- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Cattolica Virtus
-
0 - 1
- Sporting Arno
S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Marcucci, Berlincioni (58' Ariani), De Marco (54' Girlando), Rotondi, Rossi, Subli, Ciofi (63' Bartolini), Metafonti (40' Milani), D'Augello (40' Frosali), Cannelli, Marangon. A disp.: Parigi, Fossi. All.: Andrea Gioli.
SPORTING ARNO (4-3-1-2): Rizzo, Attanasio Fabio, Cafaggi, Tani, Marchetti, Tordi, Mancini, Ceccatelli Chesi (36' Cinnirella), Azzarri, Jayawickrama, Berti (36' Attanasio Andrea). A disp.: Vannucchi, Costagli, Gerardi; Nieri, Viti. All.: Alessio Donadi.
ARBITRO: Yossin Francesco Pacheco di Firenze.
RETE: 8' Azzarri.
NOTE: ammoniti Marchetti al 23', Cannelli al 54', Rossi al 60'. Corner 5-4. Recupero 0+4'.
Non è (o, meglio, non era) tra le favoritissime. Non fa proclami. Non vince in goleada. Ma c'è, eccome se c'è, lo Sporting Arno di Alessio Donadi tra le grandi protagoniste delle prime sette giornate di campionato: i rosanero vincono anche a Soffiano e si mantengono a cinque lunghezze dalla vetta, in compagnia della Sestese, al terzo posto in classifica. Continua ad essere buio pesto in casa Cattolica Virtus: la quinta sconfitta consecutiva somiglia ad un abisso dal quale i giallorossi sono chiamati a risollevarsi al più presto. Gioli conferma il 4-3-3 delle ultime settimane, schierando ancora Subli come difensore centrale e collocando Metafonti sulla mediana; Donadi opta per il rombo a centrocampo: Tani agisce da vertice basso, davanti a lui giocano gli interni Mancini e Ceccatelli Chesi, mentre Jayawickrama è il trampolino per consentire ad Azzarri e Berti di tuffarsi verso la porta di Marcucci. E contro la rapidità del tandem di attacco rosanero la difesa giallorossa mostra le prime crepe già dai primissimi minuti, concedendo agli ospiti tre nitide occasioni: dopo due minuti Subli si vede soffiare la sfera da Berti che libera Azzarri, il cui diagonale dal limite termina sul fondo. Passano due minuti e su un corner dalla destra battuto da Mancini, Fabio Attanasio è libero per colpire di testa il pallone esce di pochissimo passando accanto al palo. Lo Sporting è concentrato e vince ogni duello a centrocampo, mentre la difesa locale ancora mostra segni di sbandamento: al 7' Berti serve in profondità Azzarri che sfugge ad un centrale e si presenta davanti a Marcucci ma angola troppo il destro che termina sul fondo. I pericoli non scuotono i locali, che un minuto dopo sono ancora troppo fragili in difesa per arginare l'esplosiva velocità di Azarri che supera il diretto avversario, aspetta l'uscita di Marcucci e stavolta lo supera imparabilmente con un piatto destro. I locali sembrano inquieti, come se le quattro sconfitte consecutive (tre nette contro i tre tenori del campionato, ma l'ultima sfortunata a Siena) fossero una zavorra troppo pesante. Gioli non si scoraggia e sprona i suoi a cambiare passo: al 17' la pressione di D'Augello induce un difensore ospite al rinvio corto; Metafonti recupera al limite ma poi conclude di poco sopra la traversa. Un minuto più tardi Marcucci blocca un bel destro di Mancini, poi al 19' ci prova Tani su un pallone in uscita dall'area, senza inquadrare lo specchio. Al 21' un corner da sinistra di Marangon trova Rotondi libero per colpire di testa sul secondo palo: il colpo di testa del mediano di casa viene però neutralizzato senza affanno da Rizzo. I progressi dei locali potrebbero essere certificati al 23', quando il signor Pacheco rileva un tocco col braccio in area di Marchetti, che ingannato da un rimbalzo, si vede carambolare la sfera più sul braccio che sul petto. Rotondi posiziona il pallone sul dischetto e calcia sulla sua destra, ma Rizzo intuisce la direzione e con un balzo felino riesce a respingere; il portiere ospite si rialza subito e chiude lo specchio anche a D'Augello che da destra tenta la ribattuta ma conclude sul fondo. Anche la sfortuna si accanisce con i locali, che certo non attraversano un momento splendido ma neppure sono aiutati dalla buona sorte. Prima dell'intervallo i giallorossi si affacciano nell'area ospite ancora due volte: D'Angello si avventa su una respinta corta di Marchetti e conclude col mancino sul fondo, poi al 31' un cross teso di Ciofi da destra, dopo essere stato sfiorato da Marangon, viene raccolto da Metafonti che però, messo fuori tempo dal tocco dell'avversario, non riesce a concludere.
