• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Cattolica Virtus
  • 1 - 3
  • Scandicci


S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Fei, Papini, Rellini (63' Marconi), Pacifico, Peyla, Nencioni (46' Bussotti), Calvetti, Gistri, Lusini (49' Vannini), Fallani (36' Melaccio), Bartolini (46' Antelmi Dazio). A disp.: Allegranti. All.: Lorenzo Billi.
SCANDICCI (4-2-3-1): Martini, Benelli, Guidi, Palazzo, Corsi, Pranzo, Danti, Masini (57' Colzi), Giannone (43' Iorio), Spilla (61' Lepri), Brucculeri (69' Cambi). A disp.: Duradoni, Bili Toponi, Francalanci. All.: Claudio Davitti.

ARBITRO: Alberto Vezzani di Empoli.

RETI: 22' Danti, 32' Giannone, 49' Iorio, 57' Melaccio.
NOTE: ammoniti Giannone al 28', Pranzo al 47', Spilla al 58'. Corner 6-4. Recupero 0+4'.



Lo Scandicci, quando vede giallorosso, proprio non si tiene: sei punti in due gare per i blues contro la squadra di Billi che non coglie l'occasione dei risultati favorevoli dagli altri campi per tornare in testa alla classifica e incappa nella seconda sconfitta interna stagionale. Vincono con pieno merito i ragazzi di Davitti, più ordinati, più determinati, più compatti e, se non bastasse, più concreti. Per la Cattolica una delle prove meno brillanti in stagione, irretita da uno Scandicci praticamente perfetto e imprigionata da quello stesso nervosismo che aveva caratterizzato la sconfitta col Tau. Mister Davitti schiera i suoi con un 4-2-3-1, nel quale davanti al quartetto composto da Corsi-Pranzo (centrali) e Benelli-Guidi (terzini) agiscono i due mediani, l'ordinato playmaker Palazzo e il dinamico Masini; alle spalle della prima punta Spilla, ci sono tre giocatori (Brucculeri, Danti e Giannone) abili nelle due fasi. La Cattolica presenta ancora nell'undici titolare il rientrante Bartolini (tornato a Soffiano dopo i mesi in viola), che agisce nel tridente in compagnia di Fallani e Lusini. A centrocampo Nencioni è spalleggiato da Calvetti e Gistri, mentre nel quartetto difensivo insieme a Papini e Peyla trovano spazio Pacifico (altro centrale) e Rellini (a sinistra). Una sottile ma insistente pioggerellina costringe il pubblico a tenere aperti gli ombrelli ma non infastidisce più di tanto i ventidue in campo, che si danno battaglia a ritmi serrati. Vezzani decide di lasciar molto correre e la gara diventa elettrica fin dalle prime battute. Se gli ospiti, grazie ad un'ottima disposizione tattica, nella quale è incastonato un monumentale Palazzo, tengono alto il baricentro, mentre la Cattolica prova ad affidarsi alle fiammate del tridente per arrivare dalle parti di Martini. I tre giocatori di attacco locali paiono ispirati nei primi minuti: al 2' Fallani con ottimo visione di gioco smarca Lusini che spinge Corsi contro Martini in uscita e Vezzani fischia correttamente il fallo. Al 4' Gistri in verticale serve Lusini che, senza guardare, fa da trampolino per l'inserimento di Fallani, il quale dal limite col destro conclude sopra la traversa. Il brio dei giallorossi è però effimero, perché gli ospiti sembrano capire subito l'antidoto e, anticipando costantemente i tre attaccanti, mordono i dirimpettai a centrocampo, impedendo ai mediani di casa di verticalizzare. Bartolini ancora deve ritrovare il passo della passata stagione e l'intesa non migliora nemmeno quando Billi sposta Fallani trequartista passando al 4-3-1-2. Intorno al quarto d'ora la Cattolica sembra guadagnare metri di campo grazie alla regia di Nencioni e alle percussioni di Gistri e Calvetti, ma al 17' gli ospiti trovano subito un break: Brucculeri riceve una rimessa laterale da destra di Belli, si crea lo spazio per girarsi e conclude di destro, ma Fei blocca a terra. Al 22' lo Scandicci sblocca il risultato: da sinistra Masini con una bella apertura premia l'inserimento di Danti a destra, lasciatosi alle spalle il terzino di casa (che non trova il tempo per l'intervento), il capitano dei blues entra di gran carriera in area e telecomanda una bordata di destro sotto l'incrocio del primo palo, senza lasciare scampo a Fei. La reazione della Cattolica è del tutto