischia di incassare il terzo gol, quando lo stesso Cantini e Rocco elaborano un'interessante combinazione che porta il centravanti dei blues al tiro: la battuta viene deviata in corner dal corpo di un difensore rossoblu. Sugli sviluppi del conseguente calcio d'angolo, arriva il tris da parte dello Scandicci: Gelli ribadisce in rete la corta respinta di Ubirti e di fatto chiude l'incontro. In realtà, la squadra di Peri non si arrende e sfiora la rete con la conclusione imprecisa di Sesti, per poi accorciare le distanze con il proiettile scagliato da Parigi, che sorprende Martinelli e riporta l'Aquila in partita. Si tratta di un fuoco di paglia, però, perché, fatta eccezione per il debole sinistro prodotto dal neoentrato Cicogni, i padroni di casa concederanno il minimo sindacabile, blindando il doppio vantaggio fino al triplice fischio del direttore di gara. Questo successo convincente lancia lo Scandicci verso il primo esame importante: la trasferta sul campo del Tau testerà la reale consistenza della corazzata di Carubia. Malgrado la sconfitta, invece, Peri può trarre numerosi spunti positivi da cui ripartire. <br ><b>
Calciatoripiù: Rocco </b>(Scandicci) 7,5 E' il finalizzatore di tutte le azioni degne di nota costruite dallo Scandicci. Porta avanti i suoi con un pregevole pallonetto e sfiora ripetutamente la doppietta personale. <b>Pellegrini </b>(Scandicci) 7,5 Particolarmente ispirato in giornata, rappresenta un incubo per Salvini, che viene puntualmente travolto. Dal momento della sua sostituzione, cala vertiginosamente la vivacità dell'attacco dei padroni di casa.
Andrea Doccula