- Terza Categoria
- Sport Acquaviva
-
2 - 0
- Vescovado
ACQUAVIVA: Valdambrini, Solini, Lorenzini, Canapini, Santoni, Elmazi (63' Faleri), S.Mariani, M.Mariani (79' Calabresi), Garosi, Pellegrini (63' Oulmi), Goracci. A disp.: Gorelli, Barbi, Mezzanotte, Iorizzo. All.: Bindi.
VESCOVADO: Fabbo, Kokora (50' Gasmi), Palazzi (67' Martelli), Cresti, S.Russo, Loriga, Berni (58' V.Russo), Lazzeri, El Omari, Venuto, Bechi (71' Iannotta). A disp.: Pierantozzi, Bischeri. All.: Biancucci.
ARBITRO: Fallani di Siena.
RETI: 20' Goracci, 84' Oulmi.
NOTE. Rec.: 2'+4'. Ammoniti: Elmazi, Goracci, Faleri, Cresti.
Risultato all'inglese quello del Tripoli Ceccuzzi , che vede tornare alla vittoria la formazione di Acquaviva dopo diverse settimane avare di soddisfazioni. Il 2-0 di questa domenica arriva alla fine di 90'davvero sofferti, anche per i meriti di un Vescovado mai domo e restio a combattere fino al triplice fischio finale. I padroni di casa hanno invertito la tendenza: il gioco espresso forse non è stato all'altezza delle precedenti apparizioni, però senza dubbio portarsi a casa l'intera posta in palio contava più di dare spettacolo. Andando con ordine, le due formazioni vengono schierate in maniera speculare: 4-4-2 da entrambe le parti e un notevole equilibrio tattico. Gli azzurri di mister Bindi cominciano con un atteggiamento positivo, cercando di prendere in mano il pallino del gioco; i gialloneri di Biancucci invece tentano di far male nelle ripartenze: tale copione caratterizzerà buona parte del primo tempo, ma non rimarrà invariato. In apertura l'Acquaviva ha un'ottima opportunità con capitan Goracci che non riesce a capitalizzare un cross davvero interessante. I locali cercano spesso di aprire la manovra sugli esterni, in particolare nella corsia di destra, dove un Solini in forma smagliante difende e spinge con eguale intensità. Proprio dal laterale viene avviata l'azione che porta in vantaggio dell'Acquaviva al minuto 20:il n.2 azzurro entra in area, supera in dribbling Russo, tenta di mettere una palla morbida sul secondo palo che si stampa sul legno, ne nasce un flipper impazzito e Goracci da due passi risolve la mischia. Il gol com'era prevedibile dà notevole entusiasmo ai ragazzi di Bindi e a tutto il pubblico accorso allo stadio. Sull'onda dell'entusiasmo di lì a pochi minuti l'Acquaviva sfiora il raddoppio: corner a rientrare di Elmazi su cui non arriva nessuno, la palla giunge sul lato destro dell'area di rigore dove Garosi, lasciato colpevolmente solo, costringe il portiere Fabboad una parata sensazionale con una botta ravvicinata diretta all'angolino. Alla mezz'ora si segnala un pregevole fraseggio tra Goracci e Pellegrini, con il primo che trova una splendida imbucata per il secondo: la conclusione di contro balzo della punta azzurra (davvero difficile da eseguire) vola di poco alta sopra la traversa. Il Vescovado, fin lì forse timido e attendista, sul finale di tempo viene fuori alla distanza. Al 33' una manovra avvolgente della formazione ascianese porta ad un fulmineo uno-duetra Loriga e Venuto, il quale si presenta davanti a Valdambrini e si vede respingere il suo tiro all'ultimo istante da Canapini, autore di una diagonale da applausi. Si tratta del primo campanello d'allarme per Goracci e compagni. Lo stesso Venuto sarà infatti protagonista di due chiare occasioni da rete: nella prima il n.10 giallonero viene pescato da una verticalizzazione di Palazzi e tenta di soprendere l'estremo difensore avversario (leggermente fuori dai pali) con un pallonetto di prima intenzione che dà tutto il tempo a Valdambrini di riprendere la posizione; successivamente s'infila tra le