- Giovanissimi Nazionali GIR.A
- Fiorentina
-
3 - 0
- Spezia
FIORENTINA: TOgnetti, Pechini, Pitti, Saltalamacchia, Mignani, Comuzzo P., Presta, Milli, Ofoma, Ievoli, Padilla Mendosa. A disp.: Martinelli, Seghi, Di Paola, Dellernia, Sargentini, Palamara, Perin, Dama, Graziani. All.: Mazzantini.
SPEZIA: Angrisani, Rainieri, Caddeo, Loffredo, Benvenuto, Conte, Di Giorgio, Garcia, Cavicchi, Mannini, Piccioli. A disp.: Casto, Andreani, Paria, Cappelli, Manfrone, Frediani, Campana, Berti, Russo. All.: Magera.
ARBITRO: Raciti di Siena, coad. da Vannini e Ierardi di Siena.
RETI: 9' Presta, 42' Milli, 56' Padilla.
Compatta e cinica: la Fiorentina cancella con 70' autoritari i ko di Torino battendo fra le mura amiche uno Spezia volitivo e autore di una prova di spessore. I bianconeri guidati dall'ex Empoli Nicola Magera non sfigurano affatto dinanzi alla formazione viola, disputando una gara a viso aperto e caratterizzata da diverse occasioni per andare a segno che però non vengono concretizzate a dovere. Già dalle prime battute i liguri si dimostrano propositivi e arrivano in zona-tiro con Di Giorgio prima e Piccioli poi, che chiama Tognetti alla deviazione in corner. La Fiorentina è letale e, dando l'impressione di poter decidere quando affondare il colpo, al 9' sblocca il risultato: Presta intercetta con lo sguardo un pallone che spiove dalle sue parti; in posizione defilata sulla sinistra, getta un'occhiata al portiere Angrisani in uscita e - con un pregevole collo piede esterno - supera con un pallonetto precisissimo l'estremo difensore spezzino. Sbloccato il risultato, la Fiorentina non si accontenta e preme in cerca del raddoppio, negato da una grande parata di Angrisani che sventa il tiro di Padilla Mendoza e mancato per poco sugli sviluppi di un corner. Lo Spezia si scuote e batte un colpo ben udibile da tutti poco prima della mezz'ora, con il tiro di Raineri che impatta la traversa della porta avversaria; la sfera torna in gioco ma il tap-in di Piccioli è parato da Tognetti. La Fiorentina costruisce altre due azioni d'attacco interessanti che non si finalizzano, poi al 32' ancora ospiti in avanti con uno scambio veloce fra Cavicchi e Mannini; il primo serve con un bel tacco la palla al compagno ma l'opposizione di Tognetti è nuovamente validissima. La ripresa si apre con un predominio viola, spezzato da un tentativo di Di Giorgio per i bianconeri. Al 42' però il risultato cambia di nuovo quando, sugli sviluppi di un'azione laterale, la palla arriva in area a Milli che la indirizza in rete con un diagonale chirurgico. A questo punto la Fiorentina passa ancor più in modalità gestione e amministra la situazione fino al 56', quando un errato disimpegno dei bianconeri consente a Padilla Mendoza di prendere palla e concludere poi sul primo palo, trovando il punto del 3-0. Nel tempo che resta i viola cercano la quarta rete, al pari dello Spezia che con Campana e Loffredo prova a rendere meno amaro il passivo finale. Senza esito però, il tre a zero non rende merito alla valida prova degli spezzini ma premia sicuramente cinismo, compattezza e tutta una serie di punti di forza dei gigliati che riprendono il loro cammino verso la parte alta della graduatoria.
FIORENTINA: TOgnetti, Pechini, Pitti, Saltalamacchia, Mignani, Comuzzo P., Presta, Milli, Ofoma, Ievoli, Padilla Mendosa. A disp.: Martinelli, Seghi, Di Paola, Dellernia, Sargentini, Palamara, Perin, Dama, Graziani. All.: Mazzantini.<br >SPEZIA: Angrisani, Rainieri, Caddeo, Loffredo, Benvenuto, Conte, Di Giorgio, Garcia, Cavicchi, Mannini, Piccioli. A disp.: Casto, Andreani, Paria, Cappelli, Manfrone, Frediani, Campana, Berti, Russo. All.: Magera. <br >
ARBITRO: Raciti di Siena, coad. da Vannini e Ierardi di Siena. <br >
RETI: 9' Presta, 42' Milli, 56' Padilla.
Compatta e cinica: la Fiorentina cancella con 70' autoritari i ko di Torino battendo fra le mura amiche uno Spezia volitivo e autore di una prova di spessore. I bianconeri guidati dall'ex Empoli Nicola Magera non sfigurano affatto dinanzi alla formazione viola, disputando una gara a viso aperto e caratterizzata da diverse occasioni per andare a segno che però non vengono concretizzate a dovere. Già dalle prime battute i liguri si dimostrano propositivi e arrivano in zona-tiro con Di Giorgio prima e Piccioli poi, che chiama Tognetti alla deviazione in corner. La Fiorentina è letale e, dando l'impressione di poter decidere quando affondare il colpo, al 9' sblocca il risultato: Presta intercetta con lo sguardo un pallone che spiove dalle sue parti; in posizione defilata sulla sinistra, getta un'occhiata al portiere Angrisani in uscita e - con un pregevole collo piede esterno - supera con un pallonetto precisissimo l'estremo difensore spezzino. Sbloccato il risultato, la Fiorentina non si accontenta e preme in cerca del raddoppio, negato da una grande parata di Angrisani che sventa il tiro di Padilla Mendoza e mancato per poco sugli sviluppi di un corner. Lo Spezia si scuote e batte un colpo ben udibile da tutti poco prima della mezz'ora, con il tiro di Raineri che impatta la traversa della porta avversaria; la sfera torna in gioco ma il tap-in di Piccioli è parato da Tognetti. La Fiorentina costruisce altre due azioni d'attacco interessanti che non si finalizzano, poi al 32' ancora ospiti in avanti con uno scambio veloce fra Cavicchi e Mannini; il primo serve con un bel tacco la palla al compagno ma l'opposizione di Tognetti è nuovamente validissima. La ripresa si apre con un predominio viola, spezzato da un tentativo di Di Giorgio per i bianconeri. Al 42' però il risultato cambia di nuovo quando, sugli sviluppi di un'azione laterale, la palla arriva in area a Milli che la indirizza in rete con un diagonale chirurgico. A questo punto la Fiorentina passa ancor più in modalità gestione e amministra la situazione fino al 56', quando un errato disimpegno dei bianconeri consente a Padilla Mendoza di prendere palla e concludere poi sul primo palo, trovando il punto del 3-0. Nel tempo che resta i viola cercano la quarta rete, al pari dello Spezia che con Campana e Loffredo prova a rendere meno amaro il passivo finale. Senza esito però, il tre a zero non rende merito alla valida prova degli spezzini ma premia sicuramente cinismo, compattezza e tutta una serie di punti di forza dei gigliati che riprendono il loro cammino verso la parte alta della graduatoria.