- Allievi Regionali GIR.A - Elite
- Tau Calcio
-
2 - 0
- Calenzano
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-3-1): Romano 6+, Giovino 6/7 (53' Ansaldi 6,5), Frosini 6/7, Pellizzari 7 (67' Cecchetti sv), Gliori 6/7, Centi sv (22' Del Sorbo 6,5), Michelotti 6/7 (41' Unti 6,5), Agostiniani 6,5 (63' Marinari sv), Bartali 6, Alfredini 7, Lilla 6/7 (64' Frediani sv). A disp.: Fiaschi. All.: Roberto Chiti.
CALENZANO (5-4-1): Gjoli 7, Bessi 5,5 (41' Guerrini 6-), Melani 5,5, Maggio 6- (74' Jakaj sv), Berretti 6-, Tavanti 6- (61' Pacini sv), Kazazi 6, Sulaj 6-, Cece 6,5 (53' Cerciello 6), Longinotti 6 (71' Arditi Cipriani sv), Casucci 6. A disp.: Scrivere. All.: Andrea Zotti.
ARBITRO: Flavio Minuti di Livorno 6,5.
RETI: 27' Alfredini, 54' Pellizzari.
NOTE: nessun ammonito. Angoli 8-1. Recupero 2'+4'.
Concentrato, motivato, a tratti anche piuttosto brillante, il Tau Calcio non fa sconti a un Calenzano ancora impelagato nella lotta per non retrocedere, si impone per 2-0 con le reti di Alfredini e Pellizzari e mette un altro tassello verso la conquista del secondo posto finale. Confermando di aver metabolizzato benissimo la sconfitta nel big match con la Cattolica, i ragazzi di Chiti si dimostrano anche maestri di par condicio e, dopo aver superato a domicilio il Bibbiena, riservano lo stesso trattamento a un'altra delle compagini invischiate nei bassifondi della classifica. A far da contraltare alla bella prova degli amaranto c'è però la prestazione assai deludente dei ragazzi di Zotti, che anziché presentarsi al Comunale col coltello fra i denti nel tentativo di strappare un risultato positivo, sono apparsi spenti e rinunciatari, più attenti a limitare i danni che a proporre spunti apprezzabili: alla fine, i fiorentini devono ringraziare le parate di Gjoli e l'imprecisione degli avversari se il passivo finale non si è tramutato in goleada. Confortato dalla bella prestazione offerta in terra aretina, condita da un gol, mister Chiti conferma Gliori al centro della difesa in coppia col rientrante Centi (che presto dovrà uscire per un sospetto stiramento); a centrocampo, assente il metronomo Bartolini (fermato da una brutta frattura all'omero rimediata già prima del big match con la Cattolica), è Agostiniani a dettare i tempi in mediana accanto a Pellizzari, mentre alle spalle di bomber Bartali c'è il trio Michelotti-Alfredini-Lilla. Molto prudente, sull'altra sponda, il modulo predisposto da mister Zotti: di fatto un 5-4-1 che vede Sulaj arretrare sulla linea dei difensori, a comporre il trio dei centrali con Berretti e Tavanti, mentre Bessi e Melani sono gli esterni; Maggio e Longinotti giostrano in mezzo al campo, Kazazi e Casucci sulle fasce, col secondo che più spesso sale a supporto dell'unica punta Cece. Schieramento certo molto compatto, che però va subito in affanno di fronte all'avvio arrembante del Tau: complice un Michelotti ispirato e dal piede caldo, nei primi cinque minuti si contano infatti almeno tre pericoli per la porta di Gjoli, che al 3' deve già compiere il primo miracolo di giornata per respingere d'istinto una deviazione da un paio di metri di Gliori su piazzato dello stesso numero 7. L'immediata replica dei fiorentini, affidata a un improvviso sinistro di Kazazi che fa la barba al palo alla destra di Romano (6'), sembra dar credito a chi ancora confida in un confronto equilibrato, ma è un fuoco di paglia, perché ben presto la partita si trasforma in un monologo amaranto, col Calenzano schiacciato a protezione della propria area e oggetto di una sorta di tiro al bersaglio da parte dei ragazzi di Chiti. E così, dopo una serie di occasioni mancate per imprecisione, sfortuna o scarsa convinzione