- Eccellenza GIR.B
- Porta Romana
-
2 - 0
- Valdarno
PORTA ROMANA: Morandi, Matteo G., Galasso (56' Giachi), Matteo L., Spinelli (56' Semplici), Cirri (51' Salvini), Caniggia (72' Centrone), Mazzanti (8' Vanni), Mearini, Caschetto, Mazzoni. A disp.: Geneletti, Giuliano, Dini, Aragoni. All.: Stefano Lacchi.
VALDARNO: Lampignano, Mirante, Gualandi, Bega, Lovari, Giustini, Bettoni (75 Bencini), Sesti (45' Muho), Bastianelli, Servillo (56' Traversari), Yahon. A disp.: Noferi, Gori, Biagini, Fioravanti, Rossi, Zapparata. All.: Marcello Benesperi.
ARBITRO: Giovanni Curcio di Siena coad. da Gelli di Prato e Alfieri di Prato.
RETI: 74' Salvini, 93' Caschetto.
NOTE: ammoniti Yahon, Cirri, Matteo L. e Salvini.
PORTA ROMANA
MORANDI 6.5: il Valdarno centra poco la porta ma il numero uno locale si fa vedere per un numero elevato di prese alte che lasciano solamente le briciole agli avversari.
MATTEO G. 6: normale amministrazione per il numero due del Porta Romana: puntuale in copertura e sporadico, senza mai forzare, quando si presenta l'occasione di avanzare.
GALASSO 5.5: del pacchetto arretrato è forse quello più in difficoltà, anche perché davanti a sé ha Yahon che non gliela fa mai vedere. Nella ripresa riesce a prendere minimamente le misure ma viene sostituito poco dopo. Dal 56' Giachi 6: si posiziona al centro della difesa e mantiene la concentrazione fino alla fine.
MATTEO L. 6.5: BAstianelli transita spesso dalla sua parte ma lui lo francobolla con attenzione e cattiveria agonistica. Bravo negli anticipi, utilizza bene il corpo per non perdere mai il controllo dell'intervento.
SPINELLI 6: sui calci piazzati è un'autentica sicurezza, complice la notevole struttura fisica che gli permette di sovrastare qualsiasi attaccante e non solo. Esce dolorante nella ripresa ma la prova rimane positiva. Dal 56' Semplici 6: il figlio d'arte si posiziona nel mezzo per fare legna e ci riesce con buona intensità.
CIRRI 6: si limita spesso al compitino, fatta eccezione per una buon tiro dal limite che finisce di poco alto sopra la traversa. In fase di palleggio rimane comunque prezioso. Dal 51' Salvini 7: si vede poco dopo il suo ingresso al fianco di Mearini in un 4-4-2 più quadrato. Fatica a trovare il guizzo della giocata vincente ma ha il grande merito di trovarsi nel posto giusto al momento giusto per ribattezzare in rete un comodo tapin.
CANIGGIA 5.5: risulta meno attivo rispetto ad altre apparizioni, seguito molto bene da Gualandi che non gli lascia spazio. Nel corso della gara cambia spesso fascia ma la situazione non migliora. Dal 72' Centrone 6: un paio di punizioni conquistate grazie alla sua rapidità ma niente più.
MAZZANTI ng. Dall'8' Vanni 6.5: entra a freddo per l'infortunio prematuro di Mazzanti ma risulta uno dei migliori. Grande dinamismo in mezzo al campo e, una volta spostato sulla sinistra, si disimpegna bene sul pericoloso Yahon.
MEARINI 6.5: si vede poco in fase offensiva perché il lavoro di sponda continuo lo fa arrivare in ritardo in occasione dei cross. Sul gol di Salvini trova però lo spazio giusto per impegnare Lampignano mettendo lo zampino quasi decisivo.
CASCHETTO 7: di gran lunga il migliore in campo: vertice basso del centrocampo a tre, pennella calcio con entrambi i piedi con una facilità disarmante. Nel finale trova la perla su calcio di punizione che mette il punto esclamativo sull'incontro.