maglie dei due centrali locali e si fa ipnotizzare dal portiere, che blocca a terra un suo impreciso rasoterra. Più tardi è El Omari a cercare un clamoroso eurogol con un destro dai 30 metri che non inquadra lo specchio per una questione di centimetri. Al 45', qualche istante prima dell'intervallo, il Vescovado ci riprova da calcio piazzato: capitan Palazzi calcia una punizione di seconda impattando la sfera di collo pieno e il suo bolide (indirizzato al sette') viene deviato in angolo da un attento Valdambrini. Si chiude qui il primo tempo, con i padroni di casa sotto assedio degli ospiti: la difesaazzurra però regge l'urto dell'attacco giallonero nonostante qualche errato disimpegno (come quello che costa l'ammonizione ad Elmazi, il quale scivolando rischia di aprire un'autostrada a Bechi verso la porta). Nella ripresa l'Acquaviva prova a farsi rivedere in avanti con la conclusione mancina di Garos dal limite, senza troppa fortuna. Di lì a poco Goracci si incunea nella parte sinistra dell'area di rigore e serve al centro un pallone delizioso che non trova la deviazione vincente di alcun compagno: sfumata ancora una volta l'opportunità del 2-0. Nonostante i sussulti della formazione locale, gli ascianesi tornano ad occupare stabilmente la metà campo dei chianini. Al 60'il solito Venuto beneficia di una perfetta sponda aerea del neo-entrato Gasmi, si invola verso la porta avversaria e sciupa malamente la palla del pareggio, strozzando la conclusione sul palo lontano. L'Acquaviva ha fretta di chiudere il conto e nell'azione successiva capitan Goracci, dopo aver protetto il pallone con tutta l'esperienza del caso, si gira e lancia a rete Garosi, il quale si vede chiudere lo specchio da una coraggiosa uscita a valanga di Fabbo. La metà del secondo tempo non registra azioni degne di nota bensì un incontro che col trascorrere dei minuti diventa sempre più maschio, con contrasti durissimi in mezzo al campo. Il Vescovado forse sul piano atletico ha ancora qualcosa da dare rispetto all'Acquaviva, nel cui collettivo diversi elementi risultano visibilmente provati. Ecco che Bindi allora decide di far entrare gente fresca come Faleri e Oulmi per dare corsa e fiato sulla mediana. L'allenatore dei padroni di casa sarà anche ripagato per la sua fiducia nei confronti di Oulmi, che all'84', in una situazione in bilico, firma il 2-0 con un gol da cineteca: Solini crossa dalla destra e il neo-entrato, pescato sulla parte opposta dell'area, si coordina alla perfezione e con la sua spettacolare semirovesciata volante non lascia scampo al n.1 rivale. La sua prodezza fa letteralmente esplodere il Ceccuzzi dopo un secondo tempo di grandissima sofferenza per il popolo acquavivano, anche per i meriti di un'avversaria che si è dimostrata certamente all'altezza. È questo l'ultimo avvenimento saliente di un match conclusoal termine di un forcing disperato del Vescovado, che fino all'ultimo secondo, con la punizione di Russo che impegna Valdambrini, non ha mai gettato la spugna. Vittoria meritata per quanto tribolata per l'Acquaviva, che scavalca in classifica proprio il Vescovado a quota 12 punti alla decima giornata. Nota di merito soprattutto per una linea difensiva estremamente solida (sututti Solini, in pieno stato di grazia), coadiuvata da un centrocampo estremamente generoso e dalla disponibilità delle punte, che andavano a rincorrere per prime gli avversari in possesso di palla. Sconfitta piena di rimpianti per il Vescovado (a cui va tributato un plauso per l'impegno e lo spirito di abnegazione), anche se mister Biancucci saprà da dove ripartire per riscattare al più presto una domenica sfortunata.