dai vari Pellizzari, Frosini, Bartali, Michelotti, e un paio di sortite dei rossoblù capitanate da Cece e Maggio (buono il sinistro del numero 4 bloccato senza patemi da Romano), al 27' tocca ad Alfredini firmare il gol che sblocca il risultato, sfruttando uno svarione della difesa ospite e scavalcando l'incolpevole Gjoli con un morbido pallonetto. Per niente pago del vantaggio, il Tau continua a fare la partita, sviluppando le sue trame avvolgenti e affondando i colpi soprattutto sulla corsia di destra, dove la coppia Giovino-Michelotti imperversa a proprio piacimento e da dove al 29' arriva il cross che per poco Lilla non incorna alle spalle di Gjoli. D'altro canto, la punizione di Maggio che al 34' esce non lontano dai pali è l'unico squillo di un Calenzano che davvero non riesce a risollevarsi e che rischia grosso in pieno recupero, quando un difensore rossoblù, nel tentativo di anticipare Bartali, sfiora un clamoroso autogol mandando la palla a sbattere sulla faccia interna del palo (42' pt). Nella ripresa, visto anche un parziale che non consente ancora di dichiarare chiusi i giochi, ci si attende una reazione d'orgoglio da parte degli ospiti, che però non arriva. Arriva invece, a stretto giro di posta, il raddoppio del Tau, annunciato dai ripetuti tentativi di Bartali, Unti e Alfredini, e infine realizzato da Pellizzari, bravo a sfondare centralmente con l'assistenza di Lilla (splendido lo scambio in velocità tra i due) e a superare Gjoli con un piatto preciso (54'). Sul 2-0 la partita ha ben poco da dire: per qualche minuto il Tau sembra voler insistere alla ricerca del tris, e in effetti lo sfiora con un bello stacco di Ansaldi e con un'azione travolgente di Alfredini stoppata da un super riflesso di Gjoli (62'), ma poi ripiega e si limita ad amministrare, sfoggiando un possesso palla dalle percentuali catalane e tenendo gli ospiti ben lontani dalla propria area di rigore. Solo nel finale, a ritmi ormai inevitabilmente calati, il Calenzano tenta di uscire dal guscio, spinto dalla verve del neoentrato Jakaj, che al 79' su punizione impegna Romano nell'unica parata del secondo tempo. Troppo poco, evidentemente, per impensierire un Tau tonico e ispirato, che nelle battute finali fa ancora in tempo a rendersi pericoloso con gli indomiti Frosini, Unti e Alfredini, prima che il triplice fischio del bravo Minuti di Livorno dichiari concluse le ostilità e consegni agli amaranto una vittoria mai veramente in discussione. Missione compiuta, dunque, per i ragazzi di Chiti, che rafforzano il secondo posto e si preparano a difenderlo dal prevedibile attacco che lo Scandicci tenterà in occasione dell'ormai prossimo scontro diretto. Esce invece dal campo senza punti il Calenzano, ma più della sconfitta (resa assai più dolce dalla contemporanea caduta della Fortis Lucchese, ancora a -5 a due turni dalla fine) a preoccupare in casa rossoblù è la prestazione, davvero negativa sotto il profilo dell'atteggiamento: per salvarsi contando sulle proprie forze, anziché sulle disgrazie altrui, occorre mettere in campo ben altro spirito. Possibilmente già dalla fondamentale trasferta di Bibbiena.
Calciatoripiù: nel Tau Calcio eccellente il primo tempo di Michelotti, generosi e infaticabili Pellizzari e Alfredini, autori anche di una rete a testa; ottime le prove di Giovino e Frosini sulle corsie laterali, così come quelle di Gliori al centro della difesa e di Lilla, sempre pronto a sacrificarsi e decisivo nell'azione del raddoppio. Nel Calenzano applausi per Gjoli, che ha evitato un passivo peggiore con almeno due interventi prodigiosi, e un bravo anche a Cece, che sarà pure innamorato della sfera ma è uno dei pochi a metterci l'anima.
