• Allievi Regionali GIR.C
  • Pontassieve
  • 3 - 0
  • Settignanese


PONTASSIEVE: Vestri, Cappelli, Pratesi, Masini, Magliocca, Fantoni, Fattori, Gerbi, Focardi, Maccari, Fabbrucci. A disp.: Benvenuti, Vigliotti, Grattarola, Bottai. Nocentini. All.: Stefano Biagi.
SETTIGNANESE: Saccardi N., Borghini, Saccardi T., Giorgetti, Baldini, Viciani, Pini, Ricci, Massa, Chiappe, Vannini. A disp.: Martelluzzi, Marcacci, Orefice, Schiavone, Lazarev, Capanni, Corri. All.: Alessio Donadi.

ARBITRO: Alessandro Cenni di Firenze.
NOTE: ammoniti Bottai, Marcacci e Vannini.



Senza voler scomodare gli antichi greci a proposito di Euphemeo , preferiamo rimanere bassi e parlare di paradossi del calcio, non di eufemismi, nel commentare questo ammaliante zero a zero che ricorda ai più un vecchio successo della Nannini nazionale... Bello e impossibile . Bello perchè non capita tutte le domeniche di assistere ad un pari a reti bianche cui sono inverosimilmente mancati solo i gol. Impossibile perchè avremo annotato sul taccuino almeno una mezza dozzina di palle gol che hanno esaltato in primis le polveri bagnate degli attaccanti, e quindi le doti dei due guardiani (Saccardi N. su tutti), tanto da cristallizzare un pari che, senza forse, premia di più gli ospiti a dispetto della gara sfortunata dei padroni di casa. Il Ponte, a secco di vittorie da un'eternità (soprattutto se si vuole vincere un campionato), è partito subito con la marcia alta, ben conscio dell'importanza capitale che rivestiva la gara odierna. La Settignanese, inizialmente quasi intimorita dalla partenza a razzo dei ragazzi di Biagi, ha sublimato il tutto venendo fuori alla distanza, approfittando anche di un leggero calo dei padroni di casa che, soprattutto nella prima frazione di gara, avevano davvero speso tanto. Lo spreco in avanti è cominciato subito dopo il fischio d'inizio, tanto è vero che su azione d'angolo Gerbi non è arrivato per un nonnulla all'appuntamento con il gol. Subito dopo è partito lo show al rovescio di bomber Focardi che in almeno un paio d'occasioni ha scaraventato alle stelle palloni facili a tu per tu con Saccardi N. Il portiere ospite si è invece superato su di una rasoiata ad incrociare di Fattori, splendidamente servito da Masini, e quando nulla poteva è stato aiutato dai suoi compagni di reparto che hanno ricacciato all'indietro sulla linea di porta un pallonetto calibrato di Fabbrucci. Se nella prima frazione di gara il Ponte meritava eccome, nella ripresa il livello di gara si è parzialmente riequilibrato, anche e soprattutto per merito dei rossoneri che hanno lasciato scendere un brivido forte lungo la schiena di Vestri & soci. Tutto per merito di capitan Vannini che ha colpito a botta sicura una clamorosa traversa a portiere battuto, prima che lo stesso Vestri inchiodasse a terra un velenoso diagonale di Pini. Il Ponte, scosso dal timore di scialacquare in un attimo quanto aveva costruito soprattutto nella prima parte di gara, ha raccolto le energie ed ha ripreso a martellare la difesa ospite mancando però sempre il colpo del ko. Ad onor del vero, ci hanno pensato prima i guantoni di Saccardi N., bravo a respingere un destro in corsa di Focardi, e poi i tabelloni esterni dello stadio, quando ancora Focardi ha gettato alle stelle un altro paio di clamorose palle gol che hanno strozzato in gola l'urlo liberatorio di una vittoria che resterà tale solo ai punti. Onore agli ospiti, mai domi e sempre pungenti nelle ripartenze, trascinati come non mai da un indomito Vannini, anche se gli applausi convinti di fine gara vanno tutti alla truppa di mister Biagi per il coraggio mostrato, la qualità del gioco sviluppata intorno ad un finisseur d'autore quale Pippo Maccari, cui è mancato solo l'essenza del prodotto finale, il gol. Per uno zero a zero che più bello e impossibile non c'è.
