- Esordienti 2 Fase GIR.A
- Agliana
-
0 - 0
- Aglianese
AGLIANA: Barbagallo, Lascala, Petocchi, Pagli, Mosca, Pukri, Morini, Santini, Sgarbanti, Tripi, Ozabor. A disp.: Marini, Tavano, Comanducci, Tempestini, Di Caro, Rossi, Matteucci. All.: Alessandro Innocenti.
AGLIANESE: Sina, Monteroppi, Bonacchi, Carrai, Marini, Cecchi, Bongi, Tarantino, Francia, Di Pietro, Saitta. A disp.: Becocci, Zingarofalo, Caprio, Ibra, Magnolfi. All.: Simone Sensi.
ARBITRO: Rossomandi di Pistoia.
NOTE: ris. Figc: 3-3.
Viola, nero e verde. Tre colori che nella tavolozza di un pittore, difficilmente riuscirebbero a legare tra loro. Su un rettangolo verde, però, può accadere qualsiasi cosa e venerdì scorso quei tre colori così distanti si sono uniti e amalgamati facendone venire fuori uno solo bellissimo e risplendente che ha permesso di andare oltre le rivalità e unire due società che troppo spesso sono sembrate lontane. Agliana e Aglianese hanno offerto al numerosissimo pubblico del Barontini una partita da prendere come esempio di rispetto e di calcio vero, fatto sia di giocate da manuale che di estrema correttezza. C'era grande attesa per il derby di Agliana e le aspettative sono state ripagate in pieno. L'avvio sembra sorridere alla banda di Alessandro Innocenti che sembra poter gestire le operazioni a centrocampo e in avanti Sgarbanti in due occasioni mette i brividi ai supporter di fede neroverde ma entrambe le circostanze terminano con un nulla di fatto. Dall'altra parte del terreno di gioco, l'Aglianese tiene bene il campo ma esce allo scoperto nella ripresa. Sfera che arriva sui piedi educati di Tarantino, che senza pensarci troppo conclude a botta sicura. Sugli spalti il pubblico è in piedi, la sfera è a pochi centimetri dal valicare la linea di porta viola, Pagli non si dà per vinto e in extremis salva il risultato: così i neroverdi vanno vicinissimi al vantaggio. La formazione guidata da Simone Sensi è cresciuta molto durante il secondo tempo ma l'equilibrio non ne vuole sapere di spezzarsi. Passiamo adesso a un terzo e ultimo tempo in cui sarebbe stato prevedibile che i ritmi sarebbero potuti scendere vertiginosamente visto il grande impegno profuso in campo da i ventidue protagonisti durante i primi 40' e invece i toni del derbyssimo sono ancor più sostenuti. A farsi pericolosi per primi in questa frazioni sono i neroverdi: azione dirompente di Saitta, che trova un pertugio a sinistra, se ne va e da posizione defilata lascia partire un diagonale che termina per poco sul fondo. La risposta viola e presto servita. Ci troviamo a due giri da lancette dal triplice fischio, la palla arriva a Ozabor che mette tutta la sua potenza sul tiro che potrebbe regalare la vittoria ai suoi. Becocci, però, si mette il mantello da Superman e con una parata prodigiosa fa si che il risultato resti inchiodato sullo zero a zero. Questa è l'ultima emozione di un derby che non si è concluso sul campo; viola e neroverdi tutti insieme hanno chiuso la partita uniti tra una pizza e una bibita a dimostrazione che queste due realtà sono molto più vicine e unite di quanto in molti possano pensare.
AGLIANA: Barbagallo, Lascala, Petocchi, Pagli, Mosca, Pukri, Morini, Santini, Sgarbanti, Tripi, Ozabor. A disp.: Marini, Tavano, Comanducci, Tempestini, Di Caro, Rossi, Matteucci. All.: Alessandro Innocenti.<br >AGLIANESE: Sina, Monteroppi, Bonacchi, Carrai, Marini, Cecchi, Bongi, Tarantino, Francia, Di Pietro, Saitta. A disp.: Becocci, Zingarofalo, Caprio, Ibra, Magnolfi. All.: Simone Sensi.<br >
ARBITRO: Rossomandi di Pistoia.<br >NOTE: ris. Figc: 3-3.
Viola, nero e verde. Tre colori che nella tavolozza di un pittore, difficilmente riuscirebbero a legare tra loro. Su un rettangolo verde, però, può accadere qualsiasi cosa e venerdì scorso quei tre colori così distanti si sono uniti e amalgamati facendone venire fuori uno solo bellissimo e risplendente che ha permesso di andare oltre le rivalità e unire due società che troppo spesso sono sembrate lontane. Agliana e Aglianese hanno offerto al numerosissimo pubblico del Barontini una partita da prendere come esempio di rispetto e di calcio vero, fatto sia di giocate da manuale che di estrema correttezza. C'era grande attesa per il derby di Agliana e le aspettative sono state ripagate in pieno. L'avvio sembra sorridere alla banda di Alessandro Innocenti che sembra poter gestire le operazioni a centrocampo e in avanti Sgarbanti in due occasioni mette i brividi ai supporter di fede neroverde ma entrambe le circostanze terminano con un nulla di fatto. Dall'altra parte del terreno di gioco, l'Aglianese tiene bene il campo ma esce allo scoperto nella ripresa. Sfera che arriva sui piedi educati di Tarantino, che senza pensarci troppo conclude a botta sicura. Sugli spalti il pubblico è in piedi, la sfera è a pochi centimetri dal valicare la linea di porta viola, Pagli non si dà per vinto e in extremis salva il risultato: così i neroverdi vanno vicinissimi al vantaggio. La formazione guidata da Simone Sensi è cresciuta molto durante il secondo tempo ma l'equilibrio non ne vuole sapere di spezzarsi. Passiamo adesso a un terzo e ultimo tempo in cui sarebbe stato prevedibile che i ritmi sarebbero potuti scendere vertiginosamente visto il grande impegno profuso in campo da i ventidue protagonisti durante i primi 40' e invece i toni del derbyssimo sono ancor più sostenuti. A farsi pericolosi per primi in questa frazioni sono i neroverdi: azione dirompente di Saitta, che trova un pertugio a sinistra, se ne va e da posizione defilata lascia partire un diagonale che termina per poco sul fondo. La risposta viola e presto servita. Ci troviamo a due giri da lancette dal triplice fischio, la palla arriva a Ozabor che mette tutta la sua potenza sul tiro che potrebbe regalare la vittoria ai suoi. Becocci, però, si mette il mantello da Superman e con una parata prodigiosa fa si che il risultato resti inchiodato sullo zero a zero. Questa è l'ultima emozione di un derby che non si è concluso sul campo; viola e neroverdi tutti insieme hanno chiuso la partita uniti tra una pizza e una bibita a dimostrazione che queste due realtà sono molto più vicine e unite di quanto in molti possano pensare.