- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Tau Calcio
-
1 - 1
- Sestese
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-3-1): Casalini 6; Hysa 6,5, Velluzzi 6 (60' Pizzi sv), Smajlaj 7-, Monticelli 6+ (64' Petrilli sv); Di Clemente 7+ (71' Beccani sv), Chiti 6,5 (67' Malanchi sv); Galerotti 6/7, Fazzini 6,5 (55' Pinucci 6), Barsanti 6/7; Garzelli 6,5. A disp.: Giovannetti, Benedetti. All.: Federico Gandini.
SESTESE (4-3-3): Dambra 6,5; Presenti 5,5, Maggini 7, De Felice 6, Breschi 6+; Di Maggio 5,5, De Pascalis 6,5, Aragoni 5,5 (45' Ricci 6+); Melandri 6+ (73' Frashni sv), Di Vico 6/7, Vianello 6,5. A disp.: Ceretelli, Belli, Paoletti, Gambini, Drovandi. All.: Matteo Melani.
ARBITRO: Guido Iacopetti di Pistoia 5,5.
RETI: 12' rig. Galerotti, 57' Di Vico.
NOTE: ammoniti Aragoni al 12', Presenti al 60' e De Pascalis al 71'. Angoli 4-3. Recupero 0'+4'. Spettatori 100 circa.
Una zampata di bomber Di Vico a un quarto d'ora dal termine salva dal ko una brutta Sestese e gela, in maniera forse definitiva, le speranze del Tau di rientrare nel giro che conta . Come già due settimane fa con la Floria, gli amaranto si comportano benissimo al cospetto della capolista di turno, ma la loro impresa resta a metà: e l'1-1 finale - sia per com'è maturato, sia per gli effetti (modesti) sulla classifica - non può certo appagare i ragazzi di Gandini, che speravano nei tre punti per compattare ulteriormente la vetta e alimentare così le speranze di rimonta. Il pari piace eccome, invece, ai rossoblù di Melani, che si perdono dopo un buon avvio ma trovano la forza di rimediare e vengono via dal Comunale con un punto importante: se Floria e Sporting, vincendo, azzerano (o quasi) il loro ritardo, il colpaccio dello Scandicci a Soffiano regala infatti a De Pascalis e compagni un insperato +3 sulla Cattolica, alla vigilia di uno scontro diretto che potrebbe dire molto sulla lotta per il titolo. Sul campo di Altopascio, però, non si è vista una Sestese brillante, tutt'altro. Della gara degli ospiti, a ben vedere, è solo la partenza a convincere pienamente: dieci minuti garibaldini, aggressivi, con tutta la squadra coinvolta nel forcing e i tre tenori là davanti a muoversi da veri spauracchi, pur senza creare soverchi pericoli dalle parti di Casalini. E però, quando Galerotti - su rigore concesso per fallo di Aragoni su Di Clemente - porta in vantaggio i locali con un bel destro all'incrocio (12'), la partita muta radicalmente di segno. Con la Sestese che smarrisce di colpo le proprie certezze, a salire in cattedra è il Tau che, forte del vantaggio e trascinato da un sontuoso Di Clemente, prende il sopravvento nella zona centrale del campo. E se al 16' per poco un errore di Velluzzi non consegna a Di Vico la chance del pari (splendida la chiusura in scivolata di Smajlaj, con timide proteste ospiti per un potenziale penalty a favore), tre minuti più tardi è solo la sfortuna a negare il raddoppio allo stesso Galerotti, il cui bolide da posizione defilata - sugli sviluppi di un corner battuto corto da Fazzini - si stampa sulla faccia inferiore della traversa prima di scappar via sul lato opposto dell'area (19'). Dopo aver rischiato grosso, nel finale di tempo la Sestese torna a farsi vedere con un paio di iniziative firmate Vianello, ma la difesa di casa fa buona guardia e conserva intatto l'1-0 fin dentro gli spogliatoi.