Andrea Nelli
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-3-1): Romano 6+, Giovino 6/7 (53' Ansaldi 6,5), Frosini 6/7, Pellizzari 7 (67' Cecchetti sv), Gliori 6/7, Centi sv (22' Del Sorbo 6,5), Michelotti 6/7 (41' Unti 6,5), Agostiniani 6,5 (63' Marinari sv), Bartali 6, Alfredini 7, Lilla 6/7 (64' Frediani sv). A disp.: Fiaschi. All.: Roberto Chiti.<br >CALENZANO (5-4-1): Gjoli 7, Bessi 5,5 (41' Guerrini 6-), Melani 5,5, Maggio 6- (74' Jakaj sv), Berretti 6-, Tavanti 6- (61' Pacini sv), Kazazi 6, Sulaj 6-, Cece 6,5 (53' Cerciello 6), Longinotti 6 (71' Arditi Cipriani sv), Casucci 6. A disp.: Scrivere. All.: Andrea Zotti.<br >
ARBITRO: Flavio Minuti di Livorno 6,5.<br >
RETI: 27' Alfredini, 54' Pellizzari.<br >NOTE: nessun ammonito. Angoli 8-1. Recupero 2'+4'.
Concentrato, motivato, a tratti anche piuttosto brillante, il Tau Calcio non fa sconti a un Calenzano ancora impelagato nella lotta per non retrocedere, si impone per 2-0 con le reti di Alfredini e Pellizzari e mette un altro tassello verso la conquista del secondo posto finale. Confermando di aver metabolizzato benissimo la sconfitta nel big match con la Cattolica, i ragazzi di Chiti si dimostrano anche maestri di par condicio e, dopo aver superato a domicilio il Bibbiena, riservano lo stesso trattamento a un'altra delle compagini invischiate nei bassifondi della classifica. A far da contraltare alla bella prova degli amaranto c'è però la prestazione assai deludente dei ragazzi di Zotti, che anziché presentarsi al Comunale col coltello fra i denti nel tentativo di strappare un risultato positivo, sono apparsi spenti e rinunciatari, più attenti a limitare i danni che a proporre spunti apprezzabili: alla fine, i fiorentini devono ringraziare le parate di Gjoli e l'imprecisione degli avversari se il passivo finale non si è tramutato in goleada. Confortato dalla bella prestazione offerta in terra aretina, condita da un gol, mister Chiti conferma Gliori al centro della difesa in coppia col rientrante Centi (che presto dovrà uscire per un sospetto stiramento); a centrocampo, assente il metronomo Bartolini (fermato da una brutta frattura all'omero rimediata già prima del big match con la Cattolica), è Agostiniani a dettare i tempi in mediana accanto a Pellizzari, mentre alle spalle di bomber Bartali c'è il trio Michelotti-Alfredini-Lilla. Molto prudente, sull'altra sponda, il modulo predisposto da mister Zotti: di fatto un 5-4-1 che vede Sulaj arretrare sulla linea dei difensori, a comporre il trio dei centrali con Berretti e Tavanti, mentre Bessi e Melani sono gli esterni; Maggio e Longinotti giostrano in mezzo al campo, Kazazi e Casucci sulle fasce, col secondo che più spesso sale a supporto dell'unica punta Cece. Schieramento certo molto compatto, che però va subito in affanno di fronte all'avvio arrembante del Tau: complice un Michelotti ispirato e dal piede caldo, nei primi cinque minuti si contano infatti almeno tre pericoli per la porta di Gjoli, che al 3' deve già compiere il primo miracolo di giornata per respingere d'istinto una deviazione da un paio di metri di Gliori su piazzato dello stesso numero 7. L'immediata replica dei fiorentini, affidata a un improvviso sinistro di Kazazi che fa la barba al palo alla destra di Romano (6'), sembra dar credito a chi ancora confida in un confronto equilibrato, ma è un fuoco di paglia, perché ben presto la partita si trasforma in un monologo amaranto, col Calenzano schiacciato a protezione della propria area e oggetto di una sorta di tiro al bersaglio da parte dei ragazzi di Chiti. E così, dopo una serie di occasioni mancate per imprecisione, sfortuna o scarsa convinzione dai vari Pellizzari, Frosini, Bartali, Michelotti, e un paio di sortite dei