L'intervista
Stefano Biagi a fine gara commenta con grande soddisfazione l'impresa dei suoi ragazzi, capaci di conquistare l'élite con due giornate di anticipo. Al tecnico del Pontassieve chiediamo se già ad inizio anno aveva capito che il suo gruppo avrebbe potuto puntare in alto. Sapevo di avere un buonissimo gruppo, d'altronde già lo scorso anno alcuni ragazzi giocarono con i '96 tra i regionali e l'organico era ricco di qualità. Ma negli anni questo '97 non ha mai fatto particolarmente bene, quindi durante il ritiro ho cercato di lavorare perché i ragazzi prendessero consapevolezza dei loro mezzi e puntassero all'alta classifica. Poi le cinque vittorie consecutive all'inizio ci ha dato il coraggio . Un segreto del suo Pontassieve? E' un gruppo fantastico, di tutti ragazzi che sono amici tra loro anche fuori dal campo. Questo organico si è formato piano piano negli anni, grazie agli opportuni inserimenti della società . La sua squadra aveva qualcosa in più delle avversarie? Penso che la nostra forza sia stata la continuità di rendimento: non credo sia un caso il fatto che negli scontri diretti non abbiamo mai perso. Non abbiamo incontrato momenti particolarmente difficili. Forse dopo la vittoria contro la Fortis abbiamo avuto alcuni infortuni gravi e un po' di paura era subentrata, ma uscendo imbattuti dallo scontro diretto col Montevarchi abbiamo capito che il successo era vicino . Per la società è un successo fondamentale. Conquistare l'élite significa per la società continuare a crescere. Nel bacino del Valdarno avere questa categoria permette di rinforzare ulteriormente gli organici . Il suo Pontassieve, al di là dei risultati, ha ricevuto attestati di stima anche sul piano del gioco. Nel nostro girone abbiamo miglior attacco e miglior difesa: a me piace lavorare anche sulla fase difensiva, ma fatta con tutti i giocatori a disposizione, andando ad attaccare gli avversari quando sono in fase di possesso di palla. Ci sono state alcune squadre nel girone che hanno giocato un buon calcio, ma noi abbiamo avuto più continuità di tutti . Quali avversari ha temuto di più per la vittoria? Consideravo da temere il Montevarchi, però dopo le feste è calato un po' e ha perso terreno. In più sapevo che la Fortis era una buona compagine. Ma come ho sempre detto ai ragazzi, la chiave eravamo noi: questo campionato potevamo perderlo solo noi . Vede ragazzi pronti per il salto in prima squadra tra i suoi? Da quando sono a Pontassieve molti giocatori allenati da me sono arrivati nella rosa della prima squadra. Penso che anche in questo gruppo ci siano già due o tre ragazzi pronti per fare il salto . Per il prossimo anno proverà la categoria d'élite? Ho già deciso che lascerò Pontassieve, perché sono qui sei anni ed è il tempo di cambiare. Mi piacerebbe anche provare una prima squadra. Comunque se non arriveranno proposte interessanti, farò un anno di riposo . Una dedica? Questa vittoria la dedico alla società: anche se ho deciso di venire via sono sempre stato trattato col massimo riguardo .

