• Giovanissimi Nazionali GIR.D
  • Citta di Pontedera
  • 0 - 1
  • Spezia


CITTA' DI PONTEDERA: Betti, Burchianti, Contini, Manetti, Cecchi, Parenti, Gargani, Piattelli, Scherlich, Veraldi, Mani. Entrati: Bini, Lorenzi, Di Bella, Prato. A disp.: Dinelli. All.: Manuel Caponi.
SPEZIA: Caccia, Giannini, Della Pina, Cantatore, Selimi, Gavini, Verdicchio, De Felici, Vatteroni, Grieco, Aziegbe. Entrati: Posenato, Giuliani, D'Angelo, Vicini, Panico, Reginato. A disp.: Alberti. All.: Luca Salvalaggio.

ARBITRO: Alessandro Cacelli di Livorno.

RETE: 47' De Felici.
NOTE: ammoniti Vatteroni, Grieco, Veraldi, Cantatore.



Al Masoni di Fornacette era di scena il testacoda tra Pontedera e Spezia, due squadre che, in questa partita, miravano ad obiettivi diversi: i granata locali a testare il proprio livello di crescita, i bianconeri ospiti a incamerare punti necessari a consolidare la attuale posizione di classifica, indispensabile per centrare la qualificazione alle finali nazionali. Diciamo subito che il match ha dato una risposta positiva ad entrambi i team, dal momento che il Pontedera ha giocato alla pari con i ben più ambiziosi avversari, che, dal canto loro, hanno ottenuto tre punti importantissimi, alla luce delle vittorie delle dirette concorrenti (Empoli, Siena e Prato): e diciamo anche che si è trattato di una partita fortemente condizionata da un duplice fattore, vale a dire un campo dal fondo del terreno di gioco estremamente irregolare (che ha penalizzato sicuramente gli ospiti, certo più tecnici e abituati al sintetico del Ferdeghini) e un arbitraggio decisamente scadente (che ha penalizzato i locali, che, dopo i gravi errori patiti nella recente trasferta di Empoli, pagano nuovamente dazio oggi, non solo per alcune sviste assai rilevanti, ma anche per un generale atteggiamento del fischietto livornese, sbilanciato nella valutazione di tutti gli episodi più controversi). Contrariamente ad altre occasioni, i locali partono con il piglio giusto e si affacciano per primi dalle parti del portiere ospite Caccia: al 6' ci prova Mani ma la punizione è di poco larga. Reagiscono prontamente i bianconeri che al 10' trovano Grieco solissimo a due passi da Betti (in posizione, peraltro, decisamente sospetta), ma il capitano granata sventa con una parata di puro istinto. Passano due minuti e lo Spezia costruisce una delle rare azioni corali, che porta Verdicchio a confezionare, con un cross radente dalla destra, un assist per Vatteroni, che incredibilmente spara alto. Al 13' risposta granata, ma la insistita azione di Veraldi in area avversaria si esaurisce a fondo campo. Il terreno non permette grandi svolazzi; solo con lanci lunghi che saltano il centrocampo si creano grattacapi alle difese: così avviene al 19' con Vatteroni lanciato a rete dalle retrovie e anticipato di un soffio da Betti in uscita bassa. Si giunge così al 23', quando si registra l'infortunio a Piattelli che, su un campanile, anticipa di testa un attaccante spezzino, che lo travolge con notevole foga (intervento punito solo con il giallo dal signor Cacelli): il centrocampista granata prima si rialza, poi crolla a terra, dove resta per lunghi interminabili minuti, tanto da rendere necessario l'intervento di un'ambulanza (dai primi esami pare che fortunatamente non si tratti di nulla di preoccupante; al ragazzo vanno gli auguri di pronta guarigione da parte di tutti). La partita riprende dopo una decina di minuti ed è il Pontedera che si conferma battagliero: alcune buone azioni di Scherlich, Varaldi e Mani (inframezzate da alcuni pericoli per la porta di Betti, nati soprattutto da palle inattive) fanno da preludio all'episodio chiave del match. Corre il minuto 35, quando Gargani pennella una punizione dal fronte sinistro dell'attacco granata su cui svetta Cecchi, il quale di testa deposita in rete: sarebbe il vantaggio dei locali, ma il signor Cacelli annulla per un fuorigioco apparso veramente inesistente. Si chiude sostanzialmente qui il primo tempo.
Anche nella ripresa il gioco latita ed, infatti, i pochi pericoli per le rispettive porte vengono quasi esclusivamente da palle inattive. Su una di queste, al 12', passa lo Spezia; punizione da centrocampo su cui si dimostra impreparata la retroguardia granata, che lascia rimbalzare la sfera in area di rigore: si infila De Felici, che, con un pallonetto di piatto, mette in rete. I locali, a questo punto, passano ad una difesa a tre con l'innesto dell'attaccante Lorenzi per avere maggior peso davanti, ma è da corner che giunge la migliore occasione per il pareggio. Veraldi, a conclusione di uno schema interessante, libera al tiro Gargani, il cui destro sorvola di un nulla la traversa. Lo Spezia, a riprova di una giornata decisamente negativa sul piano della manovra, non sfrutta gli ampi spazi lasciati dal Pontedera, generosamente proteso alla ricerca del pareggio, che sarebbe stato il giusto premio agli sforzi dei ragazzi granata: Giuliani, prima, e Vatteroni, poi, sprecano alcune occasioni propizie. Per contro, il Pontedera riesce a creare pericoli alla porta dell'ex Caccia grazie ad alcune mischie generate da angoli o punizioni. Su una di queste, al 35', arriva l'ultima chance del pareggio: un cross dalla trequarti viene spizzato in area e messo appena alto sulla traversa, con un colpo di testa, da Cecchi, solo a pochi passi dalla porta spezzina. Peraltro, l'eccellente difensore granata sarebbe stato beffato una seconda volta, dal momento che, anche in questo caso, il sig. Cacelli aveva ravvisato un fuorigioco parso assai dubbio. La partita si chiude, infine, su un corner dei bianconeri privo di esito. Come detto, vittoria preziosissima per lo Spezia, che continua la sua corsa verso le finali nazionali, in un match, peraltro, da dimenticare sul piano del gioco. Per il Pontedera, penalizzato una volta di più da sfortunate decisioni arbitrali (ciò che sta diventando una stucchevole consuetudine), una sconfitta che fa male per il modo in cui si è verificata, ma una prestazione di ottimo livello al cospetto della terza della classe, a riprova dei progressi compiuti grazie al buon lavoro svolto.
Da ultimo, rinnoviamo gli auguri di un pronto recupero allo sfortunato Piattelli.

