- Giovanissimi Regionali GIR.D
- San Filippo
-
0 - 0
- San Marco Avenza
S.FILIPPO: Cagnacci, Romoli, Pizzolante, Massagli, Serafini, Angelini, Palumbo, Fejzzaj, Nicoletti, Costea, Nieri. A disp.: Bevacqua, Ippolito, Centoni, Fiorita, Cortini, Mosso, Garzelli. All.: Paolo Bianchi.
S.MARCO AVENZA: Poli, Laghezza, Castagnoli, Lazzarotti, Vetteroni, Bernacca, Orlandi, Dell'Amico, del Gaudio, Babbini, Sebastiani. A disp.: Gianfranchi, Tamburini, Corsi, Fusani, Scapinelli. All.: Igor Menichini.
ARBITRO: Elia Valenti di Lucca.
Lo scontro salvezza tra San Filippo e San Marco Avenza termina senza fare feriti e con un giusto pareggio che, probabilmente, è anche il risultato più giusto per quel che le due squadre hanno fatto vedere sul campo da gioco. C'è da dire che le occasioni da gol, per entrambe, sono arrivate in numero molto basso e non hanno certo fatto cadere dalla sedia i tifosi in tribuna, ma certo essi non possono dire di essersi annoiati, dato quanto la partita è stata combattuta fino all'ultimo, nonché sempre aperta a improvvisi colpi di scena che non sono arrivati solo per imprecisioni. Il primo tempo vede il San Marco Avenza cercare il vantaggio con più insistenza, essendo scesi in campo con maggiore fame e con più voglia di farsi valere sugli avversari. I ragazzi di mister Menichini tengono costantemente in mano il pallino del gioco, ma non arrivano con cattiveria dalle parti di Cagnacci, il quale non deve compiere nessun intervento di rilievo. Il secondo tempo segue più o meno lo stesso copione, soltanto che il San Marco Avenza comincia a calciare verso lo specchio con più insistenza, scaldando le mani di Cagnacci. Ci provano Sebastiani e Tamburani, entrambi lanciati in situazioni di 1 contro 1 col portiere del San Filippo, solo che ambedue i giocatori non riescono ad avere la giusta dose di cinismo e freddezza necessari per portare i propri compagni sul punteggio di uno a zero. Tocca dunque a capitan Babbini provare a trovare la via del gol, ma anche in questo caso il suo tiro è calibrato male e fa la barba al palo da ottima posizione. Nel finale, infine, avviene quasi il colpo di scena che avrebbe regalato con ogni probabilità la vittoria ai ragazzi di Mister Bianchi: Costea viene lanciato in profondità alle spalle della retroguardia ospite e si trova a tu per tu con Poli, il quale riesce ad ipnotizzarlo e mura la conclusione a botta sicura del numero 10 locale. La partita si conclude dunque con un giusto pareggio che non parrebbe lasciare l'amaro in bocca a nessuna delle due compagini, ma che sarebbe potuto essere stravolto in qualsiasi istante con una giocata. Il punto maturato nel finale risulta essere una buona soluzione in ottica salvezza per il San Marco Avenza, mentre smuove comunque la classifica del San Filippo che può guardare al futuro con maggiore fiducia.
Calciatoripiù: Babbini è stato il migliore dei suoi per l'impegno profuso e per aver cercato di portare i suoi alla vittoria con tutte le sue forze, mentre tra le fila dei locali Costea ha quasi trovato il gol vittoria con un'ottima giocata personale ed è stato una minaccia costante per la retroguardia avversaria.
S.FILIPPO: Cagnacci, Romoli, Pizzolante, Massagli, Serafini, Angelini, Palumbo, Fejzzaj, Nicoletti, Costea, Nieri. A disp.: Bevacqua, Ippolito, Centoni, Fiorita, Cortini, Mosso, Garzelli. All.: Paolo Bianchi.<br >S.MARCO AVENZA: Poli, Laghezza, Castagnoli, Lazzarotti, Vetteroni, Bernacca, Orlandi, Dell'Amico, del Gaudio, Babbini, Sebastiani. A disp.: Gianfranchi, Tamburini, Corsi, Fusani, Scapinelli. All.: Igor Menichini.<br >
ARBITRO: Elia Valenti di Lucca.
Lo scontro salvezza tra San Filippo e San Marco Avenza termina senza fare feriti e con un giusto pareggio che, probabilmente, è anche il risultato più giusto per quel che le due squadre hanno fatto vedere sul campo da gioco. C'è da dire che le occasioni da gol, per entrambe, sono arrivate in numero molto basso e non hanno certo fatto cadere dalla sedia i tifosi in tribuna, ma certo essi non possono dire di essersi annoiati, dato quanto la partita è stata combattuta fino all'ultimo, nonché sempre aperta a improvvisi colpi di scena che non sono arrivati solo per imprecisioni. Il primo tempo vede il San Marco Avenza cercare il vantaggio con più insistenza, essendo scesi in campo con maggiore fame e con più voglia di farsi valere sugli avversari. I ragazzi di mister Menichini tengono costantemente in mano il pallino del gioco, ma non arrivano con cattiveria dalle parti di Cagnacci, il quale non deve compiere nessun intervento di rilievo. Il secondo tempo segue più o meno lo stesso copione, soltanto che il San Marco Avenza comincia a calciare verso lo specchio con più insistenza, scaldando le mani di Cagnacci. Ci provano Sebastiani e Tamburani, entrambi lanciati in situazioni di 1 contro 1 col portiere del San Filippo, solo che ambedue i giocatori non riescono ad avere la giusta dose di cinismo e freddezza necessari per portare i propri compagni sul punteggio di uno a zero. Tocca dunque a capitan Babbini provare a trovare la via del gol, ma anche in questo caso il suo tiro è calibrato male e fa la barba al palo da ottima posizione. Nel finale, infine, avviene quasi il colpo di scena che avrebbe regalato con ogni probabilità la vittoria ai ragazzi di Mister Bianchi: Costea viene lanciato in profondità alle spalle della retroguardia ospite e si trova a tu per tu con Poli, il quale riesce ad ipnotizzarlo e mura la conclusione a botta sicura del numero 10 locale. La partita si conclude dunque con un giusto pareggio che non parrebbe lasciare l'amaro in bocca a nessuna delle due compagini, ma che sarebbe potuto essere stravolto in qualsiasi istante con una giocata. Il punto maturato nel finale risulta essere una buona soluzione in ottica salvezza per il San Marco Avenza, mentre smuove comunque la classifica del San Filippo che può guardare al futuro con maggiore fiducia. <b>
Calciatoripiù: Babbini</b> è stato il migliore dei suoi per l'impegno profuso e per aver cercato di portare i suoi alla vittoria con tutte le sue forze, mentre tra le fila dei locali <b>Costea </b>ha quasi trovato il gol vittoria con un'ottima giocata personale ed è stato una minaccia costante per la retroguardia avversaria.