PONTASSIEVE: Vestri, Cappelli, Pratesi, Masini, Magliocca, Fantoni, Fattori, Gerbi, Focardi, Maccari, Fabbrucci. A disp.: Benvenuti, Vigliotti, Grattarola, Bottai. Nocentini. All.: Stefano Biagi.<br >SETTIGNANESE: Saccardi N., Borghini, Saccardi T., Giorgetti, Baldini, Viciani, Pini, Ricci, Massa, Chiappe, Vannini. A disp.: Martelluzzi, Marcacci, Orefice, Schiavone, Lazarev, Capanni, Corri. All.: Alessio Donadi.<br > ARBITRO: Alessandro Cenni di Firenze.<br >NOTE: ammoniti Bottai, Marcacci e Vannini. Senza voler scomodare gli antichi greci a proposito di Euphemeo , preferiamo rimanere bassi e parlare di paradossi del calcio, non di eufemismi, nel commentare questo ammaliante zero a zero che ricorda ai pi&ugrave; un vecchio successo della Nannini nazionale... Bello e impossibile . Bello perch&egrave; non capita tutte le domeniche di assistere ad un pari a reti bianche cui sono inverosimilmente mancati solo i gol. Impossibile perch&egrave; avremo annotato sul taccuino almeno una mezza dozzina di palle gol che hanno esaltato in primis le polveri bagnate degli attaccanti, e quindi le doti dei due guardiani (Saccardi N. su tutti), tanto da cristallizzare un pari che, senza forse, premia di pi&ugrave; gli ospiti a dispetto della gara sfortunata dei padroni di casa. Il Ponte, a secco di vittorie da un'eternit&agrave; (soprattutto se si vuole vincere un campionato), &egrave; partito subito con la marcia alta, ben conscio dell'importanza capitale che rivestiva la gara odierna. La Settignanese, inizialmente quasi intimorita dalla partenza a razzo dei ragazzi di Biagi, ha sublimato il tutto venendo fuori alla distanza, approfittando anche di un leggero calo dei padroni di casa che, soprattutto nella prima frazione di gara, avevano davvero speso tanto. Lo spreco in avanti &egrave; cominciato subito dopo il fischio d'inizio, tanto &egrave; vero che su azione d'angolo Gerbi non &egrave; arrivato per un nonnulla all'appuntamento con il gol. Subito dopo &egrave; partito lo show al rovescio di bomber Focardi che in almeno un paio d'occasioni ha scaraventato alle stelle palloni facili a tu per tu con Saccardi N. Il portiere ospite si &egrave; invece superato su di una rasoiata ad incrociare di Fattori, splendidamente servito da Masini, e quando nulla poteva &egrave; stato aiutato dai suoi compagni di reparto che hanno ricacciato all'indietro sulla linea di porta un pallonetto calibrato di Fabbrucci. Se nella prima frazione di gara il Ponte meritava eccome, nella ripresa il livello di gara si &egrave; parzialmente riequilibrato, anche e soprattutto per merito dei rossoneri che hanno lasciato scendere un brivido forte lungo la schiena di Vestri & soci. Tutto per merito di capitan Vannini che ha colpito a botta sicura una clamorosa traversa a portiere battuto, prima che lo stesso Vestri inchiodasse a terra un velenoso diagonale di Pini. Il Ponte, scosso dal timore di scialacquare in un attimo quanto aveva costruito soprattutto nella prima parte di gara, ha raccolto le energie ed ha ripreso a martellare la difesa ospite mancando per&ograve; sempre il colpo del ko. Ad onor del vero, ci hanno pensato prima i guantoni di Saccardi N., bravo a respingere un destro in corsa di Focardi, e poi i tabelloni esterni dello stadio, quando ancora Focardi ha gettato alle stelle un altro paio di clamorose palle gol che hanno strozzato in gola l'urlo liberatorio di una vittoria che rester&agrave; tale solo ai punti. Onore agli ospiti, mai domi e sempre pungenti nelle ripartenze, trascinati come non mai da un indomito Vannini, anche se gli applausi convinti di fine gara vanno tutti alla truppa di mister Biagi per il coraggio mostrato, la qualit&agrave; del gioco sviluppata intorno ad un finisseur d'autore quale Pippo Maccari, cui &egrave; mancato solo l'essenza del prodotto finale, il gol. Per uno zero a zero che pi&ugrave; bello e impossibile non c'&egrave;.