• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Margine Coperta
  • 1 - 1
  • Scandicci


MARGINE COPERTA: Nigro 6,5, Leshi 6 (55' Bongiorni 6), Mencarini 6, Russo 6+, Marchetti 5,5, Zoppi 5,5 (36' Micheletti 6), Hoxha 5,5 (43' Bisegna 6), Biagi 7, Bartolini 6 (69' Lapini sv), Meoni 5,5, Mancini 7. A disp.: Kolay, Pelosi, Micchi. All.: Salvatore Polverino.
SCANDICCI: Camilloni 6, Khalil 6-, De Salazar 6,5, Leao 6,5, Canali 6,5, Corradi 6,5, Achilli 6- (42' Ricci 6), Fornai 6,5, Traversari 6, Poli 5,5 (55' Bambi 6), Gianchecchi 6,5 (60' Beoni 6). A disp: Clementi, Messere, Pofferi, Vignozzi. All.: Fabio Coppetti.

ARBITRO: Luca Pieroni di Lucca.

RETI: 28' rig. Fornai, 64' Mancini.



Lo Scandicci culla i suoi sogni proibiti fino al 64', ovvero il minuto in cui una zuccata di Mancini regala un punto d'oro al Margine Coperta, in questa gara a tratti irriconoscibile. Una delle giornate più calde del campionato giovanissimi èlite inizia nel peggiore dei modi per la banda di Polverino, ma termina come meglio non era possibile immaginare alla vigilia: pareggio sofferto raggiunto nel finale e in contemporanea clamoroso capitombolo dell'inseguitrice Tau che raccatta un pesante tre a zero dalla trasferta sul campo della Sestese. Dando un'occhiata alla classifica, si vede che le lunghezze di vantaggio dei nerazzurri sulla diretta inseguitrice sono quattro, traducibili in un buon margine, non comunque sinonimo di vittoria già in cassaforte. Questa dovrà passare per altre due gare fra cui l'ormai imminente scontro diretto con la formazione altopascese dove si decideranno tre quarti del titolo. Una piccola parte è però arrivata grazie al punticino raccolto contro lo Scandicci, capace di mettere sotto i padroni di casa per più di un tempo. Il Margine si presenta con l'ormai classico 4-3-1-2, modulo che nelle ultime giornate ha portato diverse soddisfazioni. In porta non c'è Kolay, sostituito da Nigro, mentre in difesa da segnalare il forfait dell'ultimo minuto di Melani che lascia spazio sulla fascia a Leshi. Completano il reparto Russo, Marchetti e Mencarini. Davanti alla linea difensiva Biagi funge da playmaker; ai suoi lati Zoppi da una parte e Hoxha dall'altra. Meoni ricopre invece il ruolo di trequartista alle spalle del tandem offensivo composto da Bartolini e Mancini. Del tutto diversa è la strategia dello Scandicci che opta per un collaudato 3-5-2: ripartenze ordinate e utilizzo sfrenato delle corsie laterali sono le parole chiave della squadra fiorentina ben allenata da Coppetti. Tra i pali troviamo Camilloni, quindi Khalil, Canali e Corradi in posizione arretrata, De Salazar e Achilli esterni con Leao, Poli e Fornai a centrocampo. Davanti spazio alla coppia Traversari-Gianchecchi. In avvio partono subito bene i biancoazzurri che iniziano a testare i riflessi di Nigro con corner e calci piazzati prontamente disinnescati dall'estremo difensore nerazzurro, bravo ad allungarsi per respingere ogni tipo di minaccia aerea. Lo Scandicci non mostra un calcio-spettacolo esibito in altre occasioni ma gioca più sciolto dei locali e riesce a costruire manovre pregevoli. De Salazar a sinistra è un motorino inesauribile ed arginarlo diventa complicato senza un pronto raddoppio; se ne accorgono i giocatori del Margine soprattutto nelle azioni di contropiede in campo aperto. I nerazzurri sbattono sul muro difensivo formato da Canali e Corradi e i difensori dai piedi (molto) educati degli ospiti sono pronti a lanciare i propri scattisti. L'immagine degli ottimi meccanismi arretrati dello Scandicci si notano in modo macroscopico