- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Navacchio Zambra
-
0 - 1
- Olimpia Firenze
NAVACCHIO ZAMBRA: Faldi, Politano, Collecchi, Mazzotta, Bertini, Spella (64' Giannessi), Bachini, Pisano (36' Bacciarelli), Ciardelli, Diana, Allegrini (53' Masoni). A disp.: Filippelli, Schamous, Borneo, Nieri E. All.: Stefano Pagliai.
OLIMPIA FIRENZE: Geneletti, Sbuelz, Banchi (42' Grassi), Wahabi, Bigalli, Brestolini, Cerrato, Busnelli (69' Stefani), Gabbrielli (56' Sufa), Rosi (60' Moriani), Graziani (65' Zappulla). A disp.: Vivoli, Candido. All.: Gianni Zanobini;
ARBITRO: Alessio Matteucci di Livorno.
RETE: 26' Gabbrielli.
NOTE: ammoniti Spella, Bertini. Corner 4-0. Recupero 0+4'.
Navacchio Zambra e Olimpia Firenze si affrontano senza particolari problemi di classifica; le premesse per una gara dai contenuti estetici elevati ci sono tutte ma in gran parte verranno disattese. I padroni di casa, almeno per il momento, dimostrano di aver smarrito la fluidità di gioco e la verve realizzativa che li aveva contraddistinti nella conduzione delle prime quattro gare proiettandoli, anche in modo inaspettato, in testa alla classifica. Gli ospiti raggranellano la terza vittoria consecutiva, la seconda di misura, e si proiettano nelle parti nobili della classifica scavalcando proprio la squadra pisana. La partita è stata corretta ed ottimamente condotta in porto dal direttore di gara, il signor Matteucci di Livorno. Il verdetto del campo dice che i ragazzi di mister Pagliai non devono demordere ma attendere con pazienza momenti più favorevoli: le occasioni da rete vengono costruite, sebbene in misura ridotta, ma è evidente la fatica a trasformarle in gol; il risultato del match odierno è certamente bugiardo per le iniziative complessivamente create sul campo. I ragazzi di mister Zanobini dal canto loro, ben schierati in campo, con il minimo sforzo portano a casa i tre punti frutto dell'unico tiro registrato nell'arco della gara verso lo specchio della porta difesa da Faldi praticamente inoperoso nel corso della partita salvo lavoro di ordinaria amministrazione. I padroni di casa si schierano con un classico 4-3-3, in questo turno poco flessibile, senza grosse variazioni di modulo tra la fase attiva e quella passiva; grande fatica sia in fase di attacco che in fase di non possesso palla: in fase attiva il tridente d'attacco, mal supportato dal centrocampo oggi poco ispirato, viene imbrigliato dai 5 uomini di difesa schierati da mister Zanobini; in fase passiva il centrocampo soffre a causa dell'inferiorità numerica che creano in tale zona nevralgica del campo gli esterni di difesa ospite che accompagnano la propria azione di ripartenza. L'Olimpia, in fase di non possesso, schiera un collaudato ed ermetico 5-4-1 che si trasforma in un abile 3-5-2 in fase di attacco. Il portiere Geneletti risulterà il migliore in campo, avendo salvato in almeno tre occasioni la propria porta. Funziona bene l'asse costituito da Wahabi e Rosi. Veniamo alla cronaca, non molto ricca di episodi significativi. Già al 2' i locali potrebbero sfruttare un abile contropiede che sul versante sinistro del fronte d'attacco contrappone il rapido Diana al terzino Sbuelz che, vedendosi superato, commette fallo al limite della propria area di rigore: la conseguente punizione battuta da Collecchi, deviata dalla barriera, termina al centro dell'area di rigore dov'è appostato Allegrini più rapido di tutti a tentare la via della rete non trovata per questione di pochi centimetri. Si deve attendere il 16' quando si fanno vivi gli ospiti nell'area pisana: il tentativo in mischia provato da Graziani viene contrato da un difensore che allontana. Due minuti dopo è Busnelli dalla media distanza a tentare di impensierire Faldi ma la conclusione termina abbondantemente fuori. Al 24' forse l'azione più ghiotta per i padroni di casa nel corso del primo tempo. Sull'asse Pisano-Ciardelli, la sfera perviene ad Allegrini appostato nell'area piccola di rigore ma contrastato dal proprio marcatore: l'attaccante, anziché servire il liberissimo compagno di squadra Bachini appostato a due passi dalla porta, tenta la sortita personale ma Geneletti, in tuffo, si supera e in due tempi neutralizza la conclusione dell'attaccante locale. Da gol mancato a gol subito. Quasi sul capovolgimento di fronte la difesa locale, tra qualche indecisione, si attarda ad allontanare la palla che giunge, sul vertice destro del fronte d'attacco, a Gabbrielli che inventa una traiettoria che supera Faldi forse spostato leggermente in avanti rispetto alla linea di porta (uno a zero per gli ospiti). Nell'occasione un sospetto contatto di mano permette all'attaccante fiorentino di aggiustarsi meglio la palla per il successivo tiro vincente. Al 29' il NavacchioZambra tenta con una punizione di Spella di ristabilire la parità: la conclusione del difensore si perde abbondantemente oltre la barra trasversale. Al 32' si ripete la situazione: Mazzotta conquista al limite dell'area un'importante punizione che Diana calcia forte ma a lato della porta ospite. Al 35' è Bachini che lancia in area Ciardelli rilevato in posizione di fuorigioco al momento decisivo.