MAZZONI 6.5: nel primo tempo è forse il più attivo dei suoi, giocando una frazione ricca di spunti e opportunità che però non finiscono nel modo sperato. Si prende la licenza di spingere e proprio da una sua cavalcata sulla destra nasce il gol dell'uno a zero.
VALDARNO
LAMPIGNANO 6.5: sempre attento sulle conclusioni da fuori e non solo. Bravissimi con i piedi, trova sempre il lancio giusto per tagliare fuori il pressing avversario. Effettua un miracolo sul primo tentativo di Mearini in occasione del gol ma niente può sul tapin di Salvini.
MIRANTE 6.5: dotato di una grande gamba, consuma la fascia destra per le innumerevoli galoppate avanti e indietro. Inoltre, ha sul suo destro la possibilità di segnare calciando di poco fuori dopo l'ennesimo coast to coast.
GUALANDI 6: neutralizza Caniggia con tanta aggressività quando il numero sette entra in possesso della sfera. Più in difficoltà su Mazzoni ma la media matematica lo fa arrivare tranquillamente alla sufficienza.
BEGA 5.5: perno centrale del centrocampo, ha il compito di farsi dare il pallone per impostare la primissima manovra dal basso. Ci riesce a sprazzi, risultando forse un po' troppo macchinoso per questa mansione.
LOVARI 6: dimostra una certa solidità per tutto l'arco della gara. Forte fisicamente, libera l'area di rigore sui palloni aerei senza troppi problemi.
GIUSTINI 6: difensore dotato di un buon piede, diventa un'alternativa importante per alimentare la velocità degli attaccanti con lanci spesso precisi. In fase difensiva offre il solito contributo ma si lascia scappare Mearini in occasione del gol dell'uno a zero.
BETTONI 5.5: parte mediano al fianco di Bega ma fatica a trovare la posizione. Meglio nel secondo tempo quando alza il raggio d'azione entrando di più nel gioco dei suoi. Dal 75 Bencini 6: pochi minuti a disposizione ma sveglia tutti con un siluro mancino che sibila di poco fuori dallo specchio della porta.
SESTI 5.5: gioca più avanzato rispetto alla coppia di centrocampo senza però incidere nelle azioni offensive. Cerca di dare copertura quando il Porta Romana attacca ma risulta spesso un pesce fuor d'acqua. Dal 45' Muho 6.5: buon approccio alla gara da parte sua: gestisce il centrocampo con ordine smistando palloni da una parte all'altra del terreno di gioco.
BASTIANELLI 5.5: pomeriggio grigio per l'attaccante di mister Benesperi, il quale non entra mai realmente in partita perché limitato dalla buonissima prova della coppia difensiva locale.
SERVILLO 6.5: le occasioni più pericolose del Valdarno nascono dai suoi piedi e, in entrambe le circostanze, la sfera esce per questioni di centimetri. Svaria molto sul fronte d'attacco senza dare punti di riferimento. Dal 56' Traversari 5: inserito largo a sinistra per cercare l'uno contro uno ma ciò non avviene praticamente mai. Prevedibile nelle giocate decisive.
YAHON 7: una spina nel fianco della difesa locale per tutta la gara: tocca la linea laterale a destra e quando parte sono dolori per tutti, soprattutto per Galasso che non sa proprio come fermarlo. Pecca di brillantezza nell'ultimissimo tocco ma è assolutamente comprensibile dopo i molteplici sprint.
ARBITRO
CURCIO di SIENA 6.5: favorisce la fluidità del gioco fischiando quando necessario, distribuendo sapientemente le tre ammonizione senza mai farsi influenzare.
