- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Affrico
-
1 - 3
- Scandicci
AFFRICO: Gelli, Moe, Sestini, Torrini, Aliaj, Fiorini, Giovannardi, Torri, Baraoumi (69' Cancialli), Borgini (43' Cosmi), Tamburini. A disp.: Franceschini, Vernuccio, Ciaramella, Sarti, Cramini. All.: Gregorio Crocchini.
SCANDICCI: Martinelli, Camilli, Boldrini, Vignozzi, Faellini, Dini, Colzi, Cantini, Rocco (51' Olteanu), Caniggia (71' Mori), Uzuriaga. A disp.: Clementi, Cannizzaro, Mori, Paolini, Di Cosimo, Ponticelli. All.: Maurizio Ridolfi.
ARBITRO: Pacheco di Firenze.
RETI: 43' e 72' Dini, 55' Tamburini, 68' Uzuriaga.
NOTE: ammoniti Colzi, Moe, Rocco, Caniggia.
Sfida d'alta classifica al Lapenta di Campo di Marte, dove l'Affrico, quinta forza del campionato, ospita uno Scandicci lanciatissimo all'inseguimento della capolista Tau, a punteggio pieno dopo otto giornate. Per i padroni di casa l'occasione di (quasi) dimezzare il divario e agganciare il treno di testa, dopo la secca sconfitta subita in casa dei primi della classe; dal canto loro i ragazzi di mister Ridolfi, reduci dal successo interno sul Montemurlo, non possono perdere punti se vogliono mantenere la scia di una vetta che corre a ritmo infernale. Come si conviene a un incontro tanto sentito, il tono agonistico è molto alto fin dall'inizio, in un clima elettrico sia dentro che fuori dal campo. Squadre molto corte e attente, davvero numerose le chiamate di fuorigioco. Primo squillo al 12', quando Caniggia entra in area dalla sinistra e scocca un diagonale che esce largo sul secondo palo. Questa resta l'unica conclusione di una prima metà di frazione all'insegna dell'equilibrio, soprattutto a centrocampo. Al 20' rete annullata a Colzi per fallo commesso in precedenza da Rocco; il giocatore ospite viene anche ammonito per proteste. Poco dopo nuova situazione pericolosa per lo Scandicci, con un cross dalla destra di Colzi che Aliaj riesce ad allontanare in collaborazione con Moe. Sugli sviluppi Dini prova dalla lunga distanza ma la sua traiettoria si infrange sul palo; il piede è caldo, e l'episodio si rivela solo il prologo di quanto avverrà in seguito. Lo Scandicci preme di più, l'Affrico cerca di rispondere con folate improvvise. Certo, la qualità non è favorita dal terreno reso viscido dalla pioggia intermittente e dal fogliame diffuso sul terreno di gioco. Al 34' grande opportunità sui piedi di Tamburini, lanciato in profondità da Sestini: malinteso tra Boldrini e Martinelli, lo sgusciante attaccante di casa arriva per primo sulla sfera ma il suo pallonetto è troppo largo. Si tratta dell'ultimo episodio di una prima frazione non bellissima ma giocata con grande applicazione e mentalità da ambo le compagini, che hanno reso giustizia all'importanza della sfida. Ripresa che si apre sullo stesso binario, finché arriva il vantaggio dello Scandicci al 43': è proprio Dini a scagliare nuovamente un destro dai 30 metri, centrale, ma potente e indirizzato proprio sotto il montante dove Gelli non riesce ad arrivare. La rete non muta granché l'atteggiamento delle squadre, anche se l'Affrico cerca di accelerare progressivamente le operazioni. La difesa ospite a tratti palesa qualche imbarazzo e al 55', su uno di questi, arriva il pareggio: è Tamburini, il più pericoloso dei suoi, ad avventarsi per primo su un pallone vagante al limite dell'area, saltare Martinelli e infine appoggiare nella porta sguarnita. Si creano così le premesse per un finale infuocato. Il pareggio serve poco a entrambe le squadre, che infatti cercano la vittoria con tutto quel che resta nel serbatoio. Lo Scandicci sembra averne di più e al 68' passano con Uzuriaga, che risolve una mischia furiosa seguita ad una punizione della trequarti. Forti proteste dei padroni di casa, che reclamano sia per vari contatti al limite della regolarità, compreso un fallo sul portiere Gelli, sia per l'effettivo superamento della linea da parte del pallone. Gli animi si surriscaldano ulteriormente, prima che Dini chiuda i conti al 72' con una punizione defilata ancora dai trenta metri, che bissa la prima segnatura ricalcandone la dinamica. Il triplice fischio formalizza l'esito, lasciando dietro di sé una scia di polemiche e nervosismo. Missione compiuta dallo Scandicci, che espugna un campo difficile al termine di una partita che l'ha visto, nel complesso, meritare i tre punti pur senza brillare. All'Affrico, che esce a testa alta (come d'altronde una settimana fa dal campo di Altopascio), l'amarezza di un pareggio sfumato proprio allo scadere e tante recriminazioni sull'episodio del gol di Uzuriaga.
Calciatoripiù: nell'Affrico in grande evidenza Tamburini, che oltre alla rete tiene in costante allerta la difesa avversaria con la sua rapidità. La controparte, per quanto riguarda lo Scandicci, è senza dubbio Dini; due gol spettacolari a coronamento di una partita di sostanza e qualità in mezzo al campo.