Nel secondo tempo Ciardelli prova a inventare per la squadra e si inventa uomo-assist: al 39' serve un'invitante palla al centro dell'area per Allegrini ma il tiro, con il piede sbagliato, termina fiaccamente sul fondo. Al 52', sugli sviluppi di una punizione battuta da Diana dal vertice sinistro dell'area di rigore, Politano colpisce di testa dando l'illusione del gol ma sfiorando solo la segnatura. Al 60' il pareggio sembrerebbe cosa fatta. A seguito di un'azione alla mano , stile rugby, Diana serve sulla sinistra l'accorrente Collecchi che, di sinistro, tenta la via della rete: ancora Geneletti, in tuffo, evita la segnatura con un super intervento. Nel corso dell'intero secondo tempo gli ospiti non riescono ad organizzare una seria controffensiva e si limitano ad azioni di alleggerimento per far respirare la difesa che comunque si dimostra attenta. Sino al triplice fischio del direttore di gara il Navacchio Zambra prova, in modo confuso, a ristabilire le sorti dell'incontro senza riuscirci nell'intento. Al termine dell'incontro, con fair play, tutti gli atleti in campo si salutano e ricevono gli applausi da parte dei propri sostenitori.
NAVACCHIO ZAMBRA: Faldi, Politano, Collecchi, Mazzotta, Bertini, Spella (64' Giannessi), Bachini, Pisano (36' Bacciarelli), Ciardelli, Diana, Allegrini (53' Masoni). A disp.: Filippelli, Schamous, Borneo, Nieri E. All.: Stefano Pagliai. <br >OLIMPIA FIRENZE: Geneletti, Sbuelz, Banchi (42' Grassi), Wahabi, Bigalli, Brestolini, Cerrato, Busnelli (69' Stefani), Gabbrielli (56' Sufa), Rosi (60' Moriani), Graziani (65' Zappulla). A disp.: Vivoli, Candido. All.: Gianni Zanobini;<br >
ARBITRO: Alessio Matteucci di Livorno.<br >
RETE: 26' Gabbrielli.<br >NOTE: ammoniti Spella, Bertini. Corner 4-0. Recupero 0+4'.
