- Giovanissimi Regionali GIR.B
- Montelupo
-
1 - 4
- Gracciano
MONTELUPO: Bombini (63' Swan), Bouayyach, Fabbri (47' Castagni), Carli, Cenci, Mori, Poliszczuc, Corsinovi (43' Lolli), Genco (46' Marinai), Zahouani (50' Costoli), Poggioli. All.: Giancarlo Donati.
GRACCIANO: Klak, Chitic (57' Gianni), Brucato (64' Fazzuoli), Scivoletto, Sorrentino, Pittaro, Donati (58' Furno), Lapucci (64' Conti), Varone (63' Spedale), Feti (59' Bellini), Tonizzo. A disp.: Pellegrini. All.: Carlo Vannini.
ARBITRO: Saija di Firenze.
RETI: 13' Mori, 23' Pittaro, 32' e 41' Varone, 61' Bellini.
NOTE: corner 0-7. Ammoniti Poggioli al 20'.
Era tutto pronto per la festa del Gracciano e festa è stata. Nell'intera tribunetta dell'impianto sintetico di Montelupo campeggiavano soltanto vessilli biancoblù e quasi tutti i sostenitori ospiti indossavano la maglia sociale. Striscioni, trombette e fumogeni a far da coreografia in una domenica mattina contrassegnata dal gran caldo. E dire che il Montelupo qualche brivido iniziale lo ha fatto venire ai ragazzi di mister Vannini, soprattutto dopo il vantaggio di Mori al 13', abile a battere il portiere avversario dopo che quest'ultimo era stato scavalcato dalla parabola disegnata da Fabbri direttamente da calcio di punizione. Segnale che nessuno avrebbe regalato nulla, anche se il gol amaranto si è rivelato un fuoco di paglia. Troppo più grandi le motivazioni del Gracciano, decisamente superiore sotto l'aspetto tecnico e tattico anche se il pareggio arriva grazie a un'indecisione di Bombini che calcola male una conclusione centrale non irresistibile e di facile lettura di Pittaro e non riesce nella deviazione sopra la traversa come avrebbe voluto. Il pari ottenuto è benzina per il motore del Gracciano che si scrolla di dosso le paure iniziali e prende in mano le redini del gioco che portano al vantaggio prima del riposo. Al 33' cross da sinistra di Varone, colpo di testa sotto misura di Donati che prova un pallonetto su Bombini in uscita, ma stavolta il portiere di casa è bravo e freddo ed evita il gol. Dalla bandierina Feti mette in mezzo per la testa di Varone che, tutto solo, prende la mira e indirizza la sfera nell''angolo basso dove Bombini non può arrivare. Operazione sorpasso riuscita e primo posto che torna saldamente in pugno. La ripresa è un monologo del Gracciano, un dominio totale a tutto campo che è sfociato nella netta e meritata vittoria. Già al 36' il solito Varone si fa bloccare il pallone da Bombini da due passi dalla porta, ma al 41' il Gracciano mette in freezer i tre punti grazie ad un cross da destra che Varone trasforma in gol con un pizzico di fortuna: l'impatto col pallone non è dei migliori, ma la sfera batte a terra e scavalca beffardamente Bombini che può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco. A questo punto inizia la girandola dei cambi non cessano le occasioni del Gracciano che sfiora il quarto centro al 46' al termine di una ripartenza molto bella di Donati, il cross basso da destra trova puntuale all'appuntamento Tonizzo che però manda alto da buona posizione. Al 53' Varone ruba palla a Mori sulla trequarti montelupina, in superiorità numerica serve Donati che calcia malamente sul fondo. Il gol che mette definitivamente la parola fine arriva al 61' per merito del neo entrato Bellini che effettua un doppio dribbling in area avversaria e poi con un colpo da biliardo piazza il pallone nell'angolo con Bombini coperto da un paio di compagni che non riesce a vedere il pallone. L'ultima emozione, si fa per dire, la regala Poliszczuc a tempo scaduto, la sua girata su un traversone di Marinai viene messa in angolo da Klak. Al triplice fischio, come detto, scatta la festa del Gracciano che si aggiudica il titolo al termine di un avvincente duello con il Forcoli, sicuramente le due squadre migliori all'interno di un raggruppamento che ha dato vita ad un campionato veramente interessante. Indicare il calciatore più quest'oggi ha poco senso, tutti quelli del Gracciano meritano la nomination. Per il Montelupo la consapevolezza di aver fatto un buon campionato coronato dal raggiungimento di un grande risultati sportivo: la salvezza.
