- Allievi Regionali GIR.B
- Valdera
-
0 - 1
- ProLivorno Sorgenti
VALDERA: Pistolesi 6, Novelli 6, Lapucci 6.5, Bechini 5.5, Mattolini 5.5, Bottoni 5.5, Della Bartola 5 (51' Menichinelli 5.5), Gnanapragasam 5, Volpi 6 (76' Cesarano sv), Gabellieri 5 (74' Giuntini sv), Giannini 5. A disp.: Golfarini, Rovini, Priami. All.: Filippo Cioni.
PRO LIVORNO SORGENTI: Poles 7.5, Martelli 5.5, Chkhenkeu 6.5, Falleni 6.5, Rivecci 6, Botti 6.5, Pacini 7 (67' Montecalvo sv), Pagni 5.5 (57' Berti 5.5), Pellegrini 6.5 (74' Corsani sv), Zoncu 5 (44' Vaglini 6), Tantone 6. A disp.: Orchide. All.: Riccardo Cinini.
ARBITRO: Arvia di Pontedera 5.5.
RETE: 48' Pellegrini.
NOTE: angoli 2-3. Fuorigioco 4-4. Ammoniti Bottoni (Valdera); Pagni, Chkhenkeu, Poles, Vaglini e Martelli (Po Livorno). Rec. 1'+4'.
Veni, vidi, vici . Il Pro Livorno Sorgenti espugna il campo di Capannoli e si vendica, sportivamente parlando, del pesante 1-6 subito all'andata tra le mura amiche. Il successo rilancia ancora di più le quotazioni degli amaranto, che continuano la propria serie positiva e si riportano nelle zone nobili della classifica. Per il Valdera invece la sconfitta è dolorosa, e non solo perché causa il superamento in classifica proprio degli amaranto. L'opaca prestazione in fase d'attacco, la mancanza di grinta e idee a centrocampo - zona letteralmente dominata dagli ospiti - dopo il brutto pareggio della scorsa giornata dovrebbe far riflettere su certi meccanismi diventati prevedibili e di conseguenza poco efficaci. Questo non significa che il Pro Livorno abbia meritato in pieno la vittoria, o che il loro gioco sia stato così spumeggiante da mettere in seria difficoltà il Valdera. La vittoria sta tutta nella semplicità, nella coerenza tattica degli ospiti. Il mantenere una logica posizione in mezzo al campo, il fare movimenti che non squilibrano l'assetto, in partite come queste può fare davvero la differenza. La prima vera occasione annotabile si ha al 19', quando Gabellieri crossa sul secondo palo per l'accorrente Della Bartola, il quale manca la deviazione per pochissimi centimetri. L'attacco del Valdera è sterile. Giannini e Volpi si invertono spesso la posizione ma il cambio di ruolo - soprattutto Giannini nelle vesti di rifinitore - non convince più di tanto. Lo stesso Volpi va vicino al gol sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma dal cuore dell'area non riesce a concludere a causa del recupero estremo di Chkhenkeu. Nella ripresa le cose non migliorano. Ma a differenza del primo tempo, gli ospiti si rendono pericolosi e sbloccano quasi subito il match. Pacini recupera palla a centrocampo, serve in profondità Tantone il quale, da posizione defilata, mette in mezzo per Pellegrini che insacca da posizione ravvicinata. Nonostante l'opposizione di Lapucci, Tantone trova lo spiraglio giusto per l'assist al compagno, abile a superare Bechini in velocità. La reazione dei padroni di casa non c'è. O meglio c'è, ma è talmente sterile da non essere percepita. Recriminazioni da una parte e dall'altra: al 60' Gnanapragasam, al primo spunto interessante, viene atterrato da Martelli sul vertice destro dell'area di rigore, ma l'arbitro lascia correre come se fosse tutto regolare; due minuti dopo Berti lancia lungo per Tantone, ma la corsa solitaria dell'attaccante verso la porta di Pistolesi viene interrotta per l'assegnazione di un calcio di punizione proprio in favore degli ospiti, distruggendo qualsiasi idea di regola del vantaggio. Le conclusioni verso la porta difesa da Poles si fanno poco più frequenti ma rimangono inefficaci. L'ultimo sussulto, che per la verità è anche il primo ed il più concreto della partita, si ha al 74', quando Giannini incorna un preciso cross di Mattolini ma la risposta di Poles è strepitosa e con la punta delle dita toglie la palla da sotto la traversa. Finisce praticamente qui. Gli ospiti gridano e festeggiano giustamente per la vittoria. Forse parlare di crisi è esagerato, ma sicuramente il Valdera dovrà cambiare testa il più presto possibile se vorrà tornare nelle posizioni che contano.
Calciatoripiù: Lapucci (Valdera): il più ordinato e diligente. Tampona più che può le perdite nate nel cuore del proprio centrocampo. Poles (Pro Livorno Sorgenti): non si vede praticamente mai, ma nel momento che conta compie una prodezza importante quanto un gol, se non di più. Pacini (Pro Livorno Sorgenti): l'azione del gol parte dal suo piede, e nel cuore del centrocampo si dimostra un vero leader.
