- Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
- Cattolica Virtus
-
1 - 1
- Affrico
S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-4-2): Fei, Papini, Antelmi Dazio, Pacifico, Peyla, Baldesi, Lusini (41' Faccioli), Gistri, Melaccio, Fallani (44' Vannini), Calvetti. A disp.: Allegranti, Canayunan, Mordenti, Bussotti, Rellini. All.: Lorenzo Billi.
AFFRICO (4-2-3-1): Pagliano, Ottanelli, Nardi, Somigli, Cramini, Cioppi, Polverini (63' Virdis), Macchioni (59' Salmeri), Renzi (48' Saponetto), Pietrini, Scarselli. A disp.: Ciotola, Chini, Sani, Braccini. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Messeri di Arezzo.
RETI: 43' Calvetti, 61' rig. Cioppi.
NOTE: ammonito Pietrini al 72', Baldesi al 73'. Corner 9-4. Recupero 1'+4'.
Ha la pelle dura l'Affrico di mister Gori che, dopo un primo tempo equilibratissimo, finisce sotto nella ripresa ma trova il pareggio dopo che la traversa ha per due volte impedito ai locali il raddoppio. Il triplice fischio è accompagnato dalla gioia dei sostenitori ospiti per come è arrivato, ma forse, a conti fatti, è anche giusto. La Cattolica ha giocato (come vuole e chiede mister Billi) un buon calcio, ma non è stata sufficientemente cinica in attacco e così gli ospiti si sono fiondati in quella fessura lasciata aperta dai locali per evitare la sconfitta. Si affrontano due squadre che, si vede, lavorano tanto e bene durante la settimana dal punto di vista tattico sotto la guida dei due sapienti tecnici. Gori schiera i suoi col consueto 4-2-3-1: il motore della squadra biancoazzurra è nella coppia posizionata davanti alla difesa. Macchioni e Somigli infatti lavorano bene sia con la testa (o, meglio, con la ragione) che con i piedi e dirigono il traffico innescando sempre in modo intelligente il quartetto di attacco: in assenza di Donnini (auguri di pronta guarigione al bravo Mattia, dopo l'infortunio di qualche giorno fa) Scarselli largo a sinistra e Pietrini largo a destra provano ad innescare il centravanti Renzi, mentre Polverini agisce da tre-quartista borjavalerianamente, ovvero giocando intelligentemente palla, fiondandosi negli spazi e pressando gli avversari. La Cattolica parte forte: vista l'assenza di Nencioni, Billi presenta un centrocampo a quattro nel quale i due mediani sono Gistri e Baldesi, mentre sulle ali agiscono Calvetti (a sinistra) e Lusini (a destra); Fallani agisce un metro più indietro rispetto a Melaccio. Se abbiamo descritto l'atteggiamento delle squadre da centrocampo in avanti, in realtà il primo tempo decanta la qualità (la forza, l'intelligenza e la compattezza) delle due difese. Dopo una partenza intraprendente dei giallorossi, l'Affrico viene fuori e alza il baricentro, lasciando ai locali alcune fiammate in ripartenza. Il predominio territoriale a centrocampo viene però spartito equamente ogni decina di minuti e le squadre cercano di sviluppare il loro gioco palla a terra in rapidità, come chiedono sia Billi che Gori. Non ci si annoia nei primi diciassette minuti, eppure privi di conclusioni in porta (tale non si può considerare un tentativo di Somigli che vince un contrasto ma poi conclude sul fondo): poi ecco la prima occasione in favore dell'Affrico, grazie a Polverini che scatta tra le linee e serve Scarselli, questi lancia di prima Renzi che, attendendosi il passaggio del compagno, scatta proprio sul filo del fuorigioco e fa partire un tiro che esce di poco sul fondo. A conferma dell'equilibrio che regna nella prima frazione, due minuti più tardi Calvetti da centrocampo prova ad accelerare e serve a sinistra Melaccio, il quale raggiunge il fondo a sinistra e serve un cross interessante che non trova deviazioni. Al 22' Macchioni da sinistra serve al centro un cross teso, Peyla sfiora sul primo palo, Pietrini per poco non trova la deviazione e sul secondo palo Somigli, che gode di molta libertà, aggancia e fa partire un destro che sorvola di poco la traversa. Due minuti più tardi Fallani da sinistra serve un cross interessante, Melaccio arriva in anticipo ma non trova l'impatto col pallone, poi Calvetti viene chiuso. Un minuto più tardi lo stesso Calvetti serve sulla corsa Melaccio che, affrontato da Cramini, entra in area e conclude col mancino sul fondo.