CITTA' DI PONTEDERA: Betti, Burchianti, Contini, Manetti, Cecchi, Parenti, Gargani, Piattelli, Scherlich, Veraldi, Mani. Entrati: Bini, Lorenzi, Di Bella, Prato. A disp.: Dinelli. All.: Manuel Caponi.<br >SPEZIA: Caccia, Giannini, Della Pina, Cantatore, Selimi, Gavini, Verdicchio, De Felici, Vatteroni, Grieco, Aziegbe. Entrati: Posenato, Giuliani, D'Angelo, Vicini, Panico, Reginato. A disp.: Alberti. All.: Luca Salvalaggio.<br > ARBITRO: Alessandro Cacelli di Livorno.<br > RETE: 47' De Felici.<br >NOTE: ammoniti Vatteroni, Grieco, Veraldi, Cantatore. Al Masoni di Fornacette era di scena il testacoda tra Pontedera e Spezia, due squadre che, in questa partita, miravano ad obiettivi diversi: i granata locali a testare il proprio livello di crescita, i bianconeri ospiti a incamerare punti necessari a consolidare la attuale posizione di classifica, indispensabile per centrare la qualificazione alle finali nazionali. Diciamo subito che il match ha dato una risposta positiva ad entrambi i team, dal momento che il Pontedera ha giocato alla pari con i ben pi&ugrave; ambiziosi avversari, che, dal canto loro, hanno ottenuto tre punti importantissimi, alla luce delle vittorie delle dirette concorrenti (Empoli, Siena e Prato): e diciamo anche che si &egrave; trattato di una partita fortemente condizionata da un duplice fattore, vale a dire un campo dal fondo del terreno di gioco estremamente irregolare (che ha penalizzato sicuramente gli ospiti, certo pi&ugrave; tecnici e abituati al sintetico del Ferdeghini) e un arbitraggio decisamente scadente (che ha penalizzato i locali, che, dopo i gravi errori patiti nella recente trasferta di Empoli, pagano nuovamente dazio oggi, non solo per alcune sviste assai rilevanti, ma anche per un generale atteggiamento del fischietto livornese, sbilanciato nella valutazione di tutti gli episodi pi&ugrave; controversi). Contrariamente ad altre occasioni, i locali partono con il piglio giusto e si affacciano per primi dalle parti del portiere ospite Caccia: al 6' ci prova Mani ma la punizione &egrave; di poco larga. Reagiscono prontamente i bianconeri che al 10' trovano Grieco solissimo a due passi da Betti (in posizione, peraltro, decisamente sospetta), ma il capitano granata sventa con una parata di puro istinto. Passano due minuti e lo Spezia costruisce una delle rare azioni corali, che porta Verdicchio a confezionare, con un cross radente dalla destra, un assist per Vatteroni, che incredibilmente spara alto. Al 13' risposta granata, ma la insistita azione di Veraldi in area avversaria si esaurisce a fondo campo. Il terreno non permette grandi svolazzi; solo con lanci lunghi che saltano il centrocampo si creano grattacapi alle difese: cos&igrave; avviene al 19' con Vatteroni lanciato a rete dalle retrovie e anticipato di un soffio da Betti in uscita bassa. Si giunge cos&igrave; al 23', quando si registra l'infortunio a Piattelli che, su un campanile, anticipa di testa un attaccante spezzino, che lo travolge con notevole foga (intervento punito solo con il giallo dal signor Cacelli): il centrocampista granata prima si rialza, poi crolla a terra, dove resta per