• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Capezzano Pianore
  • 0 - 2
  • Sestese


CGC CAPEZZANO P. (4-3-2-1): Vernacchia 6.5; Sebastiani 6, Baldassari 6.5, Ghinelli 6.5, Vannozzi 6; Minichino 6.5, Bertacca 6.5, De Wit 7; Pardini 6 (57' Bianchi sv), Silipo 6 (71' Nugnes sv); Lagalla 6.5. A disp.: Rossi, Calissi, Lenzi, Paoli. All.: Marco Bertelli.
SESTESE (4-2-3-1): Valori 6; Gianassi 6 (36' Capochiani 6), Canigiani 6, Tortelli 6.5, Rialti 6; Brilli 6.5, Biagi 6 (62' D'Uva sv); Giuntini 6.5 (46' Manzani 6), Simoni 6 (36' Torrente 7), Galeotti 6 (65' Confietto 6.5); Di Ninni 7. A disp.: Neri, Crocetti. All.: Giovanni Augusti.

ARBITRO: La Regina di Livorno 6.5.

RETI: 70' Di Ninni, 72' Confietto.
NOTE: ammonito Manzani, angoli 1-7, recupero 0'+3'.



Per nulla convincente sul piano del gioco, ma efficace almeno nel risultato, la Sestese torna con tre punti dalla trasferta contro il tranquillo Capezzano Pianore, che incassa l'ennesima sconfitta consecutiva e subisce l'unico dispiacere nel non averla meritata. Dopo essere stata messa sotto dalle ultime della classe, la squadra di Bertelli si prende la soddisfazione di giocare alla pari contro un avversario a sua volta reduce dal tracollo infrasettimanale di Capostrada con annessa perdita del primo posto in classifica: non serve a fare punti, ma almeno rimane la soddisfazione dell'alta quantità di classe '99 scesi in campo dall'inizio (quattro) in prospettiva della prossima stagione. Al contrario i fiorentini sono sempre concentrati su questo campionato e il fatto di trovarsi di fronte un avversario privo del suo bomber principe Imbrenda (prestato agli Allievi) è teoricamente un bel vantaggio. La pratica invece è diversa: basta e avanza Lagalla a creare grattacapi a Canigiani, mentre a centrocampo il maggior numero di centrocampisti locali compensa la superiorità fisica di Brilli e Biagi. Nei primi minuti capitan Giuntini svaria molto sulla trequarti ed è Simoni a non riuscire ad arrivare su un suo bel filtrante in area di rigore; poi al 10' un cross dal fondo dello stesso Simoni trova Di Ninni in libertà in area piccola, ma la conclusione è sbagliata. La super-partita del Capezzano a centrocampo è palpabile al 14', quando De Wit (migliore dei suoi finché le energie hanno retto) scambia con Lagalla e cerca Silipo, ultimo classe '99 inserito tra i titolari, il cui destro è largo; esito simile al 27' per il destro di De Wit da lunga distanza con palla molto alta sopra la traversa. I ritmi molto bassi fanno mancare il gioco e le occasioni: la Sestese sembra sempre sotto choc per la sconfitta di quattro giorni prima e in campo la paura è sovrana. Mister Augusti prova a pescare dalla panchina le carte giuste per supportare un Di Ninni troppo isolato in avanti, ma in realtà anche nel secondo tempo lo spettacolo non decolla. Il primo errore della partita di Gherardi, che perde palla in zona pericolosa, provoca una punizione dal limite dell'area, ma l'elaborato schema per batterla produce solo un calcio d'angolo al termine del quale Vernacchia neutralizza il sinistro in mischia di Torrente. D'Uva è la punta centrale chiamata in campo nei minuti finali, ma la giocata decisiva parte da altri due subentrati dalla panchina sestese: è il 33' quando Torrente parte palla al piede dalla destra seminando ogni avversario e servendo dall'altra parte Confietto, che salta Sebastiani e calcia un diagonale a botta sicura con palla che si stampa sulla base del palo; sulla respinta, l'arbitro accorda una punizione dal limite dell'area su cui si presenta Di Ninni, destro che buca sia i 7 uomini in barriera sia il pur bravo Vernacchia, che tocca senza riuscire a togliere il pallone dalla rete. Il Capezzano non ha tempo per reagire e anzi incassa il raddoppio in pieno recupero: gran cross di Torrente da destra, sul palo lontano Confietto sovrasta di nuovo Sebastiani e di testa scrive la fine dell'incontro.

Calciatoripiù
: sono del guizzante Torrente le giocate che rompono l'equilibrio, anche se poi sono altri a concretizzarle, come per esempio il centravanti Di Ninni, che ha dato saggi di tecnica individuale e, quando possibile, di concretezza.