A inizio ripresa, mentre tutti si attendono l'energica reazione ospite, sembra invece accentuarsi la supremazia amaranto, via via più evidente col passare dei minuti. Chi prova ad approfittarne per sferrare il colpo del ko è il solito Di Clemente, che prima ci prova da fuori costringendo Dambra a distendersi sulla destra per respingere (38'), e poi tenta la fortuna da piazzato partorendo un rasoterra centrale che non crea problemi all'attento n. 1. La Sestese appare in affanno, incapace di uscire dall'angolo in cui gli avversari l'hanno rinchiusa: ma riesce quantomeno a limitare la pericolosità dei locali, che nonostante la pressione ininterrotta tornano a farsi vedere al tiro solo al 54' col sinistro di Fazzini di poco alto sulla traversa. La partita rimane così in bilico, mentre la più antica legge non scritta del calcio comincia a far capolino da dietro l'angolo. Al 57', alla prima sortita della ripresa, i ragazzi di Melani trovano il punto del pareggio. De Pascalis scodella in area una punizione da metà campo, la difesa non spazza, Di Vico controlla in mischia e da pochi passi fulmina Casalini per l'incredibile 1-1. A questo punto, con le squadre infervorate - sia pure per opposti motivi - e tredici minuti più recupero ancora da giocare, vi sarebbe spazio per più di un ribaltone: ma a vincere è la stanchezza, insieme a un pizzico di tensione che le numerose incertezze del d.g. non contribuiscono a sciogliere. Senza ulteriori emozioni si arriva così al triplice fischio che consacra il definitivo 1-1: un risultato ottimo per la Sestese, che resta al comando (seppur di nuovo in coabitazione con la Floria) e può prepararsi con serenità al big match di domenica prossima con la Cattolica; un po' meno per il Tau, che resta a -9 e manca per la seconda volta l'aggancio al treno delle primissime. Ma la sfida alla capolista ha confermato una volta di più i progressi compiuti da una squadra che, se saprà proseguire sulla strada imboccata, potrà certamente togliersi importanti soddisfazioni da qui a giugno.
Calciatoripiù: nel Tau, per carattere, tecnica e visione di gioco, impressiona ancora una volta il play Di Clemente, un 2002 che gioca davvero con la personalità di un veterano. In difesa bravo il coetaneo Smajlaj, mentre in avanti si distinguono il solito Barsanti (utilissimo anche in fase di ripiego) e Galerotti, che pur dirottato sulla destra si muove bene e, oltre a trasformare il penalty con la consueta freddezza, colpisce anche una traversa clamorosa. Fra gli ospiti il migliore è senza dubbio Maggini, che quasi da solo tiene in piedi una difesa vagamente groggy sbrogliando più di una situazione intricata. A ruota segue bomber Di Vico, in verità poco rifornito dai compagni e tuttavia capace di lasciare il segno con un gol pesantissimo. In un centrocampo che soffre a lungo la qualità e il dinamismo dei locali, capitan De Pascalis appare decisamente il più lucido.
Andrea Nelli
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-3-1): Casalini 6; Hysa 6,5, Velluzzi 6 (60' Pizzi sv), Smajlaj 7-, Monticelli 6+ (64' Petrilli sv); Di Clemente 7+ (71' Beccani sv), Chiti 6,5 (67' Malanchi sv); Galerotti 6/7, Fazzini 6,5 (55' Pinucci 6), Barsanti 6/7; Garzelli 6,5. A disp.: Giovannetti, Benedetti. All.: Federico Gandini.<br >SESTESE (4-3-3): Dambra 6,5; Presenti 5,5, Maggini 7, De Felice 6, Breschi 6+; Di Maggio 5,5, De Pascalis 6,5, Aragoni 5,5 (45' Ricci 6+); Melandri 6+ (73' Frashni sv), Di Vico 6/7, Vianello 6,5. A disp.: Ceretelli, Belli, Paoletti, Gambini, Drovandi. All.: Matteo Melani.<br >
ARBITRO: Guido Iacopetti di Pistoia 5,5.<br >
RETI: 12' rig. Galerotti, 57' Di Vico.<br >NOTE: ammoniti Aragoni al 12', Presenti al 60' e De Pascalis al 71'. Angoli 4-3. Recupero 0'+4'. Spettatori 100 circa.