E.M.
ACQUAVIVA: Valdambrini, Solini, Lorenzini, Canapini, Santoni, Elmazi (63' Faleri), S.Mariani, M.Mariani (79' Calabresi), Garosi, Pellegrini (63' Oulmi), Goracci. A disp.: Gorelli, Barbi, Mezzanotte, Iorizzo. All.: Bindi.<br >VESCOVADO: Fabbo, Kokora (50' Gasmi), Palazzi (67' Martelli), Cresti, S.Russo, Loriga, Berni (58' V.Russo), Lazzeri, El Omari, Venuto, Bechi (71' Iannotta). A disp.: Pierantozzi, Bischeri. All.: Biancucci.<br >
ARBITRO: Fallani di Siena.<br >
RETI: 20' Goracci, 84' Oulmi.<br >NOTE. Rec.: 2'+4'. Ammoniti: Elmazi, Goracci, Faleri, Cresti.
Risultato all'inglese quello del Tripoli Ceccuzzi , che vede tornare alla vittoria la formazione di Acquaviva dopo diverse settimane avare di soddisfazioni. Il 2-0 di questa domenica arriva alla fine di 90'davvero sofferti, anche per i meriti di un Vescovado mai domo e restio a combattere fino al triplice fischio finale. I padroni di casa hanno invertito la tendenza: il gioco espresso forse non è stato all'altezza delle precedenti apparizioni, però senza dubbio portarsi a casa l'intera posta in palio contava più di dare spettacolo. Andando con ordine, le due formazioni vengono schierate in maniera speculare: 4-4-2 da entrambe le parti e un notevole equilibrio tattico. Gli azzurri di mister Bindi cominciano con un atteggiamento positivo, cercando di prendere in mano il pallino del gioco; i gialloneri di Biancucci invece tentano di far male nelle ripartenze: tale copione caratterizzerà buona parte del primo tempo, ma non rimarrà invariato. In apertura l'Acquaviva ha un'ottima opportunità con capitan Goracci che non riesce a capitalizzare un cross davvero interessante. I locali cercano spesso di aprire la manovra sugli esterni, in particolare nella corsia di destra, dove un Solini in forma smagliante difende e spinge con eguale intensità. Proprio dal laterale viene avviata l'azione che porta in vantaggio dell'Acquaviva al minuto 20:il n.2 azzurro entra in area, supera in dribbling Russo, tenta di mettere una palla morbida sul secondo palo che si stampa sul legno, ne nasce un flipper impazzito e Goracci da due passi risolve la mischia. Il gol com'era prevedibile dà notevole entusiasmo ai ragazzi di Bindi e a tutto il pubblico accorso allo stadio. Sull'onda dell'entusiasmo di lì a pochi minuti l'Acquaviva sfiora il raddoppio: corner a rientrare di Elmazi su cui non arriva nessuno, la palla giunge sul lato destro dell'area di rigore dove Garosi, lasciato colpevolmente solo, costringe il portiere Fabboad una parata sensazionale con una botta ravvicinata diretta all'angolino. Alla mezz'ora si segnala un pregevole fraseggio tra Goracci e Pellegrini, con il primo che trova una splendida imbucata per il secondo: la conclusione di contro balzo della punta azzurra (davvero difficile da eseguire) vola di poco alta sopra la traversa. Il Vescovado, fin lì forse timido e attendista, sul finale di tempo viene fuori alla distanza. Al 33' una manovra avvolgente della formazione ascianese porta ad un fulmineo uno-duetra Loriga e Venuto, il quale si presenta davanti a Valdambrini e si vede respingere il suo tiro all'ultimo istante da Canapini, autore di una diagonale da applausi. Si tratta del primo campanello d'allarme per Goracci e compagni. Lo stesso Venuto sarà infatti protagonista di due chiare occasioni da rete: nella prima il n.10 giallonero viene pescato da una verticalizzazione di Palazzi e tenta di soprendere l'estremo difensore avversario (leggermente fuori dai pali) con un pallonetto di prima intenzione che dà tutto il tempo a Valdambrini di riprendere la posizione; successivamente s'infila tra le maglie dei due