assente. E così al 32' gli ospiti, alla successiva occasione, raddoppiano: una punizione di Danti da destra viene stoppata da un difensore di casa, l'intervento diventa un assist per Giannone che, senza stupirsi del regalo, non impiega nemmeno un secondo a scaraventare la sfera alle spalle dell'incolpevole Fei. La Cattolica tenta di reagire con una punizione dalla destra di Bartolini, sulla quale Pacifico arriva a toccare di testa ma un difensore ospite manda la palla in corner. Lo Scandicci resta solo cinque minuti negli spogliatoi: forse Davitti capisce che, vista la prima frazione così impeccabile, non servono troppe parole per caricare i suoi e rientrare presto in campo può consentire di non perdere la concentrazione. Billi invece deve aver strigliato i suoi negli spogliatoi, perché l'approccio dei primi minuti dei locali è positivo, ma neppure l'inserimento di Melaccio (centravanti) rianima i locali che continuano a rimbalzare contro il solito (e solido) muro difensivo composto da Corsi e Pranzo. Al 40' Brucculeri riesce a smarcare Giannone al limite, il numero 9 sembra prendere il tempo a Papini, ma il numero 2 di casa è provvidenziale con un recupero in tackle. Al 49' però lo Scandicci colpisce: Palazzo serve un pallone filtrante per il neo entrato Iorio che, anticipando due compagni, controlla e batte Fei con un destro secco. Protestano nella circostanza i locali per la posizione irregolare del neo entrato; se Iorio pare essere scattato in posizione regolare, i due compagni erano sicuramente oltre l'ultimo difensore avrebbero potuto essere considerati attivi partecipanti all'azione (ma non è assurda l'interpretazione di Vezzani che convalida la rete). La Cattolica è in grado di rimettersi in partita soltanto approfittando dell'unico errore degli ospiti, quando Martini svirgola un retropassaggio di un compagno e Melaccio accompagna il pallone in rete poco prima che varchi la linea. L'uno a tre rianima quantomeno il morale dei locali che nel finale ci provano. Al 60' però sono ancora gli ospiti a sfiorare la rete: Danti vince il duello fisico con Rellini (forse commettendo fallo?) e si porta al tiro, ma Fei con un gran riflesso devia in corner. La squadra di Billi prova generosamente nel finale a trovare la seconda rete, ma Martini intercetta il pallone a Vannini che era sgusciato bene tra lui e un difensore. Poi nei quattro minuti di recupero, in un clima di grande nervosismo (tanto sugli spalti quanto in campo) non accade altro di significativo. La Cattolica cade tra le mura amiche, giocando una delle sue prove più opache: mister Billi saprà sicuramente far digerire l'amarezza ai suoi e ricaricarli in vista dei prossimi big match in vista (in testa quello di domenica a Sesto..) perché il primato, sempre che la sua squadra giochi con serenità e come sa, è sempre più alla portata. Uno Scandicci sempre più maturo, ben pilotato da Davitti, esce da Soffiano non solo con i tre punti, ma anche con la consapevolezza di essere adesso una squadra che può giocarsela alla pari con tutti. Sufficiente a nostro avviso l'arbitraggio del signor Vezzani: al di là della valutazione sul possibile fuorigioco di Iorio e un fallo non rilevato da Danti (poi Fei rimedia in angolo), il fischietto empolese ha sbagliato poco, ma forse ha adottato un metro troppo permissivo, con l'inevitabile conseguenza che la gara è diventata molto maschia. Ancora una volta, però, viene da chiedersi: perché protestare ad ogni decisione non condivisa? Forse, anche stavolta (come in passato) quel clima di polemica sugli spalti non ha agevolato i giallorossi.

Calciatoripiù
: tra i locali Fei ha compiuto due interventi (uno su Brucculeri e l'altro su Danti) non semplici ed è stato incolpevole sulle reti. Gistri è stato il più tenace dei suoi nell'arco dei settanta minuti. Tra gli ospiti le citazioni dovrebbero essere molte, segnaliamo in particolare la coppia Pranzo-Corsi, il terzino insuperabile Guidi, il Le Corbusier (ovvero l'architetto funzionalista di centrocampo) Palazzo e il poliedrico (una rete, ma anche tanta sostanza) Danti.

