- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Sporting Arno
-
0 - 1
- Scandicci
SPORTING ARNO: Rizzo, Attanasio F., Cafaggi, Tani, Marchetti, Tordi, Cinnirella (45' Mancini) , Jayawickrama (50' Gerardi), Azzarri, Nieri (62' Attanasio A.), Berti. A disp.: Vannucchi, Costagli, Viti, Ceccatelli. All.: Paoletti.
SCANDICCI: Martinelli, Camilli, Boldrini, Vignozzi, Faellini, De Ieso, Colzi (50' Cazzaniga), Cantini (61' Piccini), Rocco (42' Uzuriaga), Caniggia, Dini (70' Mori). A disp.: Clementi, Di Cosimo, Burchielli. All.: Ridolfi.
ARBITRO: Bossone di Firenze.
RETE: 66' Uzuriaga.
NOTE: ammoniti Berti, Vignozzi.
Vittoria di misura allo scadere per uno Scandicci bravo ed anche fortunato che espugna il campo di Badia a Settimo di uno Sporting Arno ben sistemato ma troppo impreciso in attacco. L'incontro nel complesso è stato molto equilibrato, con le due squadre che soprattutto all'inizio hanno badato alla fase difensiva più che a quella offensiva. Le formazioni infatti nei primi minuti hanno pensato più a studiarsi che a farsi male, giocando a viso aperto ma senza rischiare nulla. Sia lo Sporting che lo Scandicci sono racchiuse in una trentina di metri, molto corte e molto attente. A dimostrazione di questo c'è il fatto che i portieri non sono mai impegnati veramente, né da una parte né dall'altra per tutta la prima frazione: ci vuole una punizione di Caniggia dopo più di venti minuti per provare a far paura ai padroni di casa, ma il risultato del calcio piazzato comporta soltanto una parata senza troppe difficoltà di Rizzo. Il match è comunque molto interessante, i ragazzi provano con dinamismo a costruire azioni senza mai buttare via il pallone, ma entrambe le retroguardie compiono buon gioco e respingono ogni minaccia: le uniche occasioni che vengono prodotte sono originate da calci piazzati e i due numeri 1 si limitano ad interventi di ordinaria amministrazione. Nel complesso leggermente meglio lo Scandicci, ma l'incontro è comunque nella prima frazione molto equilibrato: i padroni di casa si affidano alle ripartenze per colpire gli avversari, mentre lo Scandicci gestisce il possesso palla e attacca con tutti gli uomini d'attacco senza però essere veramente incisivo. La seconda frazione invece vede invece uno Sporting più determinato soprattutto sul piano della aggressività e della convinzione: gli attaccanti rosanero però non riescono ad incidere perché poco serviti dai centrocampisti e neutralizzati da Boldrini e Vignozzi che guidano in modo impeccabile la retroguardia azzurra. Al 52' ecco la prima vera grandissima occasione della partita a favore dei ragazzi guidati da Donadi: Nieri ruba palla a De Ieso e verticalizza per Azzarri che davanti al portiere non riesce ad angolare il tiro a sufficienza, permettendo così l'intervento di Martinelli. Nell'azione successiva è però Rizzo a dover compiere un miracolo sulla conclusione potente di Cazzaniga spingendo il pallone sopra la traversa per evitare la rete. Dopo questa doppia occasione la gara prende decisamente un'altra piega: le formazioni, allungandosi, concedono sicuramente qualche occasione in più rispetto a prima, complice anche un po' di stanchezza. La mancanza di lucidità fa da padrona anche quando Nieri riceve il pallone nella sua metà campo e poi si invola verso la porta: nel momento di appoggiare la sfera al compagno libero sbatte sul muro azzurro e l'occasione sfuma ancora. A pochi minuti dal termine ecco che clamorosamente il match si sblocca a favore degli ospiti: Caniggia se ne va sulla destra e mette al centro per l'accorrente Uzuriaga che di testa da due passi mette dentro. Nonostante il forcing finale dei padroni, gli azzurri riescono a resistere agli assalti avversari e portare a casa altri tre importanti punti. Sebbene il risultato dia ragione allo Scandicci, nota di merito anche ad uno Sporting che è rimasto in partita fino ai minuti finali avendo disputato comunque una gara più che dignitosa.
Calciatoripiù: Tordi 7 (Sporting Arno): bella prova quella del capitano dello Sporting che con autorità e forza guida la propria difesa. Peccato per il gol subito nel finale, forse causato dalla stanchezza e dalla frustrazione per le occasioni non sfruttate dagli attaccanti; la sua resta comunque una prova maiuscola. Boldrini 7,5 (Scandicci): attento, preciso, aggressivo e abile ad uscire palla al piede: ecco alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che in questa gara non ha concesso praticamente nulla agli attaccanti avversari. Se lo Scandicci vince gran parte del merito è anche suo. Vignozzi 8 (Scandicci): un vero muro in difesa, di testa non perde un contrasto e rischia anche di far male quando su un calcio d'angolo la sua frustata viene intercettata ad un metro dalla porta da un difensore rosanero. Insieme al compagno di reparto innalza una barricata praticamente impenetrabile; rischia molto con un intervento dubbio al limite dell'area di rigore, ma l'arbitro lo grazia con un cartellino giallo e solo un calcio di punizione. Costretto agli straordinari è fortunato in questa circostanza, ma bravissimo nel resto della gara. Mostra infine un'astuzia e una cattiveria agonistica che lo fanno eccellere rispetto agli altri.