al 22'. Lancio di Meoni per Bartolini che difende e prova a servire sul taglio Mancini: chiusura provvidenziale di Canali che riesce pure ad effettuare un elegante disimpegno senza sparare la sfera in fallo laterale come di solito fanno i difensori in situazioni simili. Per il primo tiro in porta si deve aspettare lo scoccare del minuto numero 26, quando Leao prova la conclusione a scendere dalla distanza che non impensierisce un attento Nigro. Discorso diverso al 27' quando Gianchecchi viene cinturato in piena area e il signor Pieroni della sezione di Lucca non può far altro che indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta un freddissimo Fornai che batte Nigro con un tiro non potente ma preciso. La risposta del Margine è tutta in una punizione dal limite calciata da Biagi addosso alla barriera. Al termine dei primi trentacinque minuti si può dire che i nerazzurri sono rimasti negli spogliatoi, mentre lo Scandicci ha ottenuto il massimo con il minimo sforzo.
Nella ripresa i locali vogliono raggiungere almeno il pareggio, visto che iniziano a farsi sentire le notizie del ko del Tau. Polverino effettua un paio di sostituzioni per dare maggiori opzioni offensive alla squadra e il risultato è un Margine Coperta a trazione anteriore che rischia spesso di spaccarsi in due tronconi. Di occasioni però non se ne vedono, la partita diventa fallosa e il tempo effettivo di gioco si riduce ai minimi termini sindacabili fino a quando, dagli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra, arriva il tanto conclamato pareggio. Biagi lascia partire un tracciante sul quale Mancini si fionda come un rapace e di testa batte Camilloni alla sua sinistra. Colpiti in modo inaspettato, i ragazzi dello Scandicci si rifondano in avanti in cerca del sorpasso. Al 59' Ricci mette in mezzo un rasoterra velenoso all'indirizzo di Traversari, che fa il massimo girandosi e calciando in un fazzoletto per quello che sembrava il due a uno ospite. Provvidenziali i guantoni di Nigro a schiaffeggiare la battuta dell'avversario indirizzata nello specchio della porta. L'ultimo brivido arriva in seguito ad un calcio di punizione da centrocampo: Fornai aspetta il piazzamento delle Torri e cerca la testa di un compagno ma né Khalil né Traversari trovano l'impatto con il pallone che finisce la sua corsa sul fondo. Alla fine dei minuti di recupero l'arbitro Pieroni - ottima la sua direzione di gara - effettua il triplice fischio. Scatta la festa del Margine, che guadagna un punto d'oro viste le premesse della sfida. C'è però molto contenimento nella gioia dei nerazzurri, probabilmente perché la loro testa è già alla prossima partita. L'ostacolo più duro della stagione è dietro l'angolo; il Tau allenato dall'ex nerazzurro Guidotti attenderà i nerazzurri nella propria tana assetato più che mai di vittoria.

Calciatoripiù
: nel Margine Coperta il più costante nell'arco dei 70' di gioco è stato Biagi, autore di un secondo tempo in crescendo fino ai traversoni decisivi che nel finale hanno riaggiustato il risultato in favore dei nerazzurri. Bene anche Nigro, come sottolineato nella cronaca, attento e pronto ad infondere sicurezza all'intero reparto. Da sottolineare anche l'apporto di Mancini, che è riuscito a trasformare la sua prestazione da normale a super grazie al colpo di testa dell'uno a uno. Tra le fila dello Scandicci sicuramente ottima la prova della coppia difensiva Canali-Corradi. Ok anche Fornai a centrocampo e De Salazar sull'esterno. Davanti Gianchecchi si guadagna il rigore e non si ferma mai fino alla sostituzione.

