- Berretti GIR.C
- Livorno
-
1 - 0
- Olbia
LIVORNO: Raffa, Balleri (89' Del Bravo), Casanova, Santini, Bellandi (60' Pini), Lischi, Bartolini, Bardini, Alesso, Noccioli (89' Mazroui), Camarlinghi (60' Pallecchi). A disp.: Demi, Carlucci, Petri, Boldrini, Fornaciari, Habumuremyi, Marangon. All.: Luigi Pagliuca.
OLBIA: Idrissi 7,5, Pilo 6, Melgari 6, Caria 6,5 (88' Demarcus s.v.), Patta 6,5, Vitiello 6, Derosas 6,5, Marongiu 6, Mossa 6, Djeng 6, Vispo 6,5. A disp.: Cibei, Vargiu, Boi, Vacca, Mura e Ciaddu. All.: Luca Raineri 6.
RETE: 88' Pini.
ARBITRO: Ricci di Viareggio, coad. da Rossi e De Stefano di Empoli.
NOTE: ammoniti Casanova, Pallecchi e Idrissi. Angoli 8-3. Recupero di 1' e 4'.
Il Livorno di Luigi Pagliuca non conosce ostacoli, non conosce limiti e vola ad ali spiegate in cima alla classifica. Sette partite per sette vittorie che consegnano agli amaranto il primato a punteggio pieno, ed anche l'Olbia di Raineri dopo una lunga resistenza è costretto a cadere sotto il colpo di testa di Gabriele Pini. A due minuti dal fischio finale. Il match, dominato sul piano del palleggio e delle occasioni dai labronici, vede i padroni di casa divorarsi un'infinità di palle-gol, prima di indovinare il colpo vincente. Già al 2' un assist di Camarlinghi consegna a Bardini la prima opportunità sventata dall'uscita di Idrissi (migliore in campo); gli amaranto spingono e al 7' sprecano una doppia occasione. L'affondo di Bellandi apre la strada a Camarlighi che in slalom dal limite raggiunge il dischetto del rigore ma si fa respingere il tiro da Idrissi, Casanova raccoglie la sfera e rimette al centro dove Bartolini si fa parare il destro dallo stesso portiere sardo. E' un Livorno che cresce di ritmo e di intensità che macina gioco senza però trovare la via del gol. L'Olbia tampona come può per poi cercare, con fatica, di affondare il colpo in contropiede. Al 13', 20', 21' sono ancora i locali a mangiarsi le mani, prima con Bartolini bravo a tagliare verso il primo palo ma strozzando l'assist di Camarlinghi sul fondo; poi con uno scatenato Alesso abile a destreggiarsi nell'arco di un minuto con gioco di gambe ma entrambe le conclusioni trovano Idrissi attento nel deviare in corner i suoi tentativi. Prima di annotare il primo velleitario tiro di Caria al 33' alzatosi oltre la traversa, c'è ancora spazio per due occasioni amaranto. Gli angoli di Bartolini trovano al 26' un destro di Noccioli che si stampa sul palo e al 29' un colpo di testa di Bardini respinto sulla linea dal corpo di Caria, appostato sul primo palo. La prima frazione si chiude sullo 0-0 con un sinistro di Bardini dal limite che chiama Idrissi alla risposta deviando in angolo con la punta delle dita. I secondi quarantacinque minuti riaprono il match sulla falsa riga del primo tempo. Il Livorno che attacca con l'Olbia a difendere con le unghie e con i denti il risultato. Al 48' due mezze opportunità vengono sprecate da Camarlighi e Noccioli. Al 50' una palla persa da Bellandi mette i brividi a Raffa con Derosas bravo ad infilarsi nel rimpallo e calciare con forza il pallone sfiorando il palo di un niente, ma la macchina amaranto si rimette presto in moto: al 54' Alesso inventa un assist per Bardini che da pochi centimetri colpisce l'esterno della rete, e poi ancora Bartolini al 57', Pallecchi al 63' e Pini al 68' ci provano senza indovinare lo spunto vincente. Poi, al 72' un'uscita a vuoto di Raffa su un cross di Melgari consegna ancora a Derosas la sfera, brividi che vengono spazzati via dal recupero del portiere locale che respinge la conclusione. Pagliuca nel frattempo ridisegna il tridente d'attacco ed infine, quando le speranze sembrano affievolirsi ci pensa Pini all'88', al suo secondo gol stagionale, a sbloccare il match. Casanova raccoglie il corner corto di Noccioli e crossa sul secondo palo dove la fronte di Pini svetta per prima infilando la sfera sotto la traversa. Esplode la panchina amaranto, salta la tribuna del Priami che scioglie le riserve in un lungo sospiro di sollievo. La corsa inarrestabile del Livorno prosegue mentre quella dell'Olbia si ferma a pochi passi dall'impresa.