Navacchio Zambra e Olimpia Firenze si affrontano senza particolari problemi di classifica; le premesse per una gara dai contenuti estetici elevati ci sono tutte ma in gran parte verranno disattese. I padroni di casa, almeno per il momento, dimostrano di aver smarrito la fluidità di gioco e la verve realizzativa che li aveva contraddistinti nella conduzione delle prime quattro gare proiettandoli, anche in modo inaspettato, in testa alla classifica. Gli ospiti raggranellano la terza vittoria consecutiva, la seconda di misura, e si proiettano nelle parti nobili della classifica scavalcando proprio la squadra pisana. La partita è stata corretta ed ottimamente condotta in porto dal direttore di gara, il signor Matteucci di Livorno. Il verdetto del campo dice che i ragazzi di mister Pagliai non devono demordere ma attendere con pazienza momenti più favorevoli: le occasioni da rete vengono costruite, sebbene in misura ridotta, ma è evidente la fatica a trasformarle in gol; il risultato del match odierno è certamente bugiardo per le iniziative complessivamente create sul campo. I ragazzi di mister Zanobini dal canto loro, ben schierati in campo, con il minimo sforzo portano a casa i tre punti frutto dell'unico tiro registrato nell'arco della gara verso lo specchio della porta difesa da Faldi praticamente inoperoso nel corso della partita salvo lavoro di ordinaria amministrazione. I padroni di casa si schierano con un classico 4-3-3, in questo turno poco flessibile, senza grosse variazioni di modulo tra la fase attiva e quella passiva; grande fatica sia in fase di attacco che in fase di non possesso palla: in fase attiva il tridente d'attacco, mal supportato dal centrocampo oggi poco ispirato, viene imbrigliato dai 5 uomini di difesa schierati da mister Zanobini; in fase passiva il centrocampo soffre a causa dell'inferiorità numerica che creano in tale zona nevralgica del campo gli esterni di difesa ospite che accompagnano la propria azione di ripartenza. L'Olimpia, in fase di non possesso, schiera un collaudato ed ermetico 5-4-1 che si trasforma in un abile 3-5-2 in fase di attacco. Il portiere Geneletti risulterà il migliore in campo, avendo salvato in almeno tre occasioni la propria porta. Funziona bene l'asse costituito da Wahabi e Rosi. Veniamo alla cronaca, non molto ricca di episodi significativi. Già al 2' i locali potrebbero sfruttare un abile contropiede che sul versante sinistro del fronte d'attacco contrappone il rapido Diana al terzino Sbuelz che, vedendosi superato, commette fallo al limite della propria area di rigore: la conseguente punizione battuta da Collecchi, deviata dalla barriera, termina al centro dell'area di rigore dov'è appostato Allegrini più rapido di tutti a tentare la via della rete non trovata per questione di pochi centimetri. Si deve attendere il 16' quando si fanno vivi gli ospiti nell'area pisana: il tentativo in mischia provato da Graziani viene contrato da un difensore che allontana. Due minuti dopo è Busnelli dalla media distanza a tentare di impensierire Faldi ma la conclusione termina abbondantemente fuori. Al 24' forse l'azione più ghiotta per i padroni di casa nel corso del primo tempo. Sull'asse Pisano-Ciardelli, la sfera perviene ad Allegrini appostato nell'area piccola di rigore ma contrastato dal proprio marcatore: l'attaccante, anziché servire il liberissimo compagno di squadra Bachini appostato a due passi dalla porta, tenta la sortita personale ma Geneletti, in tuffo, si supera e in due tempi neutralizza la conclusione dell'attaccante locale. Da gol mancato a gol subito. Quasi sul capovolgimento di fronte la difesa locale, tra qualche indecisione, si attarda ad allontanare la palla che giunge, sul vertice destro del fronte d'attacco, a Gabbrielli che inventa una traiettoria che supera Faldi forse spostato leggermente in avanti rispetto alla linea di porta (uno a zero per gli ospiti). Nell'occasione un sospetto contatto di mano permette all'attaccante fiorentino di aggiustarsi meglio la palla per il successivo tiro vincente. Al 29' il NavacchioZambra tenta con una punizione di Spella di ristabilire la parità: la conclusione del difensore si perde abbondantemente oltre la barra trasversale. Al 32' si ripete la situazione: Mazzotta conquista al limite dell'area un'importante punizione che Diana calcia forte ma a lato della porta ospite. Al 35' è Bachini che lancia in area Ciardelli rilevato in posizione di fuorigioco al momento decisivo.<br >Nel secondo tempo Ciardelli prova a inventare per la squadra e si inventa uomo-assist: al 39' serve un'invitante palla al centro dell'area per Allegrini ma il tiro, con il piede sbagliato, termina fiaccamente sul fondo. Al 52', sugli sviluppi di una punizione battuta da Diana dal vertice sinistro dell'area di rigore, Politano colpisce di testa dando l'illusione del gol ma sfiorando solo la segnatura. Al 60' il pareggio sembrerebbe cosa fatta. A seguito di un'azione alla mano , stile rugby, Diana serve sulla sinistra l'accorrente Collecchi che, di sinistro, tenta la via della rete: ancora Geneletti, in tuffo, evita la segnatura con un super intervento. Nel corso dell'intero secondo tempo gli ospiti non riescono ad organizzare una seria controffensiva e si limitano ad azioni di alleggerimento per far respirare la difesa che comunque si dimostra attenta. Sino al triplice fischio del direttore di gara il Navacchio Zambra prova, in modo confuso, a ristabilire le sorti dell'incontro senza riuscirci nell'intento. Al termine dell'incontro, con fair play, tutti gli atleti in campo si salutano e ricevono gli applausi da parte dei propri sostenitori.