Federico Giuliani MARGINE COPERTA: Nigro 6,5, Leshi 6 (55' Bongiorni 6), Mencarini 6, Russo 6+, Marchetti 5,5, Zoppi 5,5 (36' Micheletti 6), Hoxha 5,5 (43' Bisegna 6), Biagi 7, Bartolini 6 (69' Lapini sv), Meoni 5,5, Mancini 7. A disp.: Kolay, Pelosi, Micchi. All.: Salvatore Polverino.<br >SCANDICCI: Camilloni 6, Khalil 6-, De Salazar 6,5, Leao 6,5, Canali 6,5, Corradi 6,5, Achilli 6- (42' Ricci 6), Fornai 6,5, Traversari 6, Poli 5,5 (55' Bambi 6), Gianchecchi 6,5 (60' Beoni 6). A disp: Clementi, Messere, Pofferi, Vignozzi. All.: Fabio Coppetti.<br > ARBITRO: Luca Pieroni di Lucca.<br > RETI: 28' rig. Fornai, 64' Mancini. Lo Scandicci culla i suoi sogni proibiti fino al 64', ovvero il minuto in cui una zuccata di Mancini regala un punto d'oro al Margine Coperta, in questa gara a tratti irriconoscibile. Una delle giornate pi&ugrave; calde del campionato giovanissimi &egrave;lite inizia nel peggiore dei modi per la banda di Polverino, ma termina come meglio non era possibile immaginare alla vigilia: pareggio sofferto raggiunto nel finale e in contemporanea clamoroso capitombolo dell'inseguitrice Tau che raccatta un pesante tre a zero dalla trasferta sul campo della Sestese. Dando un'occhiata alla classifica, si vede che le lunghezze di vantaggio dei nerazzurri sulla diretta inseguitrice sono quattro, traducibili in un buon margine, non comunque sinonimo di vittoria gi&agrave; in cassaforte. Questa dovr&agrave; passare per altre due gare fra cui l'ormai imminente scontro diretto con la formazione altopascese dove si decideranno tre quarti del titolo. Una piccola parte &egrave; per&ograve; arrivata grazie al punticino raccolto contro lo Scandicci, capace di mettere sotto i padroni di casa per pi&ugrave; di un tempo. Il Margine si presenta con l'ormai classico 4-3-1-2, modulo che nelle ultime giornate ha portato diverse soddisfazioni. In porta non c'&egrave; Kolay, sostituito da Nigro, mentre in difesa da segnalare il forfait dell'ultimo minuto di Melani che lascia spazio sulla fascia a Leshi. Completano il reparto Russo, Marchetti e Mencarini. Davanti alla linea difensiva Biagi funge da playmaker; ai suoi lati Zoppi da una parte e Hoxha dall'altra. Meoni ricopre invece il ruolo di trequartista alle spalle del tandem offensivo composto da Bartolini e Mancini. Del tutto diversa &egrave; la strategia dello Scandicci che opta per un collaudato 3-5-2: ripartenze ordinate e utilizzo sfrenato delle corsie laterali sono le parole chiave della squadra fiorentina ben allenata da Coppetti. Tra i pali troviamo Camilloni, quindi Khalil, Canali e Corradi in posizione arretrata, De Salazar e Achilli esterni con Leao, Poli e Fornai a centrocampo. Davanti spazio alla coppia Traversari-Gianchecchi. In avvio partono subito bene i biancoazzurri che iniziano a testare i riflessi di Nigro con corner e calci piazzati prontamente disinnescati dall'estremo difensore nerazzurro, bravo ad allungarsi per respingere ogni tipo di minaccia aerea. Lo Scandicci non mostra un calcio-spettacolo esibito in altre occasioni ma gioca pi&ugrave; sciolto dei locali e riesce a costruire manovre pregevoli. De Salazar a sinistra &egrave; un motorino inesauribile ed arginarlo diventa complicato senza un pronto raddoppio; se ne accorgono i giocatori del Margine soprattutto nelle azioni di contropiede in campo aperto. I nerazzurri sbattono sul muro difensivo formato da Canali e Corradi e i difensori dai piedi (molto) educati degli ospiti sono pronti a lanciare i propri scattisti. L'immagine degli ottimi meccanismi arretrati dello Scandicci si notano in modo macroscopico al 22'. Lancio di Meoni per Bartolini che difende e prova a servire sul taglio Mancini: chiusura provvidenziale di Canali che riesce pure