- Giovanissimi Regionali GIR.C
- Ponte a Greve
-
0 - 1
- Santa Firmina
PONTE A GREVE: Talli, Annunziato, Daddi, Maestrini, Mazza, Pezzi, Niang, Sandiego, Schiraldi, Osmani, Grassi. A disp.: Pagliantini, Vitali, Bosi, Ivanciu, Galli, Qasri, Carlucci. All.: Simone Caparrini.
SANTA FIRMINA: Donnini, Bacci, Bastianelli Lorenzo, Bichi, Capalbo, Detti, Guerri, Palazzi, Poggesi, Testi, Gallorini. A disp.: Bastianelli Tommaso, Scarpini, Scichilone, Cerofolini, Veltroni, Verni. All.: Alessandro Mariottini.
ARBITRO: Rizzoli di Prato.
RETE: 6' Guerri.
NOTE: ammoniti Bastianelli, Bichi.
Quella del Don Vittorio di Ponte a Greve, è una partita che si può raccontare con una disamina semplice ma veritiera per quello visto in campo: una squadra, il Santa Firmina (21 punti), che va in vantaggio dopo poco e pensa per tutto il resto della partita a difendere con i denti il risultato, cercando di realizzare la rete della sicurezza servendosi dell'arma della ripartenza, ovviamente senza scoprirsi più di tanto. Dall'altra parte invece, l'altra squadra, quella di casa (12 punti), va alla rincorsa disperata del pareggio senza riuscire nel proprio intento, pur provandoci in tutti i modi e per ben settantaquattro minuti. Il gol che spacca equilibri arriva nei minuti iniziali: la difesa locale si fa trovare impreparata sulla precisa apertura sulla destra di Gallorini che premia l'inserimento della vipera Guerri. Carezza al pallone del numero 7 che non fa altro che allungare la traiettoria dell'assist del suo compagno battendo Talli in uscita per il vantaggio gialloblu. La strada si mette subito in salita per il Ponte a Greve, che si butta a testa bassa oltre la propria metà campo spinta dalla fisicità di Niang: l'attaccante blugranata sarà protagonista di numerosi e agguerriti duelli con Palazzi, il terzino degli ospiti. I padroni di casa si affacciano spesso e volentieri dalle parti di Donnini e al quarto d'ora sarà proprio Niang a sfruttare la lentezza della difesa nel disimpegnare. Da vero rapinatore d'area, il colosso d'attacco del Ponte scippa i difensori avversari dal possesso palla e nello stretto arriva alla conclusione che viene deviata con un intervento di piede non elegante ma efficace del portiere. Tra il 15' e il 20' capitano due occasioni per parte alle due squadre in campo. La prima è dei locali: dormita di Bacci a metà campo e palla recuperata da Daddi che verticalizza subito verso l'area avversaria. Sul lancio del terzino si avventa Niang, inseritosi con i tempi giusti, la boa di attacco fa tutto bene con stop e conclusione a incrociare sul palo lungo ma per sua sfortuna la palla sfiora soltanto il palo. Agli ospiti l'occasione per chiudere i giochi in anticipo capita sui piedi più educati dei giallo blu: palla invitante da destra e piattone a colpo sicuro di Gallorini che non calcola però lo strano rimbalzo del pallone, strozzando letteralmente la conclusione. Mani nei capelli per il numero 10. Il Ponte a Greve non demeriterebbe sicuramente il pareggio, ma di certo al Santa Firmina non sono mancate le occasioni per raddoppiare il vantaggio. Le parole del mister locale negli spogliatoi, risuonano come un eco per i suoi giocatori al rientro in campo, infatti nella seconda frazione di gioco il Ponte a Greve riparte con più determinazione alla ricerca del pareggio. Attacca e fa molto possesso la formazione di casa, ma manca il salto di qualità nell'ultimo passaggio e la manovra blu granata non riesce a trasformarsi in qualcosa di realmente concreto. Al 17' il Santa Firmina prova ad allentare la pressione dei locali con un'azione costruita dal dialogo tra i nuovi entrati: Scichilone duetta e appoggia per Veltroni che si crea lo spazio per la conclusione precisa ma troppo debole, neutralizzata senza troppi problemi da Talli. Il peso dell'assenza di un collante tra attacco e centrocampo per il Ponte si fa sentire, e in più Sandiego, uno di quelli che potrebbero sopperire a questa mancanza, gioca troppo spesso distante dall'azione. Al primo calo di concentrazione, poi, gli ospiti sono pronti a pungere: al 26' Gallorini parte palla al piede dalla sinistra per poi accentrarsi in cerca della zolla giusta per calciare, il tiro arriva e il numero 1 di casa si vede impegnato a neutralizzare il pericolo non senza qualche patema d'animo con la palla smanacciata in un secondo tempo, prima che rimbalzasse sulla linea. La partita vive alti e bassi e inizia ad essere sempre più frammentata dal fischietto di un arbitro sicuramente lontano dagli standard inglesi. Non basterà comunque, per il pareggio, neanche l'assedio finale imbastito dal Ponte: né Niang con il coast to coast personale, né Schiraldi su calcio piazzato da buona posizione e nemmeno l'ultimo all in area su tiro dalla bandierina prima del fischio finale, bastano come ultima chance ai padroni di casa che amareggiati, si vedono così ulteriormente superati dal Santa Firmina ormai col doppio dei punti dei rivali. Una caccia al gol che non ha ottenuto i frutti sperati quella del Ponte a Greve.
Calciatoripiù: In una partita che non ha visto dominare le individualità e va premiata la tenacia della linea difensiva ospite, vero fattore decisivo per i tre punti.