Nel secondo tempo i segnali incoraggianti mostrati dai locali sul finire di frazione però svaniscono ben presto. Dopo quattro minuti Ciofi serve in profondità D'Augello, chiuso dall'ottimo recupero di Fabio Attanasio. Il tecnico ospite ad inizio ripresa cambia Ceccatelli Chesi e Berti (positive le loro prestazioni) con Cinnirella e Andrea Attanasio che raccolgono il testimone dai compagni e assicurano ancora corsa e qualità alla squadra. La Cattolica non riesce a prendere in mano la partita, contro uno Sporting che, trascinato dal leader (non appariscente, ma fondamentale) del centrocampo Tani, sbaglia davvero poco. E così le occasioni migliori per segnare della ripresa sono tutte degli ospiti. Al 54' Cinnirella si porta al tiro col mancino mandando il pallone alto di poco. Due minuti più tardi su una punizione di Tordi, Mancini scappa al diretto avversario, ma davanti a Marcucci riesce ad agganciare il pallone. Al 60' i locali si fanno vedere con Marangon che raccoglie un cross da destro di Ciofi e carica il destro, ma un difensore sventa; sulla ribattuta Ciofi (in sospetto fuorigioco) da destra prova a rimettere il pallone al centro, ma l'attento Rizzo sventa. Al 61' Frosali serve Marangon, fermato in angolo. Al 62' Cinnirella da destra mette al centro un pallone che, sfiorato da Fabio Attanasio, esce di pochissimo. Se i locali provano a rispondere con tiro al volo di Milani su corner di Marangon, l'occasione per il raddoppio capita a Andrea Attanasio che, liberato da Azzarri, col mancino si vede parare la sua conclusione da Marcucci. Nel recupero Marangon triangola con Cannelli e da venticinque metri fa partire un destro che non preoccupa Rizzo, ben posizionato e reattivo nel parare a terra. Al triplice fischio di Pacheco saltano (giustamente) di gioia i ragazzi rosanero che espugnano Soffiano e si confermano la rivelazione di questo avvio di stagione: complimenti al bravo tecnico Donadi che anche stavolta ha mandato in campo una squadra ordinatissima, capace di concedere pochissimo (tre reti subite in sette gare significa miglior difesa del girone!) ma anche di creare varie palle gol per chiudere la contesa. Se si vuol trovare il pelo nell'uovo (come è giusto fare per le grandi squadre), occorre però sprecare meno occasioni in avanti. Continua il black-out giallorosso: dopo le due vittorie nei primi due turni le cinque sconfitte consecutive hanno decisamente ridimensionato le ambizioni dei campioni provinciali fiorentini nella passata stagione. Ora che le prime se ne sono andate (definitivamente) sarà importante raccogliere i cocci e pensare a riprendere al più presto il cammino interrotto: per recuperare i singoli che nel corso degli anni hanno sempre fatto la differenza, sarà importante ritrovare il gioco e la sicurezza smarrite nelle ultime settimane. Se puntare alla vittoria del campionato è ormai impensabile, questa squadra ha i valori almeno per rientrare in corsa per la Coppa: dovrà però recuperare la fame, la concentrazione e la tranquillità che attualmente le mancano. A mister Gioli, che conosce questo gruppo come pochi altri, il compito di trovare l'antidoto.
Calciatoripiù: Marcucci, incolpevole sulla rete di Azzarri, si è ben difeso tra i pali, specialmente nella ripresa, contro gli attacchi degli ospiti. Difficile trovare un altro giocatore sopra la sufficienza tra i locali, comunque è piaciuta la grinta di Milani quando è entrato in campo nella ripresa. Tutti voti alti invece per lo Sporting: riflettori puntati su Azzarri, attaccante rapidissimo potenzialmente letale, e su Rizzo, che parando il penalty di Rotondi mantiene intatto il vantaggio. Ma non meno preziosi sono risultati capitan Tordi in difesa e il mediano Tani davanti alla difesa; ottima anche la prova del moto perpetuo Mancini a centrocampo e dei terzini Fabio Attanasio e Cafaggi.