L'intervista
Carlo Vannini è il timoniere della squadra che, dopo un faticoso duello col Forcoli, è riuscita a conquistare la vetta del girone B dei Giovanissimi Regionali, portando il Gracciano nell'élite del calcio toscano. Partiamo nella nostra chiacchierata con un commento all'ultima tappa di campionato, con la vittoria in rimonta sul Montelupo. Non è stato semplice. Nel primo quarto d'ora la squadra ha accusato un po' di tensione, forse dovuta all'importanza della posta in palio. Poi dopo aver trovato il pareggio siamo venuti fuori come sempre e avremmo potuto dilagare . Si aspettava un campionato del genere ad inizio stagione? L'obiettivo iniziale era la salvezza: già qualificarsi tra le prime cinque ed entrare in Coppa sarebbe stato un grande traguardo. Invece settimana dopo settimana abbiamo acquistato sempre più fiducia, trovando un modulo di gioco che ci ha dato grandi risultati e abbiamo disputato splendide partite. Gradualmente ci siamo resi conto che avremmo potuto fare qualcosa di straordinario . Il Forcoli vi ha tallonato fino all'ultima giornata.. E' stata una rivale difficile da battere. Ci dà particolare soddisfazione essere riusciti ad arrivare davanti a tante squadre che erano state costruite per vincere come Pro Livorno Sorgenti, Antignano, Forcoli e Castelfiorentino. Se si pensa che abbiamo conquistato 39 punti sia nel girone di andata che in quello di ritorno si capisce come la squadra abbia avuto un rendimento di una continuità straordinaria . Quando ha capito che la squadra aveva la forza per vincere? La squadra ha acquisito grande consapevolezza dopo la vittoria in casa col Forcoli nel girone di andata, quando il risultato ci andò perfino stretto e avremmo potuto dilagare. Anche la vittoria per 6-2 col Castelfiorentino è stata importante . Quali sono le caratteristiche principali della sua squadra? Mi piace soprattutto il carattere e l'approccio alla partita che hanno sempre i ragazzi. Entriamo in campo aggressivi e questo ha fatto la differenza. Poi abbiamo due esterni molto bravi come Tonizzo e Donati che spesso sono stati in grado di fare la differenza: cito loro due, ma tutta la squadra merita un elogio, a partire da Varone che è stato capace di segnare ben 21 reti. Tra le caratteristiche poi principali c'è anche il fatto di essere molto pericolosi sui calci piazzati: devo ringraziare mio fratello Alberto, è anche grazie al suo lavoro sulle palla inattive che abbiamo segnato 18 reti da calci d'angolo . Un difetto invece? Avevamo la rosa un po' corta, ma da questo punto di vista siamo stati anche fortunati a non avere grandi problemi . Per voi deve essere una grande soddisfazione anche avere due ragazzi in Rappresentativa. Domani (oggi, ndr) in Rappresentativa giocheranno sia Donati che Brucato, due ragazzi bravissimi: ci riempie di orgoglio la loro convocazione. Ma credo sia significativo il fatto che il selezionatore Chiti dopo averci visto giocare contro la PLS è rimasto impressionato dalla crescita dei ragazzi e mi abbia detto che avrebbe potuto convocarne anche di più. A proposito di crescita, vorrei citare la straordinaria maturazione di Pittaro, che non trovava spazio tra i provinciali alla Colligiana e da noi è diventato protagonista . Per la società l'obiettivo raggiunto consente un doppio salto d'élite. Abbiamo ottenuto due campionati importanti e favoriamo così la crescita dei ragazzi. Devo ringraziare tutta la società e in particolare Roberto Pace, Sandro Fazzuoli, Maurizio Bellini e Andrea Feti: quando durante l'anno ho avuto problemi di lavoro è stato per me importante poter contare su uno staff così in gamba. Se tutto è andato bene, forse è anche perché i particolari sono stati curati nel minimo dettaglio e i ragazzi sono stati sempre presenti . Ha qualche dedica per questo trionfo? Ovviamente a tutti i ragazzi, che sono stati favolosi ed hanno creduto fin dall'inizio della stagione in quello che facevamo. Poi la dedica allo staff che ho già citato. E una dedica particolare a mio figlio, che nel giorno della supersfida col Forcoli ha compiuto un anno. Infine vorrei fare un ringraziamento ad una mia vecchia società, che anni fa mi aveva augurato di avere fortuna in futuro .