Cosimo Di Bari S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Fei, Papini, Rellini (63' Marconi), Pacifico, Peyla, Nencioni (46' Bussotti), Calvetti, Gistri, Lusini (49' Vannini), Fallani (36' Melaccio), Bartolini (46' Antelmi Dazio). A disp.: Allegranti. All.: Lorenzo Billi.<br >SCANDICCI (4-2-3-1): Martini, Benelli, Guidi, Palazzo, Corsi, Pranzo, Danti, Masini (57' Colzi), Giannone (43' Iorio), Spilla (61' Lepri), Brucculeri (69' Cambi). A disp.: Duradoni, Bili Toponi, Francalanci. All.: Claudio Davitti.<br > ARBITRO: Alberto Vezzani di Empoli.<br > RETI: 22' Danti, 32' Giannone, 49' Iorio, 57' Melaccio.<br >NOTE: ammoniti Giannone al 28', Pranzo al 47', Spilla al 58'. Corner 6-4. Recupero 0+4'. Lo Scandicci, quando vede giallorosso, proprio non si tiene: sei punti in due gare per i blues contro la squadra di Billi che non coglie l'occasione dei risultati favorevoli dagli altri campi per tornare in testa alla classifica e incappa nella seconda sconfitta interna stagionale. Vincono con pieno merito i ragazzi di Davitti, pi&ugrave; ordinati, pi&ugrave; determinati, pi&ugrave; compatti e, se non bastasse, pi&ugrave; concreti. Per la Cattolica una delle prove meno brillanti in stagione, irretita da uno Scandicci praticamente perfetto e imprigionata da quello stesso nervosismo che aveva caratterizzato la sconfitta col Tau. Mister Davitti schiera i suoi con un 4-2-3-1, nel quale davanti al quartetto composto da Corsi-Pranzo (centrali) e Benelli-Guidi (terzini) agiscono i due mediani, l'ordinato playmaker Palazzo e il dinamico Masini; alle spalle della prima punta Spilla, ci sono tre giocatori (Brucculeri, Danti e Giannone) abili nelle due fasi. La Cattolica presenta ancora nell'undici titolare il rientrante Bartolini (tornato a Soffiano dopo i mesi in viola), che agisce nel tridente in compagnia di Fallani e Lusini. A centrocampo Nencioni &egrave; spalleggiato da Calvetti e Gistri, mentre nel quartetto difensivo insieme a Papini e Peyla trovano spazio Pacifico (altro centrale) e Rellini (a sinistra). Una sottile ma insistente pioggerellina costringe il pubblico a tenere aperti gli ombrelli ma non infastidisce pi&ugrave; di tanto i ventidue in campo, che si danno battaglia a ritmi serrati. Vezzani decide di lasciar molto correre e la gara diventa elettrica fin dalle prime battute. Se gli ospiti, grazie ad un'ottima disposizione tattica, nella quale &egrave; incastonato un monumentale Palazzo, tengono alto il baricentro, mentre la Cattolica prova ad affidarsi alle fiammate del tridente per arrivare dalle parti di Martini. I tre giocatori di attacco locali paiono ispirati nei primi minuti: al 2' Fallani con ottimo visione di gioco smarca Lusini che spinge Corsi contro Martini in uscita e Vezzani fischia correttamente il fallo. Al 4' Gistri in verticale serve Lusini che, senza guardare, fa da trampolino per l'inserimento di Fallani, il quale dal limite col destro conclude sopra la traversa. Il brio dei giallorossi &egrave; per&ograve; effimero, perch&eacute; gli ospiti sembrano capire subito l'antidoto e, anticipando costantemente i tre attaccanti, mordono i dirimpettai a centrocampo, impedendo ai mediani di casa di verticalizzare. Bartolini ancora deve ritrovare il passo della passata stagione e l'intesa non migliora nemmeno quando Billi sposta Fallani trequartista passando al 4-3-1-2. Intorno al quarto d'ora la Cattolica sembra guadagnare metri di campo grazie alla regia di Nencioni e alle percussioni di Gistri e Calvetti, ma al 17' gli ospiti trovano subito un break: Brucculeri riceve una rimessa laterale da destra di Belli, si crea lo spazio per girarsi e conclude di destro, ma Fei blocca a terra. Al 22' lo Scandicci sblocca il risultato: da sinistra Masini con una bella apertura premia l'inserimento di Danti a destra, lasciatosi alle spalle il terzino di casa (che non trova il tempo per l'intervento), il capitano dei blues entra di gran carriera in area e telecomanda una bordata di destro sotto l'incrocio del primo palo, senza lasciare scampo a Fei. La reazione della Cattolica &egrave; del tutto assente. E cos&igrave; al 32' gli ospiti, alla successiva occasione, raddoppiano: una punizione di Danti da destra viene stoppata da un difensore di casa, l'intervento