• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Affrico
  • 5 - 1
  • Zenith Audax


AFFRICO: Bernini (60' Romanelli), Virgili, Mocali, Lunghi (51' Sardelli), Rescio, Andorlini, Pallante (60' Ranallo), Bongini (56' Sirbu), Montagni, Vasquez (50' Boretti), Berardi. A disp.: Calise. All.: Stefano Lo Russo.
ZENITH AUDAX: Mencaroni (43' Agati), Cappa, Foschiani (37' Semeraro), Michelacci (42' Biagini), Summa (50' Mazzanti), Fioravanti, Messina, Vivenzio (37' Morina), Tedeschi (37' Boretti), Mema, Agonigi (40' Ciapini). All.: Marco Magni.

ARBITRO: Niccolini di Pistoia.

RETI: 15' Bongini, 35' e 54' Montagni, 36' Vasquez, 46' Mema, 65' aut. Fioravanti.



L'Affrico non delude il pronostico e si impone per 5-1 sullo Zenith Audax: è la settima vittoria consecutiva per i leoni di Campo di Marte che adesso si trovano primi in classifica a +10 dai secondi. L'Affrico è una squadra eccezionale, che viaggia a una media di più di tre gol a partita, ha una difesa solida, un attacco prolifico e un centrocampo capace di intessere le più varie trame d'attacco, ma anche di spezzare il gioco avversario. Ha una rosa versatile, oggi ad esempio, nonostante i tanti assenti, Mister Lo Russo è riuscito ugualmente a schierare una formazione altamente competitiva. La ciliegina sulla torta, però, è Montagni: capocannoniere del suo girone con 22 reti all'attivo, un giocatore che può risolvere la partita in qualsiasi momento con un'invenzione personale o servito dai compagni, sotto porta è comunque implacabile. I padroni di casa, per questa ventesima giornata di campionato, scendono in campo con il 4-3-3, a centrocampo Lunghi è il regista, mentre Bongini e Berardi sono le mezzali. Il tridente d'attacco è formato dagli esterni Vasquez e Pallante che spalleggiano la prima punta Montagni. Mister Magni sceglie il 4-4-2 per il suo Zenith, davanti il capitano Mema forma il tandem d'attacco assieme a Tedeschi. Messina e Vivenzio sgroppano sulle fasce, Michelacci e Agonigi agiscono sulla linea mediana.
La partita è subito godibile benché senza emozioni di rilievo. I padroni di casa appaiono leggermente più vivaci, giostrando bene in avanti grazie alla qualità del loro tridente. I primi squilli di tromba arrivano dai tiri dell'ala sinistra dell'Affrico Vasquez che al 7' e al 13' prova dalla distanza, ma Mencaroni non si fa sorprendere in entrambe le circostanze. I leoni di Campo di Marte pressano forte, vogliono aprire le marcature prima del quarto d'ora. Al 15' la difesa dello Zenith riesce a resistere all'ennesimo assalto dell'Affrico, un difensore amaranto, dopo aver vinto un contrasto nella sua area, rinvia corto, sulla sfera si avventa come un falco Bongini che tira di prima con l'interno destro e piazza il pallone proprio all'incrocio dei pali, una parabola sopraffina che meriterebbe di essere rivista più volte con il replay: 1 a 0. La risposta dello Zenith arriva dopo sessanta secondi, i giocatori amaranto non hanno le stesse doti tecniche di quelli dell'Affrico quindi provano a usare la forza fisica per portarsi in zona tiro. Al 16', infatti, arriva la percussione dello Zenith verso la porta dei padroni di casa, si alza un campanile in area e Messina, approfittando dell'indecisione di Bernini nell'uscita, colpisce di testa ma il portiere biancoblu blocca il tiro troppo debole senza problemi. Si dispera Messina per l'occasione sprecata, la posizione era ravvicinata e trovare il pareggio dopo un minuto sarebbe stato molto importante. Al 19' l'Affrico fa capire di essere ancora in partita, il terzino destro Virgili si appropria del pallone sulla fascia di sua competenza, con una discesa portentosa entra in area e lascia partire un velenoso diagonale che lambisce il palo e supera la linea di fondo. Passano poco più di dieci minuti nei quali sembra che nessuna delle due squadre sia intenzionata a concedere spazi all'altra, entrambe timorose di subire goal si limitano a darsi battaglia al centro del campo. Al 31', per lo Zenith, il solito Messina accelera sulla destra, vince qualche rimpallo e dal limite cerca di piazzare il pallone nel sette ma alza eccessivamente la mira. Al 35' è molto ingenua la retroguardia ospite che concede all'Affrico una punizione praticamente sulla linea che delimita l'area. Montagni batte potente rasoterra e piega le mani a Mencaroni che non riesce a deviare quel tanto che basta il tiro affinché non entri in porta. Un minuto dopo ancora Montagni, ben imbeccato in area da Pallante, si fa parare il tiro da Mencaroni, tuttavia sulla corta respinta è in agguato Vasquez che subito ribadisce in rete. Si va quindi negli spogliatoio sul risultato di tre a zero per i favoriti che meritano ampiamente il vantaggio anche se nei volti degli ospiti si legge tutto il rammarico per le occasioni sprecate.
L'Affrico è ingenuo e un po' addormentato per più di metà ripresa a fronte di uno Zenith ricompattato in campo, ma anche nell'orgoglio. Al 1' è ancora l'esterno sinistro amaranto ad avere sul mancino la palla del possibile 3-1, anche questa volta prova a scavalcare Bernini, ma per un soffio il pallone non si insacca sotto la traversa. All' 11', però, arriva il capolavoro del capitano dello Zenith Mema che in palleggio dribbla Andorlini sulla destra poi lascia partire una bordata in diagonale di collo pieno che termina la sua corsa dell'angolino. Entra in crisi l'Affrico che subisce il forcing avversario. Al 14' il centrale biancoblu Andorlini è costretto al retropassaggio di testa verso Bernini, chiamato ad un'uscita rocambolesca all'interno dell'area per evitare che Mema lo anticipi, dal loro contrasto il pallone schizza verso il limite dove Ciapini tira al volo praticamente a botta sicura, ma Bernini è strepitoso nel parare coi piedi. L'Affrico si ricompone subito dopo l'ultimo brivido, per cinque minuti addormenta la partita, rallenta il ritmo gara attraverso ragnatele di pazienti passaggi rasoterra volti a far stancare l'avversario che si innervosisce e commette numerosi falli a centrocampo. Al 19' una delle tante punizioni arriva sul primo palo a Montagni che in semirovesciata scaraventa il pallone sotto la traversa, chiudendo definitivamente il match sul quattro a uno. Gli ultimi quindici minuti sono come un allenamento per i leoni di Campo di Marte che si limitano a risparmiare le forze. Al 30' un ispirato Virgili lancia in campo aperto Montagni che resiste alle sportellate di Fioravanti, il portiere neo entrato Agati è costretto a uscire dall'area per rinviare ma la sua spazzata colpisce in pieno Fioravanti che involontariamente si fa autogol. Da segnalare al 32' il goal giustamente annullato al terzino dell'Affrico Virgili per il fuorigioco di Sirbu.