Nel secondo tempo la prima occasione è per l'Affrico, grazie ad un cross di Ottanelli che sfila in area prima di essere agganciato da Polverini che conclude sul fondo. Al 43' la Cattolica trova il vantaggio: da centrocampo Baldesi lancia a sinistra Calvetti, che con uno splendido controllo entra in area e, vincendo un contrasto, fa partire un tiro che batte Pagliano e gonfia la rete sotto la terrazza . A questo punto la gara cambia. L'Affrico sembra accusare il colpo e non riesce a produrre né il gioco né le ripartenze della prima frazione. La Cattolica così prova a chiudere il conto: prima un corner di Vannini viene raccolto di testa da Melaccio ma Pagliano blocca con sicurezza. Un minuto dopo il mancino di Melaccio da fuori viene deviato sul fondo e al 51' una punizione di Baldesi, spizzata dallo stesso centravanti di casa, arriva a sinistra a Calvetti, il quale scocca un gran tiro di controbalzo che scheggia la parte superiore della traversa. La migliore occasione per raddoppiare arriva poi al 59', quando Calvetti con una finezza si libera di un avversario a sinistra e mette al centro per Vannini che addomestica il pallone in posizione centrale e fa partire un tiro che batte sulla parte inferiore della traversa e poi rimbalza nell'area piccola, dove la difesa ospite sventa. Difficile a questo punto non evocare quella nota legge della Dea Eupalla che vaticina un destino avverso a chi non finalizza le proprie occasioni. Al 61' un lancio da destra smarca in area Cramini che, libero da marcatura, entra in area e viene affrontato da Fei, che lo aggancia con la gamba. È rigore, anche se i locali protestano, ritenendo che il centrale ospite sia scattato da posizione di fuorigioco. Servirebbe la moviola per chiarirsi le idee, rimane il fatto che nella circostanza la difesa locale è scalata male, lasciando scoperta la parte destra della propria difesa. L'esecuzione di Cioppi è da manuale: il capitano ospite spiazza Fei e fa esplodere di gioia la parte biancoazzurra della tribuna. La Cattolica non ci sta e nei minuti finali raccoglie le energie residue per tornare all'attacco: al 68' Messeri ferma Vannini su una torre di Gistri per un fuorigioco che non c'è (stavolta la posizione in tribuna consente di esprimersi con certezza) e nega al giocatore di casa la possibilità di presentarsi davanti a Pagliano. Infine al 70' ci prova ancora Gistri con un tiro da fuori che Pagliano blocca con sicurezza. Nei quattro minuti di recupero i locali ottengono solo altri due corner, poi il triplice fischio di Messere è accolto con gioia dagli ospiti che escono imbattuti da Soffiano e rimangono sulla soglia della stanza dei bottoni nella quale, per ora, abitano le squadre in lotta per il primato. La Cattolica, dopo aver recuperato tanti risultati nel finale, stavolta si vede raggiungere sul pareggio: la fortuna non ha aiutato sulle due traverse, ma i giallorossi avrebbero dovuto chiudere la partita nel momento di difficoltà degli avversari. La squadra di mister Gori esce indenne da Soffiano e con una prova compatta sembra ricordare a tutte le rivali di non scordarsi di lei per la corsa al primato. Una nota infine sull'arbitro: sebbene molti spettatori abbiano sistematicamente contestato l'operato del giovane Messeri (cattiva abitudine, lo ripetiamo: così non si aiutano né i fischietti né i ragazzi), salvo alcune valutazioni non decisive, l'unico errore evidente che il cronista ha riscontrato è stato il fuorigioco rilevato a Vannini. Difficile la valutazione su Cramini, per il resto credo che il fischietto aretino abbia ben condotto l'incontro, lasciando molto correre, ma rimanendo sempre vicino all'azione e tenendo in pugno il match senza dover usare i cartellini.
Calciatoripiù: Calvetti è in continua crescita e, dopo un primo tempo più che sufficiente, è diventato imprendibile nella ripresa, segnando il vantaggio, colpendo la traversa e servendo un paio di assist prelibati. Molto bene anche Pacifico al centro della difesa al fianco del solito Peyla; cresce di settimana in settimana Antelmi Dazio che ha contenuto efficacemente Pietrini. Ottima anche la prova di Baldesi in cabina di regia, come di consueto generosa la prova di Melaccio in attacco. Nell'Affrico i voti più alti sono per la coppia di centrali Cramini-Nardi: non soltanto decisivi per guadagnare e trasformare il rigore, ma anche per blindare la retroguardia. Già citati in cronaca, Macchioni & Somigli sono un po' calati nella ripresa, ma hanno assicurato la loro preziosa regia alla squadra. Preciso anche Nardi come terzino sinistro, pungenti le ripartenze di Scarselli e Polverini nel primo tempo.
