- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Valdera
-
1 - 0
- Navacchio Zambra
VALDERA (4-4-2): Sarandria; Barsotti, Haytoumi, Pagni, Maneschi Gregorio (58' Zgjana); Palazzo, Cassaro, Diolaiti, Baglini; Maneschi Geremia, Pesci (48' Casu). A disp.: Costagli, Sanna, Domenichini. All.: Gianluca Nuti.
NAVACCHIO ZAMBRA (4-4-2): Becuzzi; Paolucci, Del Corso, Bonamici, Barbuti (53' Micheletti); Pellegrini, Rossi (67' Vottero), Bottoni, Avellino (12' Guidi); Fierro, Maurelli (65' Berni). A disp.: Matteoni. All.: Gianluca Peselli.
ARBITRO: Gallà di Pistoia.
RETE: 42' rig. Diolaiti.
NOTE: falli subiti 16-13. Angoli 6-0. Tiri in porta 5-0. Tiri fuori 3-4. Ammoniti Maneschi Ge, Fierro, Cassaro, Paolucci, Bonamini e Pellegrini. Espulso Guidi al 42'. Recupero 1'+5'.
Partiamo direttamente dal minuto chiave della partita. È il 41', le squadre stanno ancora sullo 0-0. Baglini e Paolucci iniziano a strattonarsi fuori dall'area per la conquista del pallone. L'esterno gialloblu riesce a superare il giocatore di casa ed arrivare quasi al perfetto controllo della sfera un po' defilato sulla sinistra dell'area. C'è un contatto, Baglini cade. L'arbitro, vicino all'azione, non ha dubbi e concede il calcio di rigore. Inutile dire delle vibranti proteste del Navacchio Zambra per l'estrema punizione. Si contesta che l'azione era viziata da un'iniziale trattenuta di Baglini, quindi fallo in attacco. E che poi, in area, lo stesso Baglini abbia simulato. L'arbitro comunque non è di questo avviso. Sulla prima obiezione, si può dire che non ha fischiato come non lo ha fatto in altre simili circostanze nell'arco della gara. Quindi una decisione coerente con il metro di giudizio adottato fin dall'inizio. Sulla seconda, è vero che Baglini, sentendosi tirare la maglia nel momento in cui Palazzo è caduto in area, si sia un po' lasciato andare; ma è altrettanto vero che non avrebbe avuto senso per lui simulare in quel momento, dopo aver sorpassato fisicamente il proprio avversario, avere il controllo della sfera ed essere a pochi metri dalla porta avversaria completamente solo, seppur in posizione leggermente decentrata. Sarebbe stato un rischio enorme, ed una scelta a dir poco dissennata. Il signor Gallà si è preso una grossa responsabilità, come se l'è presa quando ha deciso di espellere Guidi per le accese e reiterate lamentele. Ed in entrambi i casi non ce la sentiamo di condannarlo. Diamo merito, per una volta, ad un arbitro che ha preso la situazione in mano. Brucia, ed è normale che sia così, perché quel rigore ha quasi definitivamente sancito la salvezza del Valdera, e condannato il Navacchio Zambra ad altre settimane di sicuro patimento. Ripercorrendo il film della partita, è da sottolineare il buonissimo primo tempo della squadra di mister Nuti. La prima frazione è quasi un intero monologo gialloblu. Cinque nette occasioni da gol, sia con i tiri da fuori di Maneschi Geremia e Pesci, sia con le incursioni laterali degli esterni. L'offensivo 4-4-2 (che si trasforma spesso in un 4-2-4 alla Ventura) funziona bene. Funziona soprattutto perché imbriglia l'attacco del Navacchio Zambra, mai veramente pericoloso. Soltanto alcune ottime parate di Becuzzi salvano gli ospiti dallo svantaggio. Poi si va alla ripresa, a Diolaiti infallibile dagli undici metri. Lo svantaggio e l'inferiorità numerica hanno l'effetto di risvegliare il Navacchio Zambra. E' una reazione tutta orgoglio e cuore, molto improvvisata e confusa, che però in certi momenti spaventa i supporter del Valdera. Soprattutto al 69', quando Sarandria con la punta delle dita toglie la sfera dalla testa Bonamici, lanciatosi con un terzo tempo perfetto su quello spiovente partito da una punizione laterale. Una parata d'oro, come questi tre punti.
Calciatoripiù: Diolaiti (Valdera): Freddo come una stalattite quando c'è da gestire il pallone. Glaciale dal dischetto, nel momento che può valere un'intera stagione. E' uno di quelli da cui ripartire il prossimo anno, da non lasciare andare. Becuzzi (Navacchio Zambra): Sicuro nelle uscite, reattivo soprattutto nel primo tempo, quando viene sollecitato spesso. Sembra non ci sia altro modo che superarlo se non da un calcio di rigore. E manca poco para pure quello.