diventa un assist per Giannone che, senza stupirsi del regalo, non impiega nemmeno un secondo a scaraventare la sfera alle spalle dell'incolpevole Fei. La Cattolica tenta di reagire con una punizione dalla destra di Bartolini, sulla quale Pacifico arriva a toccare di testa ma un difensore ospite manda la palla in corner. Lo Scandicci resta solo cinque minuti negli spogliatoi: forse Davitti capisce che, vista la prima frazione cos&igrave; impeccabile, non servono troppe parole per caricare i suoi e rientrare presto in campo pu&ograve; consentire di non perdere la concentrazione. Billi invece deve aver strigliato i suoi negli spogliatoi, perch&eacute; l'approccio dei primi minuti dei locali &egrave; positivo, ma neppure l'inserimento di Melaccio (centravanti) rianima i locali che continuano a rimbalzare contro il solito (e solido) muro difensivo composto da Corsi e Pranzo. Al 40' Brucculeri riesce a smarcare Giannone al limite, il numero 9 sembra prendere il tempo a Papini, ma il numero 2 di casa &egrave; provvidenziale con un recupero in tackle. Al 49' per&ograve; lo Scandicci colpisce: Palazzo serve un pallone filtrante per il neo entrato Iorio che, anticipando due compagni, controlla e batte Fei con un destro secco. Protestano nella circostanza i locali per la posizione irregolare del neo entrato; se Iorio pare essere scattato in posizione regolare, i due compagni erano sicuramente oltre l'ultimo difensore avrebbero potuto essere considerati attivi partecipanti all'azione (ma non &egrave; assurda l'interpretazione di Vezzani che convalida la rete). La Cattolica &egrave; in grado di rimettersi in partita soltanto approfittando dell'unico errore degli ospiti, quando Martini svirgola un retropassaggio di un compagno e Melaccio accompagna il pallone in rete poco prima che varchi la linea. L'uno a tre rianima quantomeno il morale dei locali che nel finale ci provano. Al 60' per&ograve; sono ancora gli ospiti a sfiorare la rete: Danti vince il duello fisico con Rellini (forse commettendo fallo?) e si porta al tiro, ma Fei con un gran riflesso devia in corner. La squadra di Billi prova generosamente nel finale a trovare la seconda rete, ma Martini intercetta il pallone a Vannini che era sgusciato bene tra lui e un difensore. Poi nei quattro minuti di recupero, in un clima di grande nervosismo (tanto sugli spalti quanto in campo) non accade altro di significativo. La Cattolica cade tra le mura amiche, giocando una delle sue prove pi&ugrave; opache: mister Billi sapr&agrave; sicuramente far digerire l'amarezza ai suoi e ricaricarli in vista dei prossimi big match in vista (in testa quello di domenica a Sesto..) perch&eacute; il primato, sempre che la sua squadra giochi con serenit&agrave; e come sa, &egrave; sempre pi&ugrave; alla portata. Uno Scandicci sempre pi&ugrave; maturo, ben pilotato da Davitti, esce da Soffiano non solo con i tre punti, ma anche con la consapevolezza di essere adesso una squadra che pu&ograve; giocarsela alla pari con tutti. Sufficiente a nostro avviso l'arbitraggio del signor Vezzani: al di l&agrave; della valutazione sul possibile fuorigioco di Iorio e un fallo non rilevato da Danti (poi Fei rimedia in angolo), il fischietto empolese ha sbagliato poco, ma forse ha adottato un metro troppo permissivo, con l'inevitabile conseguenza che la gara &egrave; diventata molto maschia. Ancora una volta, per&ograve;, viene da chiedersi: perch&eacute; protestare ad ogni decisione non condivisa? Forse, anche stavolta (come in passato) quel clima di polemica sugli spalti non ha agevolato i giallorossi. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: tra i locali <b>Fei </b>ha compiuto due interventi (uno su Brucculeri e l'altro su Danti) non semplici ed &egrave; stato incolpevole sulle reti. <b>Gistri </b>&egrave; stato il pi&ugrave; tenace dei suoi nell'arco dei settanta minuti. Tra gli ospiti le citazioni dovrebbero essere molte, segnaliamo in particolare la coppia <b>Pranzo-Corsi</b>, il terzino insuperabile <b>Guidi</b>, il Le Corbusier (ovvero l'architetto funzionalista di centrocampo) <b>Palazzo </b>e il poliedrico (una rete, ma anche tanta sostanza) <b>Danti</b>. Cosimo Di Bari




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