Gabriele Nieri
VALDERA: Pistolesi 6, Novelli 6, Lapucci 6.5, Bechini 5.5, Mattolini 5.5, Bottoni 5.5, Della Bartola 5 (51' Menichinelli 5.5), Gnanapragasam 5, Volpi 6 (76' Cesarano sv), Gabellieri 5 (74' Giuntini sv), Giannini 5. A disp.: Golfarini, Rovini, Priami. All.: Filippo Cioni.<br >PRO LIVORNO SORGENTI: Poles 7.5, Martelli 5.5, Chkhenkeu 6.5, Falleni 6.5, Rivecci 6, Botti 6.5, Pacini 7 (67' Montecalvo sv), Pagni 5.5 (57' Berti 5.5), Pellegrini 6.5 (74' Corsani sv), Zoncu 5 (44' Vaglini 6), Tantone 6. A disp.: Orchide. All.: Riccardo Cinini.<br >
ARBITRO: Arvia di Pontedera 5.5.<br >
RETE: 48' Pellegrini.<br >NOTE: angoli 2-3. Fuorigioco 4-4. Ammoniti Bottoni (Valdera); Pagni, Chkhenkeu, Poles, Vaglini e Martelli (Po Livorno). Rec. 1'+4'.
Veni, vidi, vici . Il Pro Livorno Sorgenti espugna il campo di Capannoli e si vendica, sportivamente parlando, del pesante 1-6 subito all'andata tra le mura amiche. Il successo rilancia ancora di più le quotazioni degli amaranto, che continuano la propria serie positiva e si riportano nelle zone nobili della classifica. Per il Valdera invece la sconfitta è dolorosa, e non solo perché causa il superamento in classifica proprio degli amaranto. L'opaca prestazione in fase d'attacco, la mancanza di grinta e idee a centrocampo - zona letteralmente dominata dagli ospiti - dopo il brutto pareggio della scorsa giornata dovrebbe far riflettere su certi meccanismi diventati prevedibili e di conseguenza poco efficaci. Questo non significa che il Pro Livorno abbia meritato in pieno la vittoria, o che il loro gioco sia stato così spumeggiante da mettere in seria difficoltà il Valdera. La vittoria sta tutta nella semplicità, nella coerenza tattica degli ospiti. Il mantenere una logica posizione in mezzo al campo, il fare movimenti che non squilibrano l'assetto, in partite come queste può fare davvero la differenza. La prima vera occasione annotabile si ha al 19', quando Gabellieri crossa sul secondo palo per l'accorrente Della Bartola, il quale manca la deviazione per pochissimi centimetri. L'attacco del Valdera è sterile. Giannini e Volpi si invertono spesso la posizione ma il cambio di ruolo - soprattutto Giannini nelle vesti di rifinitore - non convince più di tanto. Lo stesso Volpi va vicino al gol sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma dal cuore dell'area non riesce a concludere a causa del recupero estremo di Chkhenkeu. Nella ripresa le cose non migliorano. Ma a differenza del primo tempo, gli ospiti si rendono pericolosi e sbloccano quasi subito il match. Pacini recupera palla a centrocampo, serve in profondità Tantone il quale, da posizione defilata, mette in mezzo per Pellegrini che insacca da posizione ravvicinata. Nonostante l'opposizione di Lapucci, Tantone trova lo spiraglio giusto per l'assist al compagno, abile a superare Bechini in velocità. La reazione dei padroni di casa non c'è. O meglio c'è, ma è talmente sterile da non essere percepita. Recriminazioni da una parte e dall'altra: al 60' Gnanapragasam, al primo spunto interessante, viene atterrato da Martelli sul vertice destro dell'area di rigore, ma l'arbitro lascia correre come se fosse tutto regolare; due minuti dopo Berti lancia lungo per Tantone, ma la corsa solitaria dell'attaccante verso la porta di Pistolesi viene interrotta per l'assegnazione di un calcio di punizione proprio in favore degli ospiti, distruggendo qualsiasi idea di regola del vantaggio. Le conclusioni verso la porta difesa da Poles si fanno poco più frequenti ma rimangono inefficaci. L'ultimo sussulto, che per la verità è anche il primo ed il più concreto della partita, si ha al 74', quando Giannini incorna un preciso cross di Mattolini ma la risposta di Poles è strepitosa e con la punta delle dita toglie la palla da sotto la traversa. Finisce praticamente qui. Gli ospiti gridano e festeggiano giustamente per la vittoria. Forse parlare di crisi è esagerato, ma sicuramente il Valdera dovrà cambiare testa il più presto possibile se vorrà tornare nelle posizioni che contano.<br ><b>
Calciatoripiù: Lapucci (Valdera)</b>: il più ordinato e diligente. Tampona più che può le perdite nate nel cuore del proprio centrocampo. <b>Poles (Pro Livorno Sorgenti)</b>: non si vede praticamente mai, ma nel momento che conta compie una prodezza importante quanto un gol, se non di più. <b>Pacini (Pro Livorno Sorgenti)</b>: l'azione del gol parte dal suo piede, e nel cuore del centrocampo si dimostra un vero leader.
Gabriele Nieri