LE PAGELLE AMARANTO
Raffa: 6 Sicuro tra i pali anche se denota qualche imprecisione, soprattutto nelle uscite quando per poco non concede il gol.
Balleri: 6 Ha gambe e fiato per spingere sul fondo dove impegna Patta a chiuderne lo spazio. La marcatura su Mossa però è faticosa. Dall'89' Del Bravo: s.v. Gettone di presenza. Difende il risultato negli ultimi concitati istanti di gara.
Casanova: 6 Pulito ed ordinato, equilibra le energie e pennella il cross che trova la capocciata vincente di Gabriele Pini.
Santini: 6,5 Splendido nella gestione della difesa, con un senso della posizione e dell'anticipo di un'altra categoria.
Bellandi: 6,5 Si siede in cabina di regia e guida il palleggio e i tempi di gioco degli amaranto con autorevolezza. Dal 60' Pini: 7 Cambia volto all'attacco, si accentra e dialoga con i compagni di reparto. Vuole il gol e lo trova all'ultimo tuffo.
Lischi: 6 Il capitano si integra alla perfezione con la retroguardia, soprattutto con Santini con cui forma una coppia impenetrabile.
Bartolini: 6,5 E' l'arma in più, il cavallo di Troia che con i suoi inserimenti impensierisce la difesa sarda. Bravo.
Bardini: 6 Il mediano che non ti aspetti, quello con i piedi dolci che calcia le punizioni e che fa girare la sfera con rapidità.
Alesso: 6,5 Fa a sportellate con due centrali sardi, apre gli spazi e sfiora il quarto gol personale in più di un'occasione.
Noccioli: 6 Regala sprazzi di luce trovando linee di passaggio complicate e sfiora il gol a più riprese. Dall'89' Mazroui: s.v. Ha voglia di giocare e spirito di iniziativa. Entra e consegna subito un assist al bacio per Alesso.
Camarlinghi: 6 Caria chiude sempre con attenzione e allora cerca spesso di accentrarsi per dettare l'ultimo passaggio. Dal 60' Pallecchi: 6 Viene cercato e servito poco dai compagni, però fa salire la squadra con rapidità e si muove bene.
All. Pagliuca: 6,5 L'eredità di Nappi non gli pesa e allora urla, incita e applaude i suoi credendoci fino in fondo.
Matteo Galli
LIVORNO: Raffa, Balleri (89' Del Bravo), Casanova, Santini, Bellandi (60' Pini), Lischi, Bartolini, Bardini, Alesso, Noccioli (89' Mazroui), Camarlinghi (60' Pallecchi). A disp.: Demi, Carlucci, Petri, Boldrini, Fornaciari, Habumuremyi, Marangon. All.: Luigi Pagliuca.<br >OLBIA: Idrissi 7,5, Pilo 6, Melgari 6, Caria 6,5 (88' Demarcus s.v.), Patta 6,5, Vitiello 6, Derosas 6,5, Marongiu 6, Mossa 6, Djeng 6, Vispo 6,5. A disp.: Cibei, Vargiu, Boi, Vacca, Mura e Ciaddu. All.: Luca Raineri 6.<br >
RETE: 88' Pini.<br >
ARBITRO: Ricci di Viareggio, coad. da Rossi e De Stefano di Empoli.<br >NOTE: ammoniti Casanova, Pallecchi e Idrissi. Angoli 8-3. Recupero di 1' e 4'.
