- Esordienti 2 Fase GIR.B
- Pecciolese 1936
-
4 - 1
- Bellaria Cappuccini
PECCIOLESE: Taccetti, Bertini, Rossi, Lupi, Crispino, Chiarei, Quarratesi, Merlini, Filippi, Shtamo, Zucchelli. A disp.: Wojcik, Gennai, Bigazzi, Granchi, Ninci, Coba. All.: Giacomo Ercoli.
BELLARIA CAPP.: Martini, Lazzereschi, Morelli, Cekini, Fagioli, Barzacchini, Falorni, Fabbricino, Barani, Simonelli, Collura. A disp.: Saccinto, Leoncini, Rossi. All.: Diego Cernicchiaro.
ARBITRO: Angelelli di Pontedera
RETI: Collura, Filippi, autorete pro Pecciolese, Crispino, Coba.
NOTE: 0-1; 2-0; 2-0. Punteggio Figc: 2-1.
Se si vince nettamente anche con una prestazione non memorabilissima e quando tutto gira male, è segno buono. Se lo si fa addirittura in rimonta, è segno più che buono. La Pecciolese conquista l'ottavo successo in otto incontri battendo 4-1 un'ottima Bellaria e non lasciandosi influenzare da una direzione di gara insufficiente che, senza fortunatamente condizionare l'incontro, è riuscita a scontentare entrambe le squadre - e questo non sarebbe un demerito, se non fosse che le proteste sono motivate. La prima occasione è per la Pecciolese: Zucchelli si libera con una serpentina in area e fa fuori due difensori ma, una volta realizzata alla perfezione la parte più difficile, preferisce calciare da posizione defilata anziché servire il meglio piazzato Quarratesi e conclude a lato. La Pecciolese comunque continua ad attaccare e di lì a poco sfiora di nuovo il vantaggio: il pallone buono capita sui piedi di Filippi che però non trova la porta da posizione favorevole. E così alla prima vera iniziativa pericolosa la Bellaria passa avanti: Lupi svirgola un lungo rilancio della difesa della Bellaria e premia involontariamente il movimento di Collura che, senza pensarci su più di tanto, disegna un pallonetto perfetto sull'accenno d'uscita di Taccetti. Alla Pecciolese ci vuole la ripresa per segnare il pari: Filippi prende in mano la squadra e, imbastita un'azione individuale da metà campo, dà vita a una progressione travolgente che gli permette di giungere davanti al portiere e seccarlo con freddezza. In meno di cento secondi la Pecciolese ribalta la gara: un lancio della mediana nerazzurra innesca la corsa di Coba e per affrontarlo il centrale ospite anticipa l'intervento disegnando una traiettoria imparabile per il proprio portiere. Allo scadere della frazione però la Bellaria costruisce l'azione più importante per segnare il 2-2: Leoncini cade dopo uno spalla a spalla un po' rude ma all'apparenza non falloso e induce Angelelli a decretare il rigore che però Falorni calcia a lato. Si va dunque alla seconda pausa sul 2-1. E nella terza frazione la Pecciolese prende il largo: Filippi conquista una punizione al limite, Zucchelli cerca l'esecuzione fatale ma trova sulla propria strada Martini che vola all'incrocio e tiene in partita i suoi. Ma il 3-1 è solo rimandato: un angolo di Quaratesi allontanato in qualche modo dalla difesa pontederese diventa prenda di Crispino che si coordina e da fuori si inventa un tiro imparabile per il portiere. Nonostante la fatica, ormai la Pecciolese gioca sul velluto e, dopo aver sfiorato la quarta rete con un tiro alto di Filippi dopo un doppio dribbling, la trova col gelido diagonale di Coba, servito proprio dal generosissimo compagno di reparto.
esseti
PECCIOLESE: Taccetti, Bertini, Rossi, Lupi, Crispino, Chiarei, Quarratesi, Merlini, Filippi, Shtamo, Zucchelli. A disp.: Wojcik, Gennai, Bigazzi, Granchi, Ninci, Coba. All.: Giacomo Ercoli.<br >BELLARIA CAPP.: Martini, Lazzereschi, Morelli, Cekini, Fagioli, Barzacchini, Falorni, Fabbricino, Barani, Simonelli, Collura. A disp.: Saccinto, Leoncini, Rossi. All.: Diego Cernicchiaro.<br >
ARBITRO: Angelelli di Pontedera<br >
RETI: Collura, Filippi, autorete pro Pecciolese, Crispino, Coba.<br >NOTE: 0-1; 2-0; 2-0. Punteggio Figc: 2-1.
Se si vince nettamente anche con una prestazione non memorabilissima e quando tutto gira male, è segno buono. Se lo si fa addirittura in rimonta, è segno più che buono. La Pecciolese conquista l'ottavo successo in otto incontri battendo 4-1 un'ottima Bellaria e non lasciandosi influenzare da una direzione di gara insufficiente che, senza fortunatamente condizionare l'incontro, è riuscita a scontentare entrambe le squadre - e questo non sarebbe un demerito, se non fosse che le proteste sono motivate. La prima occasione è per la Pecciolese: Zucchelli si libera con una serpentina in area e fa fuori due difensori ma, una volta realizzata alla perfezione la parte più difficile, preferisce calciare da posizione defilata anziché servire il meglio piazzato Quarratesi e conclude a lato. La Pecciolese comunque continua ad attaccare e di lì a poco sfiora di nuovo il vantaggio: il pallone buono capita sui piedi di Filippi che però non trova la porta da posizione favorevole. E così alla prima vera iniziativa pericolosa la Bellaria passa avanti: Lupi svirgola un lungo rilancio della difesa della Bellaria e premia involontariamente il movimento di Collura che, senza pensarci su più di tanto, disegna un pallonetto perfetto sull'accenno d'uscita di Taccetti. Alla Pecciolese ci vuole la ripresa per segnare il pari: Filippi prende in mano la squadra e, imbastita un'azione individuale da metà campo, dà vita a una progressione travolgente che gli permette di giungere davanti al portiere e seccarlo con freddezza. In meno di cento secondi la Pecciolese ribalta la gara: un lancio della mediana nerazzurra innesca la corsa di Coba e per affrontarlo il centrale ospite anticipa l'intervento disegnando una traiettoria imparabile per il proprio portiere. Allo scadere della frazione però la Bellaria costruisce l'azione più importante per segnare il 2-2: Leoncini cade dopo uno spalla a spalla un po' rude ma all'apparenza non falloso e induce Angelelli a decretare il rigore che però Falorni calcia a lato. Si va dunque alla seconda pausa sul 2-1. E nella terza frazione la Pecciolese prende il largo: Filippi conquista una punizione al limite, Zucchelli cerca l'esecuzione fatale ma trova sulla propria strada Martini che vola all'incrocio e tiene in partita i suoi. Ma il 3-1 è solo rimandato: un angolo di Quaratesi allontanato in qualche modo dalla difesa pontederese diventa prenda di Crispino che si coordina e da fuori si inventa un tiro imparabile per il portiere. Nonostante la fatica, ormai la Pecciolese gioca sul velluto e, dopo aver sfiorato la quarta rete con un tiro alto di Filippi dopo un doppio dribbling, la trova col gelido diagonale di Coba, servito proprio dal generosissimo compagno di reparto.
esseti