Luigi Di Maso
PONTE A GREVE: Talli, Annunziato, Daddi, Maestrini, Mazza, Pezzi, Niang, Sandiego, Schiraldi, Osmani, Grassi. A disp.: Pagliantini, Vitali, Bosi, Ivanciu, Galli, Qasri, Carlucci. All.: Simone Caparrini.<br >SANTA FIRMINA: Donnini, Bacci, Bastianelli Lorenzo, Bichi, Capalbo, Detti, Guerri, Palazzi, Poggesi, Testi, Gallorini. A disp.: Bastianelli Tommaso, Scarpini, Scichilone, Cerofolini, Veltroni, Verni. All.: Alessandro Mariottini. <br >
ARBITRO: Rizzoli di Prato.<br >
RETE: 6' Guerri.<br >NOTE: ammoniti Bastianelli, Bichi.
Quella del Don Vittorio di Ponte a Greve, è una partita che si può raccontare con una disamina semplice ma veritiera per quello visto in campo: una squadra, il Santa Firmina (21 punti), che va in vantaggio dopo poco e pensa per tutto il resto della partita a difendere con i denti il risultato, cercando di realizzare la rete della sicurezza servendosi dell'arma della ripartenza, ovviamente senza scoprirsi più di tanto. Dall'altra parte invece, l'altra squadra, quella di casa (12 punti), va alla rincorsa disperata del pareggio senza riuscire nel proprio intento, pur provandoci in tutti i modi e per ben settantaquattro minuti. Il gol che spacca equilibri arriva nei minuti iniziali: la difesa locale si fa trovare impreparata sulla precisa apertura sulla destra di Gallorini che premia l'inserimento della vipera Guerri. Carezza al pallone del numero 7 che non fa altro che allungare la traiettoria dell'assist del suo compagno battendo Talli in uscita per il vantaggio gialloblu. La strada si mette subito in salita per il Ponte a Greve, che si butta a testa bassa oltre la propria metà campo spinta dalla fisicità di Niang: l'attaccante blugranata sarà protagonista di numerosi e agguerriti duelli con Palazzi, il terzino degli ospiti. I padroni di casa si affacciano spesso e volentieri dalle parti di Donnini e al quarto d'ora sarà proprio Niang a sfruttare la lentezza della difesa nel disimpegnare. Da vero rapinatore d'area, il colosso d'attacco del Ponte scippa i difensori avversari dal possesso palla e nello stretto arriva alla conclusione che viene deviata con un intervento di piede non elegante ma efficace del portiere. Tra il 15' e il 20' capitano due occasioni per parte alle due squadre in campo. La prima è dei locali: dormita di Bacci a metà campo e palla recuperata da Daddi che verticalizza subito verso l'area avversaria. Sul lancio del terzino si avventa Niang, inseritosi con i tempi giusti, la boa di attacco fa tutto bene con stop e conclusione a incrociare sul palo lungo ma per sua sfortuna la palla sfiora soltanto il palo. Agli ospiti l'occasione per chiudere i giochi in anticipo capita sui piedi più educati dei giallo blu: palla invitante da destra e piattone a colpo sicuro di Gallorini che non calcola però lo strano rimbalzo del pallone, strozzando letteralmente la conclusione. Mani nei capelli per il numero 10. Il Ponte a Greve non demeriterebbe sicuramente il pareggio, ma di certo al Santa Firmina non sono mancate le occasioni per raddoppiare il vantaggio. Le parole del mister locale negli spogliatoi, risuonano come un eco per i suoi giocatori al rientro in campo, infatti nella seconda frazione di gioco il Ponte a Greve riparte con più determinazione alla ricerca del pareggio. Attacca e fa molto possesso la formazione di casa, ma manca il salto di qualità nell'ultimo passaggio e la manovra blu granata non riesce a trasformarsi in qualcosa di realmente concreto. Al 17' il Santa Firmina prova ad allentare la pressione dei locali con un'azione costruita dal dialogo tra i nuovi entrati: Scichilone duetta e appoggia per Veltroni che si crea lo spazio per la conclusione precisa ma troppo debole, neutralizzata senza troppi problemi da Talli. Il peso dell'assenza di un collante tra attacco e centrocampo per il Ponte si fa sentire, e in più Sandiego, uno di quelli che potrebbero sopperire a questa mancanza, gioca troppo spesso distante dall'azione. Al primo calo di concentrazione, poi, gli ospiti sono pronti a pungere: al 26' Gallorini parte palla al piede dalla sinistra per poi accentrarsi in cerca della zolla giusta per calciare, il tiro arriva e il numero 1 di casa si vede impegnato a neutralizzare il pericolo non senza qualche patema d'animo con la palla smanacciata in un secondo tempo, prima che rimbalzasse sulla linea. La partita vive alti e bassi e inizia ad essere sempre più frammentata dal fischietto di un arbitro sicuramente lontano dagli standard inglesi. Non basterà comunque, per il pareggio, neanche l'assedio finale imbastito dal Ponte: né Niang con il coast to coast personale, né Schiraldi su calcio piazzato da buona posizione e nemmeno l'ultimo all in area su tiro dalla bandierina prima del fischio finale, bastano come ultima chance ai padroni di casa che amareggiati, si vedono così ulteriormente superati dal Santa Firmina ormai col doppio dei punti dei rivali. Una caccia al gol che non ha ottenuto i frutti sperati quella del Ponte a Greve. <br ><b>
Calciatoripiù</b>: In una partita che non ha visto dominare le individualità e va premiata la tenacia della <b>linea difensiva </b>ospite, vero fattore decisivo per i tre punti.
Luigi Di Maso