Il Porta Romana batte sul terreno amico delle Due Strade e si proietta con prepotenza nelle zone nobilissime della classifica, dando continuità di risultati in un campionato aperto e ricco di sorprese. Dalla parte opposta c'è un Valdarno volentieroso, arrivato a questo appuntamento con sei punti in classifica ma con tanta voglia di dimostrare e far vedere di saper giocare al calcio. Detto questo, sono proprio gli ospiti a confezionare la prima palla-gol con Serrillo, puntuale nell'inserimento con i tempi giusti sul cross arrivato dalla destra ma la semi-rovesciata del numero dieci finisce fuori. La riposta degli arancioneri arriva due minuti più tardi quando Marini fa tutto da solo sulla sinistra impegnando Lampignano in una parata bassa. La partita è viva ma estremamente maschia, complice una serie di interventi ruvidi che accendono gli animi sia in campo che sugli spalti. Il Valdarno avanza il baricentro con il passare deii minuti e si affida ad un singolo, Yahon: il numero undici è l'elemento che viene maggiormente sfruttato nel primo tempo perché, disponendo di una velocità supersonica, riesce sistematicamente a creare scompiglio nella difesa locale. Al minuto venti, infatti, proprio il numero undici giallo-blu scappa sulla corsia di destra e mette in mezzo un pallone rasoterra che viene arpionato da Bastianelli senza però finire in fondo al sacco per una tempestiva deviazione di un difensore. Sul capovolgimento opposto risponde il porta Romana grazie al preciso suggerimento di Galasso per Caniggia, il quale si gira in un fazzoletto di terreno e lascia partire un destro secco che finisce tra le braccia del portiere. La formazione di casa continua a spingere e al 25' Vanni s'incunea nel centrocampo avversario, alza la testa e con l'esterno del piede serve l'arrivo di Cirri che di prima intenzione calcia alto sopra la traversa. Giunti alla mezz'ora è ancora Caniggia il protagonista: il numero sette riceve un profondo cambio di campo dalla destra e, invece di tirare con il sinistro, sceglie il piede preferito per aprire il piatto e scuotere i guantoni di Lampignano che respinge centralmente. Il ritmo cala verso la chiusura della prima frazione ma al 45' Servillo sfiora il gol del vantaggio per il Valdarno: il numero dieci raccoglie centralmente un cross di Bastianelli e con la punta del piede indirizza la sfera sul palo più lontano, la traiettoria si alza all'ultimo momento e finisce nella rete alta della traversa, ad un centimetro dalla marcatura. Successivamente al pericolo appena raccontato, Porta Romana e Valdarno ritornano negli spogliatoi sul punteggio di zero a zero. Il secondo tempo si apre con gli uomini di mister Lacchi in proiezione offensiva: nella fattispecie è Mearini a proteggere un buon pallone all'interno dell'area piccola prima di tentare la conclusione a botta sicura intercettata in corner dal rientro di Lovari. Passano tre minuti e i locali ci riprovano con il destro secco di Caschetto sul primo palo, Lampignano è attento e si distende bene. Dopo aver sofferto l'inizio spumeggiante della formazione di casa, il Valdarno esce allo scoperto al 55' con la bella cavalcata di Mirante che sfrutta la scia dei compagni per entrare in area e sparare un destro sul secondo palo che termina di pochissimo sul fondo. A questo punto entrambi le compagini cercano di studiarsi per capire quale sia il modo migliore per colpire e al 74' la soluzione arriva in casa del Porta Romana: Mazzoni accelera sulla fascia di destra e mette in mezzo un traversone morbido che Mearini gira in qualche modo verso la porta, Lampignano riesce a smanacciare sulla linea di porta ma niente può sul secondo tapin di Salvini che da zero metri trafigge l'estremo difensore e porta i suoi avanti nel punteggio. La reazione dei giallo-blu non si fa attendere e porta la firma del neo-entrato Bencini, bravo a ritagliarsi una porzione di campo per liberare un sinistro insidioso terminato di poco alto sopra la traversa. Il Porta Romana gestisce bene il pallone e al 93' trova il jolly per chiuderla: Caschetto s'incarica della battuta di un calcio di punizione dai venticinque metri, la botta violentissima del centrocampista accarezza il palo e finisce alle spalle di Lampignano che può solo applaudire il gesto tecnico dell'avversario. E' il gol della sicurezza che garantisce ai locali di raggiungere quota 13 punti in classifica, lasciando momentaneamente alle spalle molte più squadre rispetto alle aspettative della vigilia. Per il Valdarno non una prestazione da buttare, alimentata dalla grande forma di Yahon che, servito con i tempi giusti, può veramente fare la differenza in positivo.