Il Livorno di Luigi Pagliuca non conosce ostacoli, non conosce limiti e vola ad ali spiegate in cima alla classifica. Sette partite per sette vittorie che consegnano agli amaranto il primato a punteggio pieno, ed anche l'Olbia di Raineri dopo una lunga resistenza è costretto a cadere sotto il colpo di testa di Gabriele Pini. A due minuti dal fischio finale. Il match, dominato sul piano del palleggio e delle occasioni dai labronici, vede i padroni di casa divorarsi un'infinità di palle-gol, prima di indovinare il colpo vincente. Già al 2' un assist di Camarlinghi consegna a Bardini la prima opportunità sventata dall'uscita di Idrissi (migliore in campo); gli amaranto spingono e al 7' sprecano una doppia occasione. L'affondo di Bellandi apre la strada a Camarlighi che in slalom dal limite raggiunge il dischetto del rigore ma si fa respingere il tiro da Idrissi, Casanova raccoglie la sfera e rimette al centro dove Bartolini si fa parare il destro dallo stesso portiere sardo. E' un Livorno che cresce di ritmo e di intensità che macina gioco senza però trovare la via del gol. L'Olbia tampona come può per poi cercare, con fatica, di affondare il colpo in contropiede. Al 13', 20', 21' sono ancora i locali a mangiarsi le mani, prima con Bartolini bravo a tagliare verso il primo palo ma strozzando l'assist di Camarlinghi sul fondo; poi con uno scatenato Alesso abile a destreggiarsi nell'arco di un minuto con gioco di gambe ma entrambe le conclusioni trovano Idrissi attento nel deviare in corner i suoi tentativi. Prima di annotare il primo velleitario tiro di Caria al 33' alzatosi oltre la traversa, c'è ancora spazio per due occasioni amaranto. Gli angoli di Bartolini trovano al 26' un destro di Noccioli che si stampa sul palo e al 29' un colpo di testa di Bardini respinto sulla linea dal corpo di Caria, appostato sul primo palo. La prima frazione si chiude sullo 0-0 con un sinistro di Bardini dal limite che chiama Idrissi alla risposta deviando in angolo con la punta delle dita. I secondi quarantacinque minuti riaprono il match sulla falsa riga del primo tempo. Il Livorno che attacca con l'Olbia a difendere con le unghie e con i denti il risultato. Al 48' due mezze opportunità vengono sprecate da Camarlighi e Noccioli. Al 50' una palla persa da Bellandi mette i brividi a Raffa con Derosas bravo ad infilarsi nel rimpallo e calciare con forza il pallone sfiorando il palo di un niente, ma la macchina amaranto si rimette presto in moto: al 54' Alesso inventa un assist per Bardini che da pochi centimetri colpisce l'esterno della rete, e poi ancora Bartolini al 57', Pallecchi al 63' e Pini al 68' ci provano senza indovinare lo spunto vincente. Poi, al 72' un'uscita a vuoto di Raffa su un cross di Melgari consegna ancora a Derosas la sfera, brividi che vengono spazzati via dal recupero del portiere locale che respinge la conclusione. Pagliuca nel frattempo ridisegna il tridente d'attacco ed infine, quando le speranze sembrano affievolirsi ci pensa Pini all'88', al suo secondo gol stagionale, a sbloccare il match. Casanova raccoglie il corner corto di Noccioli e crossa sul secondo palo dove la fronte di Pini svetta per prima infilando la sfera sotto la traversa. Esplode la panchina amaranto, salta la tribuna del Priami che scioglie le riserve in un lungo sospiro di sollievo. La corsa inarrestabile del Livorno prosegue mentre quella dell'Olbia si ferma a pochi passi dall'impresa. <br ><b>LE PAGELLE AMARANTO<br >Raffa: 6</b> Sicuro tra i pali anche se denota qualche imprecisione, soprattutto nelle uscite quando per poco non concede il gol. <br ><b>Balleri: 6</b> Ha gambe e fiato per spingere sul fondo dove impegna Patta a chiuderne lo spazio. La marcatura su Mossa però è faticosa. Dall'<b>89' Del Bravo: s.v.</b> Gettone di presenza. Difende il risultato negli ultimi concitati istanti di gara.<br ><b>Casanova: 6 </b>Pulito ed ordinato, equilibra le energie e pennella il cross che trova la capocciata vincente di Gabriele Pini.<br ><b>Santini: 6,5</b> Splendido nella gestione della difesa, con un senso della posizione e dell'anticipo di un'altra categoria. <br ><b>Bellandi: 6,5</b> Si siede in cabina di regia e guida il palleggio e i tempi di gioco degli amaranto con autorevolezza. Dal <b>60' Pini: 7</b> Cambia volto all'attacco, si accentra e dialoga con i compagni di reparto. Vuole il gol e lo trova all'ultimo tuffo.<br ><b>Lischi: 6</b> Il capitano si integra alla perfezione con la retroguardia, soprattutto con Santini con cui forma una coppia impenetrabile.<br ><b>Bartolini: 6,5</b> E' l'arma in più, il cavallo di Troia che con i suoi inserimenti impensierisce la difesa sarda. Bravo.<br ><b>Bardini: 6</b> Il mediano che non ti aspetti, quello con i piedi dolci che calcia le punizioni e che fa girare la sfera con rapidità.<br ><b>Alesso: 6,5</b> Fa a sportellate con due centrali sardi, apre gli spazi e sfiora il quarto gol personale in più di un'occasione.<br ><b>Noccioli: 6</b> Regala sprazzi di luce trovando linee di passaggio complicate e sfiora il gol a più riprese. Dall'<b>89' Mazroui: s.v. </b>Ha voglia di giocare e spirito di iniziativa. Entra e consegna subito un assist al bacio per Alesso. <br ><b>Camarlinghi: 6 </b>Caria chiude sempre con attenzione e allora cerca spesso di accentrarsi per dettare l'ultimo passaggio. Dal <b>60' Pallecchi: 6</b> Viene cercato e servito poco dai compagni, però fa salire la squadra con rapidità e si muove bene.<br ><b>All. Pagliuca: 6,5</b> L'eredità di Nappi non gli pesa e allora urla, incita e applaude i suoi credendoci fino in fondo.
Matteo Galli