Cosimo Di Bari
S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Marcucci, Berlincioni (58' Ariani), De Marco (54' Girlando), Rotondi, Rossi, Subli, Ciofi (63' Bartolini), Metafonti (40' Milani), D'Augello (40' Frosali), Cannelli, Marangon. A disp.: Parigi, Fossi. All.: Andrea Gioli.<br >SPORTING ARNO (4-3-1-2): Rizzo, Attanasio Fabio, Cafaggi, Tani, Marchetti, Tordi, Mancini, Ceccatelli Chesi (36' Cinnirella), Azzarri, Jayawickrama, Berti (36' Attanasio Andrea). A disp.: Vannucchi, Costagli, Gerardi; Nieri, Viti. All.: Alessio Donadi.<br >
ARBITRO: Yossin Francesco Pacheco di Firenze.<br >
RETE: 8' Azzarri.<br >NOTE: ammoniti Marchetti al 23', Cannelli al 54', Rossi al 60'. Corner 5-4. Recupero 0+4'.
Non è (o, meglio, non era) tra le favoritissime. Non fa proclami. Non vince in goleada. Ma c'è, eccome se c'è, lo Sporting Arno di Alessio Donadi tra le grandi protagoniste delle prime sette giornate di campionato: i rosanero vincono anche a Soffiano e si mantengono a cinque lunghezze dalla vetta, in compagnia della Sestese, al terzo posto in classifica. Continua ad essere buio pesto in casa Cattolica Virtus: la quinta sconfitta consecutiva somiglia ad un abisso dal quale i giallorossi sono chiamati a risollevarsi al più presto. Gioli conferma il 4-3-3 delle ultime settimane, schierando ancora Subli come difensore centrale e collocando Metafonti sulla mediana; Donadi opta per il rombo a centrocampo: Tani agisce da vertice basso, davanti a lui giocano gli interni Mancini e Ceccatelli Chesi, mentre Jayawickrama è il trampolino per consentire ad Azzarri e Berti di tuffarsi verso la porta di Marcucci. E contro la rapidità del tandem di attacco rosanero la difesa giallorossa mostra le prime crepe già dai primissimi minuti, concedendo agli ospiti tre nitide occasioni: dopo due minuti Subli si vede soffiare la sfera da Berti che libera Azzarri, il cui diagonale dal limite termina sul fondo. Passano due minuti e su un corner dalla destra battuto da Mancini, Fabio Attanasio è libero per colpire di testa il pallone esce di pochissimo passando accanto al palo. Lo Sporting è concentrato e vince ogni duello a centrocampo, mentre la difesa locale ancora mostra segni di sbandamento: al 7' Berti serve in profondità Azzarri che sfugge ad un centrale e si presenta davanti a Marcucci ma angola troppo il destro che termina sul fondo. I pericoli non scuotono i locali, che un minuto dopo sono ancora troppo fragili in difesa per arginare l'esplosiva velocità di Azarri che supera il diretto avversario, aspetta l'uscita di Marcucci e stavolta lo supera imparabilmente con un piatto destro. I locali sembrano inquieti, come se le quattro sconfitte consecutive (tre nette contro i tre tenori del campionato, ma l'ultima sfortunata a Siena) fossero una zavorra troppo pesante. Gioli non si scoraggia e sprona i suoi a cambiare passo: al 17' la pressione di D'Augello induce un difensore ospite al rinvio corto; Metafonti recupera al limite ma poi conclude di poco sopra la traversa. Un minuto più tardi Marcucci blocca un bel destro di Mancini, poi al 19' ci prova Tani su un pallone in uscita dall'area, senza inquadrare lo specchio. Al 21' un corner da sinistra di Marangon trova Rotondi libero per colpire di testa sul secondo palo: il colpo di testa del mediano di casa viene però neutralizzato senza affanno da Rizzo. I progressi dei locali potrebbero essere certificati al 23', quando il signor Pacheco rileva un tocco col braccio in area di Marchetti, che ingannato da un rimbalzo, si vede carambolare la sfera più sul braccio che sul petto. Rotondi posiziona il pallone sul dischetto e calcia sulla sua destra, ma Rizzo intuisce la direzione e con un balzo felino riesce a respingere; il portiere ospite si rialza subito e chiude lo specchio anche a D'Augello che da destra tenta la ribattuta ma conclude sul fondo. Anche la sfortuna si accanisce con i locali, che certo non attraversano un momento splendido ma neppure sono aiutati dalla buona sorte. Prima dell'intervallo i giallorossi si affacciano nell'area ospite ancora due volte: D'Angello si avventa su una respinta corta di Marchetti e conclude