MONTELUPO: Bombini (63' Swan), Bouayyach, Fabbri (47' Castagni), Carli, Cenci, Mori, Poliszczuc, Corsinovi (43' Lolli), Genco (46' Marinai), Zahouani (50' Costoli), Poggioli. All.: Giancarlo Donati.<br >GRACCIANO: Klak, Chitic (57' Gianni), Brucato (64' Fazzuoli), Scivoletto, Sorrentino, Pittaro, Donati (58' Furno), Lapucci (64' Conti), Varone (63' Spedale), Feti (59' Bellini), Tonizzo. A disp.: Pellegrini. All.: Carlo Vannini.<br >
ARBITRO: Saija di Firenze.<br >
RETI: 13' Mori, 23' Pittaro, 32' e 41' Varone, 61' Bellini.<br >NOTE: corner 0-7. Ammoniti Poggioli al 20'.
Era tutto pronto per la festa del Gracciano e festa è stata. Nell'intera tribunetta dell'impianto sintetico di Montelupo campeggiavano soltanto vessilli biancoblù e quasi tutti i sostenitori ospiti indossavano la maglia sociale. Striscioni, trombette e fumogeni a far da coreografia in una domenica mattina contrassegnata dal gran caldo. E dire che il Montelupo qualche brivido iniziale lo ha fatto venire ai ragazzi di mister Vannini, soprattutto dopo il vantaggio di Mori al 13', abile a battere il portiere avversario dopo che quest'ultimo era stato scavalcato dalla parabola disegnata da Fabbri direttamente da calcio di punizione. Segnale che nessuno avrebbe regalato nulla, anche se il gol amaranto si è rivelato un fuoco di paglia. Troppo più grandi le motivazioni del Gracciano, decisamente superiore sotto l'aspetto tecnico e tattico anche se il pareggio arriva grazie a un'indecisione di Bombini che calcola male una conclusione centrale non irresistibile e di facile lettura di Pittaro e non riesce nella deviazione sopra la traversa come avrebbe voluto. Il pari ottenuto è benzina per il motore del Gracciano che si scrolla di dosso le paure iniziali e prende in mano le redini del gioco che portano al vantaggio prima del riposo. Al 33' cross da sinistra di Varone, colpo di testa sotto misura di Donati che prova un pallonetto su Bombini in uscita, ma stavolta il portiere di casa è bravo e freddo ed evita il gol. Dalla bandierina Feti mette in mezzo per la testa di Varone che, tutto solo, prende la mira e indirizza la sfera nell''angolo basso dove Bombini non può arrivare. Operazione sorpasso riuscita e primo posto che torna saldamente in pugno. La ripresa è un monologo del Gracciano, un dominio totale a tutto campo che è sfociato nella netta e meritata vittoria. Già al 36' il solito Varone si fa bloccare il pallone da Bombini da due passi dalla porta, ma al 41' il Gracciano mette in freezer i tre punti grazie ad un cross da destra che Varone trasforma in gol con un pizzico di fortuna: l'impatto col pallone non è dei migliori, ma la sfera batte a terra e scavalca beffardamente Bombini che può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco. A questo punto inizia la girandola dei cambi non cessano le occasioni del Gracciano che sfiora il quarto centro al 46' al termine di una ripartenza molto bella di Donati, il cross basso da destra trova puntuale all'appuntamento Tonizzo che però manda alto da buona posizione. Al 53' Varone ruba palla a Mori sulla trequarti montelupina, in superiorità numerica serve Donati che calcia malamente sul fondo. Il gol che mette definitivamente la parola fine arriva al 61' per merito del neo entrato Bellini che effettua un doppio dribbling in area avversaria e poi con un colpo da biliardo piazza il pallone nell'angolo con Bombini coperto da un paio di compagni che non riesce a vedere il pallone. L'ultima emozione, si fa per dire, la regala Poliszczuc a tempo scaduto, la sua girata su un traversone di Marinai viene messa in angolo da Klak. Al triplice fischio, come detto, scatta la festa del Gracciano che si aggiudica il titolo al termine di un avvincente duello con il Forcoli, sicuramente le due squadre migliori all'interno di un raggruppamento che ha dato vita ad un campionato veramente interessante. Indicare il calciatore più quest'oggi ha poco senso, tutti quelli del Gracciano meritano la nomination. Per il Montelupo la consapevolezza di aver fatto un buon campionato coronato dal raggiungimento di un grande risultati sportivo: la salvezza.