Calciatoripiù
: per l'Affrico Montagni, Virgili, Mocali e Bongini, per lo Zenith Mema.

Tommaso Fragassi AFFRICO: Bernini (60' Romanelli), Virgili, Mocali, Lunghi (51' Sardelli), Rescio, Andorlini, Pallante (60' Ranallo), Bongini (56' Sirbu), Montagni, Vasquez (50' Boretti), Berardi. A disp.: Calise. All.: Stefano Lo Russo.<br >ZENITH AUDAX: Mencaroni (43' Agati), Cappa, Foschiani (37' Semeraro), Michelacci (42' Biagini), Summa (50' Mazzanti), Fioravanti, Messina, Vivenzio (37' Morina), Tedeschi (37' Boretti), Mema, Agonigi (40' Ciapini). All.: Marco Magni.<br > ARBITRO: Niccolini di Pistoia.<br > RETI: 15' Bongini, 35' e 54' Montagni, 36' Vasquez, 46' Mema, 65' aut. Fioravanti. L'Affrico non delude il pronostico e si impone per 5-1 sullo Zenith Audax: &egrave; la settima vittoria consecutiva per i leoni di Campo di Marte che adesso si trovano primi in classifica a +10 dai secondi. L'Affrico &egrave; una squadra eccezionale, che viaggia a una media di pi&ugrave; di tre gol a partita, ha una difesa solida, un attacco prolifico e un centrocampo capace di intessere le pi&ugrave; varie trame d'attacco, ma anche di spezzare il gioco avversario. Ha una rosa versatile, oggi ad esempio, nonostante i tanti assenti, Mister Lo Russo &egrave; riuscito ugualmente a schierare una formazione altamente competitiva. La ciliegina sulla torta, per&ograve;, &egrave; Montagni: capocannoniere del suo girone con 22 reti all'attivo, un giocatore che pu&ograve; risolvere la partita in qualsiasi momento con un'invenzione personale o servito dai compagni, sotto porta &egrave; comunque implacabile. I padroni di casa, per questa ventesima giornata di campionato, scendono in campo con il 4-3-3, a centrocampo Lunghi &egrave; il regista, mentre Bongini e Berardi sono le mezzali. Il tridente d'attacco &egrave; formato dagli esterni Vasquez e Pallante che spalleggiano la prima punta Montagni. Mister Magni sceglie il 4-4-2 per il suo Zenith, davanti il capitano Mema forma il tandem d'attacco assieme a Tedeschi. Messina e Vivenzio sgroppano sulle fasce, Michelacci e Agonigi agiscono sulla linea mediana. <br >La partita &egrave; subito godibile bench&eacute; senza emozioni di rilievo. I padroni di casa appaiono leggermente pi&ugrave; vivaci, giostrando bene in avanti grazie alla qualit&agrave; del loro tridente. I primi squilli di tromba arrivano dai tiri dell'ala sinistra dell'Affrico Vasquez che al 7' e al 13' prova dalla distanza, ma Mencaroni non si fa sorprendere in entrambe le circostanze. I leoni di Campo di Marte pressano forte, vogliono aprire le marcature prima del quarto d'ora. Al 15' la difesa dello Zenith riesce a resistere all'ennesimo assalto dell'Affrico, un difensore amaranto, dopo aver vinto un contrasto nella sua area, rinvia corto, sulla sfera si avventa come un falco Bongini che tira di prima con l'interno destro e piazza il pallone proprio all'incrocio dei pali, una parabola sopraffina che meriterebbe di essere rivista pi&ugrave; volte con il replay: 1 a 0. La risposta dello Zenith arriva dopo sessanta secondi, i giocatori amaranto non hanno le stesse doti tecniche di quelli dell'Affrico quindi provano a usare la forza fisica per portarsi in zona tiro. Al 16', infatti, arriva la percussione dello Zenith verso la porta dei padroni di casa, si alza un campanile in area e Messina, approfittando dell'indecisione di Bernini nell'uscita, colpisce di testa ma il portiere biancoblu blocca il tiro troppo debole senza problemi. Si dispera Messina per l'occasione sprecata, la posizione era ravvicinata e trovare il