col mancino sul fondo, poi al 31' un cross teso di Ciofi da destra, dopo essere stato sfiorato da Marangon, viene raccolto da Metafonti che però, messo fuori tempo dal tocco dell'avversario, non riesce a concludere. <br >Nel secondo tempo i segnali incoraggianti mostrati dai locali sul finire di frazione però svaniscono ben presto. Dopo quattro minuti Ciofi serve in profondità D'Augello, chiuso dall'ottimo recupero di Fabio Attanasio. Il tecnico ospite ad inizio ripresa cambia Ceccatelli Chesi e Berti (positive le loro prestazioni) con Cinnirella e Andrea Attanasio che raccolgono il testimone dai compagni e assicurano ancora corsa e qualità alla squadra. La Cattolica non riesce a prendere in mano la partita, contro uno Sporting che, trascinato dal leader (non appariscente, ma fondamentale) del centrocampo Tani, sbaglia davvero poco. E così le occasioni migliori per segnare della ripresa sono tutte degli ospiti. Al 54' Cinnirella si porta al tiro col mancino mandando il pallone alto di poco. Due minuti più tardi su una punizione di Tordi, Mancini scappa al diretto avversario, ma davanti a Marcucci riesce ad agganciare il pallone. Al 60' i locali si fanno vedere con Marangon che raccoglie un cross da destro di Ciofi e carica il destro, ma un difensore sventa; sulla ribattuta Ciofi (in sospetto fuorigioco) da destra prova a rimettere il pallone al centro, ma l'attento Rizzo sventa. Al 61' Frosali serve Marangon, fermato in angolo. Al 62' Cinnirella da destra mette al centro un pallone che, sfiorato da Fabio Attanasio, esce di pochissimo. Se i locali provano a rispondere con tiro al volo di Milani su corner di Marangon, l'occasione per il raddoppio capita a Andrea Attanasio che, liberato da Azzarri, col mancino si vede parare la sua conclusione da Marcucci. Nel recupero Marangon triangola con Cannelli e da venticinque metri fa partire un destro che non preoccupa Rizzo, ben posizionato e reattivo nel parare a terra. Al triplice fischio di Pacheco saltano (giustamente) di gioia i ragazzi rosanero che espugnano Soffiano e si confermano la rivelazione di questo avvio di stagione: complimenti al bravo tecnico Donadi che anche stavolta ha mandato in campo una squadra ordinatissima, capace di concedere pochissimo (tre reti subite in sette gare significa miglior difesa del girone!) ma anche di creare varie palle gol per chiudere la contesa. Se si vuol trovare il pelo nell'uovo (come è giusto fare per le grandi squadre), occorre però sprecare meno occasioni in avanti. Continua il black-out giallorosso: dopo le due vittorie nei primi due turni le cinque sconfitte consecutive hanno decisamente ridimensionato le ambizioni dei campioni provinciali fiorentini nella passata stagione. Ora che le prime se ne sono andate (definitivamente) sarà importante raccogliere i cocci e pensare a riprendere al più presto il cammino interrotto: per recuperare i singoli che nel corso degli anni hanno sempre fatto la differenza, sarà importante ritrovare il gioco e la sicurezza smarrite nelle ultime settimane. Se puntare alla vittoria del campionato è ormai impensabile, questa squadra ha i valori almeno per rientrare in corsa per la Coppa: dovrà però recuperare la fame, la concentrazione e la tranquillità che attualmente le mancano. A mister Gioli, che conosce questo gruppo come pochi altri, il compito di trovare l'antidoto.<br ><b>
Calciatoripiù: Marcucci</b>, incolpevole sulla rete di <b>Azzarri</b>, si è ben difeso tra i pali, specialmente nella ripresa, contro gli attacchi degli ospiti. Difficile trovare un altro giocatore sopra la sufficienza tra i locali, comunque è piaciuta la grinta di Milani quando è entrato in campo nella ripresa. Tutti voti alti invece per lo Sporting: riflettori puntati su <b>Azzarri</b>, attaccante rapidissimo potenzialmente letale, e su <b>Rizzo</b>, che parando il penalty di Rotondi mantiene intatto il vantaggio. Ma non meno preziosi sono risultati capitan <b>Tordi </b>in difesa e il mediano <b>Tani </b>davanti alla difesa; ottima anche la prova del moto perpetuo <b>Mancini </b>a centrocampo e dei terzini <b>Fabio Attanasio</b> e <b>Cafaggi</b>.
Cosimo Di Bari