Una zampata di bomber Di Vico a un quarto d'ora dal termine salva dal ko una brutta Sestese e gela, in maniera forse definitiva, le speranze del Tau di rientrare nel giro che conta . Come già due settimane fa con la Floria, gli amaranto si comportano benissimo al cospetto della capolista di turno, ma la loro impresa resta a metà: e l'1-1 finale - sia per com'è maturato, sia per gli effetti (modesti) sulla classifica - non può certo appagare i ragazzi di Gandini, che speravano nei tre punti per compattare ulteriormente la vetta e alimentare così le speranze di rimonta. Il pari piace eccome, invece, ai rossoblù di Melani, che si perdono dopo un buon avvio ma trovano la forza di rimediare e vengono via dal Comunale con un punto importante: se Floria e Sporting, vincendo, azzerano (o quasi) il loro ritardo, il colpaccio dello Scandicci a Soffiano regala infatti a De Pascalis e compagni un insperato +3 sulla Cattolica, alla vigilia di uno scontro diretto che potrebbe dire molto sulla lotta per il titolo. Sul campo di Altopascio, però, non si è vista una Sestese brillante, tutt'altro. Della gara degli ospiti, a ben vedere, è solo la partenza a convincere pienamente: dieci minuti garibaldini, aggressivi, con tutta la squadra coinvolta nel forcing e i tre tenori là davanti a muoversi da veri spauracchi, pur senza creare soverchi pericoli dalle parti di Casalini. E però, quando Galerotti - su rigore concesso per fallo di Aragoni su Di Clemente - porta in vantaggio i locali con un bel destro all'incrocio (12'), la partita muta radicalmente di segno. Con la Sestese che smarrisce di colpo le proprie certezze, a salire in cattedra è il Tau che, forte del vantaggio e trascinato da un sontuoso Di Clemente, prende il sopravvento nella zona centrale del campo. E se al 16' per poco un errore di Velluzzi non consegna a Di Vico la chance del pari (splendida la chiusura in scivolata di Smajlaj, con timide proteste ospiti per un potenziale penalty a favore), tre minuti più tardi è solo la sfortuna a negare il raddoppio allo stesso Galerotti, il cui bolide da posizione defilata - sugli sviluppi di un corner battuto corto da Fazzini - si stampa sulla faccia inferiore della traversa prima di scappar via sul lato opposto dell'area (19'). Dopo aver rischiato grosso, nel finale di tempo la Sestese torna a farsi vedere con un paio di iniziative firmate Vianello, ma la difesa di casa fa buona guardia e conserva intatto l'1-0 fin dentro gli spogliatoi.<br >A inizio ripresa, mentre tutti si attendono l'energica reazione ospite, sembra invece accentuarsi la supremazia amaranto, via via più evidente col passare dei minuti. Chi prova ad approfittarne per sferrare il colpo del ko è il solito Di Clemente, che prima ci prova da fuori costringendo Dambra a distendersi sulla destra per respingere (38'), e poi tenta la fortuna da piazzato partorendo un rasoterra centrale che non crea problemi all'attento n. 1. La Sestese appare in affanno, incapace di uscire dall'angolo in cui gli avversari l'hanno rinchiusa: ma riesce quantomeno a limitare la pericolosità dei locali, che nonostante la pressione ininterrotta tornano a farsi vedere al tiro solo al 54' col sinistro di Fazzini di poco alto sulla traversa. La partita rimane così in bilico, mentre la più antica legge non scritta del calcio comincia a far capolino da dietro l'angolo. Al 57', alla prima sortita della ripresa, i ragazzi di Melani trovano il punto del pareggio. De Pascalis scodella in area una punizione da metà campo, la difesa non spazza, Di Vico controlla in mischia e da pochi passi fulmina Casalini per l'incredibile 1-1. A questo punto, con le squadre infervorate - sia pure per opposti motivi - e tredici minuti più recupero ancora da giocare, vi sarebbe spazio per più di un ribaltone: ma a vincere è la stanchezza, insieme a un pizzico di tensione che le numerose incertezze del d.g. non contribuiscono a sciogliere. Senza ulteriori emozioni si arriva così al triplice fischio che consacra il definitivo 1-1: un risultato ottimo per la Sestese, che resta al comando (seppur di nuovo in coabitazione con la Floria) e può prepararsi con serenità al big match di domenica prossima con la Cattolica; un po' meno per il Tau, che resta a -9 e manca per la seconda volta l'aggancio al treno delle primissime. Ma la sfida alla capolista ha confermato una volta di più i progressi compiuti da una squadra che, se saprà proseguire sulla strada imboccata, potrà certamente togliersi importanti soddisfazioni da qui a giugno.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: nel Tau, per carattere, tecnica e visione di gioco, impressiona ancora una volta il play <b>Di Clemente</b>, un 2002 che gioca davvero con la personalità di un veterano. In difesa bravo il coetaneo <b>Smajlaj</b>, mentre in avanti si distinguono il solito <b>Barsanti </b>(utilissimo anche in fase di ripiego) e <b>Galerotti</b>, che pur dirottato sulla destra si muove bene e, oltre a trasformare il penalty con la consueta freddezza, colpisce anche una traversa clamorosa. Fra gli ospiti il migliore è senza dubbio <b>Maggini</b>, che quasi da solo tiene in piedi una difesa vagamente groggy sbrogliando più di una situazione intricata. A ruota segue bomber <b>Di Vico</b>, in verità poco rifornito dai compagni e tuttavia capace di lasciare il segno con un gol pesantissimo. In un centrocampo che soffre a lungo la qualità e il dinamismo dei locali, capitan <b>De Pascalis</b> appare decisamente il più lucido.
Andrea Nelli