• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Capezzano Pianore
  • 2 - 0
  • Cattolica Virtus


CGC CAPEZZANO P. (4-1-3-2): Rossi 6.5; Baldassari 6.5 (58' Vannozzi s.v.), Calissi 6, Ghinelli 6, Rosetti 6; Bertacca 6; Sebastiani 6.5, Minichino 6.5, De Wit 6 (66' Melani s.v.); Paoli 6.5 (46' Lagalla s.v., poi 67' Santini s.v.), Imbrenda 7 (70' Scardina s.v.). A disp.: Vernacchia. All.: Roberto Ronchi.
CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Nardone 6.5; Barsotti 6, Manetti 6 (61' Somigli s.v.), Cheli 6 (43' Moussaid 6), Daddi 6; Chianese 6.5, Capineri 6, Melaccio 6 (50' Mazzei 6); Frullini 6.5, Enache 6, Lo Conte 6 (36' Mamma 6). A disp.: Leoni, Berti, Bini. All.: Gianluca Innocenti.

ARBITRO: Campora di Livorno 6.5.

RETI: 19' Imbrenda, 42' Paoli.
NOTE: angoli 3-0; recupero 0'+4'.



Tra le sorprese di questo pazzo inizio campionato spicca anche quella del neopromosso Capezzano Pianore, che non solo mantiene l'imbattibilità ma incassa una vittoria prestigiosa contro una Cattolica Virtus irriconoscibile e fuori forma. La ricetta vincente dei versiliesi si basa su ritmi alti, pressing fin nell'area di rigore avversaria e, se possibile, verticalizzazioni per la propria punta di diamante, Imbrenda: il centravanti classe '99, che già faceva la differenza nel girone normale con due anni meno degli avversari, si conferma goleador di razza anche nella categoria superiore. La sua fisicità non è secondaria a una buona tecnica di base e l'assist in profondità di Sebastiani al 5' gli consente di far partire con il destro un diagonale stretto su cui Nardone deve distendersi al massimo per riuscire a deviare. Lo schema tattico del Capezzano è il solito della passata stagione, anche se il nuovo capitano Bertacca non ha la tecnica del precedente (Del Freo)e lavora di più squisito contenimento: l'inferiorità nella circolazione palla è testimoniata da qualche disimpegno sbagliato di troppo e da una difesa che non è certo ermetica come nella versione precedente. Però, i giallo-rossi non riescono a sviluppare una sola trama di gioco pericolosa e il tridente rimane spuntato dalla ricerca del dribbling di troppo da parte di Lo Conte e dalla giornata storta del temutissimo ex Fiorentina Enache. L'unico in grado di fare la differenza sarebbe Frullini sul lato destro dell'attacco ospite, ma rimane sempre troppo isolato dai compagni e non ci sono le condizioni per creare problemi al fianco debole della difesa del Capezzano. Il 19' è il minuto che cambia la partita, cioè quando Manetti e Cheli alzano bandiera bianca di fronte a Imbrenda, che passa in mezzo ai due in piena area e di piatto destro non grazia il portiere. Imbrenda ha anche l'occasione per fare il bis ma stavolta trova il corpo di Nardone a negargli la gioia della doppietta; l'occasione capita in mezzo alle due palle gol più importanti dei fiorentini, che al 23' sfruttano un errore di misura di Calissi su assist di Melaccio ma vedono negato il gol da un sinistro al volo di Enache con mira di poco larga. In chiusura di tempo, è invece Rossi a salvare di piede un destro a botta sicura di Frullini, liberato da un ennesimo errore di intesa tra Ghinelli e Rosetti. Vedendo l'aridità della manovra dei suoi, mister Innocenti prova a inizio ripresa con una punta in meno e un trequartista in più, ma la difesa della sua squadra è ancora sotto choc da Imbrenda e a inizio ripresa concede l'improbabile: corner da destra di Minichino ed è incredibile come in mezzo all'area possa colpire di testa il piccolo Paoli, fatto sta che la palla va in rete per la seconda volta. Ed è a questo punto che la reazione giallo-rossa proprio non c'è: tra molti errori di misura e l'inutile decentramento a sinistra dello spento Enache accade veramente poco, anzi ci pensa un altro classe '99 del Capezzano, il nuovo entrato Vannozzi, a sfiorare il tris al 28' con un tiro-cross da sinistra che si stampa sulla traversa. La Cattolica propone qualcosa nei minuti finali con il triangolo tra Enache e Mamma che permette al primo di fiondarsi in area da sinistra, saltare un avversario e concludere a lato di pochissimo, mentre al 32' Frullini, le cui discese sulla destra sono state l'unica possibile arma pericolosa nel secondo tempo ma i cui cross non hanno mai trovato corrispondenza, decide di mettersi in proprio e spara un improvviso destro da distanza impossibile: traversa piena, conto dei legni pari ma conto dei gol che riflette la giornata pessima dei giallo-rossi ed esalta la bella forma del Capezzano.

Calciatoripiù
: è troppo scontato, ma non si può non nominare Imbrenda. Un anno meno e già capace di vincere tutti i duelli contro difensori importanti e di vedere la porta come pochi (già due segnature in altrettante partite). Nel Cattolica Virtus ciambella di salvataggio per Frullini, unico in grado di saltare l'uomo, e per il mediano Chianese, il centrocampista più bravo a farsi trovare ovunque e ad aiutare le due fasi di gioco.