Lapo Chellini
PORTA ROMANA: Morandi, Matteo G., Galasso (56' Giachi), Matteo L., Spinelli (56' Semplici), Cirri (51' Salvini), Caniggia (72' Centrone), Mazzanti (8' Vanni), Mearini, Caschetto, Mazzoni. A disp.: Geneletti, Giuliano, Dini, Aragoni. All.: Stefano Lacchi.<br >VALDARNO: Lampignano, Mirante, Gualandi, Bega, Lovari, Giustini, Bettoni (75 Bencini), Sesti (45' Muho), Bastianelli, Servillo (56' Traversari), Yahon. A disp.: Noferi, Gori, Biagini, Fioravanti, Rossi, Zapparata. All.: Marcello Benesperi.<br >
ARBITRO: Giovanni Curcio di Siena coad. da Gelli di Prato e Alfieri di Prato.<br >
RETI: 74' Salvini, 93' Caschetto.<br >NOTE: ammoniti Yahon, Cirri, Matteo L. e Salvini.
PORTA ROMANA<br >MORANDI 6.5: il Valdarno centra poco la porta ma il numero uno locale si fa vedere per un numero elevato di prese alte che lasciano solamente le briciole agli avversari. <br >MATTEO G. 6: normale amministrazione per il numero due del Porta Romana: puntuale in copertura e sporadico, senza mai forzare, quando si presenta l'occasione di avanzare.<br >GALASSO 5.5: del pacchetto arretrato è forse quello più in difficoltà, anche perché davanti a sé ha Yahon che non gliela fa mai vedere. Nella ripresa riesce a prendere minimamente le misure ma viene sostituito poco dopo. Dal 56' Giachi 6: si posiziona al centro della difesa e mantiene la concentrazione fino alla fine.<br >MATTEO L. 6.5: BAstianelli transita spesso dalla sua parte ma lui lo francobolla con attenzione e cattiveria agonistica. Bravo negli anticipi, utilizza bene il corpo per non perdere mai il controllo dell'intervento.<br >SPINELLI 6: sui calci piazzati è un'autentica sicurezza, complice la notevole struttura fisica che gli permette di sovrastare qualsiasi attaccante e non solo. Esce dolorante nella ripresa ma la prova rimane positiva. Dal 56' Semplici 6: il figlio d'arte si posiziona nel mezzo per fare legna e ci riesce con buona intensità.<br >CIRRI 6: si limita spesso al compitino, fatta eccezione per una buon tiro dal limite che finisce di poco alto sopra la traversa. In fase di palleggio rimane comunque prezioso. Dal 51' Salvini 7: si vede poco dopo il suo ingresso al fianco di Mearini in un 4-4-2 più quadrato. Fatica a trovare il guizzo della giocata vincente ma ha il grande merito di trovarsi nel posto giusto al momento giusto per ribattezzare in rete un comodo tapin.<br >CANIGGIA 5.5: risulta meno attivo rispetto ad altre apparizioni, seguito molto bene da Gualandi che non gli lascia spazio. Nel corso della gara cambia spesso fascia ma la situazione non migliora. Dal 72' Centrone 6: un paio di punizioni conquistate grazie alla sua rapidità ma niente più.<br >MAZZANTI ng. Dall'8' Vanni 6.5: entra a freddo per l'infortunio prematuro di Mazzanti ma risulta uno dei migliori. Grande dinamismo in mezzo al campo e, una volta spostato sulla sinistra, si disimpegna bene sul pericoloso Yahon.<br >MEARINI 6.5: si vede poco in fase offensiva perché il lavoro di sponda continuo lo fa arrivare in ritardo in occasione dei cross. Sul gol di Salvini trova però lo spazio giusto per impegnare Lampignano mettendo lo zampino quasi decisivo.<br >CASCHETTO 7: di gran lunga il migliore in campo: vertice basso del centrocampo a tre, pennella calcio con entrambi i piedi con una facilità disarmante. Nel finale trova la perla su calcio di punizione che mette il punto esclamativo sull'incontro.<br >MAZZONI 6.5: nel primo tempo è forse il più attivo dei suoi, giocando una frazione ricca di spunti e opportunità che però non finiscono nel modo sperato. Si prende la licenza di spingere e proprio da una sua cavalcata sulla destra nasce il gol dell'uno a zero.<br >VALDARNO<br >LAMPIGNANO 6.5: sempre attento sulle conclusioni da fuori e non solo. Bravissimi con i piedi, trova sempre il lancio giusto per tagliare fuori il pressing avversario. Effettua un miracolo sul primo tentativo di Mearini in occasione del gol ma niente può sul tapin di Salvini.