- Giovanissimi Regionali GIR.C
- Olmoponte Arezzo
-
1 - 3
- Lanciotto Campi
OLMO PONTE AR (4-3-1-2): Occhini; Renda, Berbeglia (60' Razzolini), Rovetini, Calosci; Ricciarini, Fiore, Caneschi (52' Milani); Borghesi; Tognalini, Casini (42' Styan). A disp.: Paci, Spertilli, Contaldi. All.: Giacomo Gallorini.
LANCIOTTO CAMPI (4-3-3): Coda; Corti, Masini, Rossi, De Lorenzo (65' Secci); Lotti, Mugnaioni, Scicchitano (58' Scarlini); Rinaldi (48' Mustacchio), Lunardi (56' Bytyqui), Pompei (Puzzoli). A disp.: Arcangioli. All.: Davide Barni.
ARBITRO: Gianluca Mattioli di Arezzo.
RETI: 7' Pompei, 8' Casini, 9' Lunardi, 31' Masini.
La salvezza non è più un'utopia per il Lanciotto. Dopo aver battuto la corazzata Laterina, la squadra di Barni si ripete in trasferta cancellando la resistenza dell'OlmoPonte. Pompei, Lunardi e Masini archiviano la pratica in mezz'ora e lanciano la propria squadra fuori dalle sabbie mobili della retrocessione. Il nuovo anno sembra essere iniziato nel migliore dei modi per la compagine fiorentina, grazie ai rinforzi della sessione di Dicembre, e grazie ad un ottima organizzazione di gioco dimostrata. Per l'OlmoPonte, che non vince sul campo oramai da quasi due mesi, il cielo diventa nuvoloso. L'assenza di Contaldi è sanguinosa, così come le continue amnesie difensive. In attacco, partito Salvadori, si crea poco. Tognalini non è una prima punta e si vede, mentre Casini, seppur vivace e frizzante, risulta essere troppo leggero per scardinare la difesa avversaria. Il margine sulla zona salvezza, ad onor di cronaca, risulta essere ancora incoraggiante, ma già dalla prossima settimana contro la Sinalunghese non si può più sbagliare. Si gioca su un campo reso viscido dalle gelide condizioni atmosferiche. I padroni di casa optano per il trequartista Borghesi a supporto del tandem offensivo composto da Casini e Tognalini. In mediana, come vertice basso, agisce Fiore in luogo dell'infortunato Contaldi. Il Lanciotto, invece, risponde con un tridente d'attacco predisposto sulle caratteristiche tecniche di Lunardi, ex Margine Coperta, tesserato proprio nella fase di mercato autunnale. E sarà proprio lui a fare la differenza. Che la difesa dell'OlmoPonte non è fatta di corazzieri, si può già capire leggendo le statistiche. E dopo soli sette minuti, il Lanciotto approfitta della staticità degli avversari per colpire. Sugli sviluppi di calcio piazzato, Lunardi spizzica la palla per Pompei che apre il piatto a pochi passi da Occhini portando in vantaggio i suoi. Ma preso lo schiaffo, l'OlmoPonte reagisce subito. E con un'azione quasi fotocopia. Calosci, forse uno dei migliori dei suoi, mette un ottimo cross dal fondo che Tognalini devia di testa per l'accorrente Casini che, quasi sulla linea di porta, non ha problemi a spingere la palla in rete. I tifosi dell'OlmoPonte pensano di aver messo le cose apposto e di godersi un altro tipo di partita. Ma non sarà così. Dopo solo un minuto e dopo un sanguinoso rinvio centrale di Berbeglia, l'apertura sulla sinistra per Pompei è perfetta, così come l'assist per Lunardi che scavalca Occhini con un preciso e pregevole tocco sotto. L'OlmoPonte è in svantaggio, ma è ancora vivo. E Casini ha due occasioni pazzesche per riportare il match in parità. Al 16', la prima delle due, vede il nove dell'OlmoPonte fare perno sul piede forte, girarsi in un fazzoletto e concludere di poco fuori dallo specchio della porta. La seconda, forse quella più clamorosa, gli capita quattro giri di orologio più tardi: Borghesi premia l'ottimo taglio di Niccolò che, a pochi passi dal portiere, non riesce a spingere la palla in porta grazie all'ottima uscita di Coda. E nel calcio, si sa, se non segni prima o poi arriva lo scherzetto. E la marachella la combina Masini alla mezz'ora e sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il suo terzo tempo è perfetto e vale la ceralacca al match. L'OlmoPonte, duramente colpito, non sarà più in grado di reagire. La squadra appare lunga, con un centrocampo solo in grado di interdire e con una manovra difficoltosa sia che questa venga iniziata con i difensori centrali, sia con gli stessi mediani.