<br >L'intervista<br >Carlo Vannini è il timoniere della squadra che, dopo un faticoso duello col Forcoli, è riuscita a conquistare la vetta del girone B dei Giovanissimi Regionali, portando il Gracciano nell'élite del calcio toscano. Partiamo nella nostra chiacchierata con un commento all'ultima tappa di campionato, con la vittoria in rimonta sul Montelupo. <b>Non è stato semplice. Nel primo quarto d'ora la squadra ha accusato un po' di tensione, forse dovuta all'importanza della posta in palio. Poi dopo aver trovato il pareggio siamo venuti fuori come sempre e avremmo potuto dilagare</b> . Si aspettava un campionato del genere ad inizio stagione? <b>L'obiettivo iniziale era la salvezza: già qualificarsi tra le prime cinque ed entrare in Coppa sarebbe stato un grande traguardo. Invece settimana dopo settimana abbiamo acquistato sempre più fiducia, trovando un modulo di gioco che ci ha dato grandi risultati e abbiamo disputato splendide partite. Gradualmente ci siamo resi conto che avremmo potuto fare qualcosa di straordinario</b> . Il Forcoli vi ha tallonato fino all'ultima giornata.. <b>E' stata una rivale difficile da battere. Ci dà particolare soddisfazione essere riusciti ad arrivare davanti a tante squadre che erano state costruite per vincere come Pro Livorno Sorgenti, Antignano, Forcoli e Castelfiorentino. Se si pensa che abbiamo conquistato 39 punti sia nel girone di andata che in quello di ritorno si capisce come la squadra abbia avuto un rendimento di una continuità straordinaria</b> . Quando ha capito che la squadra aveva la forza per vincere? <b>La squadra ha acquisito grande consapevolezza dopo la vittoria in casa col Forcoli nel girone di andata, quando il risultato ci andò perfino stretto e avremmo potuto dilagare. Anche la vittoria per 6-2 col Castelfiorentino è stata importante</b> . Quali sono le caratteristiche principali della sua squadra? <b>Mi piace soprattutto il carattere e l'approccio alla partita che hanno sempre i ragazzi. Entriamo in campo aggressivi e questo ha fatto la differenza. Poi abbiamo due esterni molto bravi come Tonizzo e Donati che spesso sono stati in grado di fare la differenza: cito loro due, ma tutta la squadra merita un elogio, a partire da Varone che è stato capace di segnare ben 21 reti. Tra le caratteristiche poi principali c'è anche il fatto di essere molto pericolosi sui calci piazzati: devo ringraziare mio fratello Alberto, è anche grazie al suo lavoro sulle palla inattive che abbiamo segnato 18 reti da calci d'angolo</b> . Un difetto invece? <b>Avevamo la rosa un po' corta, ma da questo punto di vista siamo stati anche fortunati a non avere grandi problemi</b> . Per voi deve essere una grande soddisfazione anche avere due ragazzi in Rappresentativa. <b>Domani </b>(oggi, ndr) <b>in Rappresentativa giocheranno sia Donati che Brucato, due ragazzi bravissimi: ci riempie di orgoglio la loro convocazione. Ma credo sia significativo il fatto che il selezionatore Chiti dopo averci visto giocare contro la PLS è rimasto impressionato dalla crescita dei ragazzi e mi abbia detto che avrebbe potuto convocarne anche di più. A proposito di crescita, vorrei citare la straordinaria maturazione di Pittaro, che non trovava spazio tra i provinciali alla Colligiana e da noi è diventato protagonista</b> . Per la società l'obiettivo raggiunto consente un doppio salto d'élite. <b>Abbiamo ottenuto due campionati importanti e favoriamo così la crescita dei ragazzi. Devo ringraziare tutta la società e in particolare Roberto Pace, Sandro Fazzuoli, Maurizio Bellini e Andrea Feti: quando durante l'anno ho avuto problemi di lavoro è stato per me importante poter contare su uno staff così in gamba. Se tutto è andato bene, forse è anche perché i particolari sono stati curati nel minimo dettaglio e i ragazzi sono stati sempre presenti</b> . Ha qualche dedica per questo trionfo? <b>Ovviamente a tutti i ragazzi, che sono stati favolosi ed hanno creduto fin dall'inizio della stagione in quello che facevamo. Poi la dedica allo staff che ho già citato. E una dedica particolare a mio figlio, che nel giorno della supersfida col Forcoli ha compiuto un anno. Infine vorrei fare un ringraziamento ad una mia vecchia società, che anni fa mi aveva augurato di avere fortuna in futuro</b> .