Cosimo Di Bari
S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-4-2): Fei, Papini, Antelmi Dazio, Pacifico, Peyla, Baldesi, Lusini (41' Faccioli), Gistri, Melaccio, Fallani (44' Vannini), Calvetti. A disp.: Allegranti, Canayunan, Mordenti, Bussotti, Rellini. All.: Lorenzo Billi.<br >AFFRICO (4-2-3-1): Pagliano, Ottanelli, Nardi, Somigli, Cramini, Cioppi, Polverini (63' Virdis), Macchioni (59' Salmeri), Renzi (48' Saponetto), Pietrini, Scarselli. A disp.: Ciotola, Chini, Sani, Braccini. All.: Filippo Gori.<br >
ARBITRO: Messeri di Arezzo.<br >
RETI: 43' Calvetti, 61' rig. Cioppi.<br >NOTE: ammonito Pietrini al 72', Baldesi al 73'. Corner 9-4. Recupero 1'+4'.
Ha la pelle dura l'Affrico di mister Gori che, dopo un primo tempo equilibratissimo, finisce sotto nella ripresa ma trova il pareggio dopo che la traversa ha per due volte impedito ai locali il raddoppio. Il triplice fischio è accompagnato dalla gioia dei sostenitori ospiti per come è arrivato, ma forse, a conti fatti, è anche giusto. La Cattolica ha giocato (come vuole e chiede mister Billi) un buon calcio, ma non è stata sufficientemente cinica in attacco e così gli ospiti si sono fiondati in quella fessura lasciata aperta dai locali per evitare la sconfitta. Si affrontano due squadre che, si vede, lavorano tanto e bene durante la settimana dal punto di vista tattico sotto la guida dei due sapienti tecnici. Gori schiera i suoi col consueto 4-2-3-1: il motore della squadra biancoazzurra è nella coppia posizionata davanti alla difesa. Macchioni e Somigli infatti lavorano bene sia con la testa (o, meglio, con la ragione) che con i piedi e dirigono il traffico innescando sempre in modo intelligente il quartetto di attacco: in assenza di Donnini (auguri di pronta guarigione al bravo Mattia, dopo l'infortunio di qualche giorno fa) Scarselli largo a sinistra e Pietrini largo a destra provano ad innescare il centravanti Renzi, mentre Polverini agisce da tre-quartista borjavalerianamente, ovvero giocando intelligentemente palla, fiondandosi negli spazi e pressando gli avversari. La Cattolica parte forte: vista l'assenza di Nencioni, Billi presenta un centrocampo a quattro nel quale i due mediani sono Gistri e Baldesi, mentre sulle ali agiscono Calvetti (a sinistra) e Lusini (a destra); Fallani agisce un metro più indietro rispetto a Melaccio. Se abbiamo descritto l'atteggiamento delle squadre da centrocampo in avanti, in realtà il primo tempo decanta la qualità (la forza, l'intelligenza e la compattezza) delle due difese. Dopo una partenza intraprendente dei giallorossi, l'Affrico viene fuori e alza il baricentro, lasciando ai locali alcune fiammate in ripartenza. Il predominio territoriale a centrocampo viene però spartito equamente ogni decina di minuti e le squadre cercano di sviluppare il loro gioco palla a terra in rapidità, come chiedono sia Billi che Gori. Non ci si annoia nei primi diciassette minuti, eppure privi di conclusioni in porta (tale non si può considerare un tentativo di Somigli che vince un contrasto ma poi conclude sul fondo): poi ecco la prima occasione in favore dell'Affrico, grazie a Polverini che scatta tra le linee e serve Scarselli, questi lancia di prima Renzi che, attendendosi il passaggio del compagno, scatta proprio sul filo del fuorigioco e fa partire un tiro che esce di poco sul fondo. A conferma dell'equilibrio che regna nella prima frazione, due minuti più tardi Calvetti da centrocampo prova ad accelerare e serve a sinistra Melaccio, il quale raggiunge il fondo a sinistra e serve un cross interessante che non trova deviazioni. Al 22' Macchioni da sinistra serve al centro un cross teso, Peyla sfiora sul primo palo, Pietrini per poco non trova la deviazione e sul secondo palo Somigli, che gode di molta libertà, aggancia e fa partire un destro che sorvola di poco la traversa. Due minuti più tardi Fallani da sinistra serve un cross interessante, Melaccio arriva in anticipo ma non trova l'impatto col pallone, poi Calvetti viene chiuso. Un minuto più tardi lo stesso Calvetti serve sulla corsa Melaccio che, affrontato da Cramini, entra in area e conclude col mancino sul fondo.