Barnaba Lucchesi CGC CAPEZZANO P. (4-1-3-2): Rossi 6.5; Baldassari 6.5 (58' Vannozzi s.v.), Calissi 6, Ghinelli 6, Rosetti 6; Bertacca 6; Sebastiani 6.5, Minichino 6.5, De Wit 6 (66' Melani s.v.); Paoli 6.5 (46' Lagalla s.v., poi 67' Santini s.v.), Imbrenda 7 (70' Scardina s.v.). A disp.: Vernacchia. All.: Roberto Ronchi.<br >CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Nardone 6.5; Barsotti 6, Manetti 6 (61' Somigli s.v.), Cheli 6 (43' Moussaid 6), Daddi 6; Chianese 6.5, Capineri 6, Melaccio 6 (50' Mazzei 6); Frullini 6.5, Enache 6, Lo Conte 6 (36' Mamma 6). A disp.: Leoni, Berti, Bini. All.: Gianluca Innocenti.<br > ARBITRO: Campora di Livorno 6.5.<br > RETI: 19' Imbrenda, 42' Paoli.<br >NOTE: angoli 3-0; recupero 0'+4'. Tra le sorprese di questo pazzo inizio campionato spicca anche quella del neopromosso Capezzano Pianore, che non solo mantiene l'imbattibilit&agrave; ma incassa una vittoria prestigiosa contro una Cattolica Virtus irriconoscibile e fuori forma. La ricetta vincente dei versiliesi si basa su ritmi alti, pressing fin nell'area di rigore avversaria e, se possibile, verticalizzazioni per la propria punta di diamante, Imbrenda: il centravanti classe '99, che gi&agrave; faceva la differenza nel girone normale con due anni meno degli avversari, si conferma goleador di razza anche nella categoria superiore. La sua fisicit&agrave; non &egrave; secondaria a una buona tecnica di base e l'assist in profondit&agrave; di Sebastiani al 5' gli consente di far partire con il destro un diagonale stretto su cui Nardone deve distendersi al massimo per riuscire a deviare. Lo schema tattico del Capezzano &egrave; il solito della passata stagione, anche se il nuovo capitano Bertacca non ha la tecnica del precedente (Del Freo)e lavora di pi&ugrave; squisito contenimento: l'inferiorit&agrave; nella circolazione palla &egrave; testimoniata da qualche disimpegno sbagliato di troppo e da una difesa che non &egrave; certo ermetica come nella versione precedente. Per&ograve;, i giallo-rossi non riescono a sviluppare una sola trama di gioco pericolosa e il tridente rimane spuntato dalla ricerca del dribbling di troppo da parte di Lo Conte e dalla giornata storta del temutissimo ex Fiorentina Enache. L'unico in grado di fare la differenza sarebbe Frullini sul lato destro dell'attacco ospite, ma rimane sempre troppo isolato dai compagni e non ci sono le condizioni per creare problemi al fianco debole della difesa del Capezzano. Il 19' &egrave; il minuto che cambia la partita, cio&egrave; quando Manetti e Cheli alzano bandiera bianca di fronte a Imbrenda, che passa in mezzo ai due in piena area e di piatto destro non grazia il portiere. Imbrenda ha anche l'occasione per fare il bis ma stavolta trova il corpo di Nardone a negargli la gioia della doppietta; l'occasione capita in mezzo alle due palle gol pi&ugrave; importanti dei fiorentini, che al 23' sfruttano un errore di misura di Calissi su assist di Melaccio ma vedono negato il gol da un sinistro al volo di Enache con mira di poco larga. In chiusura di tempo, &egrave; invece Rossi a salvare di piede un destro a botta sicura di Frullini, liberato da un ennesimo errore di intesa tra Ghinelli e Rosetti. Vedendo l'aridit&agrave; della manovra dei suoi, mister Innocenti prova a inizio ripresa con una punta in meno e un trequartista in pi&ugrave;, ma la difesa della sua squadra &egrave; ancora sotto choc da Imbrenda e a inizio ripresa concede l'improbabile: corner da destra di Minichino ed &egrave; incredibile come in mezzo all'area possa colpire di testa il piccolo Paoli, fatto sta che la palla va in rete per la seconda volta. Ed &egrave; a questo punto che la reazione giallo-rossa proprio non c'&egrave;: tra molti errori di misura e l'inutile decentramento a sinistra dello spento Enache accade veramente poco, anzi ci pensa un altro classe '99 del Capezzano, il nuovo entrato Vannozzi, a sfiorare il tris al 28' con un tiro-cross da sinistra che si stampa sulla traversa. La Cattolica propone qualcosa nei minuti finali con il triangolo tra Enache e Mamma che permette al primo di fiondarsi in area da sinistra, saltare un avversario e concludere a lato di pochissimo, mentre al 32' Frullini, le cui discese sulla destra sono state l'unica possibile arma pericolosa nel secondo tempo ma i cui cross non hanno mai trovato corrispondenza, decide di mettersi in proprio e spara un improvviso destro da distanza impossibile: traversa piena, conto dei legni pari ma conto dei gol che riflette la giornata pessima dei giallo-rossi ed esalta la bella forma del Capezzano.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: &egrave; troppo scontato, ma non si pu&ograve; non nominare <b>Imbrenda</b>. Un anno meno e gi&agrave; capace di vincere tutti i duelli contro difensori importanti e di vedere la porta come pochi (gi&agrave; due segnature in altrettante partite). Nel Cattolica Virtus ciambella di salvataggio per <b>Frullini</b>, unico in grado di saltare l'uomo, e per il mediano <b>Chianese</b>, il centrocampista pi&ugrave; bravo a farsi trovare ovunque e ad aiutare le due fasi di gioco. Barnaba Lucchesi




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