lunghi interminabili minuti, tanto da rendere necessario l'intervento di un'ambulanza (dai primi esami pare che fortunatamente non si tratti di nulla di preoccupante; al ragazzo vanno gli auguri di pronta guarigione da parte di tutti). La partita riprende dopo una decina di minuti ed &egrave; il Pontedera che si conferma battagliero: alcune buone azioni di Scherlich, Varaldi e Mani (inframezzate da alcuni pericoli per la porta di Betti, nati soprattutto da palle inattive) fanno da preludio all'episodio chiave del match. Corre il minuto 35, quando Gargani pennella una punizione dal fronte sinistro dell'attacco granata su cui svetta Cecchi, il quale di testa deposita in rete: sarebbe il vantaggio dei locali, ma il signor Cacelli annulla per un fuorigioco apparso veramente inesistente. Si chiude sostanzialmente qui il primo tempo.<br >Anche nella ripresa il gioco latita ed, infatti, i pochi pericoli per le rispettive porte vengono quasi esclusivamente da palle inattive. Su una di queste, al 12', passa lo Spezia; punizione da centrocampo su cui si dimostra impreparata la retroguardia granata, che lascia rimbalzare la sfera in area di rigore: si infila De Felici, che, con un pallonetto di piatto, mette in rete. I locali, a questo punto, passano ad una difesa a tre con l'innesto dell'attaccante Lorenzi per avere maggior peso davanti, ma &egrave; da corner che giunge la migliore occasione per il pareggio. Veraldi, a conclusione di uno schema interessante, libera al tiro Gargani, il cui destro sorvola di un nulla la traversa. Lo Spezia, a riprova di una giornata decisamente negativa sul piano della manovra, non sfrutta gli ampi spazi lasciati dal Pontedera, generosamente proteso alla ricerca del pareggio, che sarebbe stato il giusto premio agli sforzi dei ragazzi granata: Giuliani, prima, e Vatteroni, poi, sprecano alcune occasioni propizie. Per contro, il Pontedera riesce a creare pericoli alla porta dell'ex Caccia grazie ad alcune mischie generate da angoli o punizioni. Su una di queste, al 35', arriva l'ultima chance del pareggio: un cross dalla trequarti viene spizzato in area e messo appena alto sulla traversa, con un colpo di testa, da Cecchi, solo a pochi passi dalla porta spezzina. Peraltro, l'eccellente difensore granata sarebbe stato beffato una seconda volta, dal momento che, anche in questo caso, il sig. Cacelli aveva ravvisato un fuorigioco parso assai dubbio. La partita si chiude, infine, su un corner dei bianconeri privo di esito. Come detto, vittoria preziosissima per lo Spezia, che continua la sua corsa verso le finali nazionali, in un match, peraltro, da dimenticare sul piano del gioco. Per il Pontedera, penalizzato una volta di pi&ugrave; da sfortunate decisioni arbitrali (ci&ograve; che sta diventando una stucchevole consuetudine), una sconfitta che fa male per il modo in cui si &egrave; verificata, ma una prestazione di ottimo livello al cospetto della terza della classe, a riprova dei progressi compiuti grazie al buon lavoro svolto.<br >Da ultimo, rinnoviamo gli auguri di un pronto recupero allo sfortunato Piattelli.




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