pareggio dopo un minuto sarebbe stato molto importante. Al 19' l'Affrico fa capire di essere ancora in partita, il terzino destro Virgili si appropria del pallone sulla fascia di sua competenza, con una discesa portentosa entra in area e lascia partire un velenoso diagonale che lambisce il palo e supera la linea di fondo. Passano poco pi&ugrave; di dieci minuti nei quali sembra che nessuna delle due squadre sia intenzionata a concedere spazi all'altra, entrambe timorose di subire goal si limitano a darsi battaglia al centro del campo. Al 31', per lo Zenith, il solito Messina accelera sulla destra, vince qualche rimpallo e dal limite cerca di piazzare il pallone nel sette ma alza eccessivamente la mira. Al 35' &egrave; molto ingenua la retroguardia ospite che concede all'Affrico una punizione praticamente sulla linea che delimita l'area. Montagni batte potente rasoterra e piega le mani a Mencaroni che non riesce a deviare quel tanto che basta il tiro affinch&eacute; non entri in porta. Un minuto dopo ancora Montagni, ben imbeccato in area da Pallante, si fa parare il tiro da Mencaroni, tuttavia sulla corta respinta &egrave; in agguato Vasquez che subito ribadisce in rete. Si va quindi negli spogliatoio sul risultato di tre a zero per i favoriti che meritano ampiamente il vantaggio anche se nei volti degli ospiti si legge tutto il rammarico per le occasioni sprecate.<br >L'Affrico &egrave; ingenuo e un po' addormentato per pi&ugrave; di met&agrave; ripresa a fronte di uno Zenith ricompattato in campo, ma anche nell'orgoglio. Al 1' &egrave; ancora l'esterno sinistro amaranto ad avere sul mancino la palla del possibile 3-1, anche questa volta prova a scavalcare Bernini, ma per un soffio il pallone non si insacca sotto la traversa. All' 11', per&ograve;, arriva il capolavoro del capitano dello Zenith Mema che in palleggio dribbla Andorlini sulla destra poi lascia partire una bordata in diagonale di collo pieno che termina la sua corsa dell'angolino. Entra in crisi l'Affrico che subisce il forcing avversario. Al 14' il centrale biancoblu Andorlini &egrave; costretto al retropassaggio di testa verso Bernini, chiamato ad un'uscita rocambolesca all'interno dell'area per evitare che Mema lo anticipi, dal loro contrasto il pallone schizza verso il limite dove Ciapini tira al volo praticamente a botta sicura, ma Bernini &egrave; strepitoso nel parare coi piedi. L'Affrico si ricompone subito dopo l'ultimo brivido, per cinque minuti addormenta la partita, rallenta il ritmo gara attraverso ragnatele di pazienti passaggi rasoterra volti a far stancare l'avversario che si innervosisce e commette numerosi falli a centrocampo. Al 19' una delle tante punizioni arriva sul primo palo a Montagni che in semirovesciata scaraventa il pallone sotto la traversa, chiudendo definitivamente il match sul quattro a uno. Gli ultimi quindici minuti sono come un allenamento per i leoni di Campo di Marte che si limitano a risparmiare le forze. Al 30' un ispirato Virgili lancia in campo aperto Montagni che resiste alle sportellate di Fioravanti, il portiere neo entrato Agati &egrave; costretto a uscire dall'area per rinviare ma la sua spazzata colpisce in pieno Fioravanti che involontariamente si fa autogol. Da segnalare al 32' il goal giustamente annullato al terzino dell'Affrico Virgili per il fuorigioco di Sirbu.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: per l'Affrico <b>Montagni, Virgili, Mocali</b> e <b>Bongini</b>, per lo Zenith <b>Mema</b>. Tommaso Fragassi




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