Nella ripresa, con il Lanciotto che pensa solo a difendersi e a non scoprirsi, le uniche note positive sono la girata di Styan al diciottesimo che crea l'illusione del goal, e l'ottima parata di Coda sull'altrettanto pregevole conclusione di Fiore da calcio piazzato. Non ci saranno più emozioni, ma solo il triplice fischio del direttore di gara. La favola salvezza, visto l'ottimo andamento, può trasformarsi in una solita realtà per il Lanciotto, mentre per l'OlmoPonte urge mettere fieno in cascina per non compromettere un titolo regionale.
Calciatorepiù: Andrea Masini (Lanciotto). Fermo restando che la difesa avversaria non dimostra tutta la sua dimestichezza sull'annullare gli attacchi aerei, Andrea ci delizia con un terzo tempo fantastico. L'elevazione, lo stacco e il colpo di frusta impresso al pallone, sugli sviluppi del terzo goal, sono da attaccante vero. Peccato che lui faccia il difensore, maglia numero cinque, e questo ruolo lo svolge piuttosto bene. Tognalini dalla sua parte non è mai pericoloso, non commette sbavature di nessun tipo e soprattutto è sempre ben posizionato con il corpo. Cosa fondamentale per un difensore. Totem.
Francesco Gaeta
OLMO PONTE AR (4-3-1-2): Occhini; Renda, Berbeglia (60' Razzolini), Rovetini, Calosci; Ricciarini, Fiore, Caneschi (52' Milani); Borghesi; Tognalini, Casini (42' Styan). A disp.: Paci, Spertilli, Contaldi. All.: Giacomo Gallorini.<br >LANCIOTTO CAMPI (4-3-3): Coda; Corti, Masini, Rossi, De Lorenzo (65' Secci); Lotti, Mugnaioni, Scicchitano (58' Scarlini); Rinaldi (48' Mustacchio), Lunardi (56' Bytyqui), Pompei (Puzzoli). A disp.: Arcangioli. All.: Davide Barni.<br >
ARBITRO: Gianluca Mattioli di Arezzo.<br >
RETI: 7' Pompei, 8' Casini, 9' Lunardi, 31' Masini.