<br >L'intervista<br ><b>Stefano Biagi</b> a fine gara commenta con grande soddisfazione l'impresa dei suoi ragazzi, capaci di conquistare l'&eacute;lite con due giornate di anticipo. Al tecnico del Pontassieve chiediamo se gi&agrave; ad inizio anno aveva capito che il suo gruppo avrebbe potuto puntare in alto. <b>Sapevo di avere un buonissimo gruppo, d'altronde gi&agrave; lo scorso anno alcuni ragazzi giocarono con i '96 tra i regionali e l'organico era ricco di qualit&agrave;. Ma negli anni questo '97 non ha mai fatto particolarmente bene, quindi durante il ritiro ho cercato di lavorare perch&eacute; i ragazzi prendessero consapevolezza dei loro mezzi e puntassero all'alta classifica. Poi le cinque vittorie consecutive all'inizio ci ha dato il coraggio</b> . Un segreto del suo Pontassieve? <b>E' un gruppo fantastico, di tutti ragazzi che sono amici tra loro anche fuori dal campo. Questo organico si &egrave; formato piano piano negli anni, grazie agli opportuni inserimenti della societ&agrave;</b> . La sua squadra aveva qualcosa in pi&ugrave; delle avversarie? <b>Penso che la nostra forza sia stata la continuit&agrave; di rendimento: non credo sia un caso il fatto che negli scontri diretti non abbiamo mai perso. Non abbiamo incontrato momenti particolarmente difficili. Forse dopo la vittoria contro la Fortis abbiamo avuto alcuni infortuni gravi e un po' di paura era subentrata, ma uscendo imbattuti dallo scontro diretto col Montevarchi abbiamo capito che il successo era vicino</b> . Per la societ&agrave; &egrave; un successo fondamentale. <b>Conquistare l'&eacute;lite significa per la societ&agrave; continuare a crescere. Nel bacino del Valdarno avere questa categoria permette di rinforzare ulteriormente gli organici</b> . Il suo Pontassieve, al di l&agrave; dei risultati, ha ricevuto attestati di stima anche sul piano del gioco. <b>Nel nostro girone abbiamo miglior attacco e miglior difesa: a me piace lavorare anche sulla fase difensiva, ma fatta con tutti i giocatori a disposizione, andando ad attaccare gli avversari quando sono in fase di possesso di palla. Ci sono state alcune squadre nel girone che hanno giocato un buon calcio, ma noi abbiamo avuto pi&ugrave; continuit&agrave; di tutti</b> . Quali avversari ha temuto di pi&ugrave; per la vittoria? <b>Consideravo da temere il Montevarchi, per&ograve; dopo le feste &egrave; calato un po' e ha perso terreno. In pi&ugrave; sapevo che la Fortis era una buona compagine. Ma come ho sempre detto ai ragazzi, la chiave eravamo noi: questo campionato potevamo perderlo solo noi</b> . Vede ragazzi pronti per il salto in prima squadra tra i suoi? <b>Da quando sono a Pontassieve molti giocatori allenati da me sono arrivati nella rosa della prima squadra. Penso che anche in questo gruppo ci siano gi&agrave; due o tre ragazzi pronti per fare il salto</b> . Per il prossimo anno prover&agrave; la categoria d'&eacute;lite? <b>Ho gi&agrave; deciso che lascer&ograve; Pontassieve, perch&eacute; sono qui sei anni ed &egrave; il tempo di cambiare. Mi piacerebbe anche provare una prima squadra. Comunque se non arriveranno proposte interessanti, far&ograve; un anno di riposo</b> . Una dedica? <b>Questa vittoria la dedico alla societ&agrave;: anche se ho deciso di venire via sono sempre stato trattato col massimo riguardo</b> .




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