<br >MIRANTE 6.5: dotato di una grande gamba, consuma la fascia destra per le innumerevoli galoppate avanti e indietro. Inoltre, ha sul suo destro la possibilità di segnare calciando di poco fuori dopo l'ennesimo coast to coast.<br >GUALANDI 6: neutralizza Caniggia con tanta aggressività quando il numero sette entra in possesso della sfera. Più in difficoltà su Mazzoni ma la media matematica lo fa arrivare tranquillamente alla sufficienza.<br >BEGA 5.5: perno centrale del centrocampo, ha il compito di farsi dare il pallone per impostare la primissima manovra dal basso. Ci riesce a sprazzi, risultando forse un po' troppo macchinoso per questa mansione.<br >LOVARI 6: dimostra una certa solidità per tutto l'arco della gara. Forte fisicamente, libera l'area di rigore sui palloni aerei senza troppi problemi.<br >GIUSTINI 6: difensore dotato di un buon piede, diventa un'alternativa importante per alimentare la velocità degli attaccanti con lanci spesso precisi. In fase difensiva offre il solito contributo ma si lascia scappare Mearini in occasione del gol dell'uno a zero.<br >BETTONI 5.5: parte mediano al fianco di Bega ma fatica a trovare la posizione. Meglio nel secondo tempo quando alza il raggio d'azione entrando di più nel gioco dei suoi. Dal 75 Bencini 6: pochi minuti a disposizione ma sveglia tutti con un siluro mancino che sibila di poco fuori dallo specchio della porta.<br >SESTI 5.5: gioca più avanzato rispetto alla coppia di centrocampo senza però incidere nelle azioni offensive. Cerca di dare copertura quando il Porta Romana attacca ma risulta spesso un pesce fuor d'acqua. Dal 45' Muho 6.5: buon approccio alla gara da parte sua: gestisce il centrocampo con ordine smistando palloni da una parte all'altra del terreno di gioco.<br >BASTIANELLI 5.5: pomeriggio grigio per l'attaccante di mister Benesperi, il quale non entra mai realmente in partita perché limitato dalla buonissima prova della coppia difensiva locale.<br >SERVILLO 6.5: le occasioni più pericolose del Valdarno nascono dai suoi piedi e, in entrambe le circostanze, la sfera esce per questioni di centimetri. Svaria molto sul fronte d'attacco senza dare punti di riferimento. Dal 56' Traversari 5: inserito largo a sinistra per cercare l'uno contro uno ma ciò non avviene praticamente mai. Prevedibile nelle giocate decisive.<br >YAHON 7: una spina nel fianco della difesa locale per tutta la gara: tocca la linea laterale a destra e quando parte sono dolori per tutti, soprattutto per Galasso che non sa proprio come fermarlo. Pecca di brillantezza nell'ultimissimo tocco ma è assolutamente comprensibile dopo i molteplici sprint.<br >
ARBITRO<br >CURCIO di SIENA 6.5: favorisce la fluidità del gioco fischiando quando necessario, distribuendo sapientemente le tre ammonizione senza mai farsi influenzare. <br >Il Porta Romana batte sul terreno amico delle Due Strade e si proietta con prepotenza nelle zone nobilissime della classifica, dando continuità di risultati in un campionato aperto e ricco di sorprese. Dalla parte opposta c'è un Valdarno volentieroso, arrivato a questo appuntamento con sei punti in classifica ma con tanta voglia di dimostrare e far vedere di saper giocare al calcio. Detto questo, sono proprio gli ospiti a confezionare la prima palla-gol con Serrillo, puntuale nell'inserimento con i tempi giusti sul cross arrivato dalla destra ma la semi-rovesciata del numero dieci finisce fuori. La riposta degli arancioneri arriva due minuti più tardi quando Marini fa tutto da solo sulla sinistra impegnando Lampignano in una parata bassa. La partita è viva ma estremamente maschia, complice una serie di interventi ruvidi che accendono gli