• Giovanissimi Nazionali GIR.E
  • Prato
  • 1 - 1
  • Siena


PRATO: Del Favero 6, Biagiotti 6,5, Brusa 6, Tarantino 6, Cangioli 6,5, Benvenuti 6,5, Lenzi 6 (64' Sordi sv.), Palli 6,5, Campinoti 6,5 (56' Mangani 6), Marseglia 7 (68' Barontini sv.), Nardi 6 (50' Bardazzi 6). A disp.: Niccolai, Campolo, Monaco. All.: Alessio Rubicini.
SIENA: Vassallo 7,5, Sozio 6 (43' Minocci 6), Rizzo 6,5, Di Leo 6 (36' Baiano 6), Formisano 6, Romagnoli 6,5, Lo Faso 7,5 (64' Cascio Rizzo sv.), Amabile 6 (58' Sardone 6), Borsi 6 (56' Aquilani 6), Castaldi 6 (48' Vecchiarelli 6), Metaj 6 (50' Fineschi 6). A disp.: Biagiotti, Caramanico. All.: Valeriano Recchi.

ARBITRO: Vaccaro di Pistoia.

RETI: 48' Nardi, 61' Lo Faso.
NOTE: ammonito Borsi. Angoli: 6-1.



Prato e Siena, entrambe reduci da due brillanti vittorie, si affrontano al V. Rossi di S.Lucia, con l'obiettivo comune di dare continuità alla striscia positiva di risultati. Ne esce un confronto serrato ed aperto, tutt'altro che spettacolare, ed un pareggio che forse non accontenta nessuno: il Prato ha annusato il successo fino alla fine dell'incontro per essere beffato a dieci minuti dallo scadere; il Siena torna a casa con un solo punto al termine di una partita mal giocata e forse abbandona definitivamente le speranze di riacciuffare le squadre che la precedono. Il campo è flagellato da folate di vento che rendono difficile la circolazione del pallone. La squadra di Recchi si dispone in campo con uno spregiudicato 4-3-3 con Lo Faso e Metaj esterni alti, pronti ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti in fase difensiva, Amabile e Di Leo formano la consueta diga sulla mediana; il Prato risponde con uno schieramento speculare, in cui Cangioli ricopre il ruolo di perno del centrocampo e Marseglia è pronto a gettarsi negli spazi per vie centrali. La gara inizia a ritmi blandi, con frequenti errori e ripartenze da entrambe le parti e senza un reale predominio a centrocampo. Si assiste quasi ad una partita di scacchi: le due compagini studiano le reciproche mosse senza scoprirsi, calibrando la strategia di battaglia sull'avversario. All'11' prima conclusione in porta del Prato con Nardi che defilato dalla destra tira in diagonale, con pallone che attraversa tutta l'area di rigore senza trovare alcuna deviazione vincente. A dire il vero, da giovani professionisti è giusto attendersi una qualità di gioco più limpida: le due squadre sono fin troppo compassate, ci mettono molta applicazione ed altrettanto vigore ma vi è molto caos sulla mediana e lo spettacolo ne risente. Al 20' Campinoti agisce sulla sinistra, converge e tira a rete ma trova un Vassallo straordinario che blocca in due tempi la sfera. Al 22' gran lancio di Palli per Lenzi che prova a superare il portiere in uscita, ma Vassallo è abile a non farsi ingannare dalla punta, nell'occasione poco incisiva. Il gioco rude e maschio rende non semplice l'operato del direttore di gara, che gestisce la partita con personalità ed attenzione. Al 25' ancora Prato con un tiro al volo dalla distanza di Tarantino che coglie l'esterno della rete. Il pubblico, specialmente quello di parte bianconera, rumoreggia, visibilmente deluso per lo spettacolo offerto dai giocatori, farcito da grossolani errori di misura: il Siena ha seri problemi di impostazione dell'azione e non riesce mai ad innescare gli avanti; sebbene di poco migliore, anche la prova del Prato è appena sufficiente, in quanto le idee sono offuscate e la pericolosità offensiva pare essere un miraggio. Al termine del primo tempo, i volti dei due allenatori dicono tutto: occorre caricare i propri ragazzi se si vogliono ottenere i tre punti.
Al rientro in campo delle squadre, i giocatori lanieri paiono avere negli occhi una luce diversa, nuova rispetto al primo tempo ed il piglio è differente: al 2' conclusione a botta sicura di Brusa che invita all'intervento prodigioso Vassallo, autentica saracinesca di giornata; al 13' il Prato passa in vantaggio grazie ad una disattenzione difensiva senese: Nardi, resosi protagonista poco prima di uno screzio con Lo Faso, sale alla ribalta per un gran gol da opportunista. Sugli sviluppi di una punizione sulla mediana a favore dei locali, il lancio prende velocità per il forte vento che soffia sul campo ed inganna Formisano che sbaglia l'intervento di testa, Nardi sfrutta l'indecisione, si inserisce, e davanti a Vassallo lo beffa con un delizioso tocco di esterno sinistro. Questo episodio rischia di essere l'unica pennellata di colore nel quadro della ripresa ancora più grigio ed avaro di emozioni rispetto alla prima frazione. Il Siena prova a reagire con la forza della disperazione e con carattere e tenacia i bianconeri trovano il pari con un gol da cineteca di Lo Faso, il quale su punizione fa partire un tremendo siluro che prende una traiettoria strana che inganna il portiere e si va ad insaccare alle sue spalle. Con il gol del pareggio, la partita virtualmente finisce e gli ultimi dieci minuti vanno in archivio senza ulteriori sussulti.