La salvezza non è più un'utopia per il Lanciotto. Dopo aver battuto la corazzata Laterina, la squadra di Barni si ripete in trasferta cancellando la resistenza dell'OlmoPonte. Pompei, Lunardi e Masini archiviano la pratica in mezz'ora e lanciano la propria squadra fuori dalle sabbie mobili della retrocessione. Il nuovo anno sembra essere iniziato nel migliore dei modi per la compagine fiorentina, grazie ai rinforzi della sessione di Dicembre, e grazie ad un ottima organizzazione di gioco dimostrata. Per l'OlmoPonte, che non vince sul campo oramai da quasi due mesi, il cielo diventa nuvoloso. L'assenza di Contaldi è sanguinosa, così come le continue amnesie difensive. In attacco, partito Salvadori, si crea poco. Tognalini non è una prima punta e si vede, mentre Casini, seppur vivace e frizzante, risulta essere troppo leggero per scardinare la difesa avversaria. Il margine sulla zona salvezza, ad onor di cronaca, risulta essere ancora incoraggiante, ma già dalla prossima settimana contro la Sinalunghese non si può più sbagliare. Si gioca su un campo reso viscido dalle gelide condizioni atmosferiche. I padroni di casa optano per il trequartista Borghesi a supporto del tandem offensivo composto da Casini e Tognalini. In mediana, come vertice basso, agisce Fiore in luogo dell'infortunato Contaldi. Il Lanciotto, invece, risponde con un tridente d'attacco predisposto sulle caratteristiche tecniche di Lunardi, ex Margine Coperta, tesserato proprio nella fase di mercato autunnale. E sarà proprio lui a fare la differenza. Che la difesa dell'OlmoPonte non è fatta di corazzieri, si può già capire leggendo le statistiche. E dopo soli sette minuti, il Lanciotto approfitta della staticità degli avversari per colpire. Sugli sviluppi di calcio piazzato, Lunardi spizzica la palla per Pompei che apre il piatto a pochi passi da Occhini portando in vantaggio i suoi. Ma preso lo schiaffo, l'OlmoPonte reagisce subito. E con un'azione quasi fotocopia. Calosci, forse uno dei migliori dei suoi, mette un ottimo cross dal fondo che Tognalini devia di testa per l'accorrente Casini che, quasi sulla linea di porta, non ha problemi a spingere la palla in rete. I tifosi dell'OlmoPonte pensano di aver messo le cose apposto e di godersi un altro tipo di partita. Ma non sarà così. Dopo solo un minuto e dopo un sanguinoso rinvio centrale di Berbeglia, l'apertura sulla sinistra per Pompei è perfetta, così come l'assist per Lunardi che scavalca Occhini con un preciso e pregevole tocco sotto. L'OlmoPonte è in svantaggio, ma è ancora vivo. E Casini ha due occasioni pazzesche per riportare il match in parità. Al 16', la prima delle due, vede il nove dell'OlmoPonte fare perno sul piede forte, girarsi in un fazzoletto e concludere di poco fuori dallo specchio della porta. La seconda, forse quella più clamorosa, gli capita quattro giri di orologio più tardi: Borghesi premia l'ottimo taglio di Niccolò che, a pochi passi dal portiere, non riesce a spingere la palla in porta grazie all'ottima uscita di Coda. E nel calcio, si sa, se non segni prima o poi arriva lo scherzetto. E la marachella la combina Masini alla mezz'ora e sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il suo terzo tempo è perfetto e vale la ceralacca al match. L'OlmoPonte, duramente colpito, non sarà più in grado di reagire. La squadra appare lunga, con un centrocampo solo in grado di interdire e con una manovra difficoltosa sia che questa venga iniziata con i difensori centrali, sia con gli stessi mediani.<br >Nella ripresa, con il Lanciotto che pensa solo a difendersi e a non scoprirsi, le uniche note positive sono la girata di Styan al diciottesimo che crea l'illusione del goal, e l'ottima parata di Coda sull'altrettanto pregevole conclusione di Fiore da calcio piazzato. Non ci saranno più emozioni, ma solo il triplice fischio del direttore di gara. La favola salvezza, visto l'ottimo andamento, può trasformarsi in una solita realtà per il Lanciotto, mentre per l'OlmoPonte urge mettere fieno in cascina per non compromettere un titolo regionale.<br ><b>Calciatorepiù: Andrea Masini</b> (Lanciotto). Fermo restando che la difesa avversaria non dimostra tutta la sua dimestichezza sull'annullare gli attacchi aerei, Andrea ci delizia con un terzo tempo fantastico. L'elevazione, lo stacco e il colpo di frusta impresso al pallone, sugli sviluppi del terzo goal, sono da attaccante vero. Peccato che lui faccia il difensore, maglia numero cinque, e questo ruolo lo svolge piuttosto bene. Tognalini dalla sua parte non è mai pericoloso, non commette sbavature di nessun tipo e soprattutto è sempre ben posizionato con il corpo. Cosa fondamentale per un difensore. Totem.
Francesco Gaeta