<br >Nel secondo tempo la prima occasione è per l'Affrico, grazie ad un cross di Ottanelli che sfila in area prima di essere agganciato da Polverini che conclude sul fondo. Al 43' la Cattolica trova il vantaggio: da centrocampo Baldesi lancia a sinistra Calvetti, che con uno splendido controllo entra in area e, vincendo un contrasto, fa partire un tiro che batte Pagliano e gonfia la rete sotto la terrazza . A questo punto la gara cambia. L'Affrico sembra accusare il colpo e non riesce a produrre né il gioco né le ripartenze della prima frazione. La Cattolica così prova a chiudere il conto: prima un corner di Vannini viene raccolto di testa da Melaccio ma Pagliano blocca con sicurezza. Un minuto dopo il mancino di Melaccio da fuori viene deviato sul fondo e al 51' una punizione di Baldesi, spizzata dallo stesso centravanti di casa, arriva a sinistra a Calvetti, il quale scocca un gran tiro di controbalzo che scheggia la parte superiore della traversa. La migliore occasione per raddoppiare arriva poi al 59', quando Calvetti con una finezza si libera di un avversario a sinistra e mette al centro per Vannini che addomestica il pallone in posizione centrale e fa partire un tiro che batte sulla parte inferiore della traversa e poi rimbalza nell'area piccola, dove la difesa ospite sventa. Difficile a questo punto non evocare quella nota legge della Dea Eupalla che vaticina un destino avverso a chi non finalizza le proprie occasioni. Al 61' un lancio da destra smarca in area Cramini che, libero da marcatura, entra in area e viene affrontato da Fei, che lo aggancia con la gamba. È rigore, anche se i locali protestano, ritenendo che il centrale ospite sia scattato da posizione di fuorigioco. Servirebbe la moviola per chiarirsi le idee, rimane il fatto che nella circostanza la difesa locale è scalata male, lasciando scoperta la parte destra della propria difesa. L'esecuzione di Cioppi è da manuale: il capitano ospite spiazza Fei e fa esplodere di gioia la parte biancoazzurra della tribuna. La Cattolica non ci sta e nei minuti finali raccoglie le energie residue per tornare all'attacco: al 68' Messeri ferma Vannini su una torre di Gistri per un fuorigioco che non c'è (stavolta la posizione in tribuna consente di esprimersi con certezza) e nega al giocatore di casa la possibilità di presentarsi davanti a Pagliano. Infine al 70' ci prova ancora Gistri con un tiro da fuori che Pagliano blocca con sicurezza. Nei quattro minuti di recupero i locali ottengono solo altri due corner, poi il triplice fischio di Messere è accolto con gioia dagli ospiti che escono imbattuti da Soffiano e rimangono sulla soglia della stanza dei bottoni nella quale, per ora, abitano le squadre in lotta per il primato. La Cattolica, dopo aver recuperato tanti risultati nel finale, stavolta si vede raggiungere sul pareggio: la fortuna non ha aiutato sulle due traverse, ma i giallorossi avrebbero dovuto chiudere la partita nel momento di difficoltà degli avversari. La squadra di mister Gori esce indenne da Soffiano e con una prova compatta sembra ricordare a tutte le rivali di non scordarsi di lei per la corsa al primato. Una nota infine sull'arbitro: sebbene molti spettatori abbiano sistematicamente contestato l'operato del giovane Messeri (cattiva abitudine, lo ripetiamo: così non si aiutano né i fischietti né i ragazzi), salvo alcune valutazioni non decisive, l'unico errore evidente che il cronista ha riscontrato è stato il fuorigioco rilevato a Vannini. Difficile la valutazione su Cramini, per il resto credo che il fischietto aretino abbia ben condotto l'incontro, lasciando molto correre, ma rimanendo sempre vicino all'azione e tenendo in pugno il match senza dover usare i cartellini. <br ><b>
Calciatoripiù: Calvetti</b> è in continua crescita e, dopo un primo tempo più che sufficiente, è diventato imprendibile nella ripresa, segnando il vantaggio, colpendo la traversa e servendo un paio di assist prelibati. Molto bene anche <b>Pacifico </b>al centro della difesa al fianco del solito Peyla; cresce di settimana in settimana <b>Antelmi Dazio</b> che ha contenuto efficacemente Pietrini. Ottima anche la prova di <b>Baldesi </b>in cabina di regia, come di consueto generosa la prova di <b>Melaccio </b>in attacco. Nell'Affrico i voti più alti sono per la coppia di centrali <b>Cramini-Nardi</b>: non soltanto decisivi per guadagnare e trasformare il rigore, ma anche per blindare la retroguardia. Già citati in cronaca, <b>Macchioni </b>& <b>Somigli </b>sono un po' calati nella ripresa, ma hanno assicurato la loro preziosa regia alla squadra. Preciso anche <b>Nardi </b>come terzino sinistro, pungenti le ripartenze di <b>Scarselli </b>e <b>Polverini </b>nel primo tempo.
Cosimo Di Bari