Gabriele Nieri
VALDERA (4-4-2): Sarandria; Barsotti, Haytoumi, Pagni, Maneschi Gregorio (58' Zgjana); Palazzo, Cassaro, Diolaiti, Baglini; Maneschi Geremia, Pesci (48' Casu). A disp.: Costagli, Sanna, Domenichini. All.: Gianluca Nuti.<br >NAVACCHIO ZAMBRA (4-4-2): Becuzzi; Paolucci, Del Corso, Bonamici, Barbuti (53' Micheletti); Pellegrini, Rossi (67' Vottero), Bottoni, Avellino (12' Guidi); Fierro, Maurelli (65' Berni). A disp.: Matteoni. All.: Gianluca Peselli.<br >
ARBITRO: Gallà di Pistoia.<br >
RETE: 42' rig. Diolaiti.<br >NOTE: falli subiti 16-13. Angoli 6-0. Tiri in porta 5-0. Tiri fuori 3-4. Ammoniti Maneschi Ge, Fierro, Cassaro, Paolucci, Bonamini e Pellegrini. Espulso Guidi al 42'. Recupero 1'+5'.
Partiamo direttamente dal minuto chiave della partita. È il 41', le squadre stanno ancora sullo 0-0. Baglini e Paolucci iniziano a strattonarsi fuori dall'area per la conquista del pallone. L'esterno gialloblu riesce a superare il giocatore di casa ed arrivare quasi al perfetto controllo della sfera un po' defilato sulla sinistra dell'area. C'è un contatto, Baglini cade. L'arbitro, vicino all'azione, non ha dubbi e concede il calcio di rigore. Inutile dire delle vibranti proteste del Navacchio Zambra per l'estrema punizione. Si contesta che l'azione era viziata da un'iniziale trattenuta di Baglini, quindi fallo in attacco. E che poi, in area, lo stesso Baglini abbia simulato. L'arbitro comunque non è di questo avviso. Sulla prima obiezione, si può dire che non ha fischiato come non lo ha fatto in altre simili circostanze nell'arco della gara. Quindi una decisione coerente con il metro di giudizio adottato fin dall'inizio. Sulla seconda, è vero che Baglini, sentendosi tirare la maglia nel momento in cui Palazzo è caduto in area, si sia un po' lasciato andare; ma è altrettanto vero che non avrebbe avuto senso per lui simulare in quel momento, dopo aver sorpassato fisicamente il proprio avversario, avere il controllo della sfera ed essere a pochi metri dalla porta avversaria completamente solo, seppur in posizione leggermente decentrata. Sarebbe stato un rischio enorme, ed una scelta a dir poco dissennata. Il signor Gallà si è preso una grossa responsabilità, come se l'è presa quando ha deciso di espellere Guidi per le accese e reiterate lamentele. Ed in entrambi i casi non ce la sentiamo di condannarlo. Diamo merito, per una volta, ad un arbitro che ha preso la situazione in mano. Brucia, ed è normale che sia così, perché quel rigore ha quasi definitivamente sancito la salvezza del Valdera, e condannato il Navacchio Zambra ad altre settimane di sicuro patimento. Ripercorrendo il film della partita, è da sottolineare il buonissimo primo tempo della squadra di mister Nuti. La prima frazione è quasi un intero monologo gialloblu. Cinque nette occasioni da gol, sia con i tiri da fuori di Maneschi Geremia e Pesci, sia con le incursioni laterali degli esterni. L'offensivo 4-4-2 (che si trasforma spesso in un 4-2-4 alla Ventura) funziona bene. Funziona soprattutto perché imbriglia l'attacco del Navacchio Zambra, mai veramente pericoloso. Soltanto alcune ottime parate di Becuzzi salvano gli ospiti dallo svantaggio. Poi si va alla ripresa, a Diolaiti infallibile dagli undici metri. Lo svantaggio e l'inferiorità numerica hanno l'effetto di risvegliare il Navacchio Zambra. E' una reazione tutta orgoglio e cuore, molto improvvisata e confusa, che però in certi momenti spaventa i supporter del Valdera. Soprattutto al 69', quando Sarandria con la punta delle dita toglie la sfera dalla testa Bonamici, lanciatosi con un terzo tempo perfetto su quello spiovente partito da una punizione laterale. Una parata d'oro, come questi tre punti. <br ><b>
Calciatoripiù: Diolaiti (Valdera):</b> Freddo come una stalattite quando c'è da gestire il pallone. Glaciale dal dischetto, nel momento che può valere un'intera stagione. E' uno di quelli da cui ripartire il prossimo anno, da non lasciare andare. <b>Becuzzi (Navacchio Zambra): </b>Sicuro nelle uscite, reattivo soprattutto nel primo tempo, quando viene sollecitato spesso. Sembra non ci sia altro modo che superarlo se non da un calcio di rigore. E manca poco para pure quello.
Gabriele Nieri