animi sia in campo che sugli spalti. Il Valdarno avanza il baricentro con il passare deii minuti e si affida ad un singolo, Yahon: il numero undici è l'elemento che viene maggiormente sfruttato nel primo tempo perché, disponendo di una velocità supersonica, riesce sistematicamente a creare scompiglio nella difesa locale. Al minuto venti, infatti, proprio il numero undici giallo-blu scappa sulla corsia di destra e mette in mezzo un pallone rasoterra che viene arpionato da Bastianelli senza però finire in fondo al sacco per una tempestiva deviazione di un difensore. Sul capovolgimento opposto risponde il porta Romana grazie al preciso suggerimento di Galasso per Caniggia, il quale si gira in un fazzoletto di terreno e lascia partire un destro secco che finisce tra le braccia del portiere. La formazione di casa continua a spingere e al 25' Vanni s'incunea nel centrocampo avversario, alza la testa e con l'esterno del piede serve l'arrivo di Cirri che di prima intenzione calcia alto sopra la traversa. Giunti alla mezz'ora è ancora Caniggia il protagonista: il numero sette riceve un profondo cambio di campo dalla destra e, invece di tirare con il sinistro, sceglie il piede preferito per aprire il piatto e scuotere i guantoni di Lampignano che respinge centralmente. Il ritmo cala verso la chiusura della prima frazione ma al 45' Servillo sfiora il gol del vantaggio per il Valdarno: il numero dieci raccoglie centralmente un cross di Bastianelli e con la punta del piede indirizza la sfera sul palo più lontano, la traiettoria si alza all'ultimo momento e finisce nella rete alta della traversa, ad un centimetro dalla marcatura. Successivamente al pericolo appena raccontato, Porta Romana e Valdarno ritornano negli spogliatoi sul punteggio di zero a zero. Il secondo tempo si apre con gli uomini di mister Lacchi in proiezione offensiva: nella fattispecie è Mearini a proteggere un buon pallone all'interno dell'area piccola prima di tentare la conclusione a botta sicura intercettata in corner dal rientro di Lovari. Passano tre minuti e i locali ci riprovano con il destro secco di Caschetto sul primo palo, Lampignano è attento e si distende bene. Dopo aver sofferto l'inizio spumeggiante della formazione di casa, il Valdarno esce allo scoperto al 55' con la bella cavalcata di Mirante che sfrutta la scia dei compagni per entrare in area e sparare un destro sul secondo palo che termina di pochissimo sul fondo. A questo punto entrambi le compagini cercano di studiarsi per capire quale sia il modo migliore per colpire e al 74' la soluzione arriva in casa del Porta Romana: Mazzoni accelera sulla fascia di destra e mette in mezzo un traversone morbido che Mearini gira in qualche modo verso la porta, Lampignano riesce a smanacciare sulla linea di porta ma niente può sul secondo tapin di Salvini che da zero metri trafigge l'estremo difensore e porta i suoi avanti nel punteggio. La reazione dei giallo-blu non si fa attendere e porta la firma del neo-entrato Bencini, bravo a ritagliarsi una porzione di campo per liberare un sinistro insidioso terminato di poco alto sopra la traversa. Il Porta Romana gestisce bene il pallone e al 93' trova il jolly per chiuderla: Caschetto s'incarica della battuta di un calcio di punizione dai venticinque metri, la botta violentissima del centrocampista accarezza il palo e finisce alle spalle di Lampignano che può solo applaudire il gesto tecnico dell'avversario. E' il gol della sicurezza che garantisce ai locali di raggiungere quota 13 punti in classifica, lasciando momentaneamente alle spalle molte più squadre rispetto alle aspettative della vigilia. Per il Valdarno non una prestazione da buttare, alimentata dalla grande forma di Yahon che, servito con i tempi giusti, può veramente fare la differenza in positivo.
Lapo Chellini