Barnaba Lucchesi CGC CAPEZZANO P. (4-3-2-1): Vernacchia 6.5; Sebastiani 6, Baldassari 6.5, Ghinelli 6.5, Vannozzi 6; Minichino 6.5, Bertacca 6.5, De Wit 7; Pardini 6 (57' Bianchi sv), Silipo 6 (71' Nugnes sv); Lagalla 6.5. A disp.: Rossi, Calissi, Lenzi, Paoli. All.: Marco Bertelli.<br >SESTESE (4-2-3-1): Valori 6; Gianassi 6 (36' Capochiani 6), Canigiani 6, Tortelli 6.5, Rialti 6; Brilli 6.5, Biagi 6 (62' D'Uva sv); Giuntini 6.5 (46' Manzani 6), Simoni 6 (36' Torrente 7), Galeotti 6 (65' Confietto 6.5); Di Ninni 7. A disp.: Neri, Crocetti. All.: Giovanni Augusti.<br > ARBITRO: La Regina di Livorno 6.5.<br > RETI: 70' Di Ninni, 72' Confietto.<br >NOTE: ammonito Manzani, angoli 1-7, recupero 0'+3'. Per nulla convincente sul piano del gioco, ma efficace almeno nel risultato, la Sestese torna con tre punti dalla trasferta contro il tranquillo Capezzano Pianore, che incassa l'ennesima sconfitta consecutiva e subisce l'unico dispiacere nel non averla meritata. Dopo essere stata messa sotto dalle ultime della classe, la squadra di Bertelli si prende la soddisfazione di giocare alla pari contro un avversario a sua volta reduce dal tracollo infrasettimanale di Capostrada con annessa perdita del primo posto in classifica: non serve a fare punti, ma almeno rimane la soddisfazione dell'alta quantit&agrave; di classe '99 scesi in campo dall'inizio (quattro) in prospettiva della prossima stagione. Al contrario i fiorentini sono sempre concentrati su questo campionato e il fatto di trovarsi di fronte un avversario privo del suo bomber principe Imbrenda (prestato agli Allievi) &egrave; teoricamente un bel vantaggio. La pratica invece &egrave; diversa: basta e avanza Lagalla a creare grattacapi a Canigiani, mentre a centrocampo il maggior numero di centrocampisti locali compensa la superiorit&agrave; fisica di Brilli e Biagi. Nei primi minuti capitan Giuntini svaria molto sulla trequarti ed &egrave; Simoni a non riuscire ad arrivare su un suo bel filtrante in area di rigore; poi al 10' un cross dal fondo dello stesso Simoni trova Di Ninni in libert&agrave; in area piccola, ma la conclusione &egrave; sbagliata. La super-partita del Capezzano a centrocampo &egrave; palpabile al 14', quando De Wit (migliore dei suoi finch&eacute; le energie hanno retto) scambia con Lagalla e cerca Silipo, ultimo classe '99 inserito tra i titolari, il cui destro &egrave; largo; esito simile al 27' per il destro di De Wit da lunga distanza con palla molto alta sopra la traversa. I ritmi molto bassi fanno mancare il gioco e le occasioni: la Sestese sembra sempre sotto choc per la sconfitta di quattro giorni prima e in campo la paura &egrave; sovrana. Mister Augusti prova a pescare dalla panchina le carte giuste per supportare un Di Ninni troppo isolato in avanti, ma in realt&agrave; anche nel secondo tempo lo spettacolo non decolla. Il primo errore della partita di Gherardi, che perde palla in zona pericolosa, provoca una punizione dal limite dell'area, ma l'elaborato schema per batterla produce solo un calcio d'angolo al termine del quale Vernacchia neutralizza il sinistro in mischia di Torrente. D'Uva &egrave; la punta centrale chiamata in campo nei minuti finali, ma la giocata decisiva parte da altri due subentrati dalla panchina sestese: &egrave; il 33' quando Torrente parte palla al piede dalla destra seminando ogni avversario e servendo dall'altra parte Confietto, che salta Sebastiani e calcia un diagonale a botta sicura con palla che si stampa sulla base del palo; sulla respinta, l'arbitro accorda una punizione dal limite dell'area su cui si presenta Di Ninni, destro che buca sia i 7 uomini in barriera sia il pur bravo Vernacchia, che tocca senza riuscire a togliere il pallone dalla rete. Il Capezzano non ha tempo per reagire e anzi incassa il raddoppio in pieno recupero: gran cross di Torrente da destra, sul palo lontano Confietto sovrasta di nuovo Sebastiani e di testa scrive la fine dell'incontro.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: sono del guizzante <b>Torrente </b>le giocate che rompono l'equilibrio, anche se poi sono altri a concretizzarle, come per esempio il centravanti<b> Di Ninni</b>, che ha dato saggi di tecnica individuale e, quando possibile, di concretezza. Barnaba Lucchesi




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