Simone Romagnani PRATO: Del Favero 6, Biagiotti 6,5, Brusa 6, Tarantino 6, Cangioli 6,5, Benvenuti 6,5, Lenzi 6 (64' Sordi sv.), Palli 6,5, Campinoti 6,5 (56' Mangani 6), Marseglia 7 (68' Barontini sv.), Nardi 6 (50' Bardazzi 6). A disp.: Niccolai, Campolo, Monaco. All.: Alessio Rubicini.<br >SIENA: Vassallo 7,5, Sozio 6 (43' Minocci 6), Rizzo 6,5, Di Leo 6 (36' Baiano 6), Formisano 6, Romagnoli 6,5, Lo Faso 7,5 (64' Cascio Rizzo sv.), Amabile 6 (58' Sardone 6), Borsi 6 (56' Aquilani 6), Castaldi 6 (48' Vecchiarelli 6), Metaj 6 (50' Fineschi 6). A disp.: Biagiotti, Caramanico. All.: Valeriano Recchi.<br > ARBITRO: Vaccaro di Pistoia.<br > RETI: 48' Nardi, 61' Lo Faso.<br >NOTE: ammonito Borsi. Angoli: 6-1. Prato e Siena, entrambe reduci da due brillanti vittorie, si affrontano al V. Rossi di S.Lucia, con l'obiettivo comune di dare continuit&agrave; alla striscia positiva di risultati. Ne esce un confronto serrato ed aperto, tutt'altro che spettacolare, ed un pareggio che forse non accontenta nessuno: il Prato ha annusato il successo fino alla fine dell'incontro per essere beffato a dieci minuti dallo scadere; il Siena torna a casa con un solo punto al termine di una partita mal giocata e forse abbandona definitivamente le speranze di riacciuffare le squadre che la precedono. Il campo &egrave; flagellato da folate di vento che rendono difficile la circolazione del pallone. La squadra di Recchi si dispone in campo con uno spregiudicato 4-3-3 con Lo Faso e Metaj esterni alti, pronti ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti in fase difensiva, Amabile e Di Leo formano la consueta diga sulla mediana; il Prato risponde con uno schieramento speculare, in cui Cangioli ricopre il ruolo di perno del centrocampo e Marseglia &egrave; pronto a gettarsi negli spazi per vie centrali. La gara inizia a ritmi blandi, con frequenti errori e ripartenze da entrambe le parti e senza un reale predominio a centrocampo. Si assiste quasi ad una partita di scacchi: le due compagini studiano le reciproche mosse senza scoprirsi, calibrando la strategia di battaglia sull'avversario. All'11' prima conclusione in porta del Prato con Nardi che defilato dalla destra tira in diagonale, con pallone che attraversa tutta l'area di rigore senza trovare alcuna deviazione vincente. A dire il vero, da giovani professionisti &egrave; giusto attendersi una qualit&agrave; di gioco pi&ugrave; limpida: le due squadre sono fin troppo compassate, ci mettono molta applicazione ed altrettanto vigore ma vi &egrave; molto caos sulla mediana e lo spettacolo ne risente. Al 20' Campinoti agisce sulla sinistra, converge e tira a rete ma trova un Vassallo straordinario che blocca in due tempi la sfera. Al 22' gran lancio di Palli per Lenzi che prova a superare il portiere in uscita, ma Vassallo &egrave; abile a non farsi ingannare dalla punta, nell'occasione poco incisiva. Il gioco rude e maschio rende non semplice l'operato del direttore di gara, che gestisce la partita con personalit&agrave; ed attenzione. Al 25' ancora Prato con un tiro al volo dalla distanza di Tarantino che coglie l'esterno della rete. Il pubblico, specialmente quello di parte bianconera, rumoreggia, visibilmente deluso per lo spettacolo offerto dai giocatori, farcito da grossolani errori di misura: il Siena ha seri problemi di impostazione dell'azione e non riesce mai ad innescare gli avanti; sebbene di poco migliore, anche la prova del Prato &egrave; appena sufficiente, in quanto le idee sono offuscate e la pericolosit&agrave; offensiva pare essere un miraggio. Al termine del primo tempo, i volti dei due allenatori dicono tutto: occorre caricare i propri ragazzi se si vogliono ottenere i tre punti. <br >Al rientro in campo delle squadre, i giocatori lanieri paiono avere negli occhi una luce diversa, nuova rispetto al primo tempo ed il piglio &egrave; differente: al 2' conclusione a botta sicura di Brusa che invita all'intervento prodigioso Vassallo, autentica saracinesca di giornata; al 13' il Prato passa in vantaggio grazie ad una disattenzione difensiva senese: Nardi, resosi protagonista poco prima di uno screzio con Lo Faso, sale alla ribalta per un gran gol da opportunista. Sugli sviluppi di una punizione sulla mediana a favore dei locali, il lancio prende velocit&agrave; per il forte vento che soffia sul campo ed inganna Formisano che sbaglia l'intervento di testa, Nardi sfrutta l'indecisione, si inserisce, e davanti a Vassallo lo beffa con un delizioso tocco di esterno sinistro. Questo episodio rischia di essere l'unica pennellata di colore nel quadro della ripresa ancora pi&ugrave; grigio ed avaro di emozioni rispetto alla prima frazione. Il Siena prova a reagire con la forza della disperazione e con carattere e tenacia i bianconeri trovano il pari con un gol da cineteca di Lo Faso, il quale su punizione fa partire un tremendo siluro che prende una traiettoria strana che inganna il portiere e si va ad insaccare alle sue spalle. Con il gol del pareggio, la partita virtualmente finisce e gli ultimi dieci minuti vanno in archivio senza ulteriori sussulti. Simone Romagnani




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