rossoblù capitanate da Cece e Maggio (buono il sinistro del numero 4 bloccato senza patemi da Romano), al 27' tocca ad Alfredini firmare il gol che sblocca il risultato, sfruttando uno svarione della difesa ospite e scavalcando l'incolpevole Gjoli con un morbido pallonetto. Per niente pago del vantaggio, il Tau continua a fare la partita, sviluppando le sue trame avvolgenti e affondando i colpi soprattutto sulla corsia di destra, dove la coppia Giovino-Michelotti imperversa a proprio piacimento e da dove al 29' arriva il cross che per poco Lilla non incorna alle spalle di Gjoli. D'altro canto, la punizione di Maggio che al 34' esce non lontano dai pali è l'unico squillo di un Calenzano che davvero non riesce a risollevarsi e che rischia grosso in pieno recupero, quando un difensore rossoblù, nel tentativo di anticipare Bartali, sfiora un clamoroso autogol mandando la palla a sbattere sulla faccia interna del palo (42' pt). Nella ripresa, visto anche un parziale che non consente ancora di dichiarare chiusi i giochi, ci si attende una reazione d'orgoglio da parte degli ospiti, che però non arriva. Arriva invece, a stretto giro di posta, il raddoppio del Tau, annunciato dai ripetuti tentativi di Bartali, Unti e Alfredini, e infine realizzato da Pellizzari, bravo a sfondare centralmente con l'assistenza di Lilla (splendido lo scambio in velocità tra i due) e a superare Gjoli con un piatto preciso (54'). Sul 2-0 la partita ha ben poco da dire: per qualche minuto il Tau sembra voler insistere alla ricerca del tris, e in effetti lo sfiora con un bello stacco di Ansaldi e con un'azione travolgente di Alfredini stoppata da un super riflesso di Gjoli (62'), ma poi ripiega e si limita ad amministrare, sfoggiando un possesso palla dalle percentuali catalane e tenendo gli ospiti ben lontani dalla propria area di rigore. Solo nel finale, a ritmi ormai inevitabilmente calati, il Calenzano tenta di uscire dal guscio, spinto dalla verve del neoentrato Jakaj, che al 79' su punizione impegna Romano nell'unica parata del secondo tempo. Troppo poco, evidentemente, per impensierire un Tau tonico e ispirato, che nelle battute finali fa ancora in tempo a rendersi pericoloso con gli indomiti Frosini, Unti e Alfredini, prima che il triplice fischio del bravo Minuti di Livorno dichiari concluse le ostilità e consegni agli amaranto una vittoria mai veramente in discussione. Missione compiuta, dunque, per i ragazzi di Chiti, che rafforzano il secondo posto e si preparano a difenderlo dal prevedibile attacco che lo Scandicci tenterà in occasione dell'ormai prossimo scontro diretto. Esce invece dal campo senza punti il Calenzano, ma più della sconfitta (resa assai più dolce dalla contemporanea caduta della Fortis Lucchese, ancora a -5 a due turni dalla fine) a preoccupare in casa rossoblù è la prestazione, davvero negativa sotto il profilo dell'atteggiamento: per salvarsi contando sulle proprie forze, anziché sulle disgrazie altrui, occorre mettere in campo ben altro spirito. Possibilmente già dalla fondamentale trasferta di Bibbiena.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: nel Tau Calcio eccellente il primo tempo di <b>Michelotti</b>, generosi e infaticabili <b>Pellizzari </b>e <b>Alfredini</b>, autori anche di una rete a testa; ottime le prove di <b>Giovino </b>e <b>Frosini </b>sulle corsie laterali, così come quelle di <b>Gliori </b>al centro della difesa e di <b>Lilla</b>, sempre pronto a sacrificarsi e decisivo nell'azione del raddoppio. Nel Calenzano applausi per <b>Gjoli</b>, che ha evitato un passivo peggiore con almeno due interventi prodigiosi, e un bravo anche a <b>Cece</b>, che sarà pure innamorato della sfera ma è uno dei pochi a metterci l'anima.
Andrea Nelli