ad effettuare un elegante disimpegno senza sparare la sfera in fallo laterale come di solito fanno i difensori in situazioni simili. Per il primo tiro in porta si deve aspettare lo scoccare del minuto numero 26, quando Leao prova la conclusione a scendere dalla distanza che non impensierisce un attento Nigro. Discorso diverso al 27' quando Gianchecchi viene cinturato in piena area e il signor Pieroni della sezione di Lucca non pu&ograve; far altro che indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta un freddissimo Fornai che batte Nigro con un tiro non potente ma preciso. La risposta del Margine &egrave; tutta in una punizione dal limite calciata da Biagi addosso alla barriera. Al termine dei primi trentacinque minuti si pu&ograve; dire che i nerazzurri sono rimasti negli spogliatoi, mentre lo Scandicci ha ottenuto il massimo con il minimo sforzo. <br >Nella ripresa i locali vogliono raggiungere almeno il pareggio, visto che iniziano a farsi sentire le notizie del ko del Tau. Polverino effettua un paio di sostituzioni per dare maggiori opzioni offensive alla squadra e il risultato &egrave; un Margine Coperta a trazione anteriore che rischia spesso di spaccarsi in due tronconi. Di occasioni per&ograve; non se ne vedono, la partita diventa fallosa e il tempo effettivo di gioco si riduce ai minimi termini sindacabili fino a quando, dagli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra, arriva il tanto conclamato pareggio. Biagi lascia partire un tracciante sul quale Mancini si fionda come un rapace e di testa batte Camilloni alla sua sinistra. Colpiti in modo inaspettato, i ragazzi dello Scandicci si rifondano in avanti in cerca del sorpasso. Al 59' Ricci mette in mezzo un rasoterra velenoso all'indirizzo di Traversari, che fa il massimo girandosi e calciando in un fazzoletto per quello che sembrava il due a uno ospite. Provvidenziali i guantoni di Nigro a schiaffeggiare la battuta dell'avversario indirizzata nello specchio della porta. L'ultimo brivido arriva in seguito ad un calcio di punizione da centrocampo: Fornai aspetta il piazzamento delle Torri e cerca la testa di un compagno ma n&eacute; Khalil n&eacute; Traversari trovano l'impatto con il pallone che finisce la sua corsa sul fondo. Alla fine dei minuti di recupero l'arbitro Pieroni - ottima la sua direzione di gara - effettua il triplice fischio. Scatta la festa del Margine, che guadagna un punto d'oro viste le premesse della sfida. C'&egrave; per&ograve; molto contenimento nella gioia dei nerazzurri, probabilmente perch&eacute; la loro testa &egrave; gi&agrave; alla prossima partita. L'ostacolo pi&ugrave; duro della stagione &egrave; dietro l'angolo; il Tau allenato dall'ex nerazzurro Guidotti attender&agrave; i nerazzurri nella propria tana assetato pi&ugrave; che mai di vittoria.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nel Margine Coperta il pi&ugrave; costante nell'arco dei 70' di gioco &egrave; stato <b>Biagi</b>, autore di un secondo tempo in crescendo fino ai traversoni decisivi che nel finale hanno riaggiustato il risultato in favore dei nerazzurri. Bene anche <b>Nigro</b>, come sottolineato nella cronaca, attento e pronto ad infondere sicurezza all'intero reparto. Da sottolineare anche l'apporto di <b>Mancini</b>, che &egrave; riuscito a trasformare la sua prestazione da normale a super grazie al colpo di testa dell'uno a uno. Tra le fila dello Scandicci sicuramente ottima la prova della coppia difensiva <b>Canali</b>-<b>Corradi</b>. Ok anche <b>Fornai </b>a centrocampo e <b>De Salazar</b> sull'esterno. Davanti Gianchecchi si guadagna il rigore e non si ferma mai fino alla sostituzione. Federico Giuliani




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