Marco Ristori
AFFRICO: Gelli, Moe, Sestini, Torrini, Aliaj, Fiorini, Giovannardi, Torri, Baraoumi (69' Cancialli), Borgini (43' Cosmi), Tamburini. A disp.: Franceschini, Vernuccio, Ciaramella, Sarti, Cramini. All.: Gregorio Crocchini.<br >SCANDICCI: Martinelli, Camilli, Boldrini, Vignozzi, Faellini, Dini, Colzi, Cantini, Rocco (51' Olteanu), Caniggia (71' Mori), Uzuriaga. A disp.: Clementi, Cannizzaro, Mori, Paolini, Di Cosimo, Ponticelli. All.: Maurizio Ridolfi.<br >
ARBITRO: Pacheco di Firenze.<br >
RETI: 43' e 72' Dini, 55' Tamburini, 68' Uzuriaga.<br >NOTE: ammoniti Colzi, Moe, Rocco, Caniggia.
Sfida d'alta classifica al Lapenta di Campo di Marte, dove l'Affrico, quinta forza del campionato, ospita uno Scandicci lanciatissimo all'inseguimento della capolista Tau, a punteggio pieno dopo otto giornate. Per i padroni di casa l'occasione di (quasi) dimezzare il divario e agganciare il treno di testa, dopo la secca sconfitta subita in casa dei primi della classe; dal canto loro i ragazzi di mister Ridolfi, reduci dal successo interno sul Montemurlo, non possono perdere punti se vogliono mantenere la scia di una vetta che corre a ritmo infernale. Come si conviene a un incontro tanto sentito, il tono agonistico è molto alto fin dall'inizio, in un clima elettrico sia dentro che fuori dal campo. Squadre molto corte e attente, davvero numerose le chiamate di fuorigioco. Primo squillo al 12', quando Caniggia entra in area dalla sinistra e scocca un diagonale che esce largo sul secondo palo. Questa resta l'unica conclusione di una prima metà di frazione all'insegna dell'equilibrio, soprattutto a centrocampo. Al 20' rete annullata a Colzi per fallo commesso in precedenza da Rocco; il giocatore ospite viene anche ammonito per proteste. Poco dopo nuova situazione pericolosa per lo Scandicci, con un cross dalla destra di Colzi che Aliaj riesce ad allontanare in collaborazione con Moe. Sugli sviluppi Dini prova dalla lunga distanza ma la sua traiettoria si infrange sul palo; il piede è caldo, e l'episodio si rivela solo il prologo di quanto avverrà in seguito. Lo Scandicci preme di più, l'Affrico cerca di rispondere con folate improvvise. Certo, la qualità non è favorita dal terreno reso viscido dalla pioggia intermittente e dal fogliame diffuso sul terreno di gioco. Al 34' grande opportunità sui piedi di Tamburini, lanciato in profondità da Sestini: malinteso tra Boldrini e Martinelli, lo sgusciante attaccante di casa arriva per primo sulla sfera ma il suo pallonetto è troppo largo. Si tratta dell'ultimo episodio di una prima frazione non bellissima ma giocata con grande applicazione e mentalità da ambo le compagini, che hanno reso giustizia all'importanza della sfida. Ripresa che si apre sullo stesso binario, finché arriva il vantaggio dello Scandicci al 43': è proprio Dini a scagliare nuovamente un destro dai 30 metri, centrale, ma potente e indirizzato proprio sotto il montante dove Gelli non riesce ad arrivare. La rete non muta granché l'atteggiamento delle squadre, anche se l'Affrico cerca di accelerare progressivamente le operazioni. La difesa ospite a tratti palesa qualche imbarazzo e al 55', su uno di questi, arriva il pareggio: è Tamburini, il più pericoloso dei suoi, ad avventarsi per primo su un pallone vagante al limite dell'area, saltare Martinelli e infine appoggiare nella porta sguarnita. Si creano così le premesse per un finale infuocato. Il pareggio serve poco a entrambe le squadre, che infatti cercano la vittoria con tutto quel che resta nel serbatoio. Lo Scandicci sembra averne di più e al 68' passano con Uzuriaga, che risolve una mischia furiosa seguita ad una punizione della trequarti. Forti proteste dei padroni di casa, che reclamano sia per vari contatti al limite della regolarità, compreso un fallo sul portiere Gelli, sia per l'effettivo superamento della linea da parte del pallone. Gli animi si surriscaldano ulteriormente, prima che Dini chiuda i conti al 72' con una punizione defilata ancora dai trenta metri, che bissa la prima segnatura ricalcandone la dinamica. Il triplice fischio formalizza l'esito, lasciando dietro di sé una scia di polemiche e nervosismo. Missione compiuta dallo Scandicci, che espugna un campo difficile al termine di una partita che l'ha visto, nel complesso, meritare i tre punti pur senza brillare. All'Affrico, che esce a testa alta (come d'altronde una settimana fa dal campo di Altopascio), l'amarezza di un pareggio sfumato proprio allo scadere e tante recriminazioni sull'episodio del gol di Uzuriaga.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: nell'Affrico in grande evidenza <b>Tamburini</b>, che oltre alla rete tiene in costante allerta la difesa avversaria con la sua rapidità. La controparte, per quanto riguarda lo Scandicci, è senza dubbio <b>Dini</b>; due gol spettacolari a coronamento di una partita di sostanza e qualità in mezzo al campo.
Marco Ristori