centrali locali e si fa ipnotizzare dal portiere, che blocca a terra un suo impreciso rasoterra. Più tardi è El Omari a cercare un clamoroso eurogol con un destro dai 30 metri che non inquadra lo specchio per una questione di centimetri. Al 45', qualche istante prima dell'intervallo, il Vescovado ci riprova da calcio piazzato: capitan Palazzi calcia una punizione di seconda impattando la sfera di collo pieno e il suo bolide (indirizzato al sette') viene deviato in angolo da un attento Valdambrini. Si chiude qui il primo tempo, con i padroni di casa sotto assedio degli ospiti: la difesaazzurra però regge l'urto dell'attacco giallonero nonostante qualche errato disimpegno (come quello che costa l'ammonizione ad Elmazi, il quale scivolando rischia di aprire un'autostrada a Bechi verso la porta). Nella ripresa l'Acquaviva prova a farsi rivedere in avanti con la conclusione mancina di Garos dal limite, senza troppa fortuna. Di lì a poco Goracci si incunea nella parte sinistra dell'area di rigore e serve al centro un pallone delizioso che non trova la deviazione vincente di alcun compagno: sfumata ancora una volta l'opportunità del 2-0. Nonostante i sussulti della formazione locale, gli ascianesi tornano ad occupare stabilmente la metà campo dei chianini. Al 60'il solito Venuto beneficia di una perfetta sponda aerea del neo-entrato Gasmi, si invola verso la porta avversaria e sciupa malamente la palla del pareggio, strozzando la conclusione sul palo lontano. L'Acquaviva ha fretta di chiudere il conto e nell'azione successiva capitan Goracci, dopo aver protetto il pallone con tutta l'esperienza del caso, si gira e lancia a rete Garosi, il quale si vede chiudere lo specchio da una coraggiosa uscita a valanga di Fabbo. La metà del secondo tempo non registra azioni degne di nota bensì un incontro che col trascorrere dei minuti diventa sempre più maschio, con contrasti durissimi in mezzo al campo. Il Vescovado forse sul piano atletico ha ancora qualcosa da dare rispetto all'Acquaviva, nel cui collettivo diversi elementi risultano visibilmente provati. Ecco che Bindi allora decide di far entrare gente fresca come Faleri e Oulmi per dare corsa e fiato sulla mediana. L'allenatore dei padroni di casa sarà anche ripagato per la sua fiducia nei confronti di Oulmi, che all'84', in una situazione in bilico, firma il 2-0 con un gol da cineteca: Solini crossa dalla destra e il neo-entrato, pescato sulla parte opposta dell'area, si coordina alla perfezione e con la sua spettacolare semirovesciata volante non lascia scampo al n.1 rivale. La sua prodezza fa letteralmente esplodere il Ceccuzzi dopo un secondo tempo di grandissima sofferenza per il popolo acquavivano, anche per i meriti di un'avversaria che si è dimostrata certamente all'altezza. È questo l'ultimo avvenimento saliente di un match conclusoal termine di un forcing disperato del Vescovado, che fino all'ultimo secondo, con la punizione di Russo che impegna Valdambrini, non ha mai gettato la spugna. Vittoria meritata per quanto tribolata per l'Acquaviva, che scavalca in classifica proprio il Vescovado a quota 12 punti alla decima giornata. Nota di merito soprattutto per una linea difensiva estremamente solida (sututti Solini, in pieno stato di grazia), coadiuvata da un centrocampo estremamente generoso e dalla disponibilità delle punte, che andavano a rincorrere per prime gli avversari in possesso di palla. Sconfitta piena di rimpianti per il Vescovado (a cui va tributato un plauso per l'impegno e lo spirito di abnegazione), anche se mister Biancucci saprà da dove ripartire per riscattare al più presto una domenica sfortunata.
E.M.