Alessandro Zacchi
SPORTING ARNO: Rizzo, Attanasio F., Cafaggi, Tani, Marchetti, Tordi, Cinnirella (45' Mancini) , Jayawickrama (50' Gerardi), Azzarri, Nieri (62' Attanasio A.), Berti. A disp.: Vannucchi, Costagli, Viti, Ceccatelli. All.: Paoletti.<br >SCANDICCI: Martinelli, Camilli, Boldrini, Vignozzi, Faellini, De Ieso, Colzi (50' Cazzaniga), Cantini (61' Piccini), Rocco (42' Uzuriaga), Caniggia, Dini (70' Mori). A disp.: Clementi, Di Cosimo, Burchielli. All.: Ridolfi. <br >
ARBITRO: Bossone di Firenze.<br >
RETE: 66' Uzuriaga.<br >NOTE: ammoniti Berti, Vignozzi.
Vittoria di misura allo scadere per uno Scandicci bravo ed anche fortunato che espugna il campo di Badia a Settimo di uno Sporting Arno ben sistemato ma troppo impreciso in attacco. L'incontro nel complesso è stato molto equilibrato, con le due squadre che soprattutto all'inizio hanno badato alla fase difensiva più che a quella offensiva. Le formazioni infatti nei primi minuti hanno pensato più a studiarsi che a farsi male, giocando a viso aperto ma senza rischiare nulla. Sia lo Sporting che lo Scandicci sono racchiuse in una trentina di metri, molto corte e molto attente. A dimostrazione di questo c'è il fatto che i portieri non sono mai impegnati veramente, né da una parte né dall'altra per tutta la prima frazione: ci vuole una punizione di Caniggia dopo più di venti minuti per provare a far paura ai padroni di casa, ma il risultato del calcio piazzato comporta soltanto una parata senza troppe difficoltà di Rizzo. Il match è comunque molto interessante, i ragazzi provano con dinamismo a costruire azioni senza mai buttare via il pallone, ma entrambe le retroguardie compiono buon gioco e respingono ogni minaccia: le uniche occasioni che vengono prodotte sono originate da calci piazzati e i due numeri 1 si limitano ad interventi di ordinaria amministrazione. Nel complesso leggermente meglio lo Scandicci, ma l'incontro è comunque nella prima frazione molto equilibrato: i padroni di casa si affidano alle ripartenze per colpire gli avversari, mentre lo Scandicci gestisce il possesso palla e attacca con tutti gli uomini d'attacco senza però essere veramente incisivo. La seconda frazione invece vede invece uno Sporting più determinato soprattutto sul piano della aggressività e della convinzione: gli attaccanti rosanero però non riescono ad incidere perché poco serviti dai centrocampisti e neutralizzati da Boldrini e Vignozzi che guidano in modo impeccabile la retroguardia azzurra. Al 52' ecco la prima vera grandissima occasione della partita a favore dei ragazzi guidati da Donadi: Nieri ruba palla a De Ieso e verticalizza per Azzarri che davanti al portiere non riesce ad angolare il tiro a sufficienza, permettendo così l'intervento di Martinelli. Nell'azione successiva è però Rizzo a dover compiere un miracolo sulla conclusione potente di Cazzaniga spingendo il pallone sopra la traversa per evitare la rete. Dopo questa doppia occasione la gara prende decisamente un'altra piega: le formazioni, allungandosi, concedono sicuramente qualche occasione in più rispetto a prima, complice anche un po' di stanchezza. La mancanza di lucidità fa da padrona anche quando Nieri riceve il pallone nella sua metà campo e poi si invola verso la porta: nel momento di appoggiare la sfera al compagno libero sbatte sul muro azzurro e l'occasione sfuma ancora. A pochi minuti dal termine ecco che clamorosamente il match si sblocca a favore degli ospiti: Caniggia se ne va sulla destra e mette al centro per l'accorrente Uzuriaga che di testa da due passi mette dentro. Nonostante il forcing finale dei padroni, gli azzurri riescono a resistere agli assalti avversari e portare a casa altri tre importanti punti. Sebbene il risultato dia ragione allo Scandicci, nota di merito anche ad uno Sporting che è rimasto in partita fino ai minuti finali avendo disputato comunque una gara più che dignitosa.<br ><b>
Calciatoripiù: Tordi 7</b> (Sporting Arno): bella prova quella del capitano dello Sporting che con autorità e forza guida la propria difesa. Peccato per il gol subito nel finale, forse causato dalla stanchezza e dalla frustrazione per le occasioni non sfruttate dagli attaccanti; la sua resta comunque una prova maiuscola. <b>Boldrini 7,5</b> (Scandicci): attento, preciso, aggressivo e abile ad uscire palla al piede: ecco alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che in questa gara non ha concesso praticamente nulla agli attaccanti avversari. Se lo Scandicci vince gran parte del merito è anche suo. <b>Vignozzi 8 </b>(Scandicci): un vero muro in difesa, di testa non perde un contrasto e rischia anche di far male quando su un calcio d'angolo la sua frustata viene intercettata ad un metro dalla porta da un difensore rosanero. Insieme al compagno di reparto innalza una barricata praticamente impenetrabile; rischia molto con un intervento dubbio al limite dell'area di rigore, ma l'arbitro lo grazia con un cartellino giallo e solo un calcio di punizione. Costretto agli straordinari è fortunato in questa circostanza, ma bravissimo nel resto della gara. Mostra infine un'astuzia e una cattiveria agonistica che